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Darwin Awards: un premio all’idiozia

Il mondo è pieno di ladri di ossigeno
(motto del sito)

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I Darwin Awards sono premi davvero particolari, così particolari che nessuno potrebbe mai sperare di vincerne uno.

Perché? Perché questo riconoscimento viene annualmente assegnato a chi è riuscito, con le sue azioni, a migliorare il “pool genetico” umano, rimuovendosi da esso in modo eccezionalmente idiota: i premi vanno, insomma, a chi è morto o a chi ha perso la capacità riproduttiva a causa di decisioni davvero discutibili.
Più l’azione è sciocca, assolutamente evitabile e dall’esito facilmente prevedibile, più è facile vincere: i Darwin Awards – creati negli anni ’90 da Wendy Northcutt, che ancora oggi ne cura l’evoluzione, gestendo i casi segnalati dagli utenti – vengono assegnati tramite il sito internet ufficiale ed inviati via mail.

Ma finire in lista è molto meno facile di quanto ci si potrebbe aspettare: i doppioni non valgono, così come le morti in effetti stupide, ma tutto sommato comuni (avete presente il classico fumatore che si addormenta con la sigaretta accesa, dando fuoco a tutta la casa?), oppure i casi non accertati (in passato, sono stati scoperti diversi falsi, oltre che vere e proprie leggende urbane).
I requisiti sono cinque:
– Impossibilità di riprodursi (per decesso o sopravvenuta incapacità di procreare)
– Incredibile assenza di capacità di giudizio: l’azione compiuta deve essere davvero, totalmente, fantasticamente idiota
– Essere causa della propria eventuale morte (rimanere uccisi per sfortuna, seppur in un incidente stupido, non vale, così come non vale uccidere qualcun altro a causa di una decisione discutibile)
– Maturità e capacità di intendere e volere (i partecipanti hanno tutti più di 16 anni  e non soffrono di alcuna patologia che possa alterare la percezione del pericolo)
– Verificabilità dell’evento grazie ad articoli di giornale o testimoni oculari attendibili

Di solito, poi, per essere candidabili è necessario che la nomina arrivi entro un anno dalla scoperta del caso: anche se l’incidente si è verificato molto tempo prima, la sua diffusione non deve essere avvenuta più di 12 mesi prima dalla definizione dei finalisti.
Fra le cause di morte più comuni escluse dai Darwin Awards ci sono, per esempio: venire investiti da un treno o da un’auto, arrampicarsi su gabbie di animali feroci, rimanere avvelenati dal monossido di carbonio o prendere decisioni legate ad un credo religioso o un’idea politica (il celibato degli uomini di chiesa è escluso per ovvi motivi).

Qualche esempio?
Alcuni anni fa un agricoltore brasiliano decise di sbarazzarsi di un alveare dandogli fuoco: per proteggersi il viso, chiuse la testa in un sacchetto di plastica, sigillando il tutto con del nastro adesivo. Morì soffocato.
Sempre in Brasile, il giovane Marcelo, 25 anni, era solito attraversare in bici la pista di un aeroporto: venne investito nel 1997.
Nel 1996, un avvocato di Toronto si lanciò contro le finestre della Toronto Dominion Bank Tower per provare ad alcuni studenti la solidità della struttura: precipitò per 24 piani.
Nel 1999, in Cambogia, tre amici ubriachi decisero di giocare alla roulette russa con una granata inesplosa, sganciata 25 anni prima: morirono tutti.
Nel 2006, un giovane inglese venne trovato privo di vita in casa: indagini rivelarono che il ragazzo si era ucciso accoltellandosi, mentre testava la resistenza di una giacca “a prova di pugnalata”.
L’anno scorso, una ventenne americana è rimasta uccisa mentre tentava di tenere un materasso king size sul tettuccio di un’auto: aveva deciso di bloccarlo sedendocisi sopra.