Finalmente Libero Gen10

Finalmente Libero

Il “kaiser” è morto. Franz Beckenbauer si è spento serenamente nel sonno all’età di 78 anni domenica 7 gennaio 2024 circondato dai suoi cari. Il comunicato ufficiale è arrivato lunedì mattina dalla famiglia, insieme alla richiesta di silenzio e discrezione. Un ragazzo come tanti sul tetto del mondo Il calcio è un universo di leggende, ma pochi hanno incarnato l’eleganza, il talento e la leadership come Franz Beckenbauer, conosciuto come “Der Kaiser” (L’Imperatore) nel mondo del pallone. Ma la sfavillante carriera di questo ragazzo parte dai quartieri popolari di una Monaco devastata dalla guerra. Nato il 11 settembre 1945 in una Germania interamente da ricostruire, cosa rimaneva a un bambino se non il gioco e lo sport? Il ragazzo però ha un talento straordinario. Dai campi improvvisati tra le macerie Franz inizia a giocare nel Bayern Monaco a soli 14 anni e si distingue subito per tecnica e carattere, in un calcio tedesco ancora prevalentemente fisico. Da mediano sceglie presto di giocare da “uomo libero”, e rivoluziona il ruolo con l’eleganza e la leggerezza che lo accompagnavano sempre in campo. La sua visione di gioco ha ridefinito il ruolo del difensore, trasformandolo in un pilastro essenziale non solo nella difesa, ma anche nell’attacco. Incarna il sogno di riscatto della Germania sia ovest che est e viene definito “il Presidente del del cuore” dalla stampa tedesca, punto di riferimento per i giovani da est a ovest. Corretto, fortissimo, dotato di spirito di sacrificio. Notevole la determinazione con la quale restò in campo nella semifinale del Mondiale “Italia Germania 4 – 3 “, Messico 1970. Dopo un infortunio alla spalla destra, giocò con un braccio fasciato per non lasciare in dieci i compagni ai supplementari, dato che la Germania aveva esaurito i cambi. Il culmine della...

Euro 2020: tutti pazzi per l’Inno di Mameli...

I lettori un po’ più grandi si ricorderanno sicuramente le tante polemiche legate alla Nazionale Italiana di Calcio e il nostro Inno: negli anni ’90, non tantissimi anni fa dopo tutto, i calciatori venivano spesso criticati perché non sembravano partecipare con l’adeguato trasporto al momento pre-partita dedicato alla presentazione delle due squadre e delle rispettive nazioni. Alcuni non cantavano, altri sembravano annoiati, altri ancora riuscivano ad azzeccare una parola ogni tanto: insomma, in pochi eseguivano l’Inno correttamente. Da quel momento – dopo articoli di giornale, interviste e Tapiri – pare che la Nazionale abbia iniziato a dedicarsi un po’ di più a questa fase, studiando le parole del nostro Inno e raggiungendo pian piano un pathos equiparabile a quello della nazionale di rugby: oggi pare che tutti vadano pazzi per quei pochi secondi dedicati all’Inno di Mameli! E non sto parlando solo dei media italiani o dei tifosi azzurri: tantissime testate straniere e tantissimi appassionati di sport da tutto il mondo non possono fare a meno di sintonizzarsi sulle partite dell’Italia, anche solo per guardare il team cantare. Il nostro Inno è diventato il preferito da chi segue Euro 2020, le parole vengono tradotte e studiate, i calciatori osservati e imitati: alcuni sono diventati perfino dei meme, una vera e propria consacrazione in questa era digitale. Vediamo di seguito alcuni tweet dedicati proprio a questo fenomeno: Alcuni profili ufficiali – tipo ESPN e Bleacher Report – hanno iniziato una vera e propria rubrica sul momento “Inno di Mameli”. Il rovescio della medaglia? Alcuni follower hanno già iniziato a stancarsi del trend, accusando le pagine di tirarla un po’ troppo per le lunghe. Voi cosa ne pensate? Siete già un po’ stanchi di questa moda o amerete per sempre questa partecipazione...

Allenamento a casa: 3 canali Youtube da seguire! Apr01

Allenamento a casa: 3 canali Youtube da seguire!...

In questi giorni di quarantena, l’allenamento a casa può essere utile non solo per gli appassionati di palestra, ma anche per chi vuole occupare un po’ il tempo, sgranchendosi le gambe e facendo un po’ di movimento senza esagerare. Le giornate di isolamento, pur pesanti a livello emotivo e fisico, ci danno la possibilità di dedicarci a hobby diversi, iniziare una attività nuova, metterci alla prova! Ma da dove partire? Su Youtube è pieno di video di workout, filmati che vanno da pochi minuti a un’ora o più, perfetti per chi ha già un’infarinatura di questo mondo e per chi – invece – vuole partire piano e con attenzione. Ecco 3 canali perfetti per tutti! POPSUGAR Fitness: il canale americano propone video da un minimo di 10 minuti, con istruttori divertenti ed energici, che registrano routine adatte quasi a tutti. Si va dalla zumba all’allenamento a terra, passando per attività cardio molto faticose ed esercizi da star: i filmati sono in inglese, ma basta seguire i protagonisti per capire in poche ripetizioni come muoversi. Inoltre, solitamente nei video sono presenti almeno tre persone, che propongono livelli diversi: facilitato, standard e avanzato. In questo modo, si potrà seguire la stessa routine più volte, spostandosi man mano di livello senza annoiarsi! Fixfit: il canale italiano propone tantissimi esercizi diversi, segnalando per bene durata, livello e calorie bruciate. Sono presenti meno video musicali rispetto a Popsugar, ma ogni filmato è ben spiegato, con esercizi ripresi da diverse angolazioni e diversi momenti di pausa e recupero. Anche in questo caso sono presenti mini video da un quarto d’ora, ma non mancano proposte più lunghe, perfette per chi vuole bruciare al massimo! STRONG by Zumba: il canale – che propone video in diverse lingue, sia sottotitolati che doppiati –...

Gaetano Scirea: i miti del calcio che restano nella storia Set03

Gaetano Scirea: i miti del calcio che restano nella storia...

Il 3 settembre del 1989 moriva in un incidente stradale Gaetano Scirea, colonna della Juve e icona del buon calcio, dello sport interpretato con eleganza e misura, dei valori che vanno oltre il campo e arrivano alla vita di tutti i giorni. Gai è entrato nella storia per il suo talento, per la sua moderazione, anche per la sua scomparsa prematura e inaccettabile: purtroppo, non è stato il solo ad andarsene troppo presto. Con lui, ci sono tantissimi sportivi indimenticabili: il Torino scomparso a Superga, lo United colpito dal disastro aereo di Monaco, più recentemente Davide Astori, Piermario Morosini… Oggi vogliamo parlare di quattro campioni, che hanno cambiato questo sport e sono rimasti nel cuore di tutti i tifosi.   GAETANO SCIREA Nasce nel 1953 e si fa largo nel mondo del pallone diventando uno dei migliori interpreti nella storia di questa disciplina: insieme a Zoff, Cabrini e Gentile dà vita a una delle linee difensive più forti mai esistite e, come capitano, guida la sua Juventus dal 1984 al 1988. Scirea è corretto, elegante, non alza mai la voce, non si abbandona a gesti di stizza, non perde mai la calma e fa di tutto per contenere compagni e avversari: nella sua carriera non viene mai espulso, un fatto quasi unico se si considera il suo ruolo di difensore. È il primo giocatore a vincere tutte le principali competizioni UEFA, diventa campione del mondo nel 1982 e per tantissimi anni detiene imbattuto il record di presenze con la Juve: 552 apparizioni. Nel 1989, finita la meravigliosa carriera sul campo, inizia il suo percorso come allenatore, in collaborazione con Zoff: per questo motivo, a settembre si reca in Polonia per visionare la squadra che a breve avrebbe dovuto incontrare la Juventus in Coppa UEFA,...

Le Olimpiadi uniscono le due Coree: sfileranno insieme nella cerimonia d’apertura...

Un’apertura che potrebbe diventare storica e certamente segnerà un precedente. Corea del Nord e Corea del Sud insieme, unite nel segno dello sport. Come analizzato da L’Huffington Post, è questo uno degli accordi (annunciato con una nota congiunta) raggiunti tra le delegazioni dei due stati nell’incontro a Panmunjom, villaggio sul confine tra i due paesi, dove nel 1953 venne firmato il cessate il fuoco della guerra (1950-1953). L’accordo è stato raggiunto in vista delle Olimpiadi invernali, che quest’anno saranno di scena nella contea di Pyeongchang, Corea del Sud, e inizieranno con la cerimonia d’apertura il 9 febbraio prossimo. Dunque, le rappresentative delle due Coree sfileranno insieme durante la cerimonia, sotto la bandiera della Corea unita. Il primo grande passo è avvenuto la scorsa settimana, quando la Corea del Nord ha accettato di mandare una delegazione di sportivi, alti responsabili e artisti ai giochi olimpici. Oltre a ciò, da Pyongyang hanno annunciato che partirà anche una gruppo di 230 tifosi, con tanto di cheerleader, che raggiungerà la sede dei giochi via terra, attraversando il confine di Panmunjom. Sarà presente anche una squadra femminile di hockey univoca, che rappresenterà le due Coree. “Le relazioni intercoreane sono tese da circa dieci anni. Speriamo che le relazioni possano essere riallacciate” ha commentato Jon Jong-Su, capo della delegazione nordcoreana che ha preso parte agli incontri di Panmunjom. Nonostante recentemente le relazioni si sono inasprite, specialmente  causa del programma nucluare della Corea del Nord, è in parte riuscita la volontà di Seoul di rendere le Olimpiadi di Pyeongchang i “Giochi della pace”, con un’apertura tra i due paesi che potrebbe, nel prossimo futuro, diventare un elemento importante per gli incontri fra le due fazioni. Questo risultato è stato accolto con piacere e grande sostegno a livello globale. Gli incontri di...

Passione running: dove andare a correre in Toscana...

Correre ormai è uno sport olimpico, sempre più praticato e più apprezzato. La corsa, infatti, è uno sport completo che dà benefici sia a livello fisico che psicologico. Perché è importante correre L’importanza della corsa per la salute dell’organismo è stata documentata negli anni da diverse ricerche scientifiche. I benefici che la corsa comporta sono diversi e riguardano diversi ambiti della salute. Per cominciare, correre, migliore la gittata cardiaca, regola la pressione arteriosa, migliora il circolo periferico e aiuta a prevenire la comparsa di malattie cardiovascolari a lungo andare. A livello psicologico, invece, correre aiuta a tenere alto l’umore grazie al grande numero di endorfine che vengono rilasciate durante l’attività. Equipaggiamento per la corsa Per praticare adeguatamente uno sport come la corsa è necessario equipaggiarsi a modo. La cosa più importante sono le scarpe, devono essere scarpe da corsa areate ed ammortizzanti. Anche i calzini devono essere calzini da corsa, sottili, corti e rinforzati nella zona del tallone e delle dita. E’ preferibile utilizzare i calzini dopo averli lavati più volte per renderli meno rigidi. Infine, l’abbigliamento, che varia in base alle stagioni. Per esempio, nelle mezze stagioni è preferibile utilizzare un abbigliamento tecnico in microfibra mentre d’estate basta una canottiera e dei pantaloncini. Stile di vita Quando si decide di praticare la corsa bisogna adeguare il proprio stile di vita. Innanzitutto è importante seguire un’alimentazione equilibrata e sana che non comprenda cibi grassi. E’ importante anche avere un ciclo di sonno regolare e smettere di fumare. Infine, ma non meno importante, prima di cominciare a correre è consigliabile eseguire un check-up dal proprio medico. Bisogna cominciare a correre per una ventina di minuti al giorno per poi aumentare quando il fisico lo permetterà. Prima di iniziare a correre ricordarsi sempre di riscaldarsi per...

George Best e il resto d’Europa: gli incroci fino al pallone d’oro...

Uno accosta le parole “Anni ’60” e “calcio” e subito, nell’immaginario dell’interlocutore, si materializza la chioma corvina di George Best, il primo vero idolo calcistico a tutto tondo. Seguono a ruota le imprese (calcistiche e non) di “Bestie”, dalla Coppa Campioni con lo United allo stuolo di conquiste femminili dovuta alla fama di tombeur de femmes. Quel che non tutti sanno è che, oltre la cortina di ferro, esisteva un uomo simile per talento, estro e carattere, ma non altrettanto fortunato dal punto di vista del contesto geopolitico. Questa è la storia di Eduard Streltsov. Classe 1937, crebbe nella Torpedo Mosca e sin dal debutto si segnalò fra le novità più interessanti del panorama mondiale. La sua fama crebbe di pari passo con le prestazioni della squadra moscovita e con il senno di poi verrebbe facile pensare ad un intromissione politica, considerando il contesto: può un regime totalitario come quello sovietico lasciarsi sfuggire l’occasione di cooptare una figura del genere? Sì, perchè Streltsov non è esattamente il modello di cittadino che piace a Krusciov, fra alccol, feste e belle donne. Proprio una festa gli risulterà fatale, alla vigilia del Mondiale in Svezia. Il 25 maggio del 1958 lascia il ritiro per recarsi ad un party frequentato anche da membri del partito e   il giorno dopo lo accusano per stupro. Interrogato dal KGB lo interrogano nel carcere della Butirka, gli fanno credere che se confessa andrà alla Coppa del Mondo in Svezia. Ovviamente, la promessa non fu mantenuta e il giocatore si trovò internato in un gulag, dal quale uscì solo nel 1965. Altrettanto ovviamente, alla rassegna svedese l’URSS uscì di scena ai quarti, trascinata da solo Jascin. In merito a quel che successe quella notte di primavera però, le versioni sono molteplici. La più...

Dal paragone con Best alla cattura in un Gulag: Eduard Streltsov...

Uno accosta le parole “Anni ’60” e “calcio” e subito, nell’immaginario dell’interlocutore, si materializza la chioma corvina di George Best, il primo vero idolo calcistico a tutto tondo. Seguono a ruota le imprese (calcistiche e non) di “Bestie”, dalla Coppa Campioni con lo United allo stuolo di conquiste femminili dovuta alla fama di tombeur de femmes. Quel che non tutti sanno è che, oltre la cortina di ferro, esisteva un uomo simile per talento, estro e carattere, ma non altrettanto fortunato dal punto di vista del contesto geopolitico. Questa è la storia di Eduard Streltsov. Classe 1937, crebbe nella Torpedo Mosca e sin dal debutto si segnalò fra le novità più interessanti del panorama mondiale. La sua fama crebbe di pari passo con le prestazioni della squadra moscovita e con il senno di poi verrebbe facile pensare ad un intromissione politica, considerando il contesto: può un regime totalitario come quello sovietico lasciarsi sfuggire l’occasione di cooptare una figura del genere? Sì, perchè Streltsov non è esattamente il modello di cittadino che piace a Krusciov, fra alccol, feste e belle donne. Però in campo ci sa fare e se ne accorgono anche in Europa, dato che dopo aver condotto la sua Nazionale all’oro olimpico di Melbourne ’56 France Football lo inserisce nella lista del Pallone d’Oro 1957, in cui si piazzerà al settimo posto. Il “nostro” all’epoca ha solo 20 anni, eppure ha già in bacheca anche un titolo di capocannoniere e quasi 50 gol complessivi in 90 gare. L’Unione Sovietica ha il miglior portiere del globo e un centravanti di primissimo livello, può qualcosa andare storto? La risposta è sì, perchè sarà proprio una festa a dividere in due tronconi la carriera di Streltsov, lasciando nel mezzo uno spazio vuoto di rimpianti. Alla vigilia...

Il taping elastico nello sport: applicazioni e funzioni Feb27

Il taping elastico nello sport: applicazioni e funzioni...

Il taping elastico è una metodica molto efficace e, per questo, estremamente utilizzata dagli sportivi. Tale metodo prevede l’applicazione di un cerotto elastico di cotone che svolge un’efficace azione sia ortopedica che neurologica. In particolare, il cerotto è privo di lattice, è anallergico e, soprattutto, non contiene alcun medicinale. Ideato dal chiropratico giapponese Dr. Kenzo Kase, il taping elastico può essere definito come una tecnica di assistenza esterna del corpo che determina un processo di autoguarigione naturale del tessuto traumatizzato. Il taping elastico è molto utilizzato dagli sportivi e dagli atleti professionisti grazie alla sua efficacia nel processo di guarigione di traumi e lesioni. LE APPLICAZIONI DEL TAPING ELASTICO NELLO SPORT L’applicazione del cerotto elastico in ambito sportivo prevede due tipi di applicazione: quella compressiva che permette al taping di sostenere il muscolo per alleviare eventuali contrazioni e quella decompressiva che consente al cerotto elastico di migliorare la circolazione sanguigna e il drenaggio linfatico riducendo il calore e le sostanze chimiche naturalmente presenti nei tessuti. LE FUNZIONI DEL TAPING ELASTICO NELLO SPORT Se applicato in maniera corretta da personale specializzato, il taping risulta un trattamento molto efficace ed in grado di alleviare numerosi disturbi. Il cerotto – anche detto tape – viene utilizzato soprattutto nel mondo sportivo per alleviare i dolori derivanti da tensioni muscolari oppure da contratture. Ma il taping elastico nello sport è molto utile anche per alleviare ematomi sottocutanei oppure piccoli edemi. Applicato su determinate zone del corpo, il cerotto elastico viene usato dagli sportivi anche per impedire ai muscoli di compiere sforzi eccessivi oppure di contrarsi: dunque è molto utile anche per correggere la funzionalità dei muscoli. Il taping nello sport è particolarmente indicato per aiutare e stimolare la circolazione del sangue in un determinata zona oppure a ridurre l’afflusso di...

La storia delle Paralimpiadi! Ago30

La storia delle Paralimpiadi!...

A pochi giorni dall’inizio delle Paralimpiadi di Rio 2016, che vedranno oltre 4300 atleti da 176 paesi cimentarsi in 23 discipline sportive (le ultime arrivate sono canoa e triathlon), può essere interessante tornare alle origini di questo importantissimo evento, che ha avuto la sua prima edizione ufficiale nel 1960 a Roma. Le Paralimpiadi non nascono esattamente per come le conosciamo oggi: nel 1948, infatti, fu il medico britannico Ludwig Guttman a decidere di organizzare a Stoke Mandeville una serie di gare sportive per veterani della Seconda Guerra Mondiale. L’evento, particolarmente apprezzato, venne, da quel momento, ripetuto ogni anno. Nel 1952, gli olandesi decisero di unirsi, dando alla manifestazione il suo primo respiro internazionale: nel ’58, il medico italiano Antonio Maglio suggerì a Guttman di spostare le gare e tenere l’evento a Roma nel 1960. Quella stessa estate, la città avrebbe ospitato anche le Olimpiadi. L’edizione del 1960 venne, nel 1984, confermata come la Prima Edizione dei Giochi Paralimpici estivi! Grazie ai contatti fra Guttman e la delegazione giapponese, le Paralimpiadi cominciarono a seguire i Giochi Olimpici, spostandosi a Tokyo nel ’64, in Germania nel ’72 ed in Canada nel ’76: l’unica edizione a non essere ospitata dallo stesso paese scelto per le Olimpiadi fu quella del 1968. Gli accordi con Città del Messico saltarono e le gare vennero spostate in Israele, come parte dei festeggiamenti per il ventennale dello Stato. I primi giochi invernali arrivarono, poi, nel ’76 in Svezia: l’abbinamento e l’alternanza fra le manifestazioni che conosciamo oggi venne stabilito definitivamente solo a partire dal 2001. Ma chi partecipa alle Paralimpiadi? Tutti gli atleti con disabilità fisiche (suddivise per categorie: potenza muscolare, ipertonia, deficit o perdita di un arto, bassa statura…), visive ed intellettive: le categorie determinano a quali sport partecipare e contro...

Come nuotare per mantenersi in forma Lug04

Come nuotare per mantenersi in forma...

Articolo di Giovanni Marion Nell’immaginario comune il nuoto sviluppa un fisico da capogiro, soprattutto per gli uomini. Spalle larghe, dorsali ampi che inquadrano tutto il tronco superiore. Braccia armoniche non eccessivamente ipertrofiche. Vita stretta e gambe toniche e lineari. Insomma, il fisico perfetto. La realtà è però leggermente diversa. Prima di tutto perché per sviluppare un fisico ben allenato con il nuoto occorre dedicarvisi intensamente, con programmi che sfiorino le routine dei professionisti. Nell’immaginario comune infatti il fisico del nuotatore è associato a quello dei campioni olimpici che si vedono in tv, ma nelle piscine cittadine il discorso cambia eccome. Tuttavia, è possibile stimolare tutto il fisico con un buon allenamento nuoto impostato secondo dei criteri generali votati al benessere psicofisico e alla costruzione di un “fisico eccezionale”. Occorre innanzitutto dedicarsi un po’ a tutti gli stili del nuoto, privilegiando però soprattutto lo stile libero. Questo per coinvolgere il maggior numero di muscoli dell’allenamento. Lo stile libero infatti è perfetto per richiamare al lavoro sia i muscoli della parte superiore che quelli della parte inferiore del corpo. Consideriamo comunque che il nuoto è già di per sé il migliore sport in termini di muscoli coinvolti, ed agisce in maniera profonda anche sulle qualità aerobiche come coordinamento, armonia dei movimento e padronanza del proprio corpo, che vuol dire saper utilizzare tutte le proprie risorse fisiche in ogni situazione. Per raggiungere questa autoconsapevolezza è bene cimentarsi in tutti gli stili del nuoto, per arrivare ad una certa padronanza del proprio fisico in vasca. Il secondo parametro per impostare un allenamento nuoto perfetto per la forma fisica è quello della velocità. Eseguire programmi per migliorare la vostra velocità su brevi distanze (100 metri) vi permetterà di lavorare in modo anaerobico, cioè più intensamente ma per un periodo...

L’addio di Kobe Bryant al basket: 20 anni da numero 1 Apr12

L’addio di Kobe Bryant al basket: 20 anni da numero 1...

Mercoledì 13 aprile 2016, allo STAPLES Center di Los Angeles, si incontreranno Los Angeles Lakers e Utah Jazz, per dare vita all’ultima partita di una vera e propria leggenda: Kobe Bryant. Bryant nasce a Filadelfia nel 1978, figlio di Joe Bryant, a sua volta cestita ed allenatore di pallacanestro, e si trasferisce in Italia con la famiglia all’età di 6 anni: qui, per 8 anni, mentre il padre si fa conoscere in squadre come Rieti, Reggio Calabria, Reggio Emilia e Pistoia, il piccolo Kobe comincia ad imparare i fondamentali e a sognare le squadre statunitensi. Il suo ritorno negli Stati Uniti, coincide con l’iscrizione alla High School e al suo primo successo come giocatore di basket: il giovane Bryant si fa notare mettendo a segno ben 2883 punti ed infrangendo il record per il quadriennio liceale segnato da Wilt Chamberlain. Nel 1996, ancora giovanissimo, arriva ai Los Angeles Lakers, dove rimarrà per 20 anni esatti, prima col numero 8, poi col numero 24: qui incontrerà veri e propri miti e darà forma anche alla propria leggenda. Per Kobe Bryant parlano i numeri: – 5 titoli NBA (2000, 2001, 2002, 2009, 2010) – terzo miglior marcatore di sempre dietro a Kareem Abdul-Jabbar e Karl Malone – miglior realizzatore di sempre all’All Star Game – realizzatore di ben 81 punti in una sola partita, record superato solo da Wilt Chamberlain – giocatore più giovane ad essere incluso nell’All Star Game (a soli 19 anni e 175 giorni) – realizzatore del maggior numero di tiri da tre all’All Star Game (ben 17) – miglior realizzatore di sempre anche per i Lakers – per 17 volte NBA All Star – MVP 2008 (cioè, miglior giocatore in assoluto per la stagione 2007/2008) – miglior giocatore nelle Finals 2009-2010 –...

Europei di calcio: la storia dell’Italia...

Quest’anno in Francia si disputeranno i campionati europei 2016. Dopo le ultime annate, deludenti e non, l’Italia è riuscita a qualificarsi da testa di serie ed è stata sorteggiata all’interno del girone E, assieme al Belgio di Eden Hazard, alla Svezia di Zlatan Ibrahimovic e all’Irlanda di Robbie Keane. Dopo l’ultimo europeo, gli italiani sperano di festeggiare la vittoria degli azzurri in qualcuna delle discoteche di Roma e delle altre città, proprio come successe nel 2006 quando la nazionale vinse i Mondiali e i locali, le strade e i bar si riempirono di tifosi in delirio.  Fino ad oggi gli azzurri sono riusciti a portare a casa solamente un Europeo. Andiamo a vedere insieme come si sono comportati gli azzurri nelle precedenti edizioni. La storia Nel primo campionato europeo, svoltosi nel 1960, l’Italia non fu chiamata a partecipare, mentre 4 anni dopo, aveva la possibilità ma non riuscì a qualificarsi. Riesce invece a qualificarsi all’europeo del 1968 che sarà il primo che l’Italia di Valcareggi giocherà nella sua storia. L’Italia di quell’anno, con Facchetti, Mazzola, Rivera, Riva, Zoff e altri grandi giocatori, riuscirà nell’impresa di vincere il primo e finora unico campionato europeo della storia degli azzurri, battendo in finale la Jugoslavia per 2-0. Nelle successive due edizioni, l’Italia non riuscì a qualificarsi, ma ci riuscì nel 1980 con Bearzot come CT, la quale arrivò al quarto posto. Una delle nazionali più forti, fu quella del 1996, la quale però non riuscì a superare il primo turno. Uno degli Europei più importanti della nazionale che non si scorderà facilmente, è quello del 2000. La squadra creata da Zoff era una delle migliori mai create, con l’innesto di giovani come Nesta, Totti, Cannavaro, Zambrotta e altri ancora. L’Italia dopo una splendida vittoria in semifinale ai rigori...

Chi vincerà il campionato di Serie A? Feb19

Chi vincerà il campionato di Serie A?...

Il campionato di Serie A 2015/2016 è giunto ad una fase cruciale; la classifica ha già emesso i primi verdetti, che anche se parziali possono già darci delle indicazioni sulla squadra che probabilmente vincerà lo Scudetto. Ecco dunque alcuni consigli per scommettere sulla Serie A e in particolare sulla squadra che a Maggio solleverà il trofeo. Il campionato in corso, rispetto ai precedenti, è stato molto diverso, visto che ha visto l’avvicendarsi alla testa della classifica numerose squadre, mentre nei quattro anni precedenti la Juventus era stata intesta praticamente per tutta la durata del torneo. Ad inizio stagione Inter, Fiorentina e Roma sembravano avere qualcosa in più delle altre, mentre Napoli e Juve avevano difficoltà ad ingranare. La prima squadra che si è persa per strada è stata la Roma, che ha subito un declino che ha portato a circa metà campionato all’avvicendamento in panchina tra Luciano Spalletti e Rudi Garcia. Verso la fine del 2015, anche Fiorentina e Inter sono calate, a causa del gioco che non c’era più, della fortuna che è iniziata a mancare e di qualche nervosismo di troppo soprattutto in casa nerazzurra. Nel frattempo prima il Napoli e poi la Juve stavano trovando il loro assetto e grazie al lavoro di due grandi allenatori come Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri hanno scalato la classifica fino a conquistare la testa. In particolare, nel corso della stagione, Sarri ha plasmato il suo Napoli facendolo giocare in modo ineccepibile e soprattutto esaltando i solisti. Non a caso Gonzalo Higuain e Lorenzo Insigne stanno disputando la migliore stagione della loro carriera. Sulla sponda bianconera, invece, all’inizio le difficoltà erano date dalle numerose partenze importanti nel mercato estivo, su tutte quelle di Pirlo, Tevez e Vidal. Allegri ha saputo farsi carico delle responsabilità e proteggere la sua squadra...

The Golden Super Bowl: arriva Denver vs Carolina! Gen27

The Golden Super Bowl: arriva Denver vs Carolina!...

Il 7 febbraio 2016 si terrà nello stadio di Santa Clara, in California, il 50° Super Bowl, anche detto “The Golden Super Bowl”. L’evento viene considerato particolarmente importante e le celebrazioni vengono definite “dorate” per tre diversi motivi: la finale si giocherà nello Stato americano definito “Golden State”, lo stadio è normalmente casa dei San Francisco 49ers, il cui nome deriva dai pionieri cercatori d’oro, e, ultimo ma non meno importante, il 50° anniversario di matrimonio viene sempre definito “nozze d’oro”. Per la prima volta, la NFL abbandona la numerazione romana e sceglie di inserire un enorme 50 per rappresentare al meglio – anche dal punto di vista visivo – la manifestazione: l’utilizzo del vecchio sistema di numerazione tornerà dalla prossima edizione, la LI! Ma fra chi si disputerà la finale? Il Golden Super Bowl vedrà scontrarsi i Denver Broncos e i Carolina Panthers. I Broncos competono nella West Division della American Football Conferenze (una delle due conference che compongono la National Football League), insieme a squadre come Miami Dolphins, Tennessee Titans, San Diego Chargers e Baltimore Ravens: quest’anno hanno dimostrato di avere la difesa migliore della lega e si presenteranno sul campo sempre guidati dal quarterback Payton Manning. Manning, 40 anni a marzo, sarà il più vecchio a partire titolare, ma sarà anche il primo QB a giocare due Super Bowl con due squadre diverse, cioè Colts e Broncos: forse non è più l’uomo che può fare la differenza in campo, ma, grazie alla sua esperienza, può controllare meglio il gioco, riducendo al minimo gli errori. La sua speranza, e quella dei suoi tifosi, è che possa vincere il secondo titolo, chiudendo in bellezza una carriera ricca di soddisfazioni! I Carolina Panthers non hanno mai vinto un Super Bowl (i Broncos, invece, ne...