5 copertine che hanno fatto la storia Mar17

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5 copertine che hanno fatto la storia

Le copertine delle riviste non sono sempre semplici “cover”, fotografie colorate pensate esclusivamente per attirare i lettori: a volte, sono capaci di riassumere un momento storico, una trasformazione, un elemento capace di cambiare la società per sempre.
Sono un esempio le tante immagini dall’incredibile potenza pubblicate dopo l’11 settembre 2001, i ritratti di politici (George W. Bush e Bill Clinton, per esempio, sono stati protagonisti di alcune delle immagini più suggestive), le foto prive di filtri inviate dai giornalisti di guerra: oggi vediamo 5 copertine che hanno fatto la storia!

1 – Esquire, aprile del 1968: a finire in copertina è Muhammad Ali, vestito con la sua classica divisa da pugile, ma trafitto da frecce. Poco prima, quello che è senza dubbio uno degli atleti più rappresentativi di sempre aveva espresso il suo parere sulla guerra nel Vietnam, rifiutandosi – per motivi religiosi – di arruolarsi nell’esercito: gli era stato tolto il titolo, era stato allontanato dal ring.
Esquire aveva, quindi, deciso di dedicargli una serie di copertine “a favore”, dipingendolo come San Sebastiano, protettore degli atleti.
Una scelta coraggiosa, sicuramente forte per l’epoca, che ancora oggi fa parlare di sè: un misto di sacro e profano che ben rappresentava quegli anni così difficili.

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2 – Life, edizione speciale del 1969: “To the Moon and Back” è il nome del reportage speciale che la rivista Life ha dedicato nel ’69 all’impresa dell’Apollo 11. In copertina, il casco di Buzz Aldrin, fotografato da Armstrong, ci mostra luci e ombre della missione: nella rivista, foto a colori, approfondimenti e curiosità riguardanti uno dei momenti più importanti nella storia dell’evoluzione umana.

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3 – Rolling Stones, 22 gennaio 1981: poche ore prima dell’assassinio di John Lennon, Annie Leibovitz aveva scattato una bellissima fotografia, che ritraeva un abbraccio pieno di amore, oltre che di altre emozioni indecifrabili per il mondo esterno, fra lo stesso Lennon e Yoko Ono.
Un’immagine che ancora oggi divide chi ci vede la rappresentazione più pura dell’abbandono e della totale fiducia (con un’esposizione totale di se stessi) che l’amore vero comporta e chi, invece, percepisce un distacco abissale fra i due soggetti: a pochi mesi dall’omicidio, Rolling Stones la scelse per celebrare il genio dell’artista di Liverpool.

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4 – Vanity Fair, agosto del 1991: sempre Annie Leibovitz ha scattato un’immagine – molto più leggera – che nella sua semplicità ha modificato per sempre le cover delle riviste di moda, diventando ispirazione per tantissimi artisti emersi molto dopo.
Si tratta del ritratto fatto alla bellissima Demi Moore che, nuda e in dolce attesa, si mostrava al mondo senza censure: come facile immaginare, non mancarono le critiche, ma questa foto contribuì a lanciare la carriera dell’attrice.

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5 – People, 15 settembre del 1997: a meno di un mese dalla sua morte, la rivista People sceglie un bellissimo e suggestivo ritratto in bianco e nero di Lady Diana per celebrarne la vita.
Non solo una nobile, non solo una principessa: una donna forte, decisa, impegnata, capace di far innamorare di sè praticamente tutto il mondo con la sua semplicità e la sua schiettezza.
Ancora oggi, rimane una delle copertine più belle a lei dedicate.

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