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Tradizioni natalizie: il presepe e l’albero

Manca davvero poco all’arrivo del Natale: un mese quasi esatto ad una delle nottate più magiche dell’anno e poco più di due settimane all’attesissimo 8 dicembre, giornata designata (anche se non per tutti: a Bari è il 6, a Milano è il 7) alla preparazione di Presepe e Albero!
Queste tradizioni natalizie sono estremamente diffuse, non solo in Italia, e contribuiscono a rendere questo periodo affascinante e divertente, romantico per i grandi, semplicemente favoloso per i più piccoli.
Ma da dove traggono la loro origine?

Il Presepe affonda le sue radici nella storia, acquisendo alcuni elementi direttamente dagli usi e costumi romani: le antiche popolazioni che vivevano nel nostro paese, infatti, facevano affidamento sui Larii, cioè gli antenati defunti che si diceva vegliassero sulla salute e la fortuna della propria famiglia. Ogni persona veniva, dopo la morte, ritratta in piccole statuette, posizionate vicino al fuoco in precisi periodi dell’anno, durante cerimonie e celebrazioni.
Il Presepe per come lo conosciamo noi, cioè come rappresentazione della Natività, prende piede in Italia, durante il Medioevo, come trasformazione tridimensionale di un diffuso soggetto pittorico: la raffigurazione più antica della Nascita di Gesù si trova nelle Catacombe di Priscilla, sulla Via Salaria a Roma.
A realizzare una delle prime rappresentazioni con statue, simile alla tradizione contemporanea, fu San Francesco, nel 1223: dopo aver chiesto e ottenuto il permesso del Papa, costruì il primo Presepe a Greccio, ispirandosi direttamente alla città di Betlemme, da poco visitata.
Da quel momento, l’usanza ha cominciato a diffondersi con successo, arrivando a tutti i paesi cattolici.

tradizioni_natalizie_presepe
Il Presepe è caratterizzato da molti elementi fissi e simbolici: la grotta (o anche la capanna), la mangiatoia, il bue, l’asinello, i Re Magi, gli Angeli, i pastori, le pecore, Giuseppe e Maria. La statuetta del Bambin Gesù viene generalmente posizionata all’interno della rappresentazione solo nella notte fra il 24 ed il 25 dicembre.
Tutti i dettagli vengono fatti risalire in particolare ai Vangeli di Matteo e Luca, ma sono ispirati anche da altre tradizioni e da Vangeli apocrifi: la grotta, per esempio, è per molte religioni e culture simbolo cosmico o primordiale; il bue e l’asinello rappresenterebbero ebrei e pagani; i Magi – Melkon, Gaspar e Balthasar – sarebbero simbolo delle tre popolazioni conosciute all’epoca e provenienti da Europa, Asia e Africa.

Il Presepe più famoso è, forse, quello napoletano, caratterizzato da un’ambientazione urbana, un vero e proprio miscuglio e affollamento di personaggi, sfarzo ed elementi ripetitivi, come il monaco, il Benino (cioè il pastore addormentato), il vinaio, il Cicci Bacco, il pescatore, la meretrice ed i venditori, dodici come i mesi dell’anno.

La seconda fra le tradizioni natalizie, quella dell’Albero decorato, viene fatta risalire a Celti, Vichinghi e Romani: i primi abbellivano gli alberi, simboli di vita, durante il solstizio d’inverno; i secondi decoravano gli abeti, ritenuti magici poiché capaci di conservare le foglie nel periodo più freddo, la settimana precedente e quella successiva alla notte più lunga dell’anno, auspicando un rapido ritorno del Sole; i terzi usavano rami di pino durante le Calende di gennaio.

tradizioni_natalizie_albero
Il cristianesimo inglobò semplicemente queste tradizioni, ritenendole prefigurazioni della futura rivelazione cristiana: l’albero divenne metafora e simbolo di Gesù e cominciò a diffondersi in particolare nei paesi europei di lingua tedesca.
L’uso moderno dell’albero, inizialmente esposto solo in luoghi pubblici, iniziò in Estonia a metà del ‘400, per poi passare nelle case private dal XVII secolo e negli altri paesi dopo il Congresso di Vienna: in Italia, la prima ad allestire un Albero di Natale fu la Regina Margherita, che posizionò la sua creazione al Quirinale, dando il via ad una moda che si diffuse rapidissima.
La vera commercializzazione di questo tipo di decorazione, con conseguente nascita di un nuovo settore industriale, si ebbe solo nel secondo dopoguerra.

Oggi, l’albero viene decorato con palline, campanelle, fiocchi, fili colorati, biscotti, caramelle tradizionali e lucine colorate, che hanno sostituito le originali candele!