LA SELFIE MANIA E LA PUBBLICITÀ Mar21

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LA SELFIE MANIA E LA PUBBLICITÀ

Scelta come simbolo del 2013 e già indicata come buzzword (“termine di tendenza”) del marketing nel 2014, la parola Selfie è ormai prepotentemente entrata nel parlato quotidiano, rappresentando una delle mode planetarie degli ultimi anni: l’autoscatto. Di per sé niente di nuovo (basti pensare agli autoritratti, piuttosto che alle fotografie allo specchio di moda negli anni ’60), se non fosse che anche la pubblicità si è mobilitata per integrare questo nuovo fenomeno in campagne sempre più accattivanti e dall’esito decisamente positivo: un esempio su tutti, il selfie che, scattato da Bradley Cooper durante gli Oscar 2014, si è rivelato un’abilissima, e costosissima, mossa da parte della Samsung per farsi dell’ottima pubblicità, passando quasi inosservata.

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L’obiettivo delle nuove forme di comunicazione è proprio questo: raggiungere gli utenti nel modo meno evidente possibile, umanizzando il proprio prodotto, rendendolo alla portata di tutti ed utilizzando dinamiche semplici e comprensibili dal più ampio pubblico possibile. Come si fa a riconoscere uno spot, se si inserisce talmente bene nei nostri riti quotidiani da non sconvolgere o interrompere affatto le nostre azioni ed interazioni?

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Ed utilizzare il selfie sembra davvero la mossa migliore: uno studio pubblicato dal Time ha rivelato la classifica delle “Selfiest Cities” del mondo, cioè delle città con il maggior numero di autoscatti pubblicati sui profili Instagram dei propri cittadini (anche se Selfiest fa subito venire in mente la traduzione “egocentrico”). La classifica non è ovviamente precisa, soprattutto se si tiene conto del fatto che moltissimi utenti non hanno un profilo IG o che, fra tutti i selfies scattati, potrebbero averne pubblicato uno solo, ma è interessante notare come ai primi posti ci siano città con risultati incredibili: prima su tutte è Makati, nelle Filippine, con ben 258 “selfie-takers” ogni 100mila abitanti, seguita da Manhattan (202 fotografi su 100mila abitanti) e Miami (155 su 100mila). La prima città italiana è Milano, all’ottavo posto con 108 selfie-takers su 100mila abitanti, ma sono davvero numerose le città del nostro paese rientrate nella classifica: Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania, Palermo…

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Per vedere la classifica completa cliccate qui!