Finalmente Libero Gen10

Finalmente Libero

Il “kaiser” è morto. Franz Beckenbauer si è spento serenamente nel sonno all’età di 78 anni domenica 7 gennaio 2024 circondato dai suoi cari. Il comunicato ufficiale è arrivato lunedì mattina dalla famiglia, insieme alla richiesta di silenzio e discrezione. Un ragazzo come tanti sul tetto del mondo Il calcio è un universo di leggende, ma pochi hanno incarnato l’eleganza, il talento e la leadership come Franz Beckenbauer, conosciuto come “Der Kaiser” (L’Imperatore) nel mondo del pallone. Ma la sfavillante carriera di questo ragazzo parte dai quartieri popolari di una Monaco devastata dalla guerra. Nato il 11 settembre 1945 in una Germania interamente da ricostruire, cosa rimaneva a un bambino se non il gioco e lo sport? Il ragazzo però ha un talento straordinario. Dai campi improvvisati tra le macerie Franz inizia a giocare nel Bayern Monaco a soli 14 anni e si distingue subito per tecnica e carattere, in un calcio tedesco ancora prevalentemente fisico. Da mediano sceglie presto di giocare da “uomo libero”, e rivoluziona il ruolo con l’eleganza e la leggerezza che lo accompagnavano sempre in campo. La sua visione di gioco ha ridefinito il ruolo del difensore, trasformandolo in un pilastro essenziale non solo nella difesa, ma anche nell’attacco. Incarna il sogno di riscatto della Germania sia ovest che est e viene definito “il Presidente del del cuore” dalla stampa tedesca, punto di riferimento per i giovani da est a ovest. Corretto, fortissimo, dotato di spirito di sacrificio. Notevole la determinazione con la quale restò in campo nella semifinale del Mondiale “Italia Germania 4 – 3 “, Messico 1970. Dopo un infortunio alla spalla destra, giocò con un braccio fasciato per non lasciare in dieci i compagni ai supplementari, dato che la Germania aveva esaurito i cambi. Il culmine della...

Come si realizza un cappotto termico perfetto?...

Il cappotto termico – anche chiamato “isolamento a cappotto” – è un sistema che permette di limitare la dispersione di calore: pannelli isolanti vengono posizionati all’esterno delle abitazioni come una barriera, con l’obiettivo di tenere le case più calde in inverno e più fresche in estate.Il cappotto riduce anche l’umidità e i rumori, portando molti benefici e un maggiore comfort abitativo.Naturalmente, per ottenere un risultato di alto livello (e un innalzamento della classe energetica), è fondamentale che questo sistema venga realizzato nel migliore dei modi: una buona barriera isolante può aumentare anche il valore dell’immobile!La professionalità deve essere, quindi, assoluta. Gli elementi che caratterizzano un cappotto termico A caratterizzare il cappotto termico sono alcuni elementi indispensabili per ottenere un risultato eccellente: strato di collante pannelli o lastre isolanti rasante o collante di base rete di rinforzo primer colorato intonaco di finitura (colorato oppure bianco), anche detto “intonachino per cappotti” L’applicazione di tutti questi elementi avviene in un ordine ben preciso, fondamentale per garantire la funzionalità del rivestimento e la sua durata.Il collante e il fissaggio meccanico assicurano ai supporti le lastre isolanti, su cui vengono – poi – stesi intonaco, primer colorato e intonachino, cioè un rivestimento specifico, idrorepellente e traspirante.Quest’ultimo passaggio è importantissimo per le prestazioni del cappotto. L’importanza dell’intonachino Con il termine intonachino si fa riferimento all’ultimo strato dell’intonaco, importantissimo per la sua capacità di proteggere le pareti e perfezionare lo stile e l’estetica dell’intero edificio.Questo particolare rivestimento è – solitamente – caratterizzato da uno spessore minimo e da tantissime lavorazioni: può essere lucido oppure opaco, liscio o ruvido, adattandosi a tutti gli usi.Nella sua versione colorata, l’intonachino per cappotto termico è molto versatile: il suo impiego è perfetto sia per pareti interne che esterne, perché assicura un risultato bello da vedere,...

La Cartella Clinica Elettronica: un avanzamento nella gestione dei dati sanitari...

Nell’era digitale in cui viviamo, l’evoluzione della tecnologia ha avuto un impatto significativo in molti settori, incluso quello della sanità. Una delle innovazioni più rilevanti è rappresentata dalla Cartella Clinica Elettronica (o CCE), che ha rivoluzionato la gestione dei dati sanitari. Cos’è? La Cartella Clinica Elettronica è un sistema di archiviazione digitale delle informazioni mediche di un paziente. Sostituisce i tradizionali registri cartacei e consente ai professionisti sanitari di accedere rapidamente alle informazioni necessarie per fornire cure di qualità.Contiene una vasta gamma di dati, come la storia clinica del paziente, gli esami diagnostici, i trattamenti precedenti, le prescrizioni e molto altro ancora: grazie a questa soluzione, i dati possono essere facilmente condivisi tra i membri del team medico, migliorando la comunicazione e la collaborazione. Un vantaggio fondamentale di questo tipo di strumento è la sua capacità di migliorare l’efficienza e la sicurezza delle cure mediche.I medici possono accedere istantaneamente ai dati dei pazienti, consentendo di prendere decisioni più informate e tempestive. Inoltre, la cartella clinica elettronica riduce il rischio di errori di trascrizione e illeggibilità dei documenti, migliorando la precisione delle informazioni cliniche: può anche avvisare i medici di interazioni farmacologiche potenzialmente pericolose o avvisi di allergie, fornendo un supporto aggiuntivo nella gestione dei pazienti! Inoltre, promuove una migliore coordinazione tra i vari fornitori di assistenza sanitaria.Grazie alla condivisione elettronica dei dati, i professionisti possono collaborare in modo più efficace, evitando la duplicazione delle procedure e garantendo una visione completa delle cure fornite al paziente. Questa possibilità risulta particolarmente importante in situazioni di emergenza o quando il paziente richiede cure da più specialisti o strutture sanitarie. Le possibili difficoltà L’implementazione della cartella clinica elettronica non è priva di sfide: una delle principali questioni riguarda la privacy e la sicurezza dei dati.È essenziale garantire che...

RSPP: chi è e cosa fa Mar24

RSPP: chi è e cosa fa...

Quella del RSPP (o Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) è una delle figure centrali della sicurezza sul lavoro: chi ricopre questo ruolo, spesso affiancato da Addetti (o ASPP), ha il compito di valutare con attenzione l’ambiente lavorativo, individuando possibili fonti di rischio e progettando tutti quegli interventi che sono cruciali per salvaguardare la salute dell’intero organico e il corretto svolgimento di tutte le attività. Un responsabile non è solo.La valutazione dei rischi viene, infatti, messa a punto con il medico competente, il responsabile dei lavoratori (o RLS) e il datore di lavoro: tutti collaborano alla realizzazione di un luogo di lavoro sano e sicuro, dove chiunque possa occuparsi delle proprie mansioni con la giusta dose di preparazione e di tranquillità. Fra i compiti di un RSPP c’è anche la comunicazione diretta con l’organico: un responsabile si occupa, infatti, anche di formare e informare i lavoratori, dando loro gli strumenti adatti ad affrontare eventuali pericoli nel modo più giusto. Come si forma un RSPP? Considerato il peso e l’importanza di questa figura all’interno di una azienda, è necessario che la formazione di un responsabile sia accurata, precisa, completa e sempre aggiornata. Generalmente, per ottenere questo ruolo, è obbligatorio superare una prima fase organizzata in moduli: i corsi per RSPP iniziano, quindi, con un Modulo A generico e propedeutico, un Modulo B comune a tutti i settori produttivi e commerciali e affiancato da varie specializzazioni, un Modulo C dedicato alla comunicazione e alle capacità organizzative. A cinque anni dal termine del secondo modulo, è obbligatorio partecipare anche agli aggiornamenti periodici: questi percorsi durano solitamente 40 ore e sono necessari per perfezionare al meglio la preparazione. Tutti i corsi formativi terminano con un test di valutazione e con il rilascio di un attestato di partecipazione:...

Buon San Valentino: la fotografia d’amore Feb14

Buon San Valentino: la fotografia d’amore...

La fotografia d’amore non parla di solo di baci. Tanti autori si sono cimentati nella realizzazione di istantanee che potessero in qualche modo raccogliere un sentimento, un’emozione a tratti sfuggente, una passione inspiegabile: il risultato è un insieme di opere meravigliose, che indagano l’animo umano, lo osservano e lo rappresentano nella sua totale vulnerabilità. Baci rubati, abbracci che sembrano cristallizzati per sempre, mani che si cercano per proteggersi, per difendersi, espressioni del volto quasi indecifrabili a chi non riesce a immedesimarsi: la fotografia – che sia in posa e preparata, oppure spontanea e casuale – ha avuto (e ha ancora) il merito di fermare per sempre un legame, di renderlo eterno, di renderlo comprensibile. Allora, in questa giornata di San Valentino vogliamo celebrare 5 di queste opere, espressioni altissime della fotografia d’amore. “California Kiss” di Elliott Erwitt Il bacio californiano di Elliott Erwitt è un bacio tenero, poggiato delicatamente sul naso, fra un abbraccio e una risata: è un bacio pieno i trasporto che, davanti al mare, ci fa pensare alla spensieratezza, alla confidenza, al coinvolgimento di un amore pieno e felice. Si tratta di un bacio che – forse – sta in mezzo a tanti altri, solo uno dei gesti d’affetto che questa coppia si è scambiata quel giorno: lo specchietto ci fa sentire testimoni silenziosi che, non visti, possono spiare questo momento intimo, per rubarne indizi sulla profondità dell’amore. “American soldier and his English girlfriend” di Ralph Morse L’amore di Ralph Morse cela un po’ di malinconia: il volto della ragazza immortalata nella sua fotografia è serio, pensieroso, forse triste. Si tratta della fidanzata di un soldato americano, ritratto con lei nel 1944: il loro abbraccio è uno scudo, la loro unione una forma di protezione. In questo scatto i due sembrano...

I duetti di Sanremo: quali sono i più attesi?...

Dopo alcune indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, sono stati finalmente confermati i duetti previsti per la terza serata del Festival di Sanremo!Amadeus e Gianni Morandi si sono, infatti, affidati alla vetrina messa a disposizione sulla Rai da Fiorello e hanno elencato una per una le coppie previste sul palco nella puntata che – solitamente – più appassiona il pubblico. Perché? Perché i duetti sono il momento revival perfetto, l’attimo in cui si possono sentir risuonare le note di canzoni iconiche, veri e propri punti fermi del passato.E quest’anno la quota nostalgia è davvero altissima… Ecco i duetti di Sanremo annunciati nelle ultime ore: Anna Oxa con il deejay iLjard Shava canterà la sua ‘Un’emozione da poco’; Ariete con Sangiovanni ‘Centro di gravità permanente’ di Franco Battiato; Articolo 31 con Fedez un medley degli Articolo 31; Colapesce Dimartino con Carla Bruni ‘Azzurro’ di Adriano Celentano; Colla Zio con Ditonellapiaga ‘Salirò’ di Daniele Silvestri; Coma_Cose con i Baustelle ‘Sarà perché ti amo’ dei Ricchi e Poveri; Elodie con BigMama ‘American Woman’; Gianluca Grignani con Arisa ‘Destinazione Paradiso’ dello stesso Grignani; Gianmaria con Manuel Agnelli ‘Quello che non c’è’ degli Afterhours; Giorgia con Elisa un medley di ‘Luce’ e ‘Di sole e d’azzurro’; Cugini di Campagna con Paolo Vallesi un medley tra ‘La forza della vita’ e ‘Anima mia’; Lazza con Emma e Laura Marzadori ‘La fine’ di Tiziano Ferro; LDA con Alex Britti ‘Oggi sono io’ di Britti; Leo Gassmann con Edoardo Bennato e il Quartetto Flegreo un medley dello stesso Bennato; Levante con Renzo Rubino ‘Vivere’ di Vasco Rossi; Madame con Izi ‘Via del Campo’ di Fabrizio De Andrè; Mara Sattei con Noemi ‘L’amour toujour’ di Gigi D’Agostino; Marco Mengoni con il Kingdom Choir ‘Let it be’ dei Beatles; Modà con Le Vibrazioni ‘Vieni da me’ delle stesse Vibrazioni; Mr. Rain con Fasma ‘Qualcosa di grande’ dei Lunapop; Olly con Lorella Cuccarini ‘La notte vola’...

Come scegliere il nome della propria squadra del Fantasanremo...

In un campionato nato per scherzo, fondato su regole arbitrarie che cambiano di anno in anno, in cui è facile (anzi preferibile) cadere nel trash e alla fine del quale non si vince niente se non la “gloria eterna”, la scelta del nome di battaglia diventa perno di tutta la strategia di gioco. Stiamo parlando del Fantasanremo e di tutte le sue squadre: ormai hanno superato il milione! Come abbiamo visto, ogni utente può mettere in campo un massimo di 5 team, impegnati in altrettante leghe pubbliche o private: ogni squadra può cambiare totalmente, così come si possono scegliere 5 capitani differenti. Questo significa avere – potenzialmente – 5 gruppi eterogenei, creati seguendo strategie diverse, scelti accuratamente per battere colleghi, amici, parenti: alcune squadre sono assemblate col cuore, altre con la testa, altre… beh, altre totalmente a caso, sia mai che la fortuna possa farci l’occhiolino! Quindi, come scegliere il perfetto nome per la propria squadra del Fantasanremo?Ecco alcuni suggerimenti, basati su quanto abbiamo notato fra i team già visibili sul sito ufficiale: La prima idea è la più semplice, pratica, immediata ed efficace: si sceglie il proprio nome. Sul sito è un pullulare di “Team Lorenzo”, “Federica’s team”, “Fantavalentina”, nomi propri utilizzati come base per un titolo riconoscibile e rassicurante. Certo, non è il massimo della creatività, ma – in fondo – cosa importa? L’importante è solo la gloria eterna! La seconda è sempre facile, ma decisamente più in tema: nomi di squadre ispirati agli artisti che fanno parte del team. In fondo, se si è appassionatissimi di un cantante – per esempio, Mengoni – perché non si dovrebbe chiamare la squadra “Mengoni’s Team” o “Team Mengoni” o “Mengoni sei la mia vita”?Si mettono subito le cose in chiaro: questo team è agguerrito...

Le leghe del Fantasanremo da non perdere...

Le leghe del Fantasanremo sono una delle grandi attrattive di questo gioco parallelo al festival della canzone. Si tratta di “campionati nel campionato”, che possono essere privati oppure pubblici.La differenza? Una lega privata viene generalmente creata da un gruppo di colleghi, amici o parenti, ha bisogno di un’autorizzazione per confermarne l’ingresso ed è gestito in tutto e per tutto come desiderano i partecipanti. Esistono leghe a tema, leghe create per scommessa, leghe che al termine prevedono un premio simbolico (oltre alla gloria eterna): insomma con le leghe private ognuno fa come preferisce! Una lega pubblica – invece – è aperta a tutti e, per questo motivo, può mettere insieme anche tanti sconosciuti, uniti solo dalla voglia di competere e dalla passione per il festival o per il Fantasanremo. Oggi vogliamo indicare alcune leghe pubbliche che potrebbero essere molto divertenti e interessanti! La lega TicketoneIdeale per gli appassionati di musica, raccoglie al momento più di 50mila squadre e si configura come un concorso vero e proprio: il sito – infatti – ha messo in palio ben 126 voucher per un valore totale di 7.750 euro. La lega PandoraCaratterizzata al momento da circa 38mila squadre, è – come la precedente – accompagnata da un con concorso: in palio 10 voucher da 100 euro da spendere sul sito. La lega BeepopLa lega appena nata conta poche squadre, ma promette un premio interessante: un buono da 20 euro spendibile sul sito! La lega Sapore di MaleNon ci risultano concorsi collegati a questa lega, ma il campionato – che al momento conta 7mila squadre – è organizzata da una delle pagine più divertenti e irriverenti del web: vale la pena seguirla per guardare con occhio ironico l’intera manifestazione! La lega Gloria Eterna di Emma MarroneLa grande vincitrice dello scorso...

I favoriti del Fantasanremo 2023...

Come ogni anno, dopo il lancio dell’iniziativa e la condivisione sui social delle prime squadre, arriva il momento dei pronostici: chi sono gli artisti favoriti del Fantasanremo 2023? Innanzitutto, facciamo un recap del “prezzo” in Baudi dei cantanti in gara: Ultimo (27 baudi) Mengoni (26 baudi) Giorgia (25 baudi) Elodie (24 baudi) Lazza (22 baudi) Paola & Chiara (22 baudi) Rosa Chemical (22 baudi) Madame (22 baudi) Tananai (22 baudi) Mara Sattei (21 baudi) Anna Oxa (21 baudi) Ariete (21 baudi) Articolo 31 (21 baudi) I Cugini di Campagna (21 baudi) LDA (21 baudi) Colapesce Dimartino (20 baudi) Levante (20 baudi) Colla Zio (16 baudi) Coma_Cose (20 baudi) Gianluca Grignani (20 baudi) Mr. Rain (19 baudi) Modà (18 baudi) Leo Gassmann (18 baudi) gIANMARIA (17 baudi) Shari (17 baudi) OLLY (16 baudi) Sethu (16 baudi) Will (16 baudi) Questa indicazione dovrebbe già darci un aiuto: gli artisti con un prezzo un po’ più alto – infatti – sono osservati con un occhio particolare. Fra loro ci sono i favoriti per il podio (es. Ultimo, Giorgia, Mengoni) e i favoriti dai fan del Fantasanremo (uno su tutti, Tananai).Il terzo gruppo di cantanti interessanti è rappresentato da singoli o dai gruppi che potrebbero “involontariamente” o meno portar punti alla squadra: un team come quello dei Cugini di Campagna fra costumi, cover, occhiali da sole e balletti sul palco potrebbe in una sola sera fare incetta di bonus. Stessa cosa si può dire di un veterano come Grignani.Rimangono – infine – i punti interrogativi, quei musicisti che non si sono mai esposti, che non conosciamo troppo bene e che sono al loro primo Sanremo: si butteranno nella competizione parallela o cercheranno di conservare un certo aplomb? Fatte tutte queste premesse, ecco alcuni dei favoriti del Fantasanremo 2023: Ultimo – In corsa per il primo posto sul podio, è un musicista completo dai look spesso interessanti. Per questi motivi potrebbe anche non consapevolmente raccogliere molti punti;...

Fantasanremo: cosa cambia nel 2023?...

Del Fantasanremo avevamo già parlato durante l’edizione 2022 del concorso canoro: ne abbiamo raccontato le origini, la rapidissima diffusione e alcune delle regole principali, fra baudi, malus e bonus. Anche quest’anno si sono aperte le iscrizioni sul sito ufficiale ed è possibile accedere alla piattaforma per creare fino a cinque diverse squadre di cantanti impegnati in altrettante leghe (pubbliche o private), con l’obiettivo di raccogliere più punti possibili. La dinamica è sempre la stessa: Si dispone di 100 monete (i baudi) con cui comprare gli artisti Ogni squadra ha un capitano, per il quale bonus e malus valgono di più Si può giocare da soli, in una lega aperta, o si può creare un campionato a parte, invitando amici, colleghi e parenti Ovviamente, cantanti “forti” dal punto di vista della competizione o ritenuti campioni di “trash” hanno un valore superiore, quindi si è un po’ costretti a mixare cuore e testa, bilanciando le due componenti (oppure si può scegliere di pancia e poi chi vince vince) Al termine, si conquista esclusivamente la gloria eterna Nel 2023, a cambiare sono proprio le due componenti più divertenti e interessanti dell’intera esperienza: bonus e malus. Addio a Papalina e ciao zia Mara: il metro di giudizio è cambiato! I nuovi Bonus del Fantasanremo comprendono: Tananai si classifica ultimo: + 100 punti Ultimo si classifica Tananai: + infinito Cugini di Campagna ventiduesimi: + 22 (la canzone con cui si presentano al Festival si chiama proprio “Lettera 22”) 31 punti in serata per gli Articolo 31: + 31 Cosplay dei Maneksin: + 20 punti Olly duetta con Benji nella serata cover: + 18 km Duetto con i Jalisse nella serata cover: fiumi di punti Batti cinque con Gianni Morandi: + 10 Bonus Dargen – l’artista indossa occhiali da sole:...

Lo strano caso di Una Poltrona per Due...

Vi state per caso chiedendo se anche quest’anno alla Vigilia di Natale vedremo in tv Una Poltrona per Due? La risposta è si.Di più, vedremo Una Poltrona per Due e subito prima ci sarà quello che sta diventando pian piano il must delle ore 19 del 24 dicembre: il Grinch! Pare proprio che le abitudini siano dure a morire… Ma cos’ha di speciale Una Poltrona per Due? Trading Places, questo il titolo originale del lavoro di Landis, è uno dei film natalizi anni ’80 per eccellenza, almeno qui in Italia: uscito nelle sale nel 1983, vede come protagonisti Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis.Il primo, l’Elwood Blues dei Blues Brothers, stava cavalcando l’onda che lo avrebbe portato di lì a poco a interpretare Ray Stantz nell’iconico Ghostbusters; il secondo stava abbandonando almeno per un po’ il suo ruolo di stand up comedian di enorme fama per imbarcarsi in una avventura cinematografica che – come sappiamo – gli avrebbe fatto guadagnare una popolarità incredibile; la terza si affacciava alla commedia dopo alcuni anni di estremo successo nel genere horror (con Halloween su tutti). Con questo cast stellare, Una Poltrona per Due racconta una storia natalizia agrodolce, in cui la risata nasconde una critica sociale piuttosto feroce.Cosa succederebbe se si prendessero due uomini provenienti da contesti sociali opposti e semplicemente si scambiassero di posto (da qui il titolo originale della pellicola)?A determinare il successo di un uomo è solo il suo talento o provenire da un ambiente favorevole e agiato, che lo aiuta e lo sostiene, ha un ruolo determinante?Insomma, genio o educazione?A rispondere alla domanda sono i due ricchissimi e avidissimi fratelli Duke – Randolph e Mortimer – che, per un solo dollaro, scommettono di poter verificare le loro teorie sostituendo il loro...

La leggenda di Santa Lucia...

Il 13 dicembre si celebra – in alcune regioni d’Italia, ma anche in tanti altri stati nel mondo – la festa di Santa Lucia.Nel nostro paese, le commemorazioni si tengono a Siracusa (città natale della santa), ma anche nel Veneto (Santa Lucia è sepolta a Venezia), in Trentino e in Lombardia (in particolare in Brianza): fra gli altri luoghi legati alla storia di questa figura sono compresi la Svezia – dove è molto venerata sia dai cattolici che dai luterani – l’Argentina, il Brasile, la Croazia, l’Austria, la Danimarca, la Finlandia, la Norvegia, la Spagna e Malta. Quali regali porterà Santa Lucia? La leggenda di Santa Lucia è legata in particolare al tema della luce (il suo nome, dopotutto, deriva proprio dal termine latino lux, lucis): festeggiato in pieno inverno, questo giorno diventa un vero e proprio auspicio per la Primavera e prevede – soprattutto nei paesi nordici – l’uso di candele, fiaccole e falò, a simboleggiare la vittoria sull’oscurità e sulle tenebre (e poi Santa Lucia è la protettrice della vista!). In Italia, le storie raccontano che, nella notte fra il 12 e il 13 dicembre, Santa Lucia si rechi insieme al suo asinello nelle case dei bambini, per lasciare biscotti, dolcetti e anche giocattoli. In cambio, i bimbi lasciano fuori dalla porta carote e un po’ di latte per il piccolo ciuchino, con la speranza che l’offerta convinca la santa a fermarsi e a lasciare tanti regali. Come capire che i due stanno arrivando? In lontananza si può udire una campanella… Nonostante la leggenda di Santa Lucia non sia diffusa allo stesso modo in tutto il nostro paese, questa figura rimane una delle più importanti e romantiche del periodo natalizio, il prototipo perfetto di quello che negli anni sarebbe diventano il nostro...

Perché crediamo ai fantasmi?...

Dire che “crediamo” ai fantasmi – proprio così, con la prima persona plurale – potrebbe non essere il modo più giusto di affrontare questo tema. In tanti credono al soprannaturale, questo è vero, ma è vero anche che sono moltissimi quelli che non vogliono saperne niente, gli scettici che non capiscono come si possa perdere tempo con questo genere di fesserie. Spiriti, voci dall’oltretomba, sussurri nella notte, tavole Ouija che si muovono durante le sedute spiritiche… tutte cose che i più razionali fra noi affrontano con una risata e con una scrollata di spalle. C’è poi tutto il mondo di quelli che “io non ci credo, però non si sa mai”. I curiosi senza certezze, gli amanti dell’adrenalina che non sono totalmente convinti della presenza di un qualcosa di soprannaturale, ma che sono aperti alla possibilità e – anzi – si divertirebbero un mondo a scoprire che poi, in fondo in fondo, qualcosa di misterioso esiste. Tralasciando gli studi, gli interessi e le singole esperienze di ciascuno di noi, pare che ci sia una spiegazione molto semplice del perché tendiamo a credere nel soprannaturale e del perché cerchiamo motivazioni più o meno creative per convincerci di aver visto o sentito dei fantasmi. Secondo lo psicologo Christopher French, infatti, alla base di tutto ci sarebbe l’evoluzione del genere umano. Il nostro cervello ci consente di formulare due tipi di pensiero, reattivo e ragionato. Il primo ci permette di decidere sul momento, mentre il secondo si attiva quando abbiamo tempo per considerare pro e contro. Il pensiero reattivo è quello che ci avvicina di più al regno animale, è il pensiero istintivo, il tipo di pensiero che avrebbe fatto fuggire un uomo primitivo di fronte a un fruscio diverso dal solito: perché un uomo primitivo non...

Unobravo: come funziona il sostegno psicologico a distanza? Ott23

Unobravo: come funziona il sostegno psicologico a distanza?...

Negli ultimi mesi, vi sarà capitato di vedere diversi spot dedicati a una piattaforma nuovissima: Unobravo. Nelle brevi pubblicità televisive, una ragazza in evidente stato di stress cerca di raccontare le peripezie della sua vita a un’amica che, pur con tutta la buona volontà, non riesce proprio a starle dietro. Il messaggio è chiaro: a volte abbiamo bisogno di parlare con “uno bravo”, che possa aiutarci a capire le origini del nostro malessere e possa indirizzarci verso un reale percorso di miglioramento. Perché gli amici possono sicuramente ascoltare, ma non hanno spesso l’oggettività e l’esperienza necessarie per dare consigli DAVVERO giusti. I recenti periodi di lockdown dovuti al Covid hanno sicuramente evidenziato due tendenze: Il bisogno di confrontarsi, di parlare, di sentirsi compresi Il bisogno di ricevere aiuto anche… a distanza! Perché non sempre è possibile sganciarsi dalle modalità in remoto: anzi, molto spesso un contatto online può essere più rapido e puntuale, più comodo e meno costoso per tutti Unobravo si propone di fare tutte queste cose. Si tratta, infatti, di un vero e proprio servizio di psicologia online, che mette in contatto diretto l’utente che sente di aver bisogno di supporto e il terapeuta più adatto alle sue esigenze. Il funzionamento è molto semplice: si accede al sito e si compila in pochi passaggi un questionario ideato per comprendere al meglio le necessità dell’utente. Al termine delle domande, la piattaforma segnala il terapeuta selezionato e propone un primo colloquio gratuito e senza impegno. Se il primo incontro dà buoni risultati, è possibile procedere con altre sedute, sempre online, al costo di 45 euro per appuntamento (55 euro se si sceglie di optare per sedute di coppia). Il dove e il quando viene stabilito direttamente dall’utente, in accordo col professionista che ha conosciuto:...

Codice Promo ServerPlan: Sconti Hosting Lug07

Codice Promo ServerPlan: Sconti Hosting...

I codici promo, sono da sempre dei servizi molto ambiti, a prescindere del contesto in cui vogliamo inquadrarli. Sicuramente, quelli più gettonati riguardano i codici sconto Amazon, ma anche i codici sconto Zalando e i codici sconto Shein. Ai suddetti, si affiancano sicuramente anche altri codici promo, cui prestare sicuramente particolare attenzione. Essi fanno riferimento sempre a degli ecommerce, ossia a dei negozi online o negozi virtuali, dediti alla vendita online di servizi o di prodotti. Infatti, lo shop online è ormai diventato il pane quotidiano per chiunque, dai più piccoli ai più grandi e ce n’è per tutte le tasche. Ebbene, fatta questa ampia premessa, oggi vogliamo rivolgere l’attenzione proprio a quelle persone che hanno intenzione di mettere in piedi un ecommerce, utilizzando qualsiasi CMS; che sia PrestaShop, Woocommerce, Magento o qualsiasi altra soluzione, poco importa. Questi CMS sono ottimi per mettere in piedi degli negozi online di vestiti, negozi online di scarpe, negozi online bambini, negozi online vintage, negozi online di elettronica e così via. Quindi, se la vostra idea è questa, vi consigliamo caldamente, prima di acquistare un piano di hosting, di rivolgervi a servizi specializzati in questo settore, quali TrovaHosting.com: il 1° motore di ricerca italiano dedicato ad Hosting, Domini, Email, PEC, Server Dedicati, Certificati e Soluzioni Cloud, il quale vi permetterà di comparare i vari hosting proposti dai migliori provider e di filtrare tutti i servizi sulla base delle caratteristiche cercate. Una volta individuato, magari, il miglior hosting PrestaShop, è buona norma controllare che non vi siano dei codici sconto o codici promo attivi per quello specifico piano di hosting. Alla data in cui scriviamo, ve ne sono tantissimi e per tutti i gusti. Questi codici sconto, sono applicabili ai seguenti provider: Serverplan Keliweb SupportHost Xlogic In particolare, il codice...

SISTEMI DI FISSAGGIO INNOVATIVI: ANCORANTE CHIMICO...

In edilizia e fai da te i sistemi di fissaggio più utilizzati sono i cosiddetti tasselli meccanici. Si tratta di semplici barrette di plastica che vengono inserite nei fori praticati nel muro. La barra di plastica si espande e si “ancora” al muro quando viene inserita una vite che viene poi stretta a supporto. I tasselli meccanici sono efficaci quando vengono usati in fori regolari e superfici che non vengono sottoposte ad intemperie o vibrazioni. Purtroppo hanno una durabilità limitata e possono intaccare pareti che presentano una struttura fragile (come ad esempio mattoni già forati più volte). Vantaggi dell’ancorante chimico L’ancorante chimico o tassello chimico non presenta queste problematiche: si tratta di una speciale resina che viene inserita nel foro che andrà a sostenere la vite. Con questo tipo di fissaggio si garantisce un’elevata durabilità del tassello, la resistenza ad eventi atmosferici e il riempimento, grazie ad una pistola in silicone, di fori irregolari. La resina si solidifica in pochi minuti e diventa parte integrante della struttura senza causare ulteriori crepe come invece può avvenire per i tasselli meccanici. Proprio per questo motivo possono sopportare carichi importanti, poiché diventando un corpo unico col supporto, ridistribuiscono il carico su una superficie più ampia. Da cosa è composto Il tubo con il materiale contiene una resina e un indurente che vengono miscelati insieme in modo da ottenere una pasta omogenea. Dopo l’applicazione la pasta comincia ad indurirsi per reazione chimica (da qui il nome ancorante chimico). Esistono anche gli ancoranti bicomponenti (il principio è identico) che vengono venduti con un miscelatore statico che permette una mescolazione perfetta dei due componenti. Il tempo di asciugatura è di qualche minuto, sebbene l’essiccazione dipenda dalla temperatura ambientale e del substrato e il tipo di resina utilizzata. Come usare l’ancorante...

Parlare coi fantasmi: ecco i VIP che dicono di saperlo fare!...

Avete mai desiderato di parlare coi fantasmi? Il mondo dello spettacolo internazionale sembra molto propenso a questa attività: c’è chi sostiene di aver avuto incontri ravvicinati, chi “sente” strane presenze, chi ancora riesce a comunicare abitualmente con gli spiriti. Attori, attrici, musicisti e personalità dello star system sono spesso salite alla ribalta per i loro rapporti col paranormale: vediamo insieme chi ha parlato dell’argomento! Vanessa Hudgens L’attrice diventata famosa con la sua partecipazione al cult High School Musical è solo l’ultima della lunga lista di VIP che hanno fatto parlare di sé grazie al loro punto di vista sul soprannaturale. La Hudgens ha infatti rivelato di essere in grado di parlare coi fantasmi e di aver avuto esperienze “strane” fin da piccolissima: una delle più clamorose sarebbe proprio una chiacchierata con uno spirito avvenuta mentre si trovava al cimitero con una amica! Kristen Stewart La giovane attrice acclamata per il suo lavoro nel film Spencer avrebbe iniziato a sentire strane presenze dopo aver interpretato la parte di una medium nel film “Personal Shopper”: ad oggi, la Stewart ha rivelato che è in grado anche di comunicare con gli spiriti! Lady Gaga La cantante e pop star vive la cosa in modo decisamente meno sereno, raccontando di essere perseguitata da uno spirito di nome Ryan. L’artista avrebbe speso migliaia di dollari in attrezzature e squadre di ghostbusters, inviate sia nei backstage che negli hotel per scovare eventuali energie particolari. Robbie Williams Fantasma di Serie A per l’ex Take That, che ha raccontato di aver vissuto fianco a fianco con lo spirito di Mama Cass, una delle componenti dei The Mamas & The Papas: il cantante non viveva la cosa con molta felicità, ma era così terrorizzato da chiedere allo spirito di convivere pacificamente con lui...

Bellezza Low Cost: i migliori prodotti beauty da supermercato...

Negli ultimi anni, il mondo del Beauty è cresciuto in modo incredibile, arricchendosi di nuovi brand, nuovi prodotti, formule innovative e prezzi per ogni tasca: oggi, alcuni marchi “High End” sono costosi e irraggiungibili ai più, mentre altri “Low Cost” si sono affermati anche grazie a prezzi decisamente più accessibili. In fondo, è sempre vero che a prezzo superiore non corrisponde necessariamente qualità superiore: talvolta è possibile ottenere ottimi risultati e rimanere pienamente soddisfatti anche contenendo al massimo le spese. Sono un esempio i così detti “prodotti da supermercato”, che spesso nascondono vere e proprie gemme da integrare per una Beauty Routine semplice, efficace e gentile sul portafoglio. Vediamo quali articoli non dobbiamo proprio lasciarci scappare: La linea alla Vitamina C di Garnier Ultimissimo lancio del brand, comprende una maschera in tessuto, un’acqua micellare che promette di struccare,detergere e illuminare, un siero anti macchie e un siero in crema, dalla consistenza più corposa. Questa linea è perfetta per le pelli spente e con qualche piccola macchiolina da schiarire: è ipoallargenica, profumatissima e anche bellissima, grazie al packaging giallo che fa subito pensare all’estate! I detergenti solidi di Nivea Questa linea comprende quattro saponi solidi, formulati per rispondere a diverse esigenze: c’è la versione rinfrescante, quella struccante, quella illuminante e quella nera con carbone attivo, perfetta per una pulizia profonda. Il prodotto nella versione solida è compatto e comodo, oltre ad essere green: da provare! La Linea Vivi Verde di Coop Un insieme di prodotti Bio che comprende prodotti per ogni tipo di pelle, dalla sensibile alla grassa: caratterizzati da ottimi ingredienti e da un packaging minimale e comodo, hanno prezzi ridotti, che permettono di sperimentare e abbinare le consistenze per una routine completa. Acqua alle Rose Un brand iconico, che resiste alle trasformazioni del...

Sessho-seki si rompe in Giappone: sciagure in arrivo?...

Sessho-seki è il nome di una pietra molto particolare, situata a Nasu – in Giappone – nella prefettura di Tochigi. La traduzione più letterale di questo nome è “Pietra Assassina”, un appellativo che può darci qualche indizio sulla sua storia. Le leggende della mitologia giapponese, infatti, raccontano di una Kitsune – o Volpe a Nove Code – chiamata Tamamo No Mae. Secondo le storie, questo demone maligno – o Yokai – tentò di uccidere l’imperatore Toba (1107 – 1123) trasformandosi in una bellissima donna per sedurlo e attirarlo. Uno stregone di corte – però – riconobbe l’inganno e la fece fuggire verso Nasu, dove lo spirito si tramutò in una pietra assassina, capace di uccidere chiunque la toccasse. Altre leggende, però, sostengono che dopo la fuga la Volpe sia stata uccisa dall’eroe Miura No Suke e il cadavere si sarebbe tramutato nel famoso masso malefico. Nel XIV secolo, la pietra sarebbe stata purificata da un monaco buddista di nome Genno, che nel corso del suo rituale avrebbe spaccato Sessho-seki in tre pezzi. Fino a oggi, uno di questi pezzi – monitorato, venerato e temuto – era rimasto proprio lì dove il demone sarebbe caduto tanti anni fa, a Nasu. Ma il 2022 ci ha riservato una sorpresa: dal nulla, in modo autonomo e inaspettato, il masso si è separato in due pezzi. Curiosamente, pare che la pietra si sia divisa quasi perfettamente a metà. Le ragioni scientifiche di questo cambiamento sono semplici: Sessho-seki presentava delle crepe e, il tempo, l’acqua e l’umidità potrebbero aver causato l’apertura definitiva del masso. Se – però – vogliamo fare riferimento alla mitologia, questa frattura non è un buon segno. Potrebbe, infatti, indicare il ritorno dello spirito di Tamamo No Mae, ora libera di portare ovunque la sua maledizione....

FantaSanremo: che cos’è?...

Chi sta seguendo il Festival di Sanremo in questi giorni di “Settimana Santa” avrà sicuramente notato che la maggior parte dei cantanti in gara si è cimentato in gesti particolari, inusuali, arrivando anche a dire al microfono parole che non c’entrano con l’esibizione. C’è chi si è messo a saltare, chi ha fatto dei piegamenti, chi ha salutato Mara Venier, chi si è presentato sul palco con un fiore e chi ha gridato fortissimo “Papalina!”. Forse lo sapete già, ma – in caso la notizia non vi fosse arrivata – vi avvisiamo noi: parallelamente al festival, sul web si sta svolgendo anche un gioco… il FantaSanremo! Come suggerisce il nome, il FantaSanremo assomiglia in qualche modo al FantaCalcio: si comprano degli artisti (usando l’unica moneta accettata, cioè 100 Baudi), si forma un squadra di 5 elementi, si assegna la fascia di capitano e poi si aspettano le serate di esibizione, durante le quali vengono assegnati, o sottratti, i punti. Il regolamento infatti prevede tutta una serie divertentissima di Bonus e Malus: +50 per il primo classificato, +35 per il secondo, +25 per il terzo, + 15 per quarto e quinto, +10 fino al nono, +5 fino al tredicesimo. Rimangono a 0 gli artisti dalla quattordicesima alla diciassettesima posizione e poi cominciano i malus: – 5 dal 18 al 21 e -10 fino al ventiquattresimo. Sorpresa per l’ultimo classificato: +25! +6 per Sesto Sangiovanni +7 per Aka 7even +22 per Iva al 22esimo posto +10 per il primo che si esibisce nella serata + 25 per Beppe Vessicchio alla direzione d’orchestra +10 per Enrico Melozzi +10 per l’outfit monocromatico, esclusi accessori +10 per ogni capezzolo chiaramente in vista (il vedo/non vedo non è valido) +10 se l’artista consegna i suoi fiori a qualcun altro al...