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Lungotevere, tanta paura per il crollo di un palazzo

Tragedia sfiorata qualche notte fa, più precisamente tra giovedì 21 e venerdì 22 gennaio, sul Lungotevere Flaminio a Roma. Tre piani di un palazzo sono infatti crollati, ma per fortuna senza  feriti. Una solerte abitante del palazzo infatti, sentendo diversi scricchiolii, ha pensato ci fossero dei ladri nell’abitazione ed ha così  avvertito  le forze dell’ordine. Ma non si trattava di malintenzionati, bensì di rumori riconducibili ai  lavori di ristrutturazione all’interno dello stabile. Arrivati sul posto i vigili del fuoco hanno subito capito che la situazione non era delle migliori ed hanno ordinato lo sgombero. Arrivati al settimo piano, infatti, i pompieri hanno notato delle grosse crepe lungo i muri e sul solaio, facendo così scattare l’ipotesi di un possibile cedimento, come poi è accaduto. Mai decisione fu più saggia visto che, giusto un paio di ore dopo, circa alle tre di notte, tre piani del palazzo si sono letteralmente sgretolati. E’ stata così evitata quella che poteva essere un’autentica tragedia, perché se il crollo avesse colpito gli inquilini mentre tutti erano a casa a dormire ora si parlerebbe di un fatto di cronaca nera.

Le indagini e i problemi

Al terzo piano del palazzo si stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione, si pensa che, oltre all’abbattere ciò che era stato concordato e lo smaltimento di rifiuti edili,siano stati toccati anche muri portanti: ciò potrebbe aver causato il crollo che ha letteralmente mutilato lo stabile.
All’interno del palazzo si trova anche il Teatro Olimpico, che ora dovrà rimanere chiuso fino a tempo indeterminato.
Naturalmente ci sono state anche ripercussioni sul traffico, con il Lungotevere chiuso nel tratto interessato ed i vigili che consigliavano l’uso di strade alternative, che per tutto il giorno dopo sono risultate più intasate del solito. Un altro intoppo, quindi, per gli automobilisti e scooteristi che in questi giorni hanno transitato sulla stessa strada: prima ci si era messo il guano a provocare incidenti, chiusure parziali e rallentamenti, mentre stavolta la colpa dei disagi è stata molto più probabilmente dell’uomo.