Tags

Related Posts

Share This

Giornata Mondiale per l’Autismo 2015: dove è arrivata la ricerca?

La Giornata Mondiale per l’Autismo 2015 è dedicata, come ogni 2 aprile, ad approfondimenti e informazione riguardo ad una malattia ancora in parte sconosciuta, spesso evitata, nascosta nella convinzione, durata anni, che solo pochissimi bambini ne fossero affetti: in realtà, nell’ultimo periodo, si è passati dalla certezza che solo 3 casi ogni 10mila fossero compatibili con questo disturbo, alla consapevolezza che 1 bambino su 68 è autistico.
Numeri e proporzioni ben diverse da quanto ci si potesse immaginare.
E questo nuovo punto di vista, più realistico e disincantato, si è fortunatamente affermato insieme a nuove conoscenze anche dal punto di vista medico e scientifico.
Per esempio, i ricercatori del progetto europeo “Eu-Aims” hanno messo a punto una nuova tecnica genomica, chiamata “Array-Cgh”, grazie alla quale, per 1 caso su 3, è stato possibile individuare la causa certa o altamente probabile dell’insorgere del disturbo: non vaccini o inquinamento, quindi, ma, piuttosto, un’origine genetica, che per questi casi potrà essere affrontata con terapie personalizzate.

Giornata Mondiale per l'Autismo 2015

Giornata Mondiale per l’Autismo 2015

Un team di studiosi e medici del San Raffaele di Milano ha, poi, individuato una speciale proteina, nominata RAB39B, a causa della quale la comunicazione fra cellule nervose non avverrebbe in modo regolare, ma subirebbe interruzioni capaci di causare disabilità intellettiva ed autismo (anche se sarebbe meglio dire “autismi”).
Negli Stati Uniti, invece, l’Università di San Diego (California) avrebbe rivelato che esiste un intero profilo genetico che consentirebbe di individuare bimbi affetti da autismo con un semplice esame del sangue: il test si concentrerebbe sui globuli bianchi e permetterebbe di intervenire rapidamente e nel modo migliore su tutti i casi sospetti.

La Giornata Mondiale per l’Autismo 2015 vuole sensibilizzare, informare e far conoscere, diminuendo le distanze e portando un po’ di aiuto a tutte le famiglie coinvolte: a sottolineare ulteriormente la nuova attenzione riservata a questa malattia, c’è anche la dichiarazione del MIUR, che ha annunciato un nuovo piano di inclusione scolastica, creato con il fine di eliminare l’isolamento e abbattere le barriere.