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LA RADIO ITALIANA COMPIE 90 ANNI!

«Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo».

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Questo il primo messaggio trasmesso dalla neonata Radio Italiana alle 21 del 6 ottobre 1924. Strumento di informazione e conoscenza, voce dei totalitarismi e della resistenza, testimone e portavoce di innovazioni ed eventi epocali, controllata, minacciata, liberata… la radio è stata ed è tutto questo e tanto altro ancora.
Nasce come URI nel ’24, diventa EIAR nel ’27 e subisce un’ultima trasformazione nel ’44, come RAI: trasmette concerti, diffonde notizie, aiuta gli alleati, fa risuonare le case degli italiani con le dichiarazioni di guerra e pace di metà ‘900, dà risultati sportivi (la prima partita di calcio, Italia – Uruguay viene trasmessa il 25 marzo del 1928), diventa simbolo della trasgressione e della rivoluzione, moltiplicandosi e dando spazio a nuove forme musicali, nuovi linguaggi e nuovi ideali.
Annuncia l’assassinio di Kennedy nel ’63, quello di Lennon nell’80; porta le comunicazioni cifrate di Radio Londra e del “Colonnello Buonasera” e i discorsi di Mussolini alle folle oceaniche; sostiene la voce di Badoglio all’alba dell’armistizio e quella di Corrado, “la guerra è finita!”; annuncia il disastro di Chernobyl e la strage di Via D’Amelio; celebra l’oro di Mennea e la vivacità culturale dell’ultimo trentennio del ‘900… chi non si è emozionato almeno una volta ascoltando la radio? Chi non ha trovato la sua canzone preferita? Chi non ha alzato il volume per ascoltare le parole di cronisti, giornalisti e deejay?
La Rai celebrerà oggi la radio italiana “spegnendo” la tv e ritrasmettendo alcuni passaggi fondamentali della nostra storia su tutti i canali disponibili e a tutte le ore: Palazzo Corradi, prima sede dell’Uri, vedrà esposta una nuova targa celebrativa.
90 anni sono tanti, ma non ancora abbastanza: lunga vita alla radio!