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Giorgio Gaber: il compleanno del Signor G

Se potessi cantare davvero
canterei veramente per tutti,
canterei le gioie ed i lutti
e il mio canto sarebbe sincero.
Ma se canto così io non piaccio,
devo fare per forza il pagliaccio.
(da Suona chitarra, n. 1)

Se siete andati su Google stamattina non vi sarà certo sfuggito il doodle che la piattaforma ha deciso di dedicare al compleanno di Giorgio Gaber: il “Signor G” – così era soprannominato – avrebbe, infatti, compiuto oggi 83 anni.

Anche noi vogliamo celebrare la vita e il genio di questo artista italiano, ripercorrendo in particolare i primi passi della sua carriera, fra curiosità e collaborazioni eccellenti.

Il 25 gennaio del ’39 nasceva Giorgio Gaberscik

Giorgio Gaber

Giorgio Gaber

Figlio di un impiegato e una casalinga della media borghesia, Giorgio Gaber nasce a Milano nel gennaio del ’39, fratello minore di Marcello, un’influenza fondamentale nella vita del futuro cantautore. Cagionevole di salute, viene colpito due volte dalla poliomelite: la prima volta ha solo 8/9 anni e la malattia gli porta una leggera paralisi delle mano sinistra.
Il fratello maggiore suona già la chitarra per diletto, così il padre ne regala una anche a lui, sperando che con un po’ di esercizio il figlio possa riprendere completamente la manualità.
Come è facile intuire, da quel momento la chitarra non sarà per Gaber solo uno strumento per il recupero fisico: diventerà una compagna inseparabile, lo strumento della vita.

Fin dall’adolescenza – e ispirandosi ai più famosi chitarristi jazz dell’epoca – Giorgio Gaber comincia a suonare con alcune band: a soli 17 anni fa parte del gruppo di Adriano Celentano “Rocky Boys”, che vede al pianoforte un giovanissimo Jannacci.
I due stringono un rapporto di amicizia molto forte e, quando poco dopo Gaber conosce Tenco, i tre decidono di creare una nuova band, quella dei Rocky Mountains Old Times Stompers con Jannacci al piano, Tenco e Tomelleri al Sax, Gaber e Reverberi alla chitarra.

I musicisti di quegli anni si fanno pionieri del rock ‘n’ roll italiano, con tour in giro per il paese ed eventi capaci di raccogliere centinaia di giovani e giovanissimi: è proprio durante uno di questi spettacoli che Gaber viene notato da Nanni Ricordi, dell’omonima Casa Discografica.
Questo incontro dà il via alla carriera solista di Giorgio Gaber, che – solo negli anni ’60 – parteciperà a Sanremo per ben quattro volte, raggiungendo definitivamente il successo con alcuni dei suoi pezzi più famosi.

A partire dagli anni ’70, il cantautore cambierà leggermente rotta, interessandosi alla recitazione, al cabaret e alla collaborazione fra generi diversi, creando quello che diventerà nel periodo successivo il “teatro canzone” (proprio con lo spettacolo “Il Signor G”).
Da quel momento si confermerà come uno dei chitarristi, cantanti, autori, registi di teatro, commediografi, attori, cabarettisti e commediografi più importanti della storia del paese.

Si confermerà anche come grande osservatore dei tempi e della società, dando prova della sua sensibilità attraverso testi sempre pungenti e puntuali, specchio perfetto del paese.

Tanti auguri Giorgio Gaber, inutile dire che ci manchi!