Il mistero della SS Ourang Medan Mar21

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Il mistero della SS Ourang Medan

I misteri marittimi, per quanto terribili come la storia che racconteremo fra poco, conservano sempre un certo fascino: sembra quasi che il mare riesca a tenere per sé dei segreti impossibili da scoprire e che – per questo motivo – ci attiri nonostante il freddo, l’isolamento, la morte.
Ed è proprio di morte che si parla quando si fa riferimento alla SS Ourang Medan, una nave mercantile olandese che, negli anni ’40, avrebbe subito un tragico destino.

Giugno 1947. Due navi statunitensi, la “Città di Baltimora” e la “Silver Star” stanno navigando nello stretto di Malacca quando riescono a intercettare un messaggio proveniente dalla SS Ourang Medan (il nome deriva, probabilmente, dall’indonesiano e potrebbe essere tradotto con “Uomo di Medan”, la città più grande dell’isola di Sumatra).

Il messaggio, in Morse, è inquietante: “Tutti gli ufficiali, tra cui il capitano della nave e l’equipaggio intero, giacciono morti in sala nautica e sul ponte. Forse su tutta la nave non restano superstiti… Anche io sento arrivare il mio momento, aiutatemi“.

La prima imbarcazione a raggiungere la nave olandese e la Silver Star: a chi giunge sul ponte si presenta una scena terribile.
L’intero equipaggio giace morto a terra, i corpi sono disseminati ovunque.
Non ci sono segni di lotta, non c’è confusione, sui cadaveri non ci sono elementi che facciano pensare ad aggressioni violente, ma il volto di quasi tutti è segnato dal terrore, alcuni hanno anche le braccia tese verso l’alto, come a cercare aiuto.

La Silver Star fa l’unica cosa possibile: aggancia la SS Ourang Medan e cerca di trainarla verso il porto più vicino, nella speranza che delle indagini possano spiegare cosa sia effettivamente successo sulla nave.
Durante il trasporto, però, qualcosa di strano accade: il mercantile olandese prende fuoco e affonda in pochissimo tempo, portando con sé corpi e misteri.

Ancora oggi, non si sa cosa sia successo…

Ora. I dubbi sull’effettiva veridicità di questa storia sono moltissimi.
Innanzitutto, su internet è facile trovare più versioni di questo stesso racconto: in alcune la nave non viene trainata, in altre a cambiare è il messaggio ricevuto dalle navi statunitensi, in altre ancora si aggiungono dettagli macabri (come la presenza sulla Ourang anche del cadavere di un cagnolino).
È facile, quindi, immaginare che anche all’epoca della diffusione di questa storia (fine anni ’40, inizi anni ’50) sopravvivessero più varianti: difficile capire cosa sia vero e cosa no.

Della SS Ourang Medan, poi, non esistono documenti: non c’è alcun progetto con questo nome, non ci sono dati relativi alla costruzione e nessuno sa quali fossero gli elementi dell’equipaggio.

Anche le spiegazioni razionali di quanto accaduto non sono univoche: c’è chi parla di acido solforico ed esalazioni velenose, chi ha indicato il monossido di carbonio come causa della morte dei marinai, chi ha ipotizzato che il mercantile contrabbandasse carichi pericolosi, come nitroglicerina o gas nervini, chi ha dato la colpa alle infiltrazioni dell’acqua di mare, che avrebbe scatenato l’incidente.
Non mancano, poi, teorie “paranormali”, che danno la colpa della strage a forze misteriose o all’intervento di un UFO.

A questo punto è difficile anche dire se la SS Ourang Medan sia realmente esistita: che si tratti di una semplice leggenda, tramandata da navigatore a navigatore?