STRANE ABITUDINI E PICCOLE MANIE DI SPORTIVI, SCRITTORI, GENI E INVENTORI Mag14

Tags

Related Posts

Share This

STRANE ABITUDINI E PICCOLE MANIE DI SPORTIVI, SCRITTORI, GENI E INVENTORI

Molti di noi hanno gesti scaramantici: per esempio, infilare la scarpa destra prima della sinistra e viceversa, indossare una determinata maglietta in occasioni importanti, fare le cose sempre in un determinato ordine, portarsi dietro amuleti di ogni tipo… in certi momenti, gesti e oggetti portafortuna sembrano indispensabili.
Ma strane abitudini e piccole manie non riguardano solo i comuni mortali: spesso, anzi spessissimo, personaggi noti in tutto il mondo rivelano (anche se, a volte, queste “cerimonie” si tengono sotto gli occhi di tutti o, magari, vengono raccontate da amici e parenti) di avere riti e convinzioni anche molto divertenti.
Quali sono i comportamenti più particolari?

strane_abitudini_e_piccole_manie_capote

Truman Capote, autore, fra gli altri, di Colazione da Tiffany e A Sangue Freddo, evitava di iniziare o finire un libro di venerdì, cambiava camera d’albergo se il suo numero telefonico conteneva un 13 e non metteva mai più di tre mozziconi di sigarette in un posacenere: quelli in più se li infilava nella giacca.
Per tutta la sua carriera, Jack London scrisse esattamente 1000 parole al giorno, mentre Stephen King preferisce arrivare fino a 2000. Schiller teneva delle mele marce nella scrivania, perché il loro odore, per gli altri (fra cui Goethe) insopportabile, lo aiutava a trovare nuove idee ed ispirazioni, mentre Agatha Christie era solita mangiare mele nella vasca da bagno, ideando nuovi omicidi per i suoi romanzi. Virginia Woolf scriveva esattamente due ore e mezza ogni mattina, seduta o in piedi, utilizzando un tavolino alto 3 piedi e mezzo: in questo modo, poteva guardare il suo scritto da vicino e da lontano. Edgar Allan Poe cercava sempre l’approvazione della sua gatta Catterina, tutor letterario, mentre James Joyce scriveva sdraiato a pancia in giù sul letto, vestito con un camice bianco ed utilizzando grandi matite o pastelli, probabilmente a causa dei suoi gravi problemi alla vista. Balzac, dipendente dal caffè, arrivò a berne fino a 50 tazzine al giorno, mentre Freud, amante dei sigari, non riuscì mai a smettere di fumare.

strane_abitudini_e_piccole_manie_einstein

Passando ad un ambito “scientifico”, Einstein amava suonare Mozart al violino durante le sue gite dedicate al birdwatching, Tesla lavorava fino a 20 ore di fila, mentre Edison, che dormiva più volte al giorno per pochissimo tempo (sonno polifasico), era solito scegliere i suoi collaboratori dandogli una ciotola di zuppa: chi aggiungeva sale prima di assaggiare il piatto era evidentemente prevenuto e andava scartato.
Parlando di scaramanzia è, però, impossibile non citare gli sportivi, famosi per i riti più strani e le richieste più assurde: per esempio, Michael Jordan giocò per tutta la sua carriera indossando i pantaloncini della sua Università North Carolina sotto alla divisa ufficiale, mentre Pelè era così legato alla sua maglietta che, regalata ad un fan, fece di tutto per farsela restituire, convinto di non riuscire più a giocare come prima. Zambrotta ha confessato di indossare prima la scarpa sinistra, poi quella destra, Tardelli portava un santino nel parastinchi, Riva non si separò mai dal suo numero 11: l’unica volta che indossò un numero diverso, il 9, si ruppe la gamba. Parlando di calcio, è ormai mitico l’utilizzo che Trapattoni fa dell’acqua santa all’inizio di ogni partita (ai mondiali in Corea il rito divenne famosissimo), mentre molto più complicata è la serie di piccoli gesti che Maradona deve compiere prima di ogni incontro: va a bordo campo con la squadra, saluta i tifosi, fa una foto con un membro dello staff tecnico, telefona alle figlie, torna negli spogliatoi, sfoglia il giornale che celebra la seconda vittoria dell’Argentina ai Mondiali e, solo allora, torna in campo.

strane_abitudini_e_piccole_manie_trapattoni

E gli altri sport? Nel mondo dei motori sono, ormai, note le dichiarazioni di Massa, che ha detto di indossare le stesse mutande per le qualifiche del sabato e la gara della domenica, Vettel, che porta una medaglietta di San Cristoforo in una scarpa, e Lauda, che era solito infilare una monetina nei guanti prima della partenza. Famosissimi sono anche i riti di Valentino Rossi, che oltre a portare da sempre il 46 esegue una serie di movimenti precisi prima di salire sulla moto, e Capirossi, che ha sempre preferito salire sulla sua due ruote dal lato destro.

strane_abitudini_e_piccole_manie_rossi

A chi va, però, il riconoscimento per i gesti più strani? A Nadal e Alan Rough.
Il primo, grande campione del tennis, vuole che le bottigliette d’acqua siano tutte allineate a bordo campo, con le etichette rivolte verso i giocatori, mentre il secondo, portiere scozzese, seguiva un vero e proprio regolamento: prima di ogni partita, si infilava in tasca un portachiavi a forma di cardo, una vecchia pallina da tennis ed una scarpa da calcio in miniatura; portava con sé una maglia a forma di stella; appendeva i vestiti sempre al gancio 13 dello spogliatoio e indossava una maglia col numero 11 sotto quella ufficiale con il numero 1; faceva fare 3 rimbalzi al pallone nel tunnel e lo calciava a porta vuota una volta sola; a gioco iniziato si soffiava il naso più volte possibili. Incredibile!

strane_abitudini_e_piccole_manie_rough

E voi? Quali gesti ripetete nelle grandi occasioni?