TETRACROMATISMO: UN MILIONE DI COLORI Mar16

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TETRACROMATISMO: UN MILIONE DI COLORI

Che cos’è il tetracromatismo? Una capacità innata, già conosciuta nel mondo animale, eppure ancora inspiegabile, che permette a chi ne è affetto di riconoscere un milione di colori diversi, cioè ben 100 volte più della visione “standard”.

Tetracromatismo

Tetracromatismo

Questa particolare condizione, determinata probabilmente dalla presenza di 4 coni fotorecettori sulla retina (e non i 3 presenti nella maggioranza dei casi e capaci di “vedere” il rosso, il blu ed il verde), coinvolgerebbe in particolare le donne e circa il 12% della popolazione femminile totale: moltissime sarebbero, però, semplicemente portatrici sane del gene, incapaci di vedere più colori, ma destinate a trasmettere questa capacità ai propri figli.
Non è ancora chiaro il numero esatto di tetracromatici presenti al mondo: la difficoltà sta nel fatto che ognuno ritiene di vedere in modo assolutamente “normale”, ostacolando inconsapevolmente la diagnosi ed arrivando a rendersi conto di questa particolare capacità solo dopo molti anni.
In effetti, a quanto pare, il tetracromatismo si svilupperebbe in età precoce (già intorno ai 2 anni), diventando  sempre più importante nel corso degli anni, dopo svariate esposizioni a tonalità e variazioni, capaci di amplificare questo diverso funzionamento dei recettori della luce.
Ma come vede un tetracromatico? Concetta Antico, artista dotata di questa capacità, ha affermato di vedere tantissime sfumature, assolutamente invisibili per le altre persone: per esempio, il bianco non è mai solo bianco, ma è una somma incredibile di tanti colori. Di solito, il tetracromatismo non le provoca alcun fastidio, anche se le centinaia di scatole negli scaffali dei supermercati o le tonalità esagerate di certi tipi di film (es. horror) possono “soffocarla,” spingendola a chiudere per qualche minuto gli occhi.

In generale, questa incredibile dote, ancora così poco conosciuta, non sembra peggiorare la qualità della vita di chi ne è portatore, regalando piuttosto un’incredibile sensibilità, soprattutto in campo artistico!