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Freddie Mercury: 5 settembre 1946

Io non diventerò una star, diventerò una leggenda

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Oggi, 5 settembre 2016, Freddie Mercury avrebbe compiuto 70 anni: nato Farrokh Bulsara a Zanzibar il 5 settembre del 1946, morì il 24 novembre del 1991, lasciando dietro di sé un’eredità musicale enorme, tanto preziosa e “pesante” da non poter, ancora, essere raccolta ed eguagliata da nessuno.
La sua morte segnò, in parte, la fine della sua band: i Queen sono andati avanti, hanno partecipato a concerti ed iniziative, ma non sono mai stati in grado di sostituirlo, pur scegliendo, negli anni, cantanti di grande talento. La sua voce, potente, ma soprattutto espressiva ed emozionante, non ha mai trovato paragoni e viene, ancora oggi, studiata nei minimi dettagli, per capire quale fosse la sua reale potenza.

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Freddie Mercury ha lasciato un segno indelebile, diventando una vera e propria leggenda: ma chi era in realtà e qual è stato ed è oggi il suo contributo al mondo della musica?

– Classificato come baritono, Freddie Mercury cantava, almeno inizialmente, da tenore leggero: con l’andare degli anni ed il consumo di sigarette, la voce si modificò parzialmente, portandolo ad una potenza di timbro paragonabile a quella di un tenore lirico. Non ci sono vere e proprie conferme sull’estensione vocale, anche se più di un esperto, fra cui Montserrat Caballé, sostiene che potesse passare dal FA della prima ottava al FA della quinta ottava, arrivando con voce piena al FA della quarta ottava (quindi, F2 – F6).
Un esempio di questa capacità sarebbe la canzone All God’s People.
Sempre secondo gli studi, Mercury era in grado di usare le sub armoniche, tipiche di alcuni canti etnici e capaci di dare all’ascoltatore l’impressione di un suono ai limiti: oltre a questo, il cantante possedeva anche un Vibrato più veloce rispetto ai colleghi.

– Energetico e scatenato sul palco, Freddie Mercury era, in realtà, piuttosto riservato e schivo, pur conservando il desiderio di stare al centro dell’attenzione degli amici: amava trascorrere del tempo con le persone a lui vicine, ma era capace di stare completamente da solo anche per lunghi periodi.

– Laureato in Arti Grafiche e Design, creò personalmente il logo dei Queen, unendo una fenice a tutti i segni zodiacali dei membri della band: negli anni, acquistò moltissime tele di impressionisti, xilografie ed opere vittoriane, anche se il preferito rimase sempre Chagall.

– Amava fare shopping, in particolare di cravatte: peccato non ne indossasse mai!

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– La sua ultima apparizione sul palco avvenne l’8 ottobre del 1988, insieme a Montserrat Caballé: poco dopo scoprì di essere malato e si ritirò dalla scena pubblica.
Ad oggi, viene ricordato come uno dei migliori artisti live della storia: il Live Aid del 1985, che vide i Queen esibirsi con poche canzoni nell’ambito di un evento più ampio, è stato giudicato come il miglior live della storia del rock!

– Ad influenzare Freddie Mercury furono artisti come Jimi Hendrix (vero e proprio idolo per il cantante), John Lennon, Robert Plant, Elvis, Liza Minnelli, Eric Clapton e gruppi come Beatles, Rolling Stones, Black Sabbath e The Who.
A sua volta, Mercury ha significato tantissimo per altri musicisti, fra cui Jeff Buckley, Celine Dion, Keane, George Michael, Mika, Seal, Robbie Williams e l’amico Michael Jackson.

– Nel mondo, ben 100 statue ritraggono il frontman dei Queen: la più famosa è a Montreaux, in Svizzera!

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