Buon San Valentino: la fotografia d’amore Feb14

Tags

Related Posts

Share This

Buon San Valentino: la fotografia d’amore

La fotografia d’amore non parla di solo di baci.
Tanti autori si sono cimentati nella realizzazione di istantanee che potessero in qualche modo raccogliere un sentimento, un’emozione a tratti sfuggente, una passione inspiegabile: il risultato è un insieme di opere meravigliose, che indagano l’animo umano, lo osservano e lo rappresentano nella sua totale vulnerabilità. Baci rubati, abbracci che sembrano cristallizzati per sempre, mani che si cercano per proteggersi, per difendersi, espressioni del volto quasi indecifrabili a chi non riesce a immedesimarsi: la fotografia – che sia in posa e preparata, oppure spontanea e casuale – ha avuto (e ha ancora) il merito di fermare per sempre un legame, di renderlo eterno, di renderlo comprensibile.

Allora, in questa giornata di San Valentino vogliamo celebrare 5 di queste opere, espressioni altissime della fotografia d’amore.

“California Kiss” di Elliott Erwitt

Il bacio californiano di Elliott Erwitt è un bacio tenero, poggiato delicatamente sul naso, fra un abbraccio e una risata: è un bacio pieno i trasporto che, davanti al mare, ci fa pensare alla spensieratezza, alla confidenza, al coinvolgimento di un amore pieno e felice. Si tratta di un bacio che – forse – sta in mezzo a tanti altri, solo uno dei gesti d’affetto che questa coppia si è scambiata quel giorno: lo specchietto ci fa sentire testimoni silenziosi che, non visti, possono spiare questo momento intimo, per rubarne indizi sulla profondità dell’amore.

“American soldier and his English girlfriend” di Ralph Morse

L’amore di Ralph Morse cela un po’ di malinconia: il volto della ragazza immortalata nella sua fotografia è serio, pensieroso, forse triste. Si tratta della fidanzata di un soldato americano, ritratto con lei nel 1944: il loro abbraccio è uno scudo, la loro unione una forma di protezione. In questo scatto i due sembrano non volersi staccare mai, quasi aggrappati l’uno all’altra.
Chissà di che parlavano, quali promesse si stavano scambiando.
Chissà se – poi – sono rimasti insieme.
Questo la fotografia a Hyde Park non ce lo dice, perché ci lascia con quel sapore dolce e amaro del sospeso e del non detto. A tanti piacerà pensare che siano rimasti per sempre così.

Il “Bacio” di Gianni Berengo Gardin

Uno dei tanti baci ritratti da Berengo Gardin sembra proprio il classico bacio “rubato” a una coppia ferma su una panchina, mentre il resto del mondo si muove. Un bacio che ferma il tempo, dolce e affettuoso, che espone questo legame e che sembra isolare i protagonisti dal resto della quotidianità.
Un momento di pace per loro due, mentre tutto intorno il mondo continua a girare.
Gardin rimase molto sorpreso durante i suoi viaggi, in particolare a Parigi: lì le coppie non avevano problemi ad abbandonarsi a effusioni, scambiandosi carezze che in Italia sarebbero state ancora considerate disdicevoli (e che negli anni ’50 erano proibite).
Ecco – allora – che il fotografo decise di immortalare quei momenti, di “rubare” quella libertà per poterla fermare per sempre. Per fortuna, poi, le cose sono cambiate anche qui da noi.

“Valencia, Spain, 1952” di Elliott Erwitt

Un’altra fotografia d’amore di Erwitt, stavolta in qualche modo ancora più intima.
Una coppia balla in casa, tenendosi stretta e dandosi un bacio: di nuovo, il bacio non è in bella vista, sembra spostato sul naso, in un gesto di tenerezza e affetto suggerito piuttosto che esposto.
I due si stringono e sembrano sul punto di spostarsi lentamente sulle mattonelle, in una danza romantica: non ci sono piroette o gesti eclatanti, solo due giovani innamorati stretti per sempre in un passo infinito.

“Rolling Stones’ Fans” di Joseph Szabo

Joseph Szabo immortalò moltissimi dei giovani fan dei Rolling Stones negli anni ’70: immagini piene di forza, energia, gioia, legami d’amicizia. Fra le tante, c’è anche questa foto di una coppia molto giovane che si scambia delle tenerezze: lui le sposta i capelli dalla fronte e sembra sorriderle, lei lo guarda con aria interrogativa e lo cinge con un braccio.
Di nuovo, una foto sembra suggerire tante domande senza risposte: chissà che si stavano dicendo, chissà se lui le aveva fatto una battuta, chissà se stava per darle un bacio sulla fronte, chissà se oggi stanno ancora insieme…
La bellezza della fotografia d’amore è proprio questa: un’emozione potentissima, che viaggia attraverso il tempo e arriva intatta fino a noi, e resta – tuttavia – misteriosa e fragile.
Basterebbe una parola di troppo a rovinarla per sempre.