31 ottobre 2016: un’altra lista dei migliori film horror da vedere ad Halloween!
Nella sezione cinema di questo blog potete trovare tre articoli che raccolgono le migliori commedie, i migliori teen horror e le migliori pellicole horror da vedere nella notte fra il 31 ottobre ed il 1 novembre, per celebrare una festività che forse non ci appartiene, ma che è sempre capace di affascinare ed interessare anche noi!
Quegli articoli, però, non potevano, per loro natura, essere esaustivi: ecco perché con l’avvicinarsi della fine del mese, è opportuno dedicarsi ad una nuova lista dei migliori film horror da vedere ad Halloween!
In questo caso, verranno prese in considerazione pellicole storiche e cult, vere e proprie pietre miliari!
1 – NON APRITE QUELLA PORTA (The Texas Chain Saw Massacre): diretto da Tobe Hooper e distribuito a partire dal 1974, questo film viene ricordato per il crudo realismo delle sue immagini. Con un budget iniziale di soli 140mila dollari (a fronte di un incasso pari ad oltre 30 milioni di dollari solo negli Stati Uniti), la pellicola nacque, infatti, come “falso documentario” dedicato al tragico massacro di un gruppo di amici durante una gita pomeridiana a Newt, in Texas: Sally, Franklin, Jerry, Kirk e Pam incappano per loro sfortuna in una famiglia di sadici assassini, composta da nonno, padre e due figli, cioè l’autostoppista e Leatherface (in italiano Faccia di Cuoio).
Leatherface, interpretato da Gunnar Hanses (che studiò attentamente diversi disturbi mentali per riuscire a rappresentare al meglio il suo personaggio), è – forse – uno dei personaggi horror più iconici e famosi di tutti i tempi, così come la casa e i suoi terribili arredi sono ancora oggi fonte di ispirazione per giovani registi: alcuni sostengono che lo scheletro usato in scena fosse vero e proveniente dall’India!
Il film si distingue anche per un’altra curiosità: la protagonista Marilyn Burns è, infatti, la prima final girl della storia, cioè il primo personaggio principale femminile a sopravvivere alla furia del killer!
2 – SHINING (The Shining): diretto da Stanley Kubrick e distribuito a partire dal 1980, il film è basato sull’omonimo romanzo di Stephen King e racconta, da un punto di vista nuovo, la “vecchia” tematica della casa infestata, promuovendola ad albergo. La storia sarebbe nata dopo un soggiorno molto particolare di King allo Stanley Hotel in Colorado (ancora oggi estremamente famoso, visitato e… infestato), ma le scene vennero girate in studio e presso l’hotel Timberline Lodge: la pellicola, un vero cult, viene annoverata fra i migliori esempi horror, spesso preceduta solo dall’Esorcista. Merita una visione, anche solo per l’enorme talento di Jack Nicholson, protagonista del film.
3 – THE BLAIR WITCH PROJECT: un altro falso documentario (di Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez), questa volta del 1999, capace di ottenere degli incassi enormi a fronte di una spesa iniziale bassissima. Il successo, meritato, arrivò anche per una intelligentissima campagna pubblicitaria, che giocava molto sulla presunta veridicità della storia, poi smentita. Il film sarebbe un montaggio di materiale originale ritrovato durante le ricerche di tre giovani, dispersi nei boschi attorno a Burkittsville (o Blair) nel 1994, e racconterebbe la ricerca della Strega che si dice risieda in quel luogo: la pellicola termina lasciando tutto in sospeso.
Famosissima soprattutto una scena: il primo pianto buio e straziante della protagonista Heather in lacrime, convinta di essere ormai condannata.
4 – PROFONDO ROSSO: questa pellicola del 1975, accolta con favore dal pubblico (incassò oltre 3 miliardi solo in Italia), ma con freddezza da alcuni critici, segnò definitivamente il passaggio del regista Dario Argento dal thriller all’horror: un cambiamento che non convinse tutti all’epoca, ma che diede vita a pellicole spettacolari, ancora oggi considerate fra le migliori del genere. Profondo Rosso, girato a Roma, Perugia e Torino, viene ricordato non solo per la trama, ma anche per gli effetti speciali e per la colonna sonora, capace di drammatizzare ulteriormente ogni scena. Il cult ruota attorno alla scoperta di un assassino capace di nascondersi per anni, ma sorprendentemente individuato da una medium durante una conferenza: la ricerca è costellata di atti efferati e scene mozzafiato.
5 – POLTERGEIST – Il film di Tobe Hooper (di nuovo!), uscito nel 1982, è diventato quasi immediatamente un caso, non solo per la trama spaventosa, ma anche per la maledizione che sembra aver colpito chi ha preso parte alla produzione. Anche in questo caso, Hooper avrebbe usato scheletri veri sul set: una scelta che potrebbe aver determinato conseguenze impensabili?
La trama sarebbe stata ispirata da alcuni eventi vissuti proprio dal regista durante l’adolescenza: spiriti, fantasmi, anime intrappolate, presenze demoniache ed, infine, l’amore capace di unire una famiglia sono i punti di partenza della storia.
6 – LA COSA (The Thing): basato sul racconto Who goes there? di John W. Campbell, il film di John Carpenter (1982) venne accolto in modo positivo, anche se non troppo (nello stesso anno, il film E.T. aveva imposto un nuovo immaginario, identificando entità aliene come esseri tutto sommato positivi). La Cosa è diventato cult nel tempo, meritandosi anche un remake, oltre a prequel, sequel, parchi a tema ed una serie di fumetti e videogiochi. Al centro della storia un gruppo di ricercatori che, in Antartide, entrano in contatto con una misteriosa forza aliena intrappolata nel ghiaccio: peccato non sappiano che quel particolare ospite può cambiare forma, ingannando tutti i presenti.
7 – FOG (The Fog): un altro film di Carpenter, questa volta del 1980. Una nebbia improvvisa circonda San Antonio Bay portando con sé misteriose e pericolose presenze: poltergeist, apparizioni, vendetta… la pellicola raccoglie alcune delle tematiche più importanti del genere, stupendo con effetti visivi credibili ed una continua tensione. Anche in questo caso, la critica non fu troppo positiva, ma gli incassi testimoniarono un buon successo di pubblico!
8 – LE COLLINE HANNO GLI OCCHI(The Hills Have Eyes): nel 1977, Wes Craven ha dato vita ad uno dei migliori film degli anni ’70, talmente disturbante da costringere gli attori a minacciare una abbandono generale del set in caso il regista avesse voluto inserire nella pellicola anche scene di violenza su una bambina. Cosa fareste se vi trovaste improvvisamente circondati da un gruppo di cannibali?
Crudo, inquietante, spaventoso, il film ha meritato recentemente anche un remake (2006), oltre al sequel del 1985.
9 – AMYTIVILLE HORROR: anche questo film del 1979 (diretto da Stuart Rosenberg) si è guadagnato una serie di sequel (ben sette), oltre ad un remake negli anni 2000. Di cosa parla? Di una storia vera, almeno in parte: nel 1975, i coniugi Lutz acquistano una bella villa ad Amytiville (Contea di Suffolk, New York), cercando di non dare troppo peso al fatto che, proprio fra quelle mura, si era da poco consumata la strage dei precedenti proprietari e dei loro figli per opera del primogenito. Dopo pochi giorni, strani eventi cominciano ad accadere, costringendo la famiglia Lutz a fuggire.
La pellicola, dalla trama non troppo precisa e dalle scene esagerate, è ritenuta, nonostante tutto, un esempio fondamentale del genere horror, capace di ispirare anche altre opere, fra cui proprio Shining.
10 – VENERDÌ 13 (Friday the 13th): la pellicola slasher del 1980, diretta da Sean S. Cunningham, è solo la prima di una delle più lunghe e fortunate saghe horror, basata inizialmente su fatti verosimili e poi, via via, su elementi sempre più fantasiosi. Il film dell’80 parla, come tantissimi altri esempi del genere, di un gruppo di adolescenti in campeggio – il Camp Crystal Lake – finiti nel mirino dell’assassino di turno, il famosissimo Jason. Insieme al già citato Leatherface e all’iconico Freddie Krueger, è forse uno dei killer cinematografici più famosi di tutti i tempi.
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