Formare un’azienda: business plan, forma giuridica e altri punti chiave Nov06

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Formare un’azienda: business plan, forma giuridica e altri punti chiave

Sono numerose le aziende che nascono con obiettivi particolari e con il desiderio di ottenere successo; tutto ciò deve essere pianificato in maniera precisa, quasi alla lettera, per avere numeri chiave idonei al tipo di attività ed evitare errori nelle pianificazioni economiche. Ma cosa serve ad un’azienda per partire senza avere nessun rischio imprenditoriale? Vediamo alcuni dei punti fondamentali che non andrebbero trascurati.

business_plan

Business Plan.

Tutti gli imprenditori conoscono questo documento ma non tutti lo pianificano per diversi motivi; è un documento molto importante che racchiude la business idea e pianifica e gestisce aziendalmente la comunicazione esterna, soprattutto quella verso fornitori. Il proprio progetto imprenditoriale è racchiuso con numeri, parole chiave e conti economici in questo importante documento che va redatto con persone qualificate e che sono esperti nel settore. Quando una nuova azienda nasce deve essere supportata da una pre-analisi di fattibilità che restituisca dei dati di natura economico-aziendale, dove poi su questi viene tracciata la linea guida che serve per costituire l’azienda. Lo step di analizzare i concorrenti rientra in questa fase in maniera tale da permettere di interfacciarsi al giusto mercato e anche pianificare un’eventuale espansione estera, qualora sia prevista.

Il business Plan è utile anche per valutare i punti di forza e di debolezza del progetto che si sta per pianificare, ma non va valutato come strumento assoluto ma bensì dinamico perché deve permettere eventuali cambiamenti che avvengono sia all’interno che all’esterno dell’azienda.

Questo documento va tenuto sotto controllo, usato correttamente e visto e rivisto dall’imprenditore nel caso in cui siano previsti aggiornamenti soprattutto su dati statistici o stimati.

I punti principali che un business plan deve contenere sono i seguenti:

-Descrizione del progetto di investimento e la tipologia di impresa che si vuole creare;

-Presentazione del tema management e dell’imprenditore;

-Analisi di mercato, concorrenti e fattori critici (debolezza e forza);

-Obiettivi di vendita e rete commerciale;

-Piano marketing, strategia di posizionamento e campagne pubblicitarie da svolgere (non è mai garantita una pubblicità pianificata ma va redatta e, se opportuno, anche modificata);

-Descrizione tecnica del progetto, della fattibilità e del processo produttivo;

-Piano economico quinquennale e divisione del budget;

-Eventuale rendita prevista dal piano investimento economico e fattori di rischio per un’eventuale perdita;

-Probabile impatto ambientale.

Questi sono solo alcuni punti chiave che vanno pianificati, visti e decisi con personale qualificato o affidandosi a coach esperti del mestiere.

Forma giuridica.

Ogni azienda ha una sua forma giuridica che si distingue in base alla finalità: lucrativa, no profit. Ogni fine ha una sua forma che può essere srl, sas, spa, snc ecc.

Anche questo tipo di scelta varia in base al tipo di rischio e al capitale che si vuole investire;  una srl ad esempio è una società a responsabilità limitata che prevede dei capitali e delle obbligazioni sociali con il patrimonio personale. Il capitale minimo è di 10.000 € e può essere anche costituita con responsabilità personale unilaterale, cioè a socio unico.

Finanziamenti e investitori

Per chi parte senza nessun tipo di finanziamento e non eredita un’azienda di famiglia, può sempre appoggiarsi a finanziamenti regionali ( da valutare ogni caso singolo in base alla propria regione e ai requisiti minimi da avere prima di richiederne) che ad oggi sono nettamente migliorati sia come condizioni che anche a livello economico.  Poi ci sono anche potenziali investitori, chiamati business angel o venture capital che decidono di investire nella tua idea se fiutano una buona opportunità di guadagno e visibilità; ogni scelta viene fatta seguendo alcuni criteri e risultati già ottenuti in precedenza. Per chi invece non ha ancora messo in piedi nulla ma ha un’idea rivoluzionaria, potrebbe avere il privilegio di essere finanziato comunque con risultati in seguito da raggiungere.

Da qualche anno sono nati anche gli incubatori, programma creato appositamente per accelerare le idee imprenditoriali (startup spesso) mettendo a disposizione risorse, strumenti e tutto ciò che è necessario per mettere in piedi l’azienda e farla poi partire in maniera attiva sul mercato. In Italia ne esistono alcuni di cui un paio molto famosi e che stanno puntando alla quotazione in borsa.

Questi sono i punti principali da seguire per avviare una vera azienda senza rischi e con un piano economico a lungo termine.