Le 50 migliori canzoni del 2014 secondo NME!...

Dicembre è arrivato ed è tempo di bilanci: cominciamo dalla colonna sonora dell’anno che sta per concludersi! NME (New Musical Express), rivista settimanale britannica dedicata alla musica e specializzata, in particolare, nel rock e nei suoi derivati, ha recentemente pubblicato sul proprio sito la lista delle 50 migliori canzoni del 2014! Ecco le “tracks” premiate dalla rivista, dalla numero 50 alla numero 1! Alt-j – Hunger of the Pine David Bowie – Sue (or a Season of Crime) Ariel Pink – Put your number in my phone Gruff Rhys – American Interior Flying Lotus – Never Catch Me (ft. Lamar) Sun Kill Moon – Ben’s my friend Juce – Call you out SBTRKT – New Dorp New York (ft. Koenig) Ex Hex – Hot and Cold La Roux – Uptight Downtown Sleater – Kinney – Bury our Friends Protomartyr – Scum Rise! Morrisey – Kiss me a lot Sharon Van Etten – Everytime the sun comes up Noel Gallagher – In the Heat of the Moment Manic Street Preachers – Futurology The War on Drugs – Under the Pressure Death from Above 1979 – White is red Lana Del Rey – Ultraviolence Cherry Glazerr – Had the dollaz Perfume Genius – Queen Slaves – Where’s your car Debbie? Interpol – All the rage back home Taylor Swift – Shake it Off Mac DeMarco – Passing out Pieces Warpaint – Disco//Very St Vincent – Prince Johnny Damon Albarn – The Selfish Giant Run the Jewels – Close your eyes (and count to fuck) Jamie T – Love is only a heartbeat away Alvvays – Archie Marry Me Iceage – The Lord’s Favourite Shamir – I know It’s a good thing Jack White – Lazaretto Jungle – Busy Earning Merchandise – Little Killer Lana Del Rey...

BLACK FRIDAY: DI COSA SI TRATTA?...

Il Black Friday, o Venerdì Nero, è il venerdì successivo al giorno del Ringraziamento, che cade sempre il quarto giovedì di novembre: questa giornata, diventata molto popolare durante gli anni ’60, viene celebrata negli Stati Uniti (ma la tradizione sta cominciando a coinvolgere anche altri paesi) come l’inizio dello shopping natalizio. I grandi centri commerciali e le multinazionali aprono la stagione degli acquisti invernali applicando fortissimi sconti (anche dell’80%) sulla propria merce: in particolare, il Black Friday è caratterizzato dalle lunghissime code di consumatori, che passano anche tutta la notte davanti ai negozi per poter conquistare i ricercatissimi Door Busters, cioè prodotti dal prezzo particolarmente conveniente, proposti in numero limitato. Le famose corse di mamme, papà, giovani e meno giovani fra le corsie e gli scaffali che ci vengono proposte ogni anno dipendono proprio da questo fenomeno. Il termine “Black” non ha origini certe: secondo alcuni, sarebbe riferito al terribile traffico che si crea durante la corsa ai negozi; secondo altri, il nero era il colore con  cui i commercianti segnavano i guadagni all’interno dei registri contabili (le perdite venivano, invece, segnate in rosso). Normalmente, a seguire il Black Friday, c’è anche il Cyber Monday, pensato per tutti coloro che non sono riusciti a recarsi di persona nei centri commerciali: durante il primo lunedì dopo il Thanksgiving, gli e-commerce e i negozi online propongono promozioni estremamente vantaggiose, continuando idealmente il lavoro iniziato dalle grandi catene la settimana precedente. In realtà, sia per quanto riguarda i negozi che i siti per lo shopping, le offerte sono spesso presenti già giorni prima (alcuni sfruttano il Ringraziamento per attirare un maggior numero di clienti). Il Venerdì Nero e il Lunedì “Informatico” sono considerati importantissimi indici per comprendere la predisposizione all’acquisto del popolo americano durante le feste natalizie:...

BRUCE E BRANDON LEE: MISTERI ANCORA IRRISOLTI?...

Il 27 novembre del 1940 nasceva negli Stati Uniti uno dei personaggi simbolo della seconda metà del ‘900, un’icona sia dal punto di vista sportivo, che culturale: Bruce Lee. Cresciuto in Cina, il “Piccolo Drago” (questo il significato del suo nome cinese Lǐ Xiǎolóng) si impegnò nell’apprendimento delle arti marziali, approdando presto al cinema: dai ruoli più piccoli, alle parti da protagonista, il cammino di Bruce Lee venne sempre caratterizzato dalla forza, dalla tenacia e dalla determinazione. Una determinazione che gli consentì di sintetizzare anche i principi del Jeet Kune Do, “la via del pugno che intercetta”. Brandon Lee, figlio di Bruce e di Linda Emery, intraprese la stessa carriera del padre, impegnandosi nella recitazione e nelle arti marziali: viene ricordato come uno dei simboli degli anni ’90, soprattutto per aver interpretato Eric Draven nel film cult “Il Corvo”. Bruce e Brandon Lee non sono accomunati solo dal percorso nel mondo dello spettacolo: i due condividono, purtroppo, anche una fine prematura e inaspettata. Il primo morì il 20 luglio del 1973: impegnato nel progetto “Game of Death”, Bruce Lee si era recato a casa dell’attrice Betty Ting Pei per discutere del copione alla presenza del produttore Raymond Chow. Colto da una terribile emicrania, assunse un potente medicinale, l’Equagesic: poco dopo cadde in un sonno profondo da cui non si risvegliò mai. L’attore era già stato vittima di un incidente simile solo pochi mesi prima, quando era stato trasportato d’urgenza all’ospedale per un edema cerebrale da cui sembrava essersi ripreso. Le ipotesi riguardanti il suo decesso sono svariate, ma i più pratici sostengono che la morte sia stata probabilmente causata da una reazione allergica ad uno dei componenti del farmaco assunto quella mattina. 20 anni dopo, anche Brandon Lee subì lo stesso destino: il 31...

PUBBLICITÁ E SLOGAN: LE CAMPAGNE PUBBLICITARIE CHE RESTANO...

Il mondo dell’advertising è caratterizzato da prodotti che vanno e vengono, filmati e immagini più o meno convincenti, giochi di parole e jingle che rimangono in testa: alcune campagne pubblicitarie restano, altre invece no. Alcune pubblicità sfruttano l’ironia: – Volvo “Con sette posti. Ci dispiace.” – Apertura del cafè all’interno del Museo di Van Gogh – Pepsi Light e le sue casse leggerissime: così leggere da fluttuare – BMW Vs. Jaguar – Hat Hut Weber: “E’ il cappello.” – Post-it: “Comprare Post-it!” – Durex Extra Large Altre, invece, fanno leva sui sentimenti e le emozioni più forti: – American Disability Association: “Per alcuni è l’Everest” – Campagna canadese per le Paralimpiadi: “Unstoppable”, cioè inarrestabile – Staedtler: “Dove tutto inizia.” – Save the Children India: “Non possiamo farlo succedere nemmeno per un altro mese”. Impiegato del mese. Alcune campagne pubblicitarie funzionano perché sono basate su idee geniali, a volte semplicissime: – Floriano Bookstore – IBM: Smart Ideas for Smart Cities – LEGO Svezia: “Crea” Spesso, a fare la fortuna di alcuni prodotti sono, poi, gli slogan con cui vengono lanciati: fra i più famosi in Italia si potrebbero citare l’Amaro Lucano (Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano!), la Bistefani (E chi sono io? Babbo Natale?), il Crodino (L’analcolico biondo che da impazzire il mondo), la Nutella (Che mondo sarebbe senza Nutella?), Grey (Ottimo direi!), Levissima (Altissima, Purissima, Levissima), Pic (Già fatto? È Pic!) o la Red Bull (Red Bull ti mette le aaaliiii!). Ma anche a livello internazionale esistono slogan che hanno fatto la storia (dal famosissimo “No Martini, no party”, al “Just Do It” della Nike, passando per “Think Different” di Apple, “Ciripiripì Kodak” e “I’m loving it” di McDonald’s). Divertenti, commoventi, emozionanti, irritanti… le pubblicità ci circondano, portando con sé messaggi...

BRUCE FARRER: UNA LETTERA DAL PASSATO...

  Bruce Farrer è un insegnante di inglese in pensione: a 72 anni, vive in Canada e si occupa di spedire ai propri studenti lettere dal loro passato. Cosa vuol dire? Durante i suoi anni di attività, con una carriera trascorsa per la maggior parte alla Bert Fox High School a Fort Qu’Apelle (un paese di 2mila abitanti), Bruce Farrer ha spesso assegnato ai suoi ragazzi un compito molto particolare: scrivere una lettera di 10 pagine indirizzata a se stessi, 20 anni dopo. I suoi studenti dovevano scrivere un testo privato, da chiudere in una busta e non far leggere a nessuno (compreso il professore), ed un testo più generico, da consegnare come compito in classe: quello che sembrava un semplice passatempo o un modo per trascorrere tranquillamente qualche ora era però molto di più. Nessuno poteva immaginare, infatti, che Bruce Farrer avrebbe mantenuto la sua promessa, rintracciando i giovani scrittori con tutti i mezzi possibili, dal passaparola, a Facebook, a veri e propri trucchi da investigatore. Ne è derivata una lezione importante: alcuni sono stati felici, altri sorpresi, altri imbarazzati. Ma il professore ha cercato di confortare tutti, perché è normale essere un po’ ingenui ed immaturi a 14 o 15 anni. Tanti hanno intrapreso strade completamente diverse dal previsto, alcuni hanno realizzato i propri sogni, altri, purtroppo, sono morti prima di ricevere la lettera, per incidenti, malattie, suicidio: solo in questi casi, il professor Farrer ha aperto le lettere, per capire se fosse il caso o meno di inviarle alle famiglie, con il rischio di riaprire una vecchia ferita. A raccontare la sua storia ci ha pensato la WestJet, con un video bellissimo ed emozionante. E voi? Cosa direste a voi stessi fra 20 anni? Oppure, che consiglio dareste a voi stessi...

I VIP E LE CATTIVE ABITUDINI: ARRESTI DA STAR...

Gli amanti del gossip lo sanno: i vip e le cattive abitudini sono spesso compagni inseparabili. C’è chi si fa trascinare in una rissa, chi guida sotto l’effetto di sostanze illegali, chi prende di mira la polizia, chi si lancia in atti osceni… alcuni sono protagonisti di storie assurde, altri di episodi decisamente negativi: Johnny Depp che presenta uno dei premi degli Hollywood Awards barcollando e parlando un po’ a fatica è solo l’ultimo degli esempi che si possono fare per rappresentare debolezze e comportamenti discutibili delle star. Non mancano, poi, arresti e relative foto segnaletiche: errori giovanili, eccessi dettati dall’abuso di alcool o droghe, incomprensioni e provocazioni all’indirizzo delle forze dell’ordine sono alla base della maggior parte degli episodi più particolari… vediamone qualcuno! ELVIS PREASLEY venne arrestato nel 1956 a Memphis. Come mai? Fermatosi in una stazione di servizio per fare benzina, il re del rock venne riconosciuto e circondato da moltissimi fan. Il proprietario del distributore gli chiese di spostare l’auto, innescando una rissa (a quanto pare, la risposta alla domanda fu un pugno in faccia). Il cantante venne arrestato e immortalato in una foto segnaletica d’annata. MICK JAGGER venne arrestato con l’amico e compagno di band KEITH RICHARDS nel 1967: per loro l’accusa fu di possesso di sostanze stupefacenti. I due vennero condannati a tre mesi di reclusione, poi convertiti in libertà condizionale. AL PACINO venne arrestato nel 1961, a soli 21 anni, per porto abusivo d’arma da fuoco. DAVID BOWIE venne arrestato a New York, nel 1967: i poliziotti entrarono nella sua stanza all’American Rochester Hotel e lo trovarono con Iggy Pop, due persone dello staff e 182 grammi di marijuana. Vennero arrestati tutti insieme e Bowie concluse la vicenda pagando una multa di 2000 dollari. Durante il processo, il...

#RejectedStarWarsTitles: quando il titolo del film non convince!...

Nelle ultime ore, J. J. Abrams, produttore, sceneggiatore, regista e compositore statunitense, ha rivelato quale sarà il titolo del settimo capitolo della saga di Star Wars, in uscita nelle sale americane il 18 dicembre 2015: “Star Wars – The Force Awakens”, cioè “Il Risveglio della Forza”. Dal momento dell’annuncio, confermato anche dalla Disney, si è scatenata su Twitter una vera e propria “battaglia” a suon di #RejectedStarWarsTitles, un tag ormai diventato trend mondiale grazie al quale milioni di fan hanno espresso il loro disappunto, pubblicando una serie di titoli finti, divertenti e un po’ cattivelli: una lunga serie di alternative addirittura più apprezzabili della scelta ufficiale. I più hanno semplicemente commentato: “Perché? La Forza era andata a dormire?”, ma tanti si sono cimentati in stati davvero simpatici, che sicuramente esprimono una critica, ma indubbiamente fanno tantissima pubblicità gratuita al progetto. Qualche esempio? Un sondaggio di Buzzfeed ha rivelato che solo il 9% degli intervistati apprezza il titolo ufficiale, il 40% sostiene che qualsiasi cosa sarebbe meglio del precedente “La Minaccia Fantasma” e la maggioranza crede che niente potrà mai superare “L’impero colpisce ancora”. Ciò che più colpisce in tutta questa vicenda è, comunque, la mobilitazione di fan e appassionati in tutto il mondo, evidentemente interessati a quello che si preannuncia come un film davvero epico, almeno per quanto riguarda il cast: gli eventi narrati saranno ambientati 30 anni dopo le vicende de “Il Ritorno dello Jedi” (1983) e vedranno la partecipazione non solo di nuovi nomi (John Boyega, Adam Driver, Daisy Ridley), ma anche l’intervento dei tre mitici protagonisti originali (Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie Fisher)!  ...

WHATSAPP E LA DOPPIA SPUNTA BLU: CHI HA PAURA DEL “VISUALIZZATO”?...

Ebbene sì, alla fine è successo. Una delle applicazioni più amate di sempre ha fatto il grande passo, inserendo un aggiornamento che ha già fatto discutere: stiamo parlando di WhatsApp e la doppia spunta blu. Cosa è successo? Nelle scorse ore, la piattaforma di messaggistica istantanea più utilizzata degli ultimi anni ha modificato nuovamente il suo aspetto, introducendo la temibile doppia V colorata, ad indicare che un messaggio inviato è stato letto (il nuovo strumento comprende anche i gruppi: qui la spunta si “accenderà” quando tutti gli utenti avranno letto il messaggio). La nuova legenda comprende, quindi: una V per il messaggio inviato due V per il messaggio correttamente consegnato e due V blu per il messaggio visualizzato Questo cosa comporterà? Dal punto di vista del funzionamento dell’applicazione, questa aggiunta non genererà praticamente alcuna vera modifica, ma quasi sicuramente porterà ad un cambiamento nel comportamento dei suoi utilizzatori. Giustificazioni come “magari ha il telefono spento”, “forse è lontano dal cellulare”, “non avrà visto la notifica” e scuse come “avevo lasciato il cellulare da un’altra parte”, “mi si è scaricato proprio nel momento in cui avevo iniziato a risponderti” o simili non avranno più significato: chi invia saprà chi ha letto e chi ha ricevuto un messaggio scomodo dovrà decidere come comportarsi sapendo che una visualizzazione senza risposta verrà subito notata. A questo proposito, un’ulteriore novità è quella delle Informazioni: tenendo il dito premuto sul messaggio inviato, si aprirà una piccola finestra grazie alla quale sarà possibile sapere l’orario esatto in cui un messaggio è stato letto… incredibile, vero? WhatsApp e la doppia spunta blu toglieranno il gusto di comunicare oppure, al contrario, porteranno a conversazioni più schiette e sincere (effetto sicuramente positivo)? Mentre l’opinione pubblica si divide, resta il fatto che l’incertezza, il gusto di...

L’ANANAS DI PSYCH: UNA RICERCA LUNGA 8 STAGIONI...

Per tutti gli appassionati della serie televisiva statunitense che unisce in modo irriverente commedia e investigazioni, la frase “l’ananas di Psych” non cela alcun mistero: i fan di Shawn e Gus sono talmente abituati a scene improbabili, balletti, canzoni e travestimenti, da essere stati ormai trascinati quasi sicuramente nella ricerca di questo frutto tropicale, nascosto (ma anche mostrato platealmente) praticamente in ogni episodio. Ma cosa potrebbero dire tutti gli altri? Partiamo dall’inizio! Psych, detective comedy drama, è andato in onda per 8 stagioni, per un totale di 121 episodi, dal 2006 al 2014: la serie ha per protagonista Shawn Spencer (interpretato da James Roday), figlio di un ex poliziotto, capace di grandi intuizioni e dotato di un incredibile sesto senso. Incuriosito da un fatto di cronaca capitato nella sua città, Santa Barbara, decide di intromettersi nelle indagini in corso, aiutando il dipartimento di polizia a scoprire il colpevole: le sue intuizioni sono però troppo precise, e i detective cominciano a sospettare che Shawn sia, in realtà, coinvolto nel crimine. Per tirarsi fuori dai guai, il protagonista è costretto ad inventarsi una capacità psichica superiore, che lo rende un vero e proprio sensitivo. Quando la polizia accetta e “digerisce” le sue dichiarazioni e comincia a servirsi di lui per risolvere casi, Shawn apre con l’amico di infanzia Gus (Dulè Hill) una agenzia investigativa di detective sensitivi: la Psych. La gag dell’ananas compare nella serie già dal pilot: James Roday aveva nascosto uno di questi frutti sul set, senza rivelare le sue intenzioni a nessuno. Durante le riprese, in modo del tutto spontaneo ed improvvisato, ha recuperato l’ananas e, rivolgendosi all’amico, ha esclamato: “Ce lo portiamo per il viaggio?”. La frase e l’apparizione di quel frutto un po’ assurdo piacquero così tanto alla produzione, da diventare...

LO SPOT PER HALLOWEEN DI IKEA: TERRORE ASSICURATO!...

Lo spot per Halloween di Ikea è, forse, uno dei messaggi pubblicitari più belli di quest’anno: un breve filmato fatto circolare sul web a partire da Youtube, realizzato prendendo ispirazione da Shining, uno dei capolavori di Stanley Kubrick. Cosa si vede nello spot? La macchina da presa si trova alle spalle di un bimbo impegnato a vagare per i corridoi di Ikea a bordo del suo triciclo: l’atmosfera è cupa e il rumore delle ruote sul pavimento e i tappeti è praticamente identico a quello che si può ascoltare nella pellicola originale. Il piccolo Danny supera rapidamente luci tremolanti, lampadari che oscillano emettendo inquietanti lamenti, misteriose figure che spostano tende e spiano i visitatori, palle da tennis che rotolano (a richiamare la pallina con cui Jack Torrance/Jack Nicholson gioca durante il film), giocattoli minacciosi illuminati da fasci di luce fortissima e persino un mobile con una scritta al contrario (REDRUG – REDRUM)… e alla fine? Il bimbo svolta l’ultimo angolo, supera luci rosse e fumo, e si ritrova davanti a due gemelle, che in realtà non sono gemelle: sono i suoi genitori, vestiti come le bambine assassinate in Shining, che, in modo abbastanza ridicolo, invitano il figlio ad andare a pagare con loro (da “come play with us, Danny” a ” come pay with us, Danny”). Danny è spaventato e si copre il volto con le mani: le luci si riaccendono e i genitori, questa volta vestiti da mamma e papà, lo esortano a raggiungerli. Lo spot per Halloween di Ikea, ideato dalla sede di Singapore, è diventato in pochissimi giorni un vero e proprio cult, merito di una formula che ha come obiettivo il prendere in giro se stessi e il marchio per cui si lavora: la pubblicità, infatti, annuncia che il 31...

PULP FICTION HA COMPIUTO 20 ANNI!...

Uscito nelle sale statunitensi il 14 ottobre del 1994, Pulp Fiction ha compiuto 20 anni! Apprezzato dalla critica, che gli assegnò una Palma d’Oro ed un Oscar, ed amato come un vero e proprio cult dal pubblico (oltre 200 milioni di dollari al box office), Pulp Fiction è stato protagonista di tanti articoli, saggi, studi ed è stato citato così tante volte in film, telefilm e cartoni animati da essere entrato in modo indelebile nel cuore dei fan di Tarantino e, in generale, degli appassionati di cinema. Basti pensare che il sito Rotten Tomatoes lo classifica come “Fresh”, con un giudizio positivo che raggiunge il 94% dei votanti ed un punteggio medio di 9/10. A decretare il successo della pellicola sono stati non solo la trama originale (ancora oggi moderna ed attuale), il montaggio “circolare” e la bravura di tutti gli attori coinvolti, ma anche un serie di piccole curiosità che hanno alimentato il mito di Tarantino e dei suoi film. Vediamone qualcuna! – Secondo alcune indiscrezioni, Daniel Day-Lewis avrebbe voluto interpretare Vincent Vega. Tarantino gli preferì John Travolta. – Anche Mia (Uma Thurman) avrebbe dovuto essere interpretata da un’altra attrice: Julie-Louis Dreyfus! Gli impegni per Seinfeld le impedirono, però, di prendere parte al progetto. – Il portafoglio sfoggiato da Jules (Samuel L. Jackson) al termine del film apparteneva, in realtà, a Quentin Tarantino: chissà se all’epoca il regista aveva previsto che quella scritta – BAD MOTHERF****R – sarebbe stata copiata e riproposta migliaia di volte, diventando un vero e proprio must! – Anche la macchina guidata da Vincent Vega apparteneva a Quentin Tarantino, ma venne sfortunatamente rubata durante le riprese. – La parola F**K viene pronunciata piuttosto spesso in Pulp Fiction… ben 265 volte! A battere questo risultato è un altro film di...

IL RITORNO DI TWIN PEAKS: 9 EPISODI NEL 2016!...

I fan di Twin Peaks in tutto il mondo da ieri sono in agitazione: David Lynch, ideatore e regista di alcuni episodi della serie, ha confermato ufficialmente il ritorno di uno dei prodotti televisivi di culto più amati degli anni ’90. “Cari amici di Twitter… sta succedendo di nuovo!” Cosa significa? Significa che, a 25 anni dalla fine della seconda stagione, il canale Showtime manderà in onda – nei primi mesi del 2016 – 9 nuovi episodi di Twin Peaks, scritti e diretti proprio da David Lynch: non un remake, né un prequel, ma un vero e proprio terzo capitolo, che si svolgerà ai giorni nostri, tornando all’atmosfera magica della piccola cittadina americana (in realtà, inesistente) a 5 miglia dal confine col Canada, riprendendo le fila di un discorso interrotto con un po’ di mistero nel 1991. Ma qual è la trama di Twin Peaks? La storia è ambientata nello stato di Washington e ruota, almeno inizialmente, attorno al ritrovamento del cadavere di Laura Palmer, figlia dell’avvocato Leland e ragazza molto popolare. L’opinione pubblica è sconvolta: com’è potuto accadere qualcosa di simile in un paesino dove si conoscono letteralmente tutti? La domanda “Chi ha ucciso Laura Palmer?” diventa un tormentone a cui il Detective Cooper cerca di dare una risposta: andando avanti nelle indagini diventerà, però, chiaro (sia a Cooper che allo spettatore) che la protagonista non è Laura e il suo assassinio non è il problema principale. Piuttosto, a farla da padrone sono le forze magiche esercitate dalla cittadina di Twin Peaks ed i misteri sepolti appena sotto la superficie. Gli elementi che hanno determinato il successo della serie tv sono da ricercare nella capacità di regia e attori di restituire un’atmosfera surreale e vagamente minacciosa, ma anche nell’abilità di Lynch di mescolare...

LA RADIO ITALIANA COMPIE 90 ANNI!...

«Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo». Questo il primo messaggio trasmesso dalla neonata Radio Italiana alle 21 del 6 ottobre 1924. Strumento di informazione e conoscenza, voce dei totalitarismi e della resistenza, testimone e portavoce di innovazioni ed eventi epocali, controllata, minacciata, liberata… la radio è stata ed è tutto questo e tanto altro ancora. Nasce come URI nel ’24, diventa EIAR nel ’27 e subisce un’ultima trasformazione nel ’44, come RAI: trasmette concerti, diffonde notizie, aiuta gli alleati, fa risuonare le case degli italiani con le dichiarazioni di guerra e pace di metà ‘900, dà risultati sportivi (la prima partita di calcio, Italia – Uruguay viene trasmessa il 25 marzo del 1928), diventa simbolo della trasgressione e della rivoluzione, moltiplicandosi e dando spazio a nuove forme musicali, nuovi linguaggi e nuovi ideali. Annuncia l’assassinio di Kennedy nel ’63, quello di Lennon nell’80; porta le comunicazioni cifrate di Radio Londra e del “Colonnello Buonasera” e i discorsi di Mussolini alle folle oceaniche; sostiene la voce di Badoglio all’alba dell’armistizio e quella di Corrado, “la guerra è finita!”; annuncia il disastro di Chernobyl e la strage di Via D’Amelio; celebra l’oro di Mennea e la vivacità culturale dell’ultimo trentennio del ‘900… chi non si è emozionato almeno una volta ascoltando la radio? Chi non ha trovato la sua canzone preferita? Chi non...

APPLE_IT: UN PROFILO FALSO PRATICAMENTE PERFETTO!...

Twitter ha un nuovo protagonista! Si chiama Apple_IT ed è un profilo falso, creato appositamente per prendere un po’ in giro il colosso americano ed i suoi clienti: agli ignari utenti che si rivolgono all’account chiedendo assistenza, Apple_IT risponde, infatti, con ampie dosi di ironia, sarcasmo e nonsense, creando slogan improbabili e divertenti. L’iPhone si piega solo per adattarsi a noi e non costringerci a stare in posizioni scomode, se le app non funzionano meglio non aprirle, il nuovo countdown per l’autoscatto ti fa sentire sempre come a Capodanno.. insomma, per ogni dubbio c’è una spiegazione brillante! Ecco qualche...

5 FILM CULT DEGLI ULTIMI 20 ANNI DA NON PERDERE...

Stilare una classifica che ha per protagonisti 5 film cult non è mai facile: arrivati alla fine si vorrebbe sempre ricominciare, magari cambiando la metà dei titoli scelti. Se prendiamo, poi, in considerazione il cinema internazionale degli ultimi 20 anni, le pellicole in grado di creare un linguaggio del tutto nuovo ed influenzare registi, attori e spettatori sono state davvero tantissime… 5 posti non bastano proprio. Però, creare un elenco è sempre divertente e permette di scoprire qualche curiosità interessante in un mondo vasto e complesso come quello del cinema: perciò, non prendetela troppo sul serio e, se vi va, suggerite nei commenti la vostra classifica personale! E ora… partiamo! 1 – PULP FICTION  “Ezechiele 25.17. Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.” Diretto da Quentin Tarantino e lanciato ufficialmente nel 1994, Pulp Fiction ha cambiato per sempre il linguaggio cinematografico, creando un mix originale fra gangster stories, commedia nera, thriller, noir, dramma e dialoghi surreali: in quanti hanno imitato il twist di Uma Thurman e John Travolta? In quanti hanno citato Samuel L. Jackson, sognando di poter essere tosti quanto il suo personaggio (ma, magari, meno sanguinari)? In quanti si sono chiesti cosa ci fosse nella...