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Number Stations: i messaggi segreti viaggiano in radio?

L’ultima stagione di Stranger Things ha riproposto un grande classico cinematografico degli anni ’80, decennio in cui il confronto e le rivalità fra USA e URSS hanno fatto da sfondo a quasi tutti i lungometraggi action, dai più ai meno trash: spionaggio via radio, realizzato con messaggi cifrati che viaggiano su onde corte. Frasi all’apparenza senza senso, che possono essere decifrate solo dai destinatari designati… più o meno.
Insomma, nei film questi messaggi vengono sempre compresi senza troppi problemi, ma stiamo pur sempre parlando di Hollywood!

Nel mondo reale, però, esistono dei canali radio accusati ripetutamente di essere mezzi di comunicazione fra e per spie: si tratta delle Number Stations.

Le Number Stations sono trasmissioni in onde corte, difficilissime da localizzare e capaci di raggiungere quasi ogni punto del pianeta: non hanno bisogno di ripetitori, perché è lo strato più alto dell’atmosfera a rifletterle e propagarle.
La loro natura le rende perfette per l’invio di messaggi, avvisi e ordini: possono essere captate da normalissime radio, ma non prevedono – o sostengono – una interazione.
A renderle così interessanti, però, è il tipo di codici trasmessi.
Le stazioni, infatti, si possono dividere in quattor gruppi:
– Number Stations in fonia, caratterizzate da voci reali o sintetizzate che pronunciano in sequenza numeri, parole o lettere dell’alfabeto fonetico.
Le voci sono solitamente femminili (meno di frequente maschili o addirittura infantili) e possono utilizzare diverse lingue: le più comuni sono spagnolo e inglese, ma non mancano francese, italiano e lingue slave;
– Number Stations in codice morse;
– Number Stations con suoni all’apparenza privi di significato (sono dette anche Noise Stations);
– Number Stations con nastri musicali trasmessi al contrario.
Ogni trasmissione viene preceduta da un suono iniziale, da un brano musicale, da una parola nota e termina con segnali simili: nel mezzo, il messaggio viene ripetuto anche decine di volte, sempre uguale a se stesso.

Il mistero di queste stazioni è relativamente recente: le leggende urbane sostengono che queste sarebbero state utilizzate già durante la Prima Guerra Mondiale, ma che il loro numero sarebbe cresciuto a dismisura negli anni ’90, portandole alla ribalta.
Le ipotesi sul loro utilizzo sono numerose, ma le più sostenute sono tre:
1 – sono messaggi standard per testare il sistema di Broadcast di emergenza
2 – sono coordinate governative/militari
3 – sono veri e proprio ordini destinati a spie sparse per il mondo
Ovviamente, nessun organo istituzionale ha mai affrontato il problema, probabilmente ritenendolo poco importante o sapendo già che qualsiasi spiegazione non avrebbe fatto che alimentare dubbi e teorie del complotto.

Ma quali sono le più famose?
La stazione “Ready Ready”, forse proveniente dall’Italia, inizia le sue trasmissioni proprio con queste due parole; la stazione “Buzzer”, alterna proprio dei ronzii (da cui il nome) a numeri e nomi pronunciati in russo; “Achtung” sarebbe una stazione polacca caratterizzata da una voce sintetizzata spesso scambiata per la voce di una bambina. Viene chiamata anche “Swedish Rhapsody n.1”, dal brano musicale che annuncia l’inizio delle trasmissioni, ma il vero titolo sarebbe “Luxembourg Polka”; “The Lincolnshire Poacher” inizia con un estratto di questa canzone popolare; “The Persephone Number Station” trasmette in ASCII; la “Yankee Hotel Foxtrot”, come facile immaginare, trasmette in alfabeto fonetico.

Cosa ne pensate?
A cosa servono le Number Stations?
Forse non sveleremo mai l’arcano, ma nel frattempo vi consigliamo l’ascolto su Youtube: interessante e… inquietante!