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App di incontri: i pro e i contro

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Le app di incontri

Le app di incontri sono diventante, in meno di dieci anni, estremamente popolari: da poche migliaia di iscritti ai primissimi servizi disponibili, si è passati a svariati milioni di utenti sparsi fra un numero sempre più alto di siti e piattaforme dalle regole sempre più complesse.

Non c’è solo Tinder, anche se è sicuramente fra i più popolari.
Le app a disposizione di utenti di tutte le età sono, oggi, così tante che è difficile rimanere al passo con i nuovi lanci e gli aggiornamenti: c’è Happn, che propone una certa precisione nella geolocalizzazione di uomini o donne potenzialmente interessanti, Once, che usa matchmaker in carne ed ossa e propone ogni giorno un solo profilo in esclusiva (ritenuto ideale per le nostre caratteristiche), Bumble, che lascia l’iniziativa alle donne, OK Cupid, che richiede la compilazione di un lungo questionario per scoprire gusti e preferenze, Lovoo, che propone residenti in zona, Badoo, con dinamiche simili a Tinder e un pubblico anche di giovanissimi, Meetic, che si rivolge a un’utenza dalla media di età leggermente più alta (dai 30 anni in su) e The Inner Circle, che si riserva il diritto di analizzare i profili di chi desidera aderire prima di renderli disponibili agli altri iscritti.
Infine, fra gli ultimi arrivati anche Facebook Dating, che propone un servizio molto simile a tutti i precedenti, aggiungendo un elemento importante per la sicurezza: su Facebook è più facile verificare l’identità della persona con cui si sta chattando.

Tutte le app elencate – e le altre decine che non compaiono in elenco per motivi di spazio – sono generalmente gratuite, almeno al momento dell’iscrizione: quasi ognuna di loro, però, propone un qualche tipo di abbonamento sempre più vantaggioso, con determinati servizi (compresa la possibilità di mandare messaggi) a pagamento.
Questo piccolo risvolto economico potrebbe diventare un “contro” nell’uso di questi servizi, scoraggiando chi avrebbe desiderato provarli: ma non sono le uniche perplessità.
Allo stesso tempo, però, è innegabile che siti e app di incontri siano riusciti a integrarsi sempre meglio con la vita dei propri utenti, soprattutto in questo recente momento di crisi.
Non mancano, quindi, nemmeno i “pro”.

Pro e Contro: app di incontri si o app di incontri no?

Le voci che si scagliano contro l’utilizzo delle app di incontri sono molte: alcune sono alimentate sicuramente dalla concezione un po’ datata che tutto quello che c’è sul web sia falso e pericoloso, ma molte sono le posizioni condivisibili, a cui bisognerebbe fare attenzione.
I principali “contro” nell’uso delle piattaforme per il dating sono:

  • l’impossibilità di essere totalmente sicuri dell’identità dell’utente con cui si sta messaggiando. Dobbiamo fidarci di qualche foto e di due righe di presentazione, senza avere alcuna certezza;
  • la tendenza a considerare gli altri utenti come veri e propri fogli di un catalogo umano, che si sfoglia senza tanta attenzione e che si giudica quasi esclusivamente dal punto di vista estetico. Secondo alcuni, questa abitudine porterebbe gli iscritti a non riuscire più a valutare una persona anche per altre caratteristiche, come la personalità, gli interessi, i progetti…
  • il dilagare – ricollegabile al punto precedente – di conoscenze superficiali, che ben poco aggiungono alla vita di una persona. Se posso sfogliare sempre il catalogo, perché fermarmi a una sola pagina?
  • l’incoraggiamento a rapporti extraconiugali e all’infedeltà sistematica (si veda il punto precedente);
  • la fiducia riposta in servizi che – in realtà – non hanno alcun interesse a farci trovare l’anima gemella. Non dimentichiamoci, infatti, che queste app creano prima di tutto business e hanno tutto l’interesse ad aumentare il numero degli iscritti: nessuna piattaforma propone consigli per la coppia o risorse per comprendere al meglio le relazioni… perché non c’è alcun interesse in questo senso!

Se i “contro” sono un po’ demotivanti e – a tratti – anche un po’ inquietanti, non mancano (e per fortuna) anche opinioni opposte. I “pro” nell’uso di queste risorse includono, infatti:

  • l’uso di questi strumenti permette di conoscere nuove persone e di allargare il giro di conoscenze: non è necessario trovare l’amore, a volte basta poter socializzare con qualcuno di nuovo, affine ai nostri interessi;
  • quasi tutte le app permettono una trasparenza sempre maggiore: è difficile che un profilo fake non venga in qualche modo smascherato, anche perché sono sempre più gli utenti che – spontaneamente – aggiungono dati e info per rendersi riconoscibili;
  • una piattaforma di incontri assicura una minore pressione e dà la possibilità di esprimere con molto meno timore di giudizi anche la propria libertà sessuale: è una vera e propria conquista, che quasi nessun altro social è riuscito a replicare;
  • tante app di incontri (ad es. Grindr e Her) offrono un spazio sicuro – con privacy e maggiore protezione – a tante minoranze sessuali, che possono fare nuove conoscenze evitando lo stress, l’ansia, la paura legate alla possibilità di incrociare personaggi molesti e aggressivi;
  • infine, non è detto che sulle app non si possano incrociare compagni per la vita: uno studio ha dimostrato che almeno 1 rapporto su 5 inizia online… quindi trovare relazioni serie è una possibilità poi non così remota!

In conclusione

Le app di incontri dividono gli utenti fra chi le ritiene strumenti utili e chi è ancora diffidente.
Voi cosa ne pensate?
Siete dal lato dei “contro” o dei “pro”?