Tags

Related Posts

Share This

Cut-up: dal dadaismo a Thom Yorke

La tecnica letteraria del Cut-up si articola in due passaggi fondamentali: la distruzione di un testo classico e la sua ricomposizione libera da ogni necessità di un nesso logico.

Cosa significa?
Significa scrivere o stampare dei contenuti tradizionali per poi dividerli in tanti piccoli pezzi, isolando parole singole o lasciando intatte alcune costruzioni e frasi; i nuovi pezzi vengono, poi, riassociati in modo assolutamente inedito, dando vita a paragrafi originali, privi di un vero e proprio senso logico, ma corretti dal punto di vista grammaticale.
Questa tecnica così particolare si è diffusa per la prima volta negli anni ’20 del Novecento, grazie all’ascesa del movimento dadaista: in breve, moltissimi artisti, scrittori, pittori, musicisti hanno iniziato a utilizzare questa pratica, con l’obiettivo di trovare significati inediti a vecchie costruzioni lessicali o di dare libero sfogo alla creatività, superando il vincolo della sintassi.

Fra i nomi citati più spesso fra gli esempi più importanti di questa tecnica possiamo trovare Brion Gysin: riscoprì il découpé (questa la traduzione francese) casualmente, mentre utilizzava dei fogli di giornale per proteggere la superficie di un tavolo. Le frasi si sovrapponevano dando vita a contenuti diversi e interessanti, spingendo l’artista a fare nuovi esperimenti.
Gysin convinse, poi, William Borroughs a fare lo stesso: Borroughs, scrittore statunitense vicino alla Beat Generation, è considerato uno dei più importanti esponenti di questa tecnica, capace di influenzare anche moltissimi musicisti.
Fra questi, i Beatles (la loro Revolution No.9, inquietante e caotica, è uno dei migliori esempi di Cut-up audio), David Bowie (che utilizzava questo processo per riscoprire, rivedere e riutilizzare tutti i suoi scritti) e – più recentemente – Thom Yorke (Kid A dei Radiohead è l’opera che maggiormente ha risentito di questo processo creativo).

La tecnica del Cut-up non è, però, l’unica esistente: un altro metodo creativo molto interessante è il Fold-in.
In questo caso due testi formattati esattamente allo stesso modo (stesso font, stesse dimensioni, stessa interlinea) vengono piegati in verticale: le due metà vengono accostate e le nuove frasi lette tradizionalmente da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso.
L’unione di paragrafi diversi dà vita a un testo inedito e ad associazioni impensate: il punto di partenza perfetto per creare poesia.