IL FUTURO DELLA WEB DESIGN INDUSTRY Mar27

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IL FUTURO DELLA WEB DESIGN INDUSTRY

Qual è il futuro della Web Design Industry?
Fino a pochi anni fa, all’interno dell’ambito della creazione di siti web, c’erano due soluzioni: la B2B, cioè transazioni commerciali fra le imprese, centrate sulla figura dello sviluppatore e la B2C, cioè transazioni impresa – cliente, centrate sulla figura dell’amateur che modifica codici e template preesistenti. Ultimamente è, però, emerso un terzo segmento, sempre B2B, composto da designers che, grazie a nuovi software professionali, possono creare siti avanzati senza scrivere una riga di codice e mantenendo il 100% di creatività e libertà.
Un’analisi risalente al novembre 2013 ha rivelato che sulla rete esistono ben 785 milioni di siti web che, crescendo al ritmo di 16 milioni nuove unità al mese, generano in un anno un guadagno di ben 20.1 miliardi di dollari solo per la web design industry statunitense. Ma chi li crea? Secondo la ricerca, il 74% dei siti web sono realizzati dalla collaborazione fra designers e sviluppatori, mentre gli amatori ricoprirebbero solo il 3% della produzione totale, con una percentuale di successo del 2% (ben il 98% dei siti prodotti da non professionisti non raggiungerebbero mai la fase di pubblicazione).

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La collaborazione fra sviluppatori e designers non è, però, sempre facile: il processo creativo è spesso lento e complesso, poiché i designers dipendono in tutto e per tutto dagli sviluppatori, a cui tocca il compito di tradurre in codici tutta la parte grafica. Inoltre, si verifica spesso una disparità nel guadagno, là dove agli sviluppatori va il 70% del profitto e ai designer solo il 30%.
Sembra, quindi, giustificata la nascita e la diffusione di diversi programmi dedicati ai designers che vogliono lavorare in modo indipendente (per esempio, Webydo ed Adobe Muse) e che si affiancano agli strumenti tipici degli sviluppatori (WordPress, Umbraco; Joomla…) e dei non professionisti (Wix, Weebly, Jimdo, Webs…).
Quindi, lo sviluppo del settore vedrà con tutte le probabilità la marginalità sempre maggiore dei non professionisti e la crescita del numero di designer solitari, che andranno a competere nel campo B2B con i grandi gruppi composti da diversi tecnici e specialisti.
Ma sarà davvero così?

Fonte: Downgraf