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BLACK FRIDAY: DI COSA SI TRATTA?

Il Black Friday, o Venerdì Nero, è il venerdì successivo al giorno del Ringraziamento, che cade sempre il quarto giovedì di novembre: questa giornata, diventata molto popolare durante gli anni ’60, viene celebrata negli Stati Uniti (ma la tradizione sta cominciando a coinvolgere anche altri paesi) come l’inizio dello shopping natalizio.
I grandi centri commerciali e le multinazionali aprono la stagione degli acquisti invernali applicando fortissimi sconti (anche dell’80%) sulla propria merce: in particolare, il Black Friday è caratterizzato dalle lunghissime code di consumatori, che passano anche tutta la notte davanti ai negozi per poter conquistare i ricercatissimi Door Busters, cioè prodotti dal prezzo particolarmente conveniente, proposti in numero limitato. Le famose corse di mamme, papà, giovani e meno giovani fra le corsie e gli scaffali che ci vengono proposte ogni anno dipendono proprio da questo fenomeno.
Il termine “Black” non ha origini certe: secondo alcuni, sarebbe riferito al terribile traffico che si crea durante la corsa ai negozi; secondo altri, il nero era il colore con  cui i commercianti segnavano i guadagni all’interno dei registri contabili (le perdite venivano, invece, segnate in rosso).

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Normalmente, a seguire il Black Friday, c’è anche il Cyber Monday, pensato per tutti coloro che non sono riusciti a recarsi di persona nei centri commerciali: durante il primo lunedì dopo il Thanksgiving, gli e-commerce e i negozi online propongono promozioni estremamente vantaggiose, continuando idealmente il lavoro iniziato dalle grandi catene la settimana precedente. In realtà, sia per quanto riguarda i negozi che i siti per lo shopping, le offerte sono spesso presenti già giorni prima (alcuni sfruttano il Ringraziamento per attirare un maggior numero di clienti).
Il Venerdì Nero e il Lunedì “Informatico” sono considerati importantissimi indici per comprendere la predisposizione all’acquisto del popolo americano durante le feste natalizie: basti pensare che, nel 2013, in un solo giorno vennero spesi oltre 57 miliardi di dollari da circa 80 milioni di cittadini!

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Le critiche a queste giornate non mancano: alcuni ritengono che siano la mera celebrazione del consumismo, altri che la massiccia presenza di catene e centri che propongono prezzi stracciati in un periodo così importante per tutte le attività commerciali determini, di fatto, la graduale sparizione di piccoli negozi locali.
La sensibilizzazione rispetto a questo problema ha portato, nel 2010, alla nascita dello Small Business Saturday: durante il primo sabato dopo il Ringraziamento, i grandi “malls” fanno acquisti dai piccoli commercianti per far “girare” e ridistribuire le somme stellari guadagnate il giorno prima.
Le altre iniziative riguardanti l’inizio della stagione natalizia comprendono il Giving Tuesday, cioè il martedì in cui si promuovono e si realizzano importanti opere di beneficenza, e il Buy Nothing Day, un movimento di protesta che, durante il Black Friday o il giorno dopo, si oppone al consumismo, rifiutando qualsiasi tipo di acquisto.

La tradizione del Venerdì Nero sta lentamente dilagando: arriverà anche da noi?