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Euro 2020: tutti pazzi per l’Inno di Mameli

I lettori un po’ più grandi si ricorderanno sicuramente le tante polemiche legate alla Nazionale Italiana di Calcio e il nostro Inno: negli anni ’90, non tantissimi anni fa dopo tutto, i calciatori venivano spesso criticati perché non sembravano partecipare con l’adeguato trasporto al momento pre-partita dedicato alla presentazione delle due squadre e delle rispettive nazioni.
Alcuni non cantavano, altri sembravano annoiati, altri ancora riuscivano ad azzeccare una parola ogni tanto: insomma, in pochi eseguivano l’Inno correttamente.

Da quel momento – dopo articoli di giornale, interviste e Tapiri – pare che la Nazionale abbia iniziato a dedicarsi un po’ di più a questa fase, studiando le parole del nostro Inno e raggiungendo pian piano un pathos equiparabile a quello della nazionale di rugby: oggi pare che tutti vadano pazzi per quei pochi secondi dedicati all’Inno di Mameli!

Euro 2020: il momento Inno di Mameli

Euro 2020: il momento Inno di Mameli

E non sto parlando solo dei media italiani o dei tifosi azzurri: tantissime testate straniere e tantissimi appassionati di sport da tutto il mondo non possono fare a meno di sintonizzarsi sulle partite dell’Italia, anche solo per guardare il team cantare.
Il nostro Inno è diventato il preferito da chi segue Euro 2020, le parole vengono tradotte e studiate, i calciatori osservati e imitati: alcuni sono diventati perfino dei meme, una vera e propria consacrazione in questa era digitale.

Vediamo di seguito alcuni tweet dedicati proprio a questo fenomeno:

Alcuni profili ufficiali – tipo ESPN e Bleacher Report – hanno iniziato una vera e propria rubrica sul momento “Inno di Mameli”. Il rovescio della medaglia?
Alcuni follower hanno già iniziato a stancarsi del trend, accusando le pagine di tirarla un po’ troppo per le lunghe.

Voi cosa ne pensate?
Siete già un po’ stanchi di questa moda o amerete per sempre questa partecipazione estrema?