La stagionalità della frutta nell’alimentazione
Ormai siamo abituati ad entrare in un qualsiasi supermercato e trovare ogni tipo di frutta e verdura. Negli ultimi decenni infatti, grazie a nuove tecnologie alimentari e al miglioramento del trasporto delle merci in tutto il mondo, non ci stupiamo di trovare senza troppa difficoltà qualsiasi cosa desideriamo, fragole e lamponi in pieno inverno e frutti tropicali in qualsiasi momento dell’anno e da ogni parte del mondo. Queste infinite possibilità, se da una parte riescono ad accontentare ogni nostro desiderio, hanno anche evidenti ripercussioni sul sapore dei cibi, sulla nostra salute e su quella dell’ambiente.
Scopriamo come mai è così importante consumare frutta e verdura di stagione sia per noi sia per l’ambiente in cui viviamo.
Innanzitutto il nostro organismo, con il cambiare delle stagioni, e quindi delle condizioni ambientali, sviluppa esigenze e bisogni diversi ed è proprio la natura a venirci in aiuto e a fornirci ciò che ci occorre!
Ogni stagione naturalmente ci fornisce gli alimenti più adatti a quello specifico periodo dell’anno, ad esempio, le arance ricche di vitamina C ci proteggono da influenze e raffreddori durante l’inverno, albicocche e pesche, invece, ricche di beta-carotene, riparano la nostra pelle dai primi soli oppure le angurie sono perfette per combattere la disidratazione estiva.
La frutta e la verdura di stagione è generalmente più buona, più saporita e profumata proprio perché raccolta nel suo naturale periodo di maturazione. Quando si permette alla natura di fare il proprio corso si ottengono anche prodotti con maggiori nutrienti, come antiossidanti, vitamina C e carotene.
Rispettando quelli che sono i tempi della natura inoltre, si riesce anche a mettere un freno all’uso di antimicrobici e pesticidi, altrimenti necessari per ottenere un raccolto rigoglioso. Inoltre, quando pretendiamo di mangiare un pomodoro (o qualsiasi altro frutto estivo) in pieno febbraio, questo probabilmente arriverà da paesi extraeuropei con regolazioni diverse rispetto all’uso di pesticidi, erbicidi e fungicidi e non sempre così salutari.
Anche l’ambiente può beneficiare delle conseguenze del consumo di frutta e verdura di stagione: infatti preferendola è più facile optare senza troppa fatica per prodotti a km 0 o comunque di origine italiana, riducendo notevolmente l’inquinamento legato ai trasporti e sostenendo l’economia locale. Soffermandoci ancora sull’aspetto economico, i costi di produzione per i frutti di stagione sono notevolmente più bassi perché non è necessario ricreare i microclimi adatti a ciascuna pianta incidendo sul prezzo di tutta la filiera produttiva.
La stagionalità della frutta e della verdura si collega poi ad un tema molto più ampio che sta guadagnando sempre più peso nelle scelte di tutti i giorni ossia la necessità di avere un’alimentazione ecologica ed ecosostenibile, che sia utile alla nostra salute ma anche all’ambiente.
La qualità e la tipologia del cibo possono influire molto sullo stato di salute ambientale e delle persone, ciò significa che è necessario scegliere ogni giorno un’alimentazione che sia sostenibile per il nostro pianeta e fonte di benessere per gli individui. Sull’onda di queste considerazioni si sono diffuse e continuano a diffondersi stili di vita e di alimentazione che tentano di perseguire questa sostenibilità. Chi sceglie una dieta vegetariana o vegana, ad esempio, esclude l’uso della carne e, nel secondo caso, anche gli alimenti di origine animale, come le uova, il latte e i suoi derivati.
L’eliminazione del consumo di carne diminuisce in maniera significativa il rischio di disturbi del cuore, diabete, obesità, malattie del fegato e ipertensione. Inoltre la produzione zootecnica è la principale causa di desertificazione e di disboscamento, nonché causa di moltissimo inquinamento legato dall’allevamento e dal trasporto degli animali e delle carni.
Questi generi di diete, o meglio di stili alimentari, sono molti: il crudismo raggruppa una serie di pratiche alimentari che hanno in comune il rifiuto per qualsiasi trattamento fisico o chimico degli alimenti che alteri le loro proprietà nutrizionali naturali; i pescetariani scelgono di escludere dalla propria alimentazione la carne, sia rossa che bianca, mentre invece accettano di consumare pesce e frutti di mare; i fruttariani scelgono, in modo estremo, ci cibarsi solo di frutta.
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