ACADEMY AWARDS 2015: FRA VINCITORI E MOMENTI MEMORABILI Feb23

ACADEMY AWARDS 2015: FRA VINCITORI E MOMENTI MEMORABILI...

Gli Academy Awards 2015, 87esima edizione di una delle cerimonie dedicate al cinema più attese dell’anno, hanno sancito ieri il trionfo di due film, che hanno ricevuto 4 statuette ciascuno: Birdman e Grand Budapest Hotel. Il primo ha prevalso nelle categorie più “pesanti”, portandosi a casa i riconoscimenti per il film, il regista, la sceneggiatura originale e la fotografia, lasciando alla pellicola di Wes Anderson quattro premi “tecnici”, cioè miglior scenografia, colonna sonora, trucco e acconciatura e i costumi dell’italiana Milena Canonero, al suo quarto Oscar (i precedenti furono Barry Lyndon, Momenti di Gloria e Marie Antoinette). Meno fortunato, invece, Boyhood che, pur partendo fra i favoriti, ha ottenuto solo il premio per la migliore attrice non protagonista, andato ad una agguerritissima Patricia Arquette, che sul palco, dopo i classici ringraziamenti, ha voluto dire la sua sulla parità di diritti fra uomini e donne e la conseguente necessità di adeguare e livellare i salari, dando la stessa importanza a tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro sesso. La richiesta ha scatenato un vero e proprio boato in sala, a cui ha partecipato anche Meryl Streep, con un divertentissimo “You go girl!” Ma la cerimonia è stata caratterizzata da altri momenti memorabili, fra cui il bellissimo opening act del presentatore Neil Patrick Harris, che ha voluto celebrare il cinema ed alcuni dei titoli più importanti del panorama internazionale, ma anche il commovente discorso fatto da Graham Moore, vincitore del premio per la Migliore Sceneggiatura non originale per The Imitation Game: l’autore, omosessuale, ha voluto raccontare del suo tentativo di suicidio, fatto quando a 16 anni si sentiva diverso, fuori posto. Il suo Oscar è stato dedicato a coloro che si sentono in questo modo, perché un giorno tutte le difficoltà potranno essere superate: il suo “stay...

ACADEMY AWARDS 2015: QUALI SARANNO I LOOK DELLE STAR? Feb05

ACADEMY AWARDS 2015: QUALI SARANNO I LOOK DELLE STAR?...

DIANE KRUGER Eterea, distante ed elegantissima: ecco i tre aggettivi che meglio descrivono il look sfoggiato da Diane Kruger ai Golden Globes. Il make up luminoso, la pettinatura ad onde praticamente perfetta e l’abito argento firmato Emilia Wickstead hanno trasformato la protagonista di The Bridge in una vera e propria apparizione! GREER GRAMMER Più divertente e sbarazzina, con una punta di romanticismo, era, invece, Greer Grammer, protagonista di Diario di una Nerd Superstar: per i Golden Globes ha, infatti, scelto il meraviglioso abito color carne di Lorena Sarbu, impreziosito da ricami floreali in oro e da un’acconciatura ed un make up leggeri, perfetti per la giovane età dell’attrice. JULIA ROBERTS Tuta Gyvenchy nera elegantissima, scollatura vertiginosa e sguardo magnetico: Julia Roberts si è presentata così ai recenti SAG Awards, stupendo davvero tutti, non solo per il suo look, ma anche per la sua bellezza, che sembra aumentare di anno in anno! KEIRA KNIGHTLEY La quasi mamma Keira Knightley ha indossato ai SAG Awards un abito Erdem morbido e divertente, perfetto per nascondere il suo pancione: sfidando ogni convenzione, ha scelto il viola, completando il look con uno smokey eye elegante ed una acconciatura un po’ spettinata. Bellissima! Cosa ci dovremo aspettare dagli Academy Awards 2015? Ci sarà nuovamente il trionfo del rosso e del bianco, oppure le star opteranno per altri colori? E gli uomini… riusciranno a farsi...

ACADEMY AWARDS 2015: QUALI SARANNO I LOOK DELLE STAR?...

Gli Academy Awards 2015 si avvicinano e sale l’attesa: chi si aggiudicherà l’ambita statuetta? Quale stile sceglieranno i presentatori? Ci saranno ancora selfie di gruppo? Ma, soprattutto: come si vestiranno le star? In questo primo mese del nuovo anno, fra Golden Globes e SAG Awards (cioè gli Screen Actors Guild Awards), si sono succeduti sul red carpet alcuni look davvero interessanti: non sono mancati scivoloni e abbinamenti improponibili, ma alcune attrici hanno davvero saputo dettare legge, brillando fra le colleghe. Vediamone alcune! EMMA STONE Emma Stone è giovane, brava, bella, simpatica: non le manca davvero niente, compreso lo stile! Ai Golden Globes si è fatta notare per il suo jumpsuit di Lanvin, una tuta caratterizzata da pantaloni a sigaretta, top con paillettes in argento e mega fiocco a effetto strascico. Il trucco era luminoso, la pettinatura originale e sbarazzina… insomma, praticamente perfetta! Ai SAG Awards, la Stone ha cambiato leggermente stile, scegliendo un look più aggressivo: una giacca Dior usata come una sorta di mini abito, che si trasforma in un lunghissimo velo quasi trasparente a creare un abbinamento audace ed elegante. Anche il trucco è più marcato (il rossetto rosa è stato sostituito da un più evidente rossetto rosso), mentre la pettinatura raccolta risulta più classica e severa. ANNA FARIS Anna Faris è la star di Mom, commedia sorprendente e “scorretta”, oltre che la protagonista (prima bruna, poi bionda) della storica serie degli Scary Movie, film un po’ cafoni, che mischiano generi e parodie, strizzando l’occhio ad un pubblico molto giovane. Ai Golden Globes si è presentata con un meraviglioso abito color nude firmato Reem Acra: dettagli e rifiniture in argento, trucco fresco e luminoso e divertente frangetta l’hanno resa praticamente irresistibile! TAYLOR SCHILLING La Schilling, protagonista di Orange is the New Black,...

GOLDEN GLOBE 2015: ECCO I VINCITORI!...

L’11 gennaio, si sono svolti al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills i Golden Globe 2015, presentati per la terza volta dall’accoppiata vincente formata dalle esplosive Tina Fey ed Amy Poehler. La manifestazione, considerata l’anticamera degli Academy Awards, nasce dalla collaborazione fra la Dick Clark Productions e la Hollywood Foreign Press, cioè l’insieme dei corrispondenti esteri che rappresentano in diversi media il cinema statunitense. Quest’anno, ad ottenere un grande successo è stato l’incredibile Boyhood di Richard Linklater: la pellicola, realizzata in circa 12 anni, dal 2002 al 2013, ripercorre le vicende legate alla crescita di Mason (Ellar Coltrane) e al rapporto con e fra i genitori divorziati (Ethan Hawke e Patricia Arquette). Il film ha letteralmente seguito i suoi personaggi un anno dopo l’altro, accompagnando il protagonista nel delicato passaggio dai 6 ai 18 anni e rappresentando per il regista un esperimento unico, cinema portato all’estremo. Oltre ad ottenere il migliore rating possibile su Rotten Tomatoes ed un Orso d’Argento per il Miglior Regista, la pellicola ha vinto ben tre Golden Globes, posizionandosi in pole position anche per i prossimi Oscar. Ottimi risultati anche per “La teoria del tutto”, primo film cinematografico dedicato alla vita del fisico, astrofisico e cosmologo Stephen Hawking,”Birdman”, pellicola che racconta i tentativi di un attore, famoso per aver interpretato un supereroe, di mettere in scena uno spettacolo a Broadway fra ego, carriera e famiglia, e “Still Alice”, film dedicato alla delicatissima tematica dell’Alzheimer. Un premio speciale è stato assegnato anche a George Clooney che, dopo aver ottenuto il “Cecil B. DeMille” per i suoi impegni umanitari, ha ricordato nel suo discorso gli attori scomparsi Robin Williams e Lauren Bacall e i recenti fatti di cronaca legati agli attentati di Parigi, chiudendo il suo intervento con “Je suis Charlie”. Come...

I 30 film più belli del 2014 secondo Panorama...

Dopo aver parlato delle 50 migliori canzoni del 2014 secondo la rivista NME, continuiamo il viaggio ideale attraverso questo ormai quasi terminato 2014 prendendo in considerazione i 30 film più belli del 2014 secondo Panorama!La lista comprende “blockbusters” e pellicole più piccole, senza dimenticare alcun genere: dalla commedia, al dramma, passando per la fantascienza e le storie “fumettose” dedicate ai teenagers (ma non solo!). Vediamo la classifica di Panorama, dalla posizione 30 alla 1! – Tracks – Attraverso il deserto di John Curran- Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires di Gustavo Taretto – Quel che sapeva Maisie di Scott McGhee e David Siegel – I segreti di Osage County di John Wells – Saving Mr.Banks di John Lee Hancock – Alla ricerca di Vivian Maier di John Maloof e Charlie Siskel – Joe di David Gordon Green – Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée – Guardiani della Galassia di James Gunn – Lo sciacallo – Nightcrawler di Dan Gilroy – Edge of Tomorrow – Senza domani di Doug Liman – The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese – The Look of Silence di Joshua Oppenheimer – Le Meraviglie di Alice Rohrwacher – In grazia di Dio di Edoardo Winspeare – Il regno d’inverno – Winter sleep di Nuri Bilge Ceylan – Alabama Monroe – Una storia d’amore di Felix Van Groeningen – 12 anni schiavo di Steve McQueen – A proposito di Davis di Ethan e Joel Coen – Interstellar di Christopher Nolan – Nymphomaniac vol. 1 e vol. 2 di Lars Von Trier – Grand Budapest Hotel di Wes Anderson – Frank di Lenny Abrahamson – Il Giovane Favoloso di Mario Martone – Il capitale umano di Paolo Virzì – American Hustle – L’apparenza inganna di David O. Russell – Lei di...

#RejectedStarWarsTitles: quando il titolo del film non convince!...

Nelle ultime ore, J. J. Abrams, produttore, sceneggiatore, regista e compositore statunitense, ha rivelato quale sarà il titolo del settimo capitolo della saga di Star Wars, in uscita nelle sale americane il 18 dicembre 2015: “Star Wars – The Force Awakens”, cioè “Il Risveglio della Forza”. Dal momento dell’annuncio, confermato anche dalla Disney, si è scatenata su Twitter una vera e propria “battaglia” a suon di #RejectedStarWarsTitles, un tag ormai diventato trend mondiale grazie al quale milioni di fan hanno espresso il loro disappunto, pubblicando una serie di titoli finti, divertenti e un po’ cattivelli: una lunga serie di alternative addirittura più apprezzabili della scelta ufficiale. I più hanno semplicemente commentato: “Perché? La Forza era andata a dormire?”, ma tanti si sono cimentati in stati davvero simpatici, che sicuramente esprimono una critica, ma indubbiamente fanno tantissima pubblicità gratuita al progetto. Qualche esempio? Un sondaggio di Buzzfeed ha rivelato che solo il 9% degli intervistati apprezza il titolo ufficiale, il 40% sostiene che qualsiasi cosa sarebbe meglio del precedente “La Minaccia Fantasma” e la maggioranza crede che niente potrà mai superare “L’impero colpisce ancora”. Ciò che più colpisce in tutta questa vicenda è, comunque, la mobilitazione di fan e appassionati in tutto il mondo, evidentemente interessati a quello che si preannuncia come un film davvero epico, almeno per quanto riguarda il cast: gli eventi narrati saranno ambientati 30 anni dopo le vicende de “Il Ritorno dello Jedi” (1983) e vedranno la partecipazione non solo di nuovi nomi (John Boyega, Adam Driver, Daisy Ridley), ma anche l’intervento dei tre mitici protagonisti originali (Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie Fisher)!  ...

PULP FICTION HA COMPIUTO 20 ANNI!...

Uscito nelle sale statunitensi il 14 ottobre del 1994, Pulp Fiction ha compiuto 20 anni! Apprezzato dalla critica, che gli assegnò una Palma d’Oro ed un Oscar, ed amato come un vero e proprio cult dal pubblico (oltre 200 milioni di dollari al box office), Pulp Fiction è stato protagonista di tanti articoli, saggi, studi ed è stato citato così tante volte in film, telefilm e cartoni animati da essere entrato in modo indelebile nel cuore dei fan di Tarantino e, in generale, degli appassionati di cinema. Basti pensare che il sito Rotten Tomatoes lo classifica come “Fresh”, con un giudizio positivo che raggiunge il 94% dei votanti ed un punteggio medio di 9/10. A decretare il successo della pellicola sono stati non solo la trama originale (ancora oggi moderna ed attuale), il montaggio “circolare” e la bravura di tutti gli attori coinvolti, ma anche un serie di piccole curiosità che hanno alimentato il mito di Tarantino e dei suoi film. Vediamone qualcuna! – Secondo alcune indiscrezioni, Daniel Day-Lewis avrebbe voluto interpretare Vincent Vega. Tarantino gli preferì John Travolta. – Anche Mia (Uma Thurman) avrebbe dovuto essere interpretata da un’altra attrice: Julie-Louis Dreyfus! Gli impegni per Seinfeld le impedirono, però, di prendere parte al progetto. – Il portafoglio sfoggiato da Jules (Samuel L. Jackson) al termine del film apparteneva, in realtà, a Quentin Tarantino: chissà se all’epoca il regista aveva previsto che quella scritta – BAD MOTHERF****R – sarebbe stata copiata e riproposta migliaia di volte, diventando un vero e proprio must! – Anche la macchina guidata da Vincent Vega apparteneva a Quentin Tarantino, ma venne sfortunatamente rubata durante le riprese. – La parola F**K viene pronunciata piuttosto spesso in Pulp Fiction… ben 265 volte! A battere questo risultato è un altro film di...

5 FILM CULT DEGLI ULTIMI 20 ANNI DA NON PERDERE...

Stilare una classifica che ha per protagonisti 5 film cult non è mai facile: arrivati alla fine si vorrebbe sempre ricominciare, magari cambiando la metà dei titoli scelti. Se prendiamo, poi, in considerazione il cinema internazionale degli ultimi 20 anni, le pellicole in grado di creare un linguaggio del tutto nuovo ed influenzare registi, attori e spettatori sono state davvero tantissime… 5 posti non bastano proprio. Però, creare un elenco è sempre divertente e permette di scoprire qualche curiosità interessante in un mondo vasto e complesso come quello del cinema: perciò, non prendetela troppo sul serio e, se vi va, suggerite nei commenti la vostra classifica personale! E ora… partiamo! 1 – PULP FICTION  “Ezechiele 25.17. Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.” Diretto da Quentin Tarantino e lanciato ufficialmente nel 1994, Pulp Fiction ha cambiato per sempre il linguaggio cinematografico, creando un mix originale fra gangster stories, commedia nera, thriller, noir, dramma e dialoghi surreali: in quanti hanno imitato il twist di Uma Thurman e John Travolta? In quanti hanno citato Samuel L. Jackson, sognando di poter essere tosti quanto il suo personaggio (ma, magari, meno sanguinari)? In quanti si sono chiesti cosa ci fosse nella...

FARE L’ATTORE OGGI: COS’È CAMBIATO?...

Fare l’attore oggi richiede capacità e sacrifici diversi da quelli necessari in passato: non basta essere credibili o manifestare un grande talento… spesso, bisogna mettere in gioco anche il proprio corpo. Cosa fa di un attore o di una attrice un buon esempio da seguire? Marcus Geduld ha recentemente identificato una serie di caratteristiche che fanno di un attore un buon attore: ovviamente, i giudizi in questo campo restano soggettivi ed è sempre corretto avere opinioni diverse. Esistono, però, dettagli che fanno la differenza: 1 – Un bravo attore riesce a convincere il pubblico che sta provando ciò che prova il suo personaggio: che si tratti di una reazione a stimoli esterni (ad esempio, uno schiaffo, un colpo di pistola…) o all’emergere di emozioni e sensazioni, un professionista deve sempre essere credibile. 2 – Un buon attore deve saper sorprendere. Non significa necessariamente che debba sempre accettare ruoli in contrasto fra loro, ma che in ogni sua parte sia imprevedibile, scegliendo la reazione giusta al momento giusto, all’interno della vastissima gamma di comportamenti umani. 3 – Fare l’attore significa essere vulnerabile, condividere con il pubblico una parte nascosta di sé, abbandonarsi ad ogni sensazione, anche la più meschina, mostrandosi “nudo”. 4 – Un buon attore sa ascoltare chi recita con lui, reagendo a tutto ciò che gli capita attorno. 5 – Ogni attore deve saper “usare” se stesso: la voce, i gesti, i movimenti, il corpo… recitare significa coinvolgere ogni parte di sé in modo credibile, parlando anche senza pronunciare alcuna parola. Proprio quest’ultimo punto sembra aver preso piede negli ultimi anni, portando sempre più attori a “trasformarsi”, prendendo e perdendo peso, pur di rispondere nella maniera più adeguata alle richieste per un determinato ruolo (in realtà, diversi attori hanno affrontato in carriera almeno...

COMIC CON INTERNATIONAL 2014: COSA SUCCEDE A SAN DIEGO?...

Dal 24 al 27 luglio si svolgerà a San Diego il Comic Con International 2014, cioè la convention annuale dedicata a tantissimi generi diversi (fantascienza, fantasy, horror…) che presenta approfondimenti, preview ed interviste interessanti riguardo ad anime, manga, fumetti, videogiochi, animazione, romanzi, serie tv e film in uscita.  La manifestazione, nata nel 1970, si tiene da più di 40 anni sempre a San Diego e sempre nel periodo estivo: originariamente dedicata solo ad alcuni argomenti di nicchia, si è allargata di anno in anno, riuscendo a coinvolgere un numero davvero impressionante di fan e addetti ai lavori. Il Comic Con è, ormai, diventato un vero e proprio punto di riferimento, uno degli incontri più attesi dell’anno. Ma chi interverrà questa volta? Gli ospiti più attesi sono Daniel Radcliffe, che, dopo essere entrato nel cuore di grandi e piccini grazie all’interpretazione di Harry Potter, sta affrontando una serie di impegni cinematografici molto diversi, come ad esempio il fantasy/horror “Horns”, Channing Tatum, che con Ron Perlman, Christina Applegate e Guillermo Del Toro presenterà “Il libro della vita”, Colin Firth, chiamato a presentare con Samuel L. Jackson la sua nuova pellicola “Kingsman”, Michael Douglas, già amatissimo Ant Man, Jack Black e Quentin Tarantino, chiamato a discutere della graphic novel ispirata al suo Django Unchained. Il Comic Con International 2014 promette, però, grandi eventi e sorprese: interverranno la Fox, la Warner Bros Pictures, la 20th Century Fox, Nickelodeon, i Walt Disney Animation Studios e la Paramount Pictures e, da giovedì a sabato, sarà possibile assistere a presentazioni ed incontrare attori, registi e sceneggiatori di prodotti come Community, Star Wars, 24, Lego, Pokemon, Teen Wolf, Sailor Moon, Hannibal, Bones, Game of Thrones, Fifa 14, Arrow, Sleepy Hollow, I Simpsons, Doctor Who, The Vampire Diaries e Salem. I fan potranno...

COLORI ED EMOZIONI: MOVIES IN COLOR...

Movies in color è un progetto nato dalla fantasia e dallo spirito d’osservazione di Roxy Radulescu: durante la visione di Skyfall, Roxy rimase colpita dall’uso dei colori all’interno delle scene, tanto da concentrarsi più sulla scenografia che sulla trama. La curiosità la spinse a cercare, con l’aiuto di Photoshop, lo spettro di colori utilizzati nei fotogrammi più interessanti, per trovare quelle importanti connessioni che, in modo più o meno evidente, legano in ogni film scelte registiche, luoghi, sfondi, costumi ed emozioni. Perché ogni colore provoca una reazione, suscita determinate emozioni e modifica lo stato d’animo di uno spettatore che lui lo voglia oppure no. Se per alcune scene questo procedimento è evidente, pensiamo ai colori sempre forti ed in contrasto usati da Wes Anderson piuttosto che al rosso acceso scelto da Tarantino per il sangue delle sue vittime sullo schermo, per altre pellicole le scelte cromatiche, pur attente, passano quasi inosservate, agendo di nascosto: eppure, nonostante l’assenza di particolari tonalità accese, film drammatici come Shining, Alien o Il Cigno Nero riescono comunque a trasmettere un senso di oppressione e inquietudine. La stessa cosa vale per i film d’animazione o comici, a cui bastano poche tonalità per trasmettere sentimenti positivi. Se poi consideriamo un capolavoro come Schindler’s List, il ruolo centrale del colore diventa evidente. L’idea originale di Roxy Radescu è diventata prima un blog, poi una pagina Facebook: le still vengono spesso pubblicate per argomenti e intere settimane vengono dedicate a specifici registi (Federico Fellini, Wim Wenders, Frank Oz, Spike Jonze…), ma è sempre possibile fare delle richieste. Nel sito viene pubblicato tutto, comprese le ultimissime uscite o i film in bianco e nero. Perché anche un’ombra grigia può dire mille...

SIMMETRIA, PUNTO DI FUGA, SUSPENCE E CITAZIONE: 4 REGISTI E LA LORO FIRMA Giu03

SIMMETRIA, PUNTO DI FUGA, SUSPENCE E CITAZIONE: 4 REGISTI E LA LORO FIRMA...

Cosa notiamo di solito in un film? La recitazione degli attori coinvolti, una storia avvincente, convincente, emozionante, una colonna sonora che ci travolge nel mezzo di una scena particolarmente importante, la battuta perfetta al momento giusto…. eppure, a volte dimentichiamo che, se un film funziona, è anche, e soprattutto, merito del regista. I registi dirigono, muovono le pedine, cambiano la prospettiva, spesso ingannano il loro pubblico, rimanendo sempre, perfettamente, nascosti. O quasi. Ogni regista ha il suo stile, qualcosa che lo identifica e lo rende apprezzabile: esistono, però, registi un po’ più identificabili di altri, famosi per la cura riservata a determinati dettagli o passati alla storia per aver inventato punti di vista del tutto nuovi. Qualche esempio? WES ANDERSON Nato nel 1969, Wesley “Wes” Anderson è un regista, uno sceneggiatore ed un produttore statunitense. Realizza il suo primo film nel 1996, ottenendo da subito quel grande successo di critica e pubblico che ancora oggi lo accompagna ad ogni nuova pellicola: Un colpo da dilettanti, Rushmore, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling, Fantastic Mr. Fox, Moonrise Kingdom e Grand Budapest Hotel. Ciò che accomuna tutti i suoi film, oltre al ritorno ciclico di determinati attori (fra cui gli ormai mitici Bill Murray, Owen Wilson, Adrien Brody e Jason Schwartzman) ed il ruolo centrale della colonna sonora (David Bowie, Nico, Velvet Underground, ma anche Seu Jorge, autore delle musiche per Steve Zissou), è la presenza quasi ossessiva di inquadrature perfettamente simmetriche. La simmetria attraversa trasversalmente tutte le opere di Anderson, contribuendo a quell’atmosfera un po’ artificiale che spesso si incontra nelle scene più diverse: una stanza, la hall di un albergo, un campo aperto, una tenda da campeggio, un pulmino della scuola, un personaggio ripreso frontalmente, un personaggio ripreso di...

ALZI LA MANO CHI È MORTO: GLI ATTORI CON PIÚ DECESSI IN CARRIERA Apr15

ALZI LA MANO CHI È MORTO: GLI ATTORI CON PIÚ DECESSI IN CARRIERA...

Gli attori di Hollywood sono spesso protagonisti di classifiche più o meno utili, dedicate agli argomenti più diversi: chi guadagna di più? Chi si è sposato più volte? Chi è stato arrestato e per quale reato? E poi la più utilizzata di sempre: chi è il più bello di tutti? Fra tutti questi elenchi, però, i più interessanti sono sempre dedicati alle curiosità legate a certe interpretazioni, piuttosto che ai ruoli che diversi attori tendono a scegliere più spesso: c’è chi fa sempre il cattivo, chi si dedica solo a film comici e c’è chi… muore. Esatto, sembra che per alcuni grandi nomi del cinema internazionale morire sul grande schermo sia inevitabile: uccisi brutalmente, affogati, precipitati, travolti da una mandria impazzita (niente scherzi, è successo davvero), sacrificati in un estremo atto d’eroismo… passare a miglior vita per alcuni è davvero un must! Ma quali sono gli attori che tendono a trapassare più spesso? ATTENZIONE, SPOILER!! – LEONARDO DI CAPRIO. Ebbene sì, l’idolo delle teenagers degli anni ’90, delle teenagers del primo decennio del nuovo millennio e, probabilmente, di tante teenagers ancora di là da venire non si è mai risparmiato, morendo per ben 9 volte: Pronti a morire, Poeti dall’inferno (e già questi due titoli dovrebbero far capire tante cose), Romeo+Giulietta, Titanic, Blood Diamond, The Departed, J. Edgar, Django Unchained ed Il Grande Gatsby. Sempre se vogliamo sorvolare sul finale sospeso di Inception… – BRUCE WILLIS. Un mito: simpatico, spesso sorprendente, capace di interpretare ruoli diversissimi, anche se perfetto per la parte da duro. Chi non lo ha adorato ne La morte ti fa bella? Chi non ha corso con lui, soffrendo per ogni ferita in Die Hard? Chi non ha gioito a vederlo sparare a destra e sinistra, apparentemente a casaccio, ne I Mercenari? ...

“FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO”: LE 100 MIGLIORI CITAZIONI CINEMATOGRAFICHE Mar10

“FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO”: LE 100 MIGLIORI CITAZIONI CINEMATOGRAFICHE...

L’American Film Institute (AFI) stila dal 1998 alcune delle più interessanti liste dedicate al cinema americano: 100 Film (1998), 100 Star (1999), 100 Eroi e Cattivi (2003), 100 Film da applausi (2006)… Nel 2005, ben 1500 addetti ai lavori (artisti, studiosi, critici) si sono riuniti per stabilire le 100 Migliori Citazioni Cinematografiche, creando una lista eterogenea ed interessantissima, grazie alla quale è possibile rivivere la storia del cinema: basta dare un’occhiata alle prime posizioni per ritrovarsi fra grandissimi titoli ed interpretazioni da Oscar!  All’interno dell’elenco, le pellicole più citate sono Casablanca, Il Mago di Oz e Via Col Vento (che occupa il primo posto con l’indimenticabile “Francamente me ne infischio“), mentre gli attori e le attrici più nominati sono, fra gli altri, Bette Davis, Marlon Brando (che occupa seconda e terza posizione), Tom Hanks ed Al Pacino. Certo, l’ordine scelto per alcune delle citazioni può destare qualche perplessità: ad esempio, la mitica battuta “Bond. James Bond” è solo ventiduesima (mentre “Agitato, non mescolato” è addirittura novantesima), “Dopotutto, domani è un altro giorno” si trova al 31° posto, “Beh, nessuno è perfetto” è quarantottesima e l’urlo più famoso del cinema, “Adrianaaaaaa”, è solo 80°. Allo stesso modo, si sente la mancanza di alcune citazioni cult, tipo “Sedadavo??” da Frankenstein Junior (nell’originale, “SedaGIVE??”), l’urlo finale di Braveheart, la presentazione di Massimo Decimo Meridio ne Il Gladiatore, piuttosto che una qualsiasi battuta pronunciata da Samuel L. Jackson in Pulp Fiction (forse la sua migliore prova d’attore). La lista AFI rimane comunque una delle più complete raccolte mai stilate, in grado di celebrare non solo gli attori, ma anche gli sceneggiatori e gli scrittori, che, pur messi in secondo piano, sono “colpevoli” della nascita di grandi personaggi iconici quasi quanto chi li interpreta. Quali battute verranno incluse nella...

I VINCITORI DEGLI OSCAR 2014...

Dopo una lunghissima attesa, sono stati finalmente annunciati i vincitori degli Oscar 2014: la cerimonia, tenutasi al Dolby Theatre di Los Angeles, è stata condotta da una inarrestabile Ellen DeGeneres, che si è divertita a prendere un po’ in giro e a coinvolgere alcuni fra i più famosi e potenti attori di Hollywood. A fare il pieno di statuette è stato Gravity: ben 7 premi, fra cui 6 tecnici ed 1 per la miglior regia ad Alfonso Cuaròn. Grandi risultati anche per 12 Anni Schiavo, che si porta a casa gli ambitissimi riconoscimenti per il Miglior Film, la Miglior Sceneggiatura Originale e la Migliore Attrice Non Protagonista, Lupita Nyong’o. Gli altri attori premiati sono stati Jared Leto, Cate Blanchett (forse la più bella della serata) e Matthew McGonaughey, che ha soffiato (meritatamente) la statuetta come Miglior Attore Protagonista ad un deluso Leonardo Di Caprio, alla sua quinta nomination: quello di Di Caprio, 31 nomination in carriera e solo 3 premi vinti, sta diventando un vero e proprio “caso” fra i fan dell’attore, che, soprattutto tramite i social network, lo hanno reso protagonista di meme, vignette e divertentissimi video di protesta, al motto “Leo deserves an Oscar” (o era “The Oscar deserves Leo”?). Tanti i momenti divertenti della serata: dall’ennesima caduta di Jennifer Lawrence sul red carpet, si passa a Benedict Cumberbatch che saltella dietro agli U2 al momento delle foto, al fattorino che entra in scena e dà un po’ di pizza agli attori presenti in sala, mentre Brad Pitt fa il cameriere portando piatti a destra e sinistra. Già cult il momento Twitter: decisa a creare il tweet più ritweettato al mondo, Ellen DeGeneres ha, infatti, scattato il selfie più bello di sempre, coinvolgendo Meryl Streep, Julia Roberts, Channing Tatum, Brad Pitt, Angelina...