Lemmy Kilmister: chi era il leader dei Motörhead? Dic29

Lemmy Kilmister: chi era il leader dei Motörhead?...

Lemmy Kilmister, fondatore e leader della band Motörhead, è morto all’età di 70 anni il 28 dicembre 2015, dopo una malattia molto aggressiva, scoperta solo due giorni prima: la sua scomparsa, dolorosa ed improvvisa, ha colpito fan e colleghi, uniti nel ricordo di una vera e propria leggenda del rock. Lemmy Kilmister, nato Ian Fraser Kilmister il 24 dicembre del 1945 a Stoke-on-Trent (Staffordshire), inizia la sua carriera nel mondo della musica a partire dagli anni ’60: in quel particolare momento storico, fonda le sue prime band e segue alcuni grandi dell’epoca, come Jimi Hendrix e i The Nice, per cui lavora da roadie. Nel ’71 viene scelto dagli Hawkwind, famoso gruppo space rock inglese, e comincia a farsi notare per il suo particolare stile al basso, che suona non con singole note, ma, piuttosto, con accordi: nel ’75, però, viene arrestato per possesso di anfetamine e licenziato immediatamente dalla band. Dopo questo episodio piuttosto spiacevole, Lemmy recluta due musicisti, Larry Wallis e Lucas Fox, e fonda i Motörhead: i due compagni vengono presto sostituiti da “Fast” Eddie Clarke e da Phil “Philty Animal” Taylor, che danno vita alla formazione originale della band e si impegnano in un rock molto particolare, dal sound riconoscibile e caratterizzato dai primi elementi di quello che sarebbe diventato il Thrash Metal (gruppi come Metallica, Slayer o Sepoltura hanno più volte affermato di essere grandi fan dei Motörhead). Il successo arriva fra l’80 e l’81, soprattutto grazie ad Ace of Spades (album e canzone omonima sono, ancora oggi, fra i più apprezzati prodotti del gruppo) e all’album live No Sleep ‘til Hammersmith: la notorietà cresce costantemente, fino a far diventare i Motörhead una delle band heavy metal più influenti ed importanti sulla scena mondiale. La formazione cambia nel tempo,...

Parti fondamentali della mountain bike Dic28

Parti fondamentali della mountain bike...

Nella mountain bike ci sono accessori per mtb che sono fondamentali per l’ utilizzo di questo mezzo di trasporto: infatti, senza questi non sarebbe possibile uscire in bicicletta per una bella pedalata. Come sono fatte le ruote e pneumatici della mountain bike Le ruote Le ruote della mountain bike non si differenziano molto da quelle di una bicicletta tradizionale, quello che cambia è il fatto che hanno una maggiore stabilità e la possibilità d’inserire dei copertoni con una sezione maggiorata. Le ruote sono costituite dai perni dei mozzi, che permettono ad una mountain bike di avere un diametro che varia dai 9 a i 20 mm. La misura della ruota è data dai pollici, che indicano quello che è il diametro della ruota completa di copertone: quella più diffusa è quella che misura 26 pollici, con un cerchio da 559 mm. Negli ultimi anni, la ruota da 26 pollici ha rappresentato la misura massima anche se ormai si è sviluppata quella da 29 pollici, che presenta un cerchio più grande che può arrivare fino a 630 mm. I vari standard di ruota hanno delle caratteristiche diverse in base a vari parametri come: agilità, robustezza, peso aderenza al terreno e rotolamento sul terreno. La ruota più grande è adatta alle passeggiate in città che non richiedono un grande sforzo, poiché – pesando di più al centro – questa è meno robusta sul lato ed ha un maggior effetto di giroscopio. I pneumatici Il pneumatico della mountain bike si differenzia totalmente da quello della bici da strada, il quale presenta un battistrada liscio, a differenza della mountain bike con copertoni tacchettati. La maggior parte degli pneumatiio hanno una sezione compresa  tra 1,8 e 2,5 pollici, che può arrivare nel caso delle fat bike, le bici per la neve, a...

IL MEGLIO DEL 2015!

Il 2016 è, ormai, alle porte e, come ogni dicembre che si rispetti, anche quest’anno sono iniziate le prime classifiche, necessarie a stabilire il meglio del 2015 ormai agli sgoccioli! Le opinioni sono molte e già tantissimi siti e giornali si sono espressi a questo riguardo: film, libri, canzoni, app, copertine… ognuno ha i suoi preferiti! Ma quali sono stati i prodotti più apprezzati dell’anno che sta per finire? Vediamone qualcuno! FILM I film più apprezzati del 2015 sono tanti e diversi fra loro! Si va dall’adrenalinico Mad Max: Fury Road al tenero film d’animazione per famiglie Inside Out (fra i più apprezzati anche da Michelle Obama), passando per rivelazioni come Carol, The Martian e La Grande Scommessa. Fra gli altri titoli scelti ci sono Il Caso Spotlight, l’italiano Mia Madre, il dolcissimo Big Hero 6, Room, Joy e il sorprendente The Revenant, previsto in uscita nelle sale USA da Natale, ma già inserito nella lista dei film candidati ai Golden Globe 2016! CANZONI Uno dei punti di riferimento quando si parla di musica è sicuramente Rolling Stone: la rivista ha recentemente pubblicato la lista delle 50 migliori canzoni del 2015, includendo artisti come Drake, Adele e Kendrick Lamar. In particolare, le prime 5 posizioni sono occupate da Can’t Feel My Face di The Weeknd (presente diverse volte nella classifica), Trap Queen di Fetty Wap, Hotline Bling di Drake (protagonista di tantissime parodie sui principali social), Pedestrian at Best di Courtney Barnett e I Know  There’s Gonna Be (Good Times) di Jamie XX, Young Thug e Popcaan. All’interno della classifica si possono trovare anche Madonna (Ghosttown), Florence + The Machine (Ship to Wreck), Beck (Dreams), Rihanna, Paul McCartney e Kanye West (ForuFiveSeconds) e i Blur (Ong Ong). LIBRI Anche fra i libri più apprezzati...

Icbpi declassa Fineco da neutral a sell Dic15

Icbpi declassa Fineco da neutral a sell...

Si prospettano tempi duri per Fineco per quanto riguarda il discorso delle attività bancarie. Tale osservazione proviene da Icbpi, il quale si aspetta un considerevole aumento delle pressioni sui margini finanziari giustificate, eventualmente, da uno scenario dei tassi Euribor capaci di registrare valori minimi e, quindi, facilmente aggredibili. Secondo il sito finanziario Azioniborsa.net, le recenti misure espansive della BCE interessano, tra le altre cose, proprio gli indici di Fineco, visti e considerati i legami con i suoi asset operativi pari al 75% del totale. Ciò non ha fatto altro che convincere Icbpi a passare da una valutazione neutral ad una tipo sell. Il quadro di riferimento giudicato da Icbpi riguarda molteplici aspetti della business activity di Fineco, e fra questi va sottolineato anche quello legato al mondo del trading online, un ambito tanto vasto quanto complicato la cui concorrenza commerciale ha minato, progressivamente, l’efficacia delle strategie pianificate nel recente passato. Per quanto Fineco si dimostri, da tempo, notevolmente accorta a ciò che la circonda, gli ultimi stravolgimenti incentrati sui tassi Euribor e sulle manovre della Bce l’hanno colta leggermente alla sprovvista, spingendola a correre ai ripari al fine di non penalizzare il proprio modus operandi economico e finanziario. Quindi, nonostante Icbpi continui ad apprezzare il modello Fineco, la crescita della base dei clienti e le promesse di pay-out, il broker ritiene che i multipli di azione siano fuori mercato e poco congeniali alle reali esigenze finanziarie dei trader. Ad ogni modo, il titolo Fineco registra, in quel di Piazza Affari, un momentaneo +0,20% a 7,405 euro. Va detto, anche, che l’intero comparto sta soffrendo in questi giorni per via della forte volatilità dei mercati in attesa della decisione della Fed che arriverà in settimana. Parliamo, ovviamente, della decisione sui tassi di interesse Usa che...

CALAIS: IL NUOVO MURALES DI BANKSY CONTRO IL PREGIUDIZIO E LA PAURA...

Negli scorsi giorni, alcune immagini del nuovo murales di Banksy hanno iniziato a circolare in tutto il mondo: l’ultima opera del misterioso artista ritrae uno Steve Jobs in fuga, vestito con i suoi abiti più iconici – maglietta nera con dolcevita, jeans e scarpe da ginnastica – e ritratto mentre porta via con sé un sacco ed uno dei primi Macintosh. Il murales è apparso, insieme ad una serie di altri graffiti, all’interno del campo rifugiati “Jungle” di Calais, in Francia e racconta una storia precisa: il padre di Steve Jobs era, infatti, il siriano Abdul Fattah Jandali, giunto a New York solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’immagine vuole, quindi, sottolineare come il pregiudizio e la paura possano davvero chiudere le porte al cambiamento, togliendo speranze e possibilità a uomini e donne in cerca di una nuova vita: l’artista avrebbe, proprio per questo motivo, rilasciato una dichiarazione apparsa attraverso il Guardian, in cui spiega «Spesso siamo portati a credere che gli immigrati prosciughino le risorse di un certo paese, ma Steve Jobs era figlio di un immigrato siriano. Apple è la società più redditizia al mondo, paga oltre 7 miliardi di dollari all’anno in tasse ed esiste solo perché gli Stati Uniti hanno accettato di accogliere un giovane uomo da Homs» Il messaggio che il nuovo murale di Banksy cerca di diffondere è ancora più forte, se si considera la scelta di realizzarlo in Francia, a pochissimi giorni dai terribili attentati di Parigi: l’impegno dell’artista si è concretizzato anche con l’invio di parti della suo parco a tema Dismaland nel paese per la costruzione di nuovi...

Dati turismo degli stranieri: si spera di replicare la crescita del 2014...

Si avvicina sempre più la fine di questo 2015 ed è quasi il momento dei bilanci per il mondo del turismo. I dati ufficiali circa l’ultimo anno arriveranno dal’ Osservatorio Nazionale sul Turismo solo ad inizio 2016, di solito intorno a febbraio, ma già i primi numeri ufficiali sono incoraggianti per il settore. Una grossa mano ai fini del turismo degli stranieri quest’anno è stata dato dal tempo, con il bel tempo che è stato una costante di tutta l’estate facendo si che si riempissero gli hotel nelle zone di mare ma anche gli alberghi a Roma, Firenze, Venezia e tutte le altre città d’arte. In più l’Expo a Milano e l’inizio del Giubileo della Misericordia nella capitale dovrebbero aver dato ulteriore slancio agli arrivi. La speranza è quella di replicare la sensibile crescita di arrivi da fuori nazione registrata nel 2014, anche se c’è la consapevolezza che tanto in più può esser fatto soprattutto al sud. I dati della crescita del  2014 I numeri degli stranieri arrivati in Italia nel 2014 sono stati più che buoni. Fonti Istat parlano di 51.661.578 arrivi di turisti stranieri nel nostro paese nel 2014 e di 186.871.740 presenze. Un aumento questo rispetto il 2013 del 2,8% per gli arrivi, che ne erano stati 50.263.236, e del 1,1% per le presenze che erano state 186.871.740. La prima stima per il 2015 parla di 30.952.367 arrivi tra gennaio e luglio e di 109.258.327 presenze, dati molto incaraggianti che dovrebbero segnare un’ulteriore crescita. Numeri importanti questi che hanno portato secondo l’UNWTO l’Italia nel 2014 ad essere la quinta meta al mondo per gli arrivi internazionali, dietro Francia, Usa, Spagna e Cina. A trainare l’arrivo dei turisti da altre nazioni nel nostro paese sono sempre le città d’arte che assorbono il...

8 dicembre: la data che lega John Lennon e Jim Morrison...

John Lennon e Jim Morrison, veri e propri miti e geni della musica (e non solo), sono uniti da una data: l’8 dicembre. Jim Morrison nasce, infatti, l’8 dicembre del 1943, mentre John Lennon viene tragicamente ucciso la sera dell’8 dicembre 1980: nel 2015 si ricordano, quindi, il 72esimo anniversario della nascita del misterioso cantante dei Doors ed il 35esimo anno senza il cantautore inglese ex Beatle. Queste due figure, così importanti sotto tanti punti di vista, hanno avuto un impatto ed una capacità di influenzare la società e la cultura diverso da molti contemporanei: sono ricordati per la forte indipendenza, per le idee e gli ideali, per la ricerca della tranquillità, per la necessità di esprimere se stessi sempre e comunque. John Lennon e Jim Morrison condividono, poi, una lunga lista di curiosità, continuamente in crescita: vediamone qualcuna!     JOHN LENNON –          Il primo strumento che imparò a suonare fu un benjo regalatogli dalla madre Julia –          Paul  McCartney entrò nei Quarry Men, la band del sedicenne Lennon, il giorno dopo averli visti esibirsi con “Be Bop a Lula” –          Alla famosa e amata zia Mimi i compagni di band di John proprio non piacevano: tentò più volte di convincerlo a lasciar perdere e, alla fine, gli regalò un ferro di cavallo contro la sfortuna –          Il suo film preferito era “The Way We Were”. Amava molto anche l’omonima canzone cantata per il film da Barbra Streisand –          Era solito fumare due pacchetti di Gaulois al giorno –          Aveva 3 gatti: Sasha, Micha e Charo –          Adorava in modo particolare Groucho Marx –          Era un appassionato di numerologia e riteneva che il 9 avesse avuto un influsso particolare sulla sua vita –          Indossò  per la prima volta i suoi iconici occhiali tondi,...

Le novità scientifiche nel campo dell’odontoiatria Dic01

Le novità scientifiche nel campo dell’odontoiatria...

La tecnologia sta rivoluzionando il mondo che conosciamo in tutto per tutto. Oramai grazie all’avvento di internet, degli smartphone e del computer possiamo fare cose che fino a poco tempo fa erano decisamente inimmaginabili. Questo sta lentamente rivoluzionando anche il campo medico, che grazie alla scoperta di nuove tecnologie è in grado di operare con più rapidità e più efficacia. L’odontoiatria, ad esempio, sta assistendo ad un grande momento di “rivoluzione” grazie, appunto, alle nuove tecnologie. Nel paziente la famosa “paura del dentista” rimane, ma grazie a queste nuove tecniche sembra che sia tutto più semplice e, a quanto pare, meno doloroso. In questo articolo cercheremo di informarvi sulle nuove tecniche a disposizione di alcuni dentisti e studi medici, analizzandone, caso per caso, l’efficacia. Non si tratta di innovazioni adottati da tutti gli studi, ma, attualmente solo da alcuni tra i più moderni (per maggiori informazioni http://dentistabari.org/) Una grandissima innovazione è costituita dal fatto che si è finalmente in grado di pianificare la terapia dentale in modo completamente digitale. Le lesioni cariose vengono individuate attraverso apparecchi di transalluminazione o grazie a degli strumenti in grado di realizzare radiografie in 3D.  Questo permette al vostro dentista di avere davanti ai propri occhi un quadro completo e tridimensionale della vostra bocca grazie al quale potrà decidere come agire sulle patologie presenti. Un’altra grandissima innovazione riguarda i movimenti mandibolari: è possibile, infatti, riuscire a farne una valutazione grazie all’ausilio di una strumentazione che funziona ad ultrasuoni e individuare, così, eventuali disfunzioni dell’articolazione. Questi strumenti hanno un alto grado di efficacia e un margine di errore molto basso. In questo le nuove tecnologie si rivelano efficaci in modo sconvolgente e riescono ad effettuare la diagnosi in modo così preciso ed accurato da sfiorare picchi di fantascienza. È addirittura...