ACADEMY AWARDS 2015: FRA VINCITORI E MOMENTI MEMORABILI Feb23

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ACADEMY AWARDS 2015: FRA VINCITORI E MOMENTI MEMORABILI

Gli Academy Awards 2015, 87esima edizione di una delle cerimonie dedicate al cinema più attese dell’anno, hanno sancito ieri il trionfo di due film, che hanno ricevuto 4 statuette ciascuno: Birdman e Grand Budapest Hotel. Il primo ha prevalso nelle categorie più “pesanti”, portandosi a casa i riconoscimenti per il film, il regista, la sceneggiatura originale e la fotografia, lasciando alla pellicola di Wes Anderson quattro premi “tecnici”, cioè miglior scenografia, colonna sonora, trucco e acconciatura e i costumi dell’italiana Milena Canonero, al suo quarto Oscar (i precedenti furono Barry Lyndon, Momenti di Gloria e Marie Antoinette).
Meno fortunato, invece, Boyhood che, pur partendo fra i favoriti, ha ottenuto solo il premio per la migliore attrice non protagonista, andato ad una agguerritissima Patricia Arquette, che sul palco, dopo i classici ringraziamenti, ha voluto dire la sua sulla parità di diritti fra uomini e donne e la conseguente necessità di adeguare e livellare i salari, dando la stessa importanza a tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro sesso. La richiesta ha scatenato un vero e proprio boato in sala, a cui ha partecipato anche Meryl Streep, con un divertentissimo “You go girl!”
Ma la cerimonia è stata caratterizzata da altri momenti memorabili, fra cui il bellissimo opening act del presentatore Neil Patrick Harris, che ha voluto celebrare il cinema ed alcuni dei titoli più importanti del panorama internazionale, ma anche il commovente discorso fatto da Graham Moore, vincitore del premio per la Migliore Sceneggiatura non originale per The Imitation Game: l’autore, omosessuale, ha voluto raccontare del suo tentativo di suicidio, fatto quando a 16 anni si sentiva diverso, fuori posto. Il suo Oscar è stato dedicato a coloro che si sentono in questo modo, perché un giorno tutte le difficoltà potranno essere superate: il suo “stay weird, stay different” ha dato vita ad una standing ovation che ha coinvolto l’intero pubblico.

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Ulteriore momento di commozione è stata l’esecuzione dal vivo della canzone Glory, dalla colonna sonora di Selma, pellicola dedicata a Martin Luther King: alla vigilia della serata, c’erano state molte critiche sulle pochissime nomination riservate ad attori e professionisti di colore, tanto da portare lo stesso Harris a fare una battuta sull’argomento (il gioco di parole “whitest – brightest” per descrivere gli ospiti della serata non è passata inosservata). Sembra, così, che l’organizzazione abbia voluto rimediare non solo con l’esibizione di John Legend e Common, ma anche coinvolgendo un numero altissimo di presentatori di colore.
Gli Academy Awards 2015 sono stati, quindi, segnati dalla politica e da tematiche sociali: l’immigrazione, l’integrazione, i diritti di donne ed omosessuali hanno rappresentato spunti importanti, condivisi ed apprezzati, confermando una nuova tendenza del mondo del cinema, meno frivolo e più impegnato.
E in molti si chiedono: è per questo che American Sniper, film di enorme successo (da solo ha guadagnato più di tutti gli altri film nominati messi insieme) dedicato ad uno degli eroi militari statunitensi, si è aggiudicato una sola statuetta per gli effetti sonori?

Scopri nella seconda parte tutti i vincitori degli Academy Awards 2015!