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Lo strano caso di Una Poltrona per Due

Vi state per caso chiedendo se anche quest’anno alla Vigilia di Natale vedremo in tv Una Poltrona per Due? La risposta è si.
Di più, vedremo Una Poltrona per Due e subito prima ci sarà quello che sta diventando pian piano il must delle ore 19 del 24 dicembre: il Grinch!

Pare proprio che le abitudini siano dure a morire…

Ma cos’ha di speciale Una Poltrona per Due?

Trading Places, questo il titolo originale del lavoro di Landis, è uno dei film natalizi anni ’80 per eccellenza, almeno qui in Italia: uscito nelle sale nel 1983, vede come protagonisti Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis.

Il primo, l’Elwood Blues dei Blues Brothers, stava cavalcando l’onda che lo avrebbe portato di lì a poco a interpretare Ray Stantz nell’iconico Ghostbusters; il secondo stava abbandonando almeno per un po’ il suo ruolo di stand up comedian di enorme fama per imbarcarsi in una avventura cinematografica che – come sappiamo – gli avrebbe fatto guadagnare una popolarità incredibile; la terza si affacciava alla commedia dopo alcuni anni di estremo successo nel genere horror (con Halloween su tutti).

Con questo cast stellare, Una Poltrona per Due racconta una storia natalizia agrodolce, in cui la risata nasconde una critica sociale piuttosto feroce.
Cosa succederebbe se si prendessero due uomini provenienti da contesti sociali opposti e semplicemente si scambiassero di posto (da qui il titolo originale della pellicola)?
A determinare il successo di un uomo è solo il suo talento o provenire da un ambiente favorevole e agiato, che lo aiuta e lo sostiene, ha un ruolo determinante?
Insomma, genio o educazione?

A rispondere alla domanda sono i due ricchissimi e avidissimi fratelli Duke – Randolph e Mortimer – che, per un solo dollaro, scommettono di poter verificare le loro teorie sostituendo il loro rampollo Louis Winthorpe III (Aykroyd) con il senzatetto Billy Ray Valentine (Murphy).
Il primo finisce in galera per una falsa accusa di furto e perde tutto ciò che ha, cioè famiglia, casa, fidanzata, lavoro, soldi, rispetto dei pari; il secondo viene letteralmente raccolto dalla strada e messo a dirigere un ufficio come agente di cambio.

Ma i due, pur diversissimi per carattere, esperienze e stile di vita, hanno in realtà qualcosa in comune: sono intelligenti e svegli, capaci di adattarsi alle situazioni.

È così che i due – aiutati da Ophelia (Curtis), una prostituta che soccorre Winthorpe nel suo momento peggiore e crede alla sua storia – decidono non di combattersi, ma di allearsi, imbastendo un piano perfetto per togliere ai Duke fino all’ultimo centesimo.

Ovviamente, l’intera vicenda si svolge nelle ultime due settimane dell’anno e attraversa Natale e Capodanno (con l’iconica scena del treno e dei travestimenti).

Durante la produzione

Una Poltrona per Due non era nato esattamente come lo vediamo.

I protagonisti dovevano, originariamente, essere Gene Wilder e Richard Pryor (che poi avrebbero recitato insieme in “Non guardarmi: non ti sento”): Pryor, però, rimase vittima di un incidente che gli provocò numerose ustioni e lo costrinse a una lunga degenza.

A quel punto, Landis spostò l’attenzione sulla punta di diamante del Saturday Night Live, Eddie Murphy, il quale però chiese insistentemente che anche l’attore scelto per interpretare Winthorpe cambiasse. Tenere Wilder, infatti, lo avrebbe irrimediabilmente marchiato come “sostituto di Richard Pryor”. A quel punto venne selezionato anche Dan Aykroyd.

Una Poltrona per Due alla Vigilia

Ma da quand’è che Una Poltrona per Due è diventato simbolo della Vigilia di Natale qui in Italia?
Dal lontano 1997!

A eccezione del 2005, il film è sempre stato programmato per la sera del 24 dicembre, ottenendo sempre – e questo è il dato più curioso – ottimi ascolti.

La direttrice di Italia 1 Laura Casarotto ha anche spiegato il perché della scelta.
A Natale, adulti e bambini amano sentirsi raccontare sempre la stessa storia, divertente e rassicurante: ai più piccoli basta Babbo Natale, ai più grandi servono Winthorpe e Valentine!