La storia delle Paralimpiadi! Ago30

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La storia delle Paralimpiadi!

A pochi giorni dall’inizio delle Paralimpiadi di Rio 2016, che vedranno oltre 4300 atleti da 176 paesi cimentarsi in 23 discipline sportive (le ultime arrivate sono canoa e triathlon), può essere interessante tornare alle origini di questo importantissimo evento, che ha avuto la sua prima edizione ufficiale nel 1960 a Roma.

paralimpiadi
Le Paralimpiadi non nascono esattamente per come le conosciamo oggi: nel 1948, infatti, fu il medico britannico Ludwig Guttman a decidere di organizzare a Stoke Mandeville una serie di gare sportive per veterani della Seconda Guerra Mondiale. L’evento, particolarmente apprezzato, venne, da quel momento, ripetuto ogni anno.
Nel 1952, gli olandesi decisero di unirsi, dando alla manifestazione il suo primo respiro internazionale: nel ’58, il medico italiano Antonio Maglio suggerì a Guttman di spostare le gare e tenere l’evento a Roma nel 1960. Quella stessa estate, la città avrebbe ospitato anche le Olimpiadi.
L’edizione del 1960 venne, nel 1984, confermata come la Prima Edizione dei Giochi Paralimpici estivi!

Grazie ai contatti fra Guttman e la delegazione giapponese, le Paralimpiadi cominciarono a seguire i Giochi Olimpici, spostandosi a Tokyo nel ’64, in Germania nel ’72 ed in Canada nel ’76: l’unica edizione a non essere ospitata dallo stesso paese scelto per le Olimpiadi fu quella del 1968.
Gli accordi con Città del Messico saltarono e le gare vennero spostate in Israele, come parte dei festeggiamenti per il ventennale dello Stato.

I primi giochi invernali arrivarono, poi, nel ’76 in Svezia: l’abbinamento e l’alternanza fra le manifestazioni che conosciamo oggi venne stabilito definitivamente solo a partire dal 2001.

Ma chi partecipa alle Paralimpiadi?
Tutti gli atleti con disabilità fisiche (suddivise per categorie: potenza muscolare, ipertonia, deficit o perdita di un arto, bassa statura…), visive ed intellettive: le categorie determinano a quali sport partecipare e contro quali atleti gareggiare.
Alcuni sport, come il ciclismo, sono più “aperti” di altri, mentre alcune discipline, come il nuoto, permettono di sfidarsi intercategoria!
Gli sport paralimpici sono: arco, atletica, boccia (uno sport simile al bowls), canoa, ciclismo, goalball (per atleti ipovedenti o non vedenti), calcio a 5, calcio a 7, equitazione, sollevamento pesi, canottaggio, judo, vela, carabina, pallavolo seduti, nuoto, tennis tavolo e pallacanestro, scherma, rugby e tennis in carrozzina.

Chi partecipa alle Paralimpiadi non è, però, necessariamente escluso dalla competizione olimpica: ne sono un esempio, Neroli Fairhall, Paola Fantato, Natalia Partyka, Natalie Du Toit ed Oscar Pistorius.