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George Carlin: fra genio e irriverenza

C’è una cosa veramente idiota che faccio: si chiama “pensare”.
E non sono un buon americano perché mi piace farmi la mia opinione da solo
(George Carlin – Jammin’ in New York)

George Carlin è uno dei comici più famosi ed apprezzati di sempre: conosciuto per l’irriverenza e per la profondità di molti suoi pezzi, nel 2004 venne scelto dalla rete Comedy Central come miglior comico dopo Richard Pryor.

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Nato a New York nel ’37 e cresciuto solo dalla madre, ancora giovanissimo si arruola in aviazione, cominciando contemporaneamente la carriera da disc jockey: nel ’57, viene congedato poiché poco produttivo.
A soli 18 anni, inizia a scrivere i suoi pezzi e ad esibirsi nei night club: il successo arriva già negli anni ’60 e gli permette, nel 1967, di pubblicare il suo primo album, registrazione di uno spettacolo del ’66, “Take-Offs and Puts-ons”. È spesso ospite di Carson al suo The Tonight Show e comincia ad interpretare anche alcuni personaggi piuttosto famosi, come il disc jockey stupido o il sergente indiano.
Nel ’75 diventa il primo animatore del Saturday Night Live, ma raggiunge l’apice con il suo famosissimo sketch “Seven Dirty Words”, dedicato a sette parole volgari che non si possono pronunciare in tv: a causa di questo pezzo, viene arrestato nel ’72 durante un’esibizione e denunciato nel ’73 da un padre che aveva scoperto il figlio ad ascoltare Carlin alla radio. Cinque anni dopo, la Corte Suprema degli Stati Uniti lo definirà volgare, ma non osceno e la sentenza darà il via al controllo sulle trasmissioni radio e tv per eliminare ogni volgarità.

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Dopo questo momento di particolare fama, George Carlin diventa conosciutissimo in tutto il mondo e continua a proporre spettacoli e a partecipare a serie tv e film (Dogma, Cars, Scary Movie 3 fra gli altri).
Fra i suoi spettacoli più famosi si possono ricordare: Class Clown, A Place For My Stuff, Jammin’ in New York, Life is Worth Losing e It’s Bad For Ya.