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I parallelismi di Game of Thrones: i migliori rimandi nel corso delle stagioni

Game of Thrones è, in questi giorni, alla ribalta: ha occupato praticamente tutti i social, le testate online, i siti, i canali televisivi… tutti ne parlano, tutti vogliono saperne di più, tutti hanno almeno una teoria.
Persino chi non guarda la serie si sente coinvolto, in un gioco di meme e contro meme che dividono in due schieramenti chi è appassionato e chi non capisce cosa stia succedendo: è innegabile che questa serie abbia cambiato per sempre le carte in tavola, rivoluzionando la televisione.

Una delle cose più apprezzate fin dall’inizio è stata sicuramente la capacità di creare legami, richiami, rimandi, ricollegando le stagioni fra loro, gli episodi, i personaggi, anche costruendo tantissimi momenti “lacrimuccia”.
I parallelismi di Game of Thrones sono innumerevoli, ma ecco 10 fra i migliori!

1 – Mance Rayder e Jon Snow: due re, in due momenti diversi.
Forti e rispettati, seguiti e aiutati, lasciati – però – soli ad affrontare altri personaggi dotati di potere: Mance Rayder affronta Jon quando è ancora alla Barriera, Jon incontra Daenerys per tentare di ottenere un’alleanza, necessaria per sconfiggere i White Walkers.
I due hanno motivazioni diverse, ma sono accomunati dalla stessa caratteristica: l’orgoglio.
Nessuno dei due vuole inginocchiarsi, nessuno dei due vuole tradire il proprio popolo, ma entrambi sono messi di fronte allo stesso dilemma: l’orgoglio vale la vita degli amici e delle persone che credono in loro?
Il primo non ha ceduto, il secondo – forse – si.

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2 – Ned Stark e Jon Snow contro Ditocorto: le mani al collo e una bella minaccia.
Ditocorto sembra suscitare le stesse emozioni contrastanti negli uomini di casa Stark: Ned e Jon, in particolare, hanno utilizzato lo stesso identico metodo per cercare di mettere un freno al personaggio più viscido della serie tv!
Funzionerà stavolta?

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3 – Arya e Sansa e la vendetta: un sorrisino dopo aver eliminato i nemici.
Le due sorelle, così diverse, hanno reagito allo stesso modo di fronte al compimento della propria vendetta, manifestando una soddisfazione senza paragoni. In un mondo come quello di Game of Thrones, veder morire i propri nemici è un lusso riservato a pochissimi!

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4 – Davos del passato, Davos del presente e la grammatica: Davos è fighissimo, inutile negarlo. È affettuoso coi più piccoli, leale con i più grandi e ha servito bene, con vero affetto, ogni sovrano con cui si è trovato a collaborare per un bene superiore: nel suo cuore, però, Stannis occuperà sempre un posto d’onore.
Forse anche grazie alle lezioni di grammatica, che ora Davos ripropone ai ragazzi sprovveduti e un po’ ignoranti che incontra: less e fewer!

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5 – Jorah, Jaime e le spade rifiutate: entrambi questi personaggi, accumunati anche da una tendenza all’azzerbinamento – se così si può dire – nei confronti dell’amata, hanno rifiutato le proprie spade, lasciandole nelle mani fidate di Brienne e Jon.
Entrambi i gesti sono carichi di significato e ci hanno fatto anche rivalutare un po’ i due guerrieri!

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6 – Arya del passato, Arya del presente e le guardie: sembra proprio che i soldati dei Sette Regni facciano difficoltà ad accettare che Arya sia Arya.
La prima volta nella prima stagione e poi ancora nella settima: non hanno ancora capito che sottovalutare la piccola di casa Stark è un errore madornale?

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7 – Ned e Cat + Jon e Sansa: le ultime due stagioni, complici i colori e le ambientazioni, hanno ricordato – con potentissimi feels – la coppia più bella di sempre, cioè quella formata da Cat e Ned. Sansa e Jon li ricordano tantissimo, anche per particolarità caratteriali e per la predilezione a sporgersi da balconi e tetti. Belli sono belli, però!

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8 – Robb, Jon e il King in the North: l’incoronazione dei due lupi (o del lupo e del mezzo lupo) è praticamente identica. Stesse facce, stesse esclamazioni: cambiano un po’ i colori, più cupi nel caso di Jon, ma l’emozione è la stessa.
Speriamo finiscano in modo diverso!

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9 – Robert Baratheon e Ned + Gendry e Jon: Gendry lo dice chiaramente, “I nostri padri si fidavano l’uno dell’altro, hanno combattuto e hanno vinto… perché non possiamo farlo anche noi?”. Amicizia in tempi record e due protagonisti che ricordano tantissimo chi li ha preceduti.
E poi Gendry usa un fighissimo martello da guerra, proprio come Robert!

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10 – Jon e Daenerys: fra tutti i parallelismi di Game of Thrones, questo vince a mani basse.
Jon e Daenery sono il fuoco e il ghiaccio, due facce della stessa medaglia: storie simili, difficoltà simili, destinazioni simili, condividendo anche il buon cuore e – a tratti – morale e ideali.
Sottovalutati e attaccati, hanno costruito la propria fama contro ogni aspettativa, arrivando al vertice della scala sociale: ritenuti coraggiosi e onesti, hanno un vasto seguito, ottenuto più per le proprie doti che per la semplice discendenza.
Traditi e feriti, hanno perso la persona amata e sono tornati più forti di prima…
Certo, Daenerys è più impulsiva, ma è innegabile che questi due personaggi siano stretti da un legame unico nel suo genere!

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