Nell’era digitale in cui viviamo, l’evoluzione della tecnologia ha avuto un impatto significativo in molti settori, incluso quello della sanità. Una delle innovazioni più rilevanti è rappresentata dalla Cartella Clinica Elettronica (o CCE), che ha rivoluzionato la gestione dei dati sanitari. Cos’è? La Cartella Clinica Elettronica è un sistema di archiviazione digitale delle informazioni mediche di un paziente. Sostituisce i tradizionali registri cartacei e consente ai professionisti sanitari di accedere rapidamente alle informazioni necessarie per fornire cure di qualità.Contiene una vasta gamma di dati, come la storia clinica del paziente, gli esami diagnostici, i trattamenti precedenti, le prescrizioni e molto altro ancora: grazie a questa soluzione, i dati possono essere facilmente condivisi tra i membri del team medico, migliorando la comunicazione e la collaborazione. Un vantaggio fondamentale di questo tipo di strumento è la sua capacità di migliorare l’efficienza e la sicurezza delle cure mediche.I medici possono accedere istantaneamente ai dati dei pazienti, consentendo di prendere decisioni più informate e tempestive. Inoltre, la cartella clinica elettronica riduce il rischio di errori di trascrizione e illeggibilità dei documenti, migliorando la precisione delle informazioni cliniche: può anche avvisare i medici di interazioni farmacologiche potenzialmente pericolose o avvisi di allergie, fornendo un supporto aggiuntivo nella gestione dei pazienti! Inoltre, promuove una migliore coordinazione tra i vari fornitori di assistenza sanitaria.Grazie alla condivisione elettronica dei dati, i professionisti possono collaborare in modo più efficace, evitando la duplicazione delle procedure e garantendo una visione completa delle cure fornite al paziente. Questa possibilità risulta particolarmente importante in situazioni di emergenza o quando il paziente richiede cure da più specialisti o strutture sanitarie. Le possibili difficoltà L’implementazione della cartella clinica elettronica non è priva di sfide: una delle principali questioni riguarda la privacy e la sicurezza dei dati.È essenziale garantire che...
SISTEMI DI FISSAGGIO INNOVATIVI: ANCORANTE CHIMICO...
In edilizia e fai da te i sistemi di fissaggio più utilizzati sono i cosiddetti tasselli meccanici. Si tratta di semplici barrette di plastica che vengono inserite nei fori praticati nel muro. La barra di plastica si espande e si “ancora” al muro quando viene inserita una vite che viene poi stretta a supporto. I tasselli meccanici sono efficaci quando vengono usati in fori regolari e superfici che non vengono sottoposte ad intemperie o vibrazioni. Purtroppo hanno una durabilità limitata e possono intaccare pareti che presentano una struttura fragile (come ad esempio mattoni già forati più volte). Vantaggi dell’ancorante chimico L’ancorante chimico o tassello chimico non presenta queste problematiche: si tratta di una speciale resina che viene inserita nel foro che andrà a sostenere la vite. Con questo tipo di fissaggio si garantisce un’elevata durabilità del tassello, la resistenza ad eventi atmosferici e il riempimento, grazie ad una pistola in silicone, di fori irregolari. La resina si solidifica in pochi minuti e diventa parte integrante della struttura senza causare ulteriori crepe come invece può avvenire per i tasselli meccanici. Proprio per questo motivo possono sopportare carichi importanti, poiché diventando un corpo unico col supporto, ridistribuiscono il carico su una superficie più ampia. Da cosa è composto Il tubo con il materiale contiene una resina e un indurente che vengono miscelati insieme in modo da ottenere una pasta omogenea. Dopo l’applicazione la pasta comincia ad indurirsi per reazione chimica (da qui il nome ancorante chimico). Esistono anche gli ancoranti bicomponenti (il principio è identico) che vengono venduti con un miscelatore statico che permette una mescolazione perfetta dei due componenti. Il tempo di asciugatura è di qualche minuto, sebbene l’essiccazione dipenda dalla temperatura ambientale e del substrato e il tipo di resina utilizzata. Come usare l’ancorante...
I 5 brand dello svapo più affidabili...
Gli appassionati del vaping – dai più ai meno giovani, dai più ai meno esperti – sono tutti accomunati dallo stesso obiettivo: ricercare e trovare prodotti belli da vedere, funzionali, semplici e soddisfacenti, che possano possibilmente rappresentare il giusto incontro fra qualità e prezzo. Negli anni, alcuni brand si sono distinti per coerenza e risultati, proponendo cataloghi ampi, vari e sempre di altissimo livello: vediamo allora 5 fra i brand più affidabili del settore dello svapo! JustFog: il marchio specialista nelle e-cig compatte – come pod mod e modelli a penna – si distingue fin dai primi prodotti per semplicità di utilizzo e praticità. I modelli di punta, fra cui box mod non troppo grandi, hanno spesso rappresentato piccole rivoluzioni del settore, capaci di far dialogare tecnologie diverse per trovare soluzioni perfette per ogni tipo di svapatore: la JustFog Q16, per esempio, è ancora oggi uno dei dispositivi più amati del brand, perché maneggevole, facile da usare e indicatissima per gli utenti alle prime armi. Altro grande successo del gruppo è rappresentato anche dalle Mini Fit, pod mod di dimensioni ridottissime, che – nonostante un’accoglienza un po’ fredda – hanno poi conquistato tutti grazie alla resa aromatica di livello e un colpo in gola di qualità! Volete saperne di più? Consultate cliccando qui il catalogo del brand! Aspire: fondata nel 2013, questa azienda è diventata in poco tempo un vero e proprio punto di riferimento per il mondo del vaping, grazie soprattutto a una particolare sensibilità per l’opinione dei propri clienti. Il brand ascolta attentamente critiche e suggerimenti, modificando le tecnologie e i dispositivi e proponendo prodotti di alta qualità, migliorati di anno in anno. I grandi classici del marchio sono gli atomizzatori: i più importanti sono il Nautilus, apprezzatissimo da chi ama il...
Le organizzazioni e la rivoluzione digitale...
Le imprese stanno attraversando cambiamenti radicali, in questa epoca di innovazioni continue. La struttura del lavoro è mutata e con essa anche i processi che la caratterizzano. La globalizzazione dei mercati, la crisi economica e la competizione elevata hanno determinato la necessità di nuove strategie. Se da un lato le esigenze delle aziende sono immutate, le singole persone invece hanno bisogno di avere nuove conoscenze individuali. La learning organization ha maturato l’esigenza di sviluppare un apprendimento che non sia lontano dal mondo del lavoro ma che muova con esso, che sia personalizzato ed efficiente e che miri a conferire delle competenze trasversali alle persone. La principale risorsa economica è, e sempre sarà, la conoscenza dei soggetti. Al di là delle organizzazioni sono gli scenari che vengono creati a generare profitti. In Italia forse adesso si intravede l’esigenza di attuare una politica anticrisi che non sia indirizzata unicamente sotto il profilo professionale ma che individui i punti chiave dell’esigenza più importante. Le aziende non possono andare avanti con prodotti pre-confezionati, questo non avrebbe senso per l’ottimizzazione delle risorse. Proprio per tale motivo si è posta l’esigenza di nuovi strumenti atti a verificare le competenze del personale, al fine di migliorarle e adeguarle a standard qualitativi di un certo tipo. La conoscenza rappresenta il vero cambiamento, la leva strategica per realizzare nuovi sviluppi professionali. I nuovi processi di formazione devono necessariamente includere: Digitalizzazione dei contenuti, presentati in formati più accattivanti e stimolanti, che consentano una fruizione diversificata, seguendo le nuove linee guida; Tecniche per aumentare il coinvolgimento emotivo dei partecipanti; Piattaforme idonee all’apprendimento collaborativo In questo senso è molto utile l’utilizzo della Gamification, ovvero l’inserimento di chiavi emozionali che aiutino ad aumentare il coinvolgimento delle persone. Formare un dipendente vuol dire aiutarlo a sentire come proprio...
Scooter elettrico per disabili o carrozzina: quale scegliere in vacanza?...
Le vacanze sono un momento di relax per tutti ma per chi ha problemi di mobilità alle volte diventa un vero inferno. Se spesso i normodotati hanno “difficoltà” a scegliere la loro meta o la struttura dove alloggiare, il discorso diventa estremamente più complicato per le persone disabili. I problemi dei disabili in vacanza Il viaggio stesso diventa un’impresa soprattutto se viene effettuato con mezzi non attrezzati e la cronaca è piena di notizie di disabili a cui viene negato l’accesso ad aerei e treni a causa della mancanza di personale addetto o per mancanza di ausili per disabili all’interno di stazioni e aeroporti. Il discorso ovviamente è differente se il mezzo usato per spostarsi è l’automobile; in questo modo non esistono vincoli ed il viaggio risulterà sicuramente comodo soprattutto se il mezzo è dotato di accessori per agevolare la salita a bordo del disabile. Come spostarsi una volta arrivati a destinazione? Se fino ad ora le difficoltà sono state varie, una volta giunti a destinazione le cose per fortuna si fanno più facili. La struttura scelta sarà sicuramente adatta ad ospitare persone in carrozzina e tutti i luoghi saranno facilmente accessibili, ma che mezzo scegliere? Sedia a rotelle o scooter per disabili? La scelta di solito ricade su queste 2 soluzioni che ovviamente hanno vantaggi e svantaggi; analizziamoli insieme e cerchiamo di capire. I vantaggi della carrozzina La carrozzina è perfetta se gli spostamenti sono effettuati con mezzi non propri; è facilmente ripiegabile e può essere imbarcata in aereo. Ne esistono di leggerissime e resistenti, ideali da trasportare vista la loro facilità di smontaggio. Ovviamente più portabilità significa meno confort per chi la userà. Infatti le carrozzine più confortevoli sono ingombranti e molto pesanti oltre ad essere poco pratiche da trasportare. Se il...
La funzione RTH dei droni: rientro a casa automatico...
La funzione RTH (Return to Home) serve per far rientrare il nostro drone quando è in volo al punto di decollo facendolo atterrare automaticamente. Il tutto, semplicemente premendo un tasto: molti modelli hanno questa funzione. In quelli di fascia medio-alta e alta, è praticamente obbligatorio trovare questa funzione. Ci sono però degli aspetti da non sottovalutare in questa funzione, vediamo in questa guida che cosa ci dobbiamo aspettare da una buona funzione RTH. Funzione RTH RTH è una funzione di volo automatizzata che sembra essere abbastanza semplice da utilizzare, ma c’è molto di più che premere un pulsante. Può essere utilizzata premendo un semplice tasto del controller o via smartphone. Questa funzione deve darti la capacità di far atterrare il tuo drone in sicurezza. Ritornare a casa in automatico come concetto è abbastanza facile da capire, tuttavia, va impostato il punto di ritorno e bisogna evitare eventuali ostacoli lungo questo tragitto. Questa funzione RTH è davvero molto comoda e utile, soprattutto se perde di vista in aria il nostro drone. Può inoltre capitare di perdere il segnale tra il telecomando e dispositivo. In questo caso, il rientro in automatico a casa può davvero salvare la situazione senza rischiare di precipitare: basta premere un pulsante sul telecomando o toccare l’icona del software sul nostro smartphone per riportare a casa il drone. Impostare il punto di atterraggio Si ha bisogno di sapere con esattezza dov’è il punto di atterraggio per rientrare a casa. Questo può essere fatto in due modi. Il tuo drone può essere equipaggiato con un GPS che registra la tua posizione di decollo, il drone quindi ritorna a quel punto. Altri modelli possono tracciare i tuoi viaggi, quindi, riescono a creare una rotta semplicemente andando a “ritroso”. Ad esempio, il DJI Mavic Pro,...
L’archiviazione tramite supporti informatici...
I supporti e gli articoli informatici per l’archiviazione sono strumenti molto utili e indispensabili in ogni azienda. Infatti oggi la moderna tecnologia che usiamo tutti noi per le normali attività quotidiane lavorative presuppone che i dati vengano salvati in modo digitale, e quindi ci si deve avvalere di vari supporti come dvd, cd, blu-ray, dischi fissi, masterizzatori di dischi fissi, pen drive. Salvare i dati in maniera digitale In questo modo si possono spostare dati da un pc all’altro, fare scansioni e avviare documenti per via telematica tramite mail e pec. L’archiviazione informatica tratta tutti quei dati raccolti tramite supporto informatico e poi inseriti in file o cartelle di archivio dove si possono recuperare facilmente. Si possono raccogliere documenti, atti, foto, allegati, praticamente tutto, e anche raccogliere su supporto informatico documenti cartacei di cui non esiste una versione sul computer, quindi documenti antichi o datati, semplicemente scannerizzandoli e salvandoli in modo digitale. Si possono archiviare dati sul proprio pc, oppure su articoli informatici per l’archiviazione appositi, da tenere custoditi in un mobile di archivio, catalogati in ordine di data o in ordine alfabetico, per trovarli facilmente una volta che si cercano. Ovviamente ogni tipo di documento dovrà avere anche il suo parallelo cartaceo, per evitare complicazioni e conservare anche l’originale in carta. Questi prodotti sono venduti nei negozi di articoli di cancelleria e da ufficio, si trovano sia negli store delle città che online, nei portali dedicati, che offrono un vastissimo assortimento a catalogo tra cui scegliere. Archiviare anche in casa Per archiviare anche a casa documenti privati da conservare, si possono utilizzare ugualmente i migliori articoli informatici per l’archiviazione che si vendono nei migliori negozi di cancelleria anche online. Si possono raccogliere documenti come atti notarili, atti bancari, e altri documenti importanti riguardo...
Crearsi una rendita con internet – 10 video tutorial gratis...
E’ possibile crearsi una piccola rendita con internet? Lavorare qualche ora comodamente da casa e racimolare qualcosa per togliersi qualche sfizio? La risposta è assolutamente si. Non sono solo tantissimi i professionisti che tutti i giorni lavorano da casa, ma anche i neofiti che dedicano pochi minuti al giorno al guadagno online riescono a racimolare qualcosa. Esistono oramai moltissimi lavori che vengono svolti esclusivamente da casa tramite internet, pensate ad esempio ai programmatori, ai grafici, ai traduttori ecc. Sono ovviamente lavori che richiedono alte competenze ed un percorso formativo ben preciso. Altre opportunità invece ci arrivano direttamente dalla rete e sono esplose in questi anni. In questo caso per formarsi occorre un percorso diverso, non esistono scuole riconosciute, occorre essere molto intraprendenti ed imparare direttamente da internet e con l’esperienza. Un esempio sono i blogger, che riescono a ricavare denaro, alle volte anche tanto, dagli annunci pubblicitari inseriti sul proprio blog. Diventare un blogger è estremamente semplice, più difficile è diventare un blogger di successo. Internet quindi offre tante opportunità da quelle più banali e semplici come i sondaggi retribuiti, dove non si deve far altro che rispondere a dei questionari per ricevere un compenso, oppure i siti paid to click, che pagano per vedere pubblicità, fino a opportunità più complesse come il white label, dove potremo mettere in piedi un vero e proprio e-commerce o un sito di incontri online. 10 video tutorial gratis Se vi ho incuriosito vi lascio da vedere 10 video gratuiti molto interessanti dove si parla e si approfondiscono tutti gli argomenti che ho citato sopra e molti altri. Oltre quindi ai sondaggi remunerati, il white label, Native Advertising e molto altro troverete dei video molto interessanti sul mondo dei Bitcoin. Ad esempio come guadagnare in modo estremamente semplice...
Alla scoperta della canapa...
Sono davvero tanti i pregi della canapa, un materiale che negli ultimi tempi sta venendo riscoperto in modo sempre più apprezzabile: il merito è della sua grande resistenza, ma anche della sua capacità di fornire una protezione ottimale rispetto all’azione dei raggi UV. E non è finita qui, perché la canapa è in grado anche di assorbire l’umidità ed è antiparassitaria, il che vuol dire che non richiede il ricorso a pesticidi o ad altre sostanze potenzialmente tossiche. Coltivabile nel nostro Paese, questo materiale naturale ha alle spalle una storia molto lunga: oggi esso è impiegato anche per la realizzazione di abbigliamento biologico. La canapa non è soggetta a terme o a funghi, ma nemmeno a muffe ed acari: i tessuti realizzati con questo materiale si caratterizzano per una notevole capacità di dispersione, il che implica che restano caldi in inverno e freschi in estate. Assorbendo gli odori in misura limitata, gli indumenti in canapa possono essere usati anche quando si fa sport o si pratica un’attività fisica, in quanto sono perfettamente compatibili con il sudore e lasciano traspirare la pelle. Per di più, essi si contraddistinguono per una micropotenza elettrica in virtù della quale viene stimolata la circolazione del sangue. Dal punto di vista pratico, la vestibilità della canapa è superiore rispetto, per esempio, a quella di un materiale come il lino, come dimostrano le sue pieghe più dolci. Certo è che il vero punto di forza che definisce la sua coltivazione va individuato nell’ecosostenibilità della cultura: non solo l’ambiente non risulta danneggiato, ma addirittura viene aiutato. Le radici molto lunghe che si formano, infatti, vanno a scavare nel terreno in profondità, così da garantire una maggiore ossigenazione e da incrementare la sua fertilità. Non c’è bisogno, pertanto, di utilizzare concimi, mentre gli oli essenziali hanno proprietà tali da tenere alla larga i...
Scrivere articoli sul web: consigli per iniziare la vostra carriera...
Come iniziare a scrivere sul web Scrivere articoli è un lavoro o un divertimento a cui possono accedere tutti, chiunque ha delle passioni e delle conoscenze più ampie rispetto ad altre persone su qualche argomento e scrivere di queste conoscenze sul web è il modo giusto per condividerle ed arricchire la cultura generale degli utenti. Non tutti amano farlo, ma se il vostro obiettivo è quello di diventare giornalisti o semplicemente vi piace scrivere e parlare delle vostre passioni troverete sicuramente in giro per il web dei siti disposti a dare spazio alla vostra esperienza e creatività! Come iniziare a scrivere gli articoli Vi assicuro che la difficoltà maggiore è quella di scrivere al meglio gli articoli e non quella di trovare dove pubblicare, infatti sono tanti i siti che aprono ogni giorno: Giornali, notiziari, siti di cultura, siti settoriali, pubblicazioni di eventi, arte e tanto altro… Ogni settore ormai dispone di tantissimi siti che parlando e consigliano qualcosa, ad ogni modo per poter pubblicare un vostro articolo è bene che venga scritto al meglio, pertanto il primo passo è esercitarvi negli articoli, leggerli più volte ed immedesimarvi in un lettore medio che voglia apprendere qualcosa da voi. In questo modo potrete arricchire la vostra autostima di scrittori, correggere gli errori commessi e capire dove poter migliorare. Una volta fatto questo non vi resta che individuare i siti che fanno per voi: segnate una lista dei possibili siti su cui vi piacerebbe scrivere e capire da voi quali sono i più affini senza adattarvi a qualunque sito solo per la voglia e la fretta di vedere pubblicato il vostro articolo, vi assicuro che un sito per voi lo troverete! Individuare il sito giusto per pubblicare Una volta stilata la lista dei siti è bene...
3 errori che commette chi ha pagina aziendale su Facebook...
Hai una pagina Facebook? Scopri se anche tu commetti uno degli errori che spieghiamo in questa guida. E mi raccomando: corri subito a rimediare! Ogni azienda che si rispetti possiede una pagina Facebook. È difficile, infatti, trovare delle imprese che non abbiano aperto un profilo aziendale che spieghi e racconti la storia della loro azienda. Ma ciò non significa che tutte queste pagine abbiano lo stesso successo. Questo perché, Facebook rappresenta un crocevia di tutte le tipologie di utenti ed esseri umani che esistono in questo mondo: per questa ragione è abbastanza complesso riuscire a definire una strategia che possa coinvolgere più utenti possibili e aumentare l’engagement di una pagina. Complesso sì, ma non impossibile. Se anche voi siete proprietari di una pagina social ma non siete sicuri delle sue funzionalità, leggete questa guida. Vi diremo i 3 errori che commette chi ha una pagina aziendale su Facebook. 1. Pubblica e poi sparisce Il segreto per essere amati ma soprattutto essere ricordati su Facebook è la costanza. Uno degli errori che commettono anche i grandi marchi è quello di pubblicare decine di post pubblicitari al giorno, a ridosso di uno sconto o di una promozione, e poi sparire per giorni e giorni. Niente di più sbagliato. I followers vanno coltivati, coccolati, e non abbandonati dopo qualche post. Siate costanti e presenti il giusto, non in maniera assillante. Vi aiuterà a stimolare l’interesse dei vostri followers ed anche la loro memoria! 2. Offende chi commenta i post negativamente Una regola evergreen di chi lavora a stretto contatto con i clienti è: il cliente ha sempre ragione. Probabilmente non è sempre così, ma tuttavia vale anche nel contesto social. Può accadere infatti che qualcuno commenti il vostro post negativamente o che qualche cliente scriva una recensione...
Nintendo Switch, una console di successo che guarda al futuro...
Nintendo Switch è l’ultima console di gioco venduta dall’azienda nipponica, lanciata in contemporanea mondiale il 3 marzo 2017, dopo aver generato grandissime aspettative che sono state ampiamente soddisfatte a vedere il suo successo. Forse il suo particolare apprezzamento è nell’essere una console ibrida, che si può utilizzare in casa collegata ad una tv come molte altre, ma anche in maniera portatile come un tablet estraendola dalla base con il suo schermo touch o in modalità da tavolo per più giocatori grazie al supporto integrato. La Switch utilizza due controller wireless chiamati Joy-Con, che hanno quattro pulsanti d’azione standard e un joystick direzionale, oltre a sensori per rilevare i movimenti e feedback tattile ad alta definizione. I due Joy-Con sinistro e destro, che a seconda della versione possono essere entrambi grigi o uno blu e l’altro rosso, si possono collegare su ciascun lato della console per usarla in modalità portatile, collegarsi ad un’impugnatura per essere usati insieme in modo più tradizionale oppure essere utilizzati singolarmente da più giocatori in modalità multiplayer. Il firmware della Switch consente il gioco online attraverso Internet o collegandosi in wireless con altre console Switch in locale, i giochi sono disponibili come classiche cartucce fisiche o come software scaricabile dal Nintendo eShop. Solo nel primo mese dal lancio, Nintendo ha venduto più di 2 milioni e 700 mila console, molte di più delle aspettative della società che sperava di vendere 2 milioni di unità. La vendita di Nintendo Switch è stata, e lo è tuttora, strettamente legata all’amato videogioco “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”, indubbiamente uno dei più apprezzati tra i titoli disponibili ai videogiocatori. Componenti e specifiche tecniche di Nintendo Switch Gli acquirenti di Nintendo Switch troveranno nella confezione, oltre alla rivoluzionaria console, una base per l’utilizzo...
Bitcoin in caduta libera: valore dimezzato in appena un mese...
Continua inesorabile e senza pause il crollo del valore dei Bitcoin. La criptovaluta ha perso il 50% del suo valore nel corso dell’ultimo mese: difatti, a metà dicembre il Bitcoin aveva toccato quota 20mila dollari, mentre oggi si attesta intorno ai 10.200 dollari. Come analizzato da Il Sole 24 Ore, questo crollo traina con sé tutte le altre principali criptovalute attualmente in circolazione. Si stima che l’intero settore sia crollato a una capitalizzazione complessiva di circa 480 miliardi di dollari, mentre a inizio gennaio era pari a 800 miliardi di dollari. Grande importanza sul mercato delle criptovalute stanno avendo e avranno due paesi asiatici. Da una parte c’è la Cina, dove è attesa una nuova stretta su questo mercato, che andrà ulteriormente a ridurre l’operatività, già ridotta a causa delle chiusure di exchange locali; dall’altra parte, invece, troviamo la Corea del Sud, il cui mercato è stato determinante recentemente per sostenere le varie quotazioni, dove il governo di Seoul ha annunciato che prenderà misure di regolamentazione per il mercato delle criptovalute, per esempio rendendo obbligatoria l’identificazione di chi investe. Quello della regolamentazione di questo particolare mercato sarà uno dei temi bollenti che verranno affrontati durante il dibattito al G20 in programma a marzo. Come detto in apertura, questo crollo del valore del Bitcoin ha dato il via a un effetto a catena, trascinando a fondo con sé molte altre tra le principali criptovalute esistenti. Seguendo l’analisi del quotidiano nella sua versione online, tra le più colpite da questa svalutazione troviamo Ethereum, criptovaluta seconda per capitalizzazione, che in appena cinque giorni è crollata di quasi il 40%, passando dal valore record di 1.420 dollari a 900 dollari. Situazione pressoché simile per Ripple, che il 4 gennaio ha messo a referto il personale record di 3,81...
Imparare a conoscere la fotografia digitale...
Le macchine fotografiche di ultima generazione consentono di realizzare foto con una buona esposizione e messa a fuoco, sono dei veri e propri gioielli tecnologici, ma bisogna fare attenzione a non affidarsi troppo a simili tecnologie, per quanto entusiasmanti possano essere, se si desidera diventare bravi fotografi e godersi appieno quello che può diventare un passatempo di grande soddisfazione e appagamento. Con la fotografia digitale, si possono fare grandi quantità di foto, senza dover spendere cifre elevate, motivo per cui si può sperimentare molto più facilmente e arrivare a vedere quanti scatti creativi che si possono fare con le fotocamere digitali. Perché è importante consultare un corso di fotografia online Il corso di fotografia online del sito Web specializzato SolutionPhoto, consente di acquisire nozioni base di fotografia digitale in maniera totalmente gratuita. Con le nuove fotocamere digitali, si possono scattare foto molto creative e si può approcciare alla fotografia casuale. Scattando molte foto prima o poi salterà fuori qualche immagine interessante. Non c’è nulla di male in un simile approccio, ma per molti versi nega il bisogno o il desiderio di imparare. Bisogna rallentare e osservare con più attenzione le immagini che abbiamo realizzato. Perché uno scatto funziona, mentre un altro della stessa sequenza viene male? Perché l’immagine non è carica di movimento? Perché i colori luminosi sono meno intensi? Cosi facendo, si aumenterà la possibilità di avere buoni risultati e analizzando cosa c’è in certe immagini che le fa prevalere sulle altre, si possono mescolare un po’ le componenti visive per vedere cos’altro funziona. In questo modo la sperimentazione ha una sua ragion d’essere e un suo metodo. Catturare l’immagine digitale Il linguaggio della fotografia digitale, nel migliore dei casi, può causare perplessità, nel peggiore può sembrare impenetrabile. È indispensabile conoscere tutte le...
Esplorazione spaziale: verso l’ignoto...
Pianeti e stelle sono, da sempre, protagonisti di osservazioni, teorie, poesie, canzoni, opere d’arte: aztechi, cinesi, indiani, arabi, antichi greci… tutte le popolazioni, fin dagli arbori della civiltà, hanno passato notti col naso all’insù, cercando di capire la natura di ciò che ci circonda. L’astronomia moderna, però, non inizia fino all’invenzione del telescopio, nel ‘600: con quel “semplice” strumento, Galileo vede le macchie solari, le irregolarità della superficie lunare, i satelliti di Giove… intuisce che c’è molto più di quanto l’occhio, da solo, riesca a percepire. L’esplorazione spaziale si basa proprio su questa convinzione. I primi voli orbitali La conoscenza diretta dello spazio inizia nel ’57, con il lancio in orbita dello Sputnik 1 da parte dell’Unione Sovietica. Nello stesso anno, il programma spaziale russo prevede l’impiego di animali: cani (Laika rimane la più famosa), ma anche conigli, topi e mosche vengono lanciati e fatti rientrare, con la speranza di poter creare le condizioni ideali per l’invio di esseri umani. L’esplorazione umana inizia, in effetti, solo quattro anni dopo: – il 12 aprile del 1961, Jurj Gagarin è il primo cosmonauta ed entrare in orbita – il 16 giugno del 1963 lo segue la prima donna, Valentina Vladimirovna Tereskova – il 18 marzo del 1965, Aleksej Archipovic Leonov porta a termina la prima EVA, cioè la prima attività extraveicolare, uscendo dal suo Voschod 2. Sono gli Stati Uniti, però, a mettere a segno il colpo migliore: il 20 luglio del 1969, fra l’eccitazione e la tensione generale, Armstrong, Aldrin e Collins riescono nel primo allunaggio della storia umana, poggiando i piedi sulla superficie del nostro satellite. Dal ’69 al ’72, altri dieci astronauti seguirono le loro stesse orme! L’esplorazione spaziale del Sistema Solare La Luna non è l’unico oggetto d’interesse dei programmi spaziali internazionali:...