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FARE L’ATTORE OGGI: COS’È CAMBIATO?

Fare l’attore oggi richiede capacità e sacrifici diversi da quelli necessari in passato: non basta essere credibili o manifestare un grande talento… spesso, bisogna mettere in gioco anche il proprio corpo.
Cosa fa di un attore o di una attrice un buon esempio da seguire?
Marcus Geduld ha recentemente identificato una serie di caratteristiche che fanno di un attore un buon attore: ovviamente, i giudizi in questo campo restano soggettivi ed è sempre corretto avere opinioni diverse.
Esistono, però, dettagli che fanno la differenza:
1 – Un bravo attore riesce a convincere il pubblico che sta provando ciò che prova il suo personaggio: che si tratti di una reazione a stimoli esterni (ad esempio, uno schiaffo, un colpo di pistola…) o all’emergere di emozioni e sensazioni, un professionista deve sempre essere credibile.
2 – Un buon attore deve saper sorprendere. Non significa necessariamente che debba sempre accettare ruoli in contrasto fra loro, ma che in ogni sua parte sia imprevedibile, scegliendo la reazione giusta al momento giusto, all’interno della vastissima gamma di comportamenti umani.
3 – Fare l’attore significa essere vulnerabile, condividere con il pubblico una parte nascosta di sé, abbandonarsi ad ogni sensazione, anche la più meschina, mostrandosi “nudo”.
4 – Un buon attore sa ascoltare chi recita con lui, reagendo a tutto ciò che gli capita attorno.
5 – Ogni attore deve saper “usare” se stesso: la voce, i gesti, i movimenti, il corpo… recitare significa coinvolgere ogni parte di sé in modo credibile, parlando anche senza pronunciare alcuna parola.

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Proprio quest’ultimo punto sembra aver preso piede negli ultimi anni, portando sempre più attori a “trasformarsi”, prendendo e perdendo peso, pur di rispondere nella maniera più adeguata alle richieste per un determinato ruolo (in realtà, diversi attori hanno affrontato in carriera almeno un cambiamento di questo tipo: Robert De Niro si è spesso sottoposto a trasformazioni di notevole impatto, come quella necessaria per il suo personaggio in Cape Fear).
Qualche esempio? Nel 1999, Brad Pitt si allenò duramente per poter interpretare il ruolo di Tyler Durden in Fight Club: ottenne un fisico asciutto, che all’epoca non gli apparteneva, e venne considerato un vero e proprio modello. Matthew McConaughey ha perso, solo nel 2013, circa 15 chili per poter interpretare la parte di un uomo malato di AIDS nel film Dallas Buyers Club: questa pellicola segue il film Magic Mike, per il quale sempre McConaughey era stato muscolosissimo.
Christian Bale è, ormai, l’esempio più citato fra gli attori capaci di perdere/prendere chili in poco tempo: nel 2002, recitò in Reign of Fire, mostrando un fisico muscoloso (83 chili), due anni dopo arrivò all’incredibile peso di 55 chili per interpretare il protagonista de L’uomo senza sonno, per poi riacquistarne più di 30 in meno di un anno, per interpretare Bruce Wayne nella prima pellicola targata Nolan dedicata a Batman. Nel 2006, arrivò a 61 chili, per poi risalire a 86 in meno di due anni: nel 2010, il ruolo che gli valse l’Oscar, quello dell’ex pugile tossicodipendente di The Fighter, lo costrinse a perdere altri 20 chili, poi riguadagnati con gli interessi per tornare a vestire i panni di Bruce Wayne nel 2012 (90 chili). L’ultimo dei suoi impressionanti cambiamenti fisici è stato, poi, affrontato per American Hustle, grazie al quale ha ottenuto una nuova nomination agli Academy Awards.
Anche le donne non sono state da meno: chi si ricorda i cambiamenti affrontati da Renée Zellweger per interpretare  prima Bridget Jones e poi Roxie Hart in Chicago? E cosa dire di Halle Berry in formissima per la sua Catwoman?
Le conseguenze di questo tipo di comportamento non sono sempre innocue: basti pensare che Matt Damon, che nel ’96 decise di perdere circa 18 chili da solo per la pellicola Il coraggio della Verità, venne colto da confusione e vertigini, rischiando di danneggiare in modo permanente il proprio sistema cardiaco.

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Cambiare così tanto se stessi è diventato davvero un elemento imprescindibile per fare l’attore?
Le richieste fatte ad attori più o meno famosi in giro per il mondo diventeranno sempre più estreme ed improvvise?
I casting dipenderanno sempre di più dalle capacità di trasformazione e sempre meno dal reale talento, oppure le due cose si coniugheranno, per dare vita ad una nuova classe di attori?