Febbre da remake: film che si potrebbero evitare...

Da diversi anni a questa parte, al cinema è dilagata la febbre da remake: non una novità, se si considera che molti campioni d’incassi (Scarface, per dirne uno) derivano da opere precedenti, ma è innegabile che la cosa stia oggi sfuggendo un po’ di mano. Ok, qualche remake ha avuto successo – il genere horror, per esempio, ne ha ampiamente giovato – ma questo non significa dover dirottare tutte le produzioni verso questo ambito rischiosissimo: avete presente il remake di Psyco, no? Sembra quasi che remake (e reboot, e sequel, e prequel) siano diventati una mania: Ghostbusters al femminile – carino, ma evitabilissimo – l’ennesimo Assassinio sull’Orient Express (anche se il cast è da urlo e le prime foto ufficiali fanno ben sperare), Ocean’s Eleven, sempre al femminile, un nuovo Blade Runner, l’infinita saga di Star Wars, con svariati spin off in lavorazione… Ovvio, meglio non fare di tutta l’erba un fascio: alcuni progetti sembrano notevoli. Il trailer del nuovo IT, per esempio, è arrivato a bomba meno di un mese fa e ha convinto anche i più scettici. Però, c’è un però: possibile che non si trovino spazio e fondi per screenplay completamente originali? Possibile che ciclicamente si debba ritornare ai titoli di maggiore successo per giocare sul sicuro? Possibile che non esistano più pellicole intoccabili, da lasciare da sole nella loro perfezione? Possibile che un buon film (così come una buona serie tv) sia al 95% destinato a diventare il primo capitolo di una storia infinita, fatta di 2, 3, 4, reboot, spin off e prequel? Ecco, se questa lotta alla febbre da remake vi sembra esagerata, di seguito troverete un lunghissima lista di film attualmente presi in considerazione per un make over: forse, alla fine, sarete d’accordo anche voi! – Ace...

Marilyn Monroe: diva senza tempo...

Vorrei essere felice. Ma chi lo è? (Marilyn Monroe)  Di Marilyn Monroe si è detto tutto e il contrario di tutto. Nata l’1 giugno del 1926 (fra meno di un mese ricorrerà il suo 91° compleanno), Norma Jean Mortenson – o Baker, secondo il certificato di battesimo – ebbe un’infanzia difficile, costellata dall’assenza di una figura paterna, l’allontanamento dalla madre e l’affido a più di dieci diverse famiglie: si sposa la prima volta ancora giovanissima e cerca da subito di sfondare, prima come modella e poi come attrice. La fama arriva alla fine degli anni ’40, portandole un difficile carico di tristezza e incertezza: Norma Jean e Marilyn diventano due persone diverse, accomunate solo da una grande fragilità. La morte, forse un suicidio, arriva il 5 agosto del 1962 e la consegna alla storia: ancora oggi, a decenni dalla scomparsa, la Monroe è considerata un’icona senza paragoni. Ma siete sicuri di sapere tutto su di lei? Ecco alcune curiosità che la riguardano: forse, dopo la lettura, comincerete a vedere questa meravigliosa attrice sotto una luce diversa! – Radio Plane: questo è il nome della fabbrica in cui Norma Jean e il primo marito lavorano durante la seconda guerra mondiale. La futura stella di Hollywood piega i paracadute e dipinge le fusoliere: un giorno, però, arriva in azienda il fotografo David Conover, che, notata la sua incredibile bellezza, le chiede di scattare una foto e si fa dare anche la licenza per utilizzare l’immagine. La foto fa il giro degli Stati Uniti e Norma Jean viene eletta Miss Lanciafiamme: la strada del cinema si aprì inaspettatamente. – Marilyn Monroe: non è chiaro da dove sia saltato fuori il suo nome d’arte. C’è chi dice abbia preso spunto dal nome proprio della moglie di Arthur Miller,...

10 divi della vecchia Hollywood: carisma, fascino e talento da vendere!...

Quando si pensa alla vecchia Hollywood, vengono subito in mente alcuni nomi iconici, attori e attrici che hanno fatto la storia non solo per il loro talento, ma anche per l’incredibile fascino ed un innegabile carisma. Oggi partiamo dagli attori più cool che siano mai esistiti: ecco 10 divi della vecchia Hollywood! – Humphrey Bogart (1899 – 1957): uno dei volti più riconoscibili di sempre, talmente unico nel suo genere da diventare metro di paragone per chiunque abbia tentato la strada della recitazione dopo di lui. Parlando di Bogart, Hemingway disse: “Il volto d’uomo più interessante che abbia mai conosciuto”. E, in effetti, così veniva percepito anche dal pubblico: affascinante, misterioso, carismatico, sempre impegnato in ruoli da uomo imperfetto, fragile, eppure mosso da valori solidi, come la lealtà e la generosità. Una parte del suo successo arrivò, forse, anche dal suo matrimonio – glamour e invidiatissimo – con la divina Lauren Bacall. – Frank Sinatra (1915 – 1998): The Voice in Italia, Swoonatra nel resto del mondo (“swoon”, cioè “svenire”… proprio l’effetto che il cantante faceva sulle sue fan!). Bellissimo, carismatico, talentuoso, affascinante, divertente e anche, a tratti, scandaloso: Sinatra incise in vita circa 2200 canzoni, per un totale di oltre 60 album. Praticamente nessun’altro ha raggiunto questi numeri, lasciando “Old Blue Eyes” da solo, sulla vetta, ammirato da tutti gli altri (Michael Jackson compreso). Non solo un cantante, però: partecipò anche a 53 film, imponendosi per i suoi tanti talenti! – Dean Martin (1917 – 1995): si fece conoscere in coppia con Jerry Lewis, recitando il ruolo di quello calmo, cool, affascinante, tranquillo, misurato ed elegante. Fortunato con le donne, ma mai esagerato o antipatico. Ebbe tantissimo successo anche da solo, non solo come cantante, ma anche come attore: Elvis (ELVIS!!) lo definì...

San Valentino 2017: le coppie da film che ci hanno fatto sognare...

Il 14 febbraio è una data controversa: c’è chi è innamorato e lo grida al mondo, chi è innamorato e lo dimostra tutti i giorni, chi è innamorato e si scorda di San Valentino, chi è single e insegue, chi è single e ha gli occhi a cuoricino, chi è single e a metà febbraio inizia a disprezzare tutto il mondo. Insomma, ogni reazione è valida! Qualsiasi sia il vostro atteggiamento nel giorno dell’ammmmmmore, è innegabile che il cinema abbia saputo utilizzare questo particolare aspetto dell’esistenza umana, regalandoci coppie iconiche, che hanno segnato generazioni, dando spesso vita ad aspettative tristemente disattese (oppure no?). Vediamo le 10 coppie da film che ci hanno fatto battere il cuore:   1 – Rossella O’Hara e Retth Butler, cioè Vivien Leigh e Clarke Gable in Via col Vento: LA coppia per eccellenza, sia per la storia d’amore travagliata, che per il fascino e la bellezza di entrambi i protagonisti. Lei un po’ altezzosa e vanitosa, lui duro e magnetico: una coppia quasi senza paragoni, che ancora oggi viene citata e ricitata. “So solo che ti amo.” “Questa è la tua disgrazia.” 2 – Ilsa Lund Laszlo e Rick Blaine, cioè Ingrid Bergman e Humphrey Bogart in Casablanca: un altro capolavoro, un’altra coppia storica. Lui cinico, quasi indifferente, lei bellissima, tormentata, spaventata: si lasceranno alla fine (SPOILERRRRRR!), ma ricordando l’amore che li ha fatti ritrovare. “Avremo sempre Parigi.” 3 – Rose DeWitt Bukater Dawson Calvert (sigh!) e Jack Dawson, cioè Kate Winslet e Leonardo DiCaprio in Titanic: quante lacrime, quanta tristezza, quanta emozione…. Ma se le si fosse spostata un pochino su quella zattera a quest’ora lui sarebbe vivo! Lei ricca, ricchissima, bella e ribelle, sull’orlo della disperazione, lui povero, poverissimo, ma pieno di speranze e promesse: si innamorano, ma...

Le inquadrature perfette che hanno fatto la storia del cinema...

Le 5 inquadrature perfette. Ok, le 10 inquadrature perfette. Forse è meglio sceglierne direttamente 25…. alla fine ho perso il conto e ne ho messe a decine! Scegliere le inquadrature perfette, quelle che hanno condizionato la storia del cinema, cambiando per sempre il modo di pensare alle regia, non è affatto facile: ogni regista ha saputo dare spazio ai suoi racconti in modo unico, costruendo nuovi mondi, sorprendendo con colori e luci, ma anche ombre e oscurità. Alcuni dei film che ho incluso nella galleria andrebbero praticamente copiati e incollati al 100%: Il Petroliere, The Revenant, Vertigo, Le Iene, Il buono il brutto e il cattivo… come si fa a scegliere una sola inquadratura? Io, comunque, ci ho provato, arrivando fino all’ultimissimo Arrival, un film forse un po’ difficile, un po’ lento, complesso, ma – trovo – bellissimo. Forse il più bello degli ultimi anni. Quali sono le vostre inquadrature perfette? Suggeritele nei commenti!   Inquadrature perfette: Nosferatu Inquadrature perfette: Preferisco l’ascensore Inquadrature perfette: La passione di Giovanna D’Arco Inquadrature perfette: Un Chien Andalou Inquadrature perfette: Il mago di Oz Inquadrature perfette: Tempi Moderni Inquadrature perfette: Quarto Potere Inquadrature perfette: Casablanca Inquadrature perfette: Roma Città Aperta Inquadrature perfette: Viale del Tramonto Inquadrature perfette: Un tram che si chiama desiderio Inquadrature perfette: Cantando sotto la pioggia Inquadrature perfette: La finestra sul cortile Inquadrature perfette: Quando la moglie è in vacanza Inquadrature perfette: Sentieri Selvaggi Inquadrature perfette: Vertigo Inquadrature perfette: Intrigo Internazionale Inquadrature perfette: Psyco Inquadrature perfette: Lawrence d’Arabia Inquadrature perfette: 8 1/2 Inquadrature perfette: Il buono il brutto e il cattivo Inquadrature perfette: Il Laureato Inquadrature perfette: 2001: Odissea nello Spazio Inquadrature perfette: L’esorcista Inquadrature perfette: Rocky Inquadrature perfette: Incontri ravvicinati del terzo tipo Inquadrature perfette: Apocalypse Now Inquadrature perfette: Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora Inquadrature perfette: I predatore dell’arca perduta...

Oltre La La Land: i migliori musical! Gen30

Oltre La La Land: i migliori musical!...

Nelle ultime settimane, complici anche le tantissime nomination a praticamente ogni premio esistente, La La Land ha riportato alla ribalta un genere dato periodicamente per morto, che – però – non ha mai davvero perso colpi, trasformandosi ed adattandosi a periodi e mode: il musical. Che siano commedie musicali, adattamenti, trame basate su grandi successi, opere originali o drammi più “adulti”, questi film raccolgono sempre un mix di opinioni contrastanti, generando interessanti discussioni, mai scontate: lo stesso La La Land, dopo un inizio incredibile, sta attraversando una sorta di “calo di fama”, con le prime critiche all’indirizzo di storia, attori e scelte musicali. Bene o male, tutti i musical hanno attraversato la stessa instabilità: alcuni si sono difesi meglio di altri, entrando nella storia. Ma quali sono i migliori musical? Ecco una lista – non in ordine di preferenza – che raccoglie alcuni fra i migliori esempi del genere: come al solito, se manca qualcuno, segnalatecelo nei commenti! – Spettacolo di varietà (The Band Wagon – 1953): la scena più famosa, per altro ripresa da Emma Stone e Ryan Gosling, vede come protagonisti Fred Astaire e Cyd Charisse, impegnati in una meravigliosa ed elegantissima danza a due, che raggiunge incredibili note di romanticismo. Fred Astaire è una sicurezza, ancora oggi praticamente inimitabile. – Cantando sotto la pioggia (Singin’ in the Rain – 1953): non solo Gene Kelly. Anche Donald O’Connor e Debbie Reynolds hanno contribuito a rendere questa pellicola una pietra miliare del genere: Moses Supposes, Good Morning, Make ‘em laugh, You were meant for me e la stessa Singing in the rain sono entrate nell’immaginario collettivo grazie all’enorme talento dei protagonisti e anche grazie a qualche citazione inaspettata. Vi ricordate cosa canticchia Alex durante una delle sue aggressioni in Arancia Meccanica? – Hair...

Razzie Awards 2017: la lista dei peggiori film dello scorso anno!...

I Razzie Awards nascono nel 1981 per volontà di John J. B. Wilson, pubblicitario statunitense: chiamati in realtà, Golden Raspberry Awards, cioè Lamponi Dorati, vengono chiamati Razzie per la somiglianza col verbo inglese “to razz”, cioè “prendere in giro”. Le statuette, lamponi appoggiati a nastri Super8 del valore complessivo di 4.97 dollari, vengono assegnati a Los Angeles, il giorno prima dei più famosi ed attesi fratelli maggiori Academy Awards, ai film peggiori dell’anno passato: si premiano, se così si può dire, tantissime categorie, includendo non solo i film, la regia e la sceneggiatura, ma anche le singole interpretazioni degli attori coinvolti. Piccola differenza dagli Oscar: la stessa persona può essere nominata per più titoli! Nella storia dei Razzie Awards, alcuni nomi hanno davvero ottenuto un incredibile successo: Sandra Bullock, per esempio, è l’unica ad aver ricevuto nello stesso anno sia Razzie che Oscar (2010), Sylvester Stallone ha ottenuto ben 10 premi (su ben 31 nomination), compreso il titolo di “Peggior attore del XX secolo” – statuetta che, al femminile, è andata a Madonna – mentre Adam Sandler, nello stesso anno, ha ottenuto i premi come Peggior Attore e Peggior Attrice, per il film Jack e Jill (ad oggi l’unico film ad aver vinto in tutte le categorie). Le nomination ai Razzie Awards 2017 sono, come sempre, divertenti e spietate: il più nominato è Batman V Superman, ma non mancano candidature per Suicide Squad, Collateral Beauty (il cui cast è stato quasi interamente preso in considerazione), Indipendence Day e Zoolander 2. Ecco tutte le candidature: PEGGIOR PREQUEL, REMAKE O SEQUEL Alice Through the Looking Glass Batman v Superman: Dawn of Justice Blair Witch The Divergent Series: Allegiant Fifty Shades of Black (rip-off of Fifty Shades of Grey) Independence Day: Resurgence The Legend of Tarzan London Has...

Film controversi: le pellicole che hanno creato scandalo...

La storia del cinema è costellata da esempi di film controversi, in grado di creare scandali e generare reazioni contrastanti: non solo pellicole dichiaratamente politiche o legate ad avvenimenti storici, ma anche – e soprattutto – commedie e horror, considerati irriverenti, violenti o addirittura sacrileghi. Quali sono le pellicole che hanno incontrato maggiori problemi in fase di pubblicazione e distribuzione? – L’ultima tentazione di Cristo: il film del 1988 di Martin Scorsese vede come protagonista un incredibile Willem Dafoe, chiamato ad interpretare un Gesù imperfetto, pieno di dubbi, colto ad immaginare la propria vita “normale”, senza il peso del legame con Dio e del suo ruolo fra gli uomini. Come è facile immaginare, la pellicola, che già in fase di realizzazione aveva creato più di un problema, venne vietata in diversi stati, fra cui Filippine e Cile. In altri paesi, Francia compresa, suscitò reazioni anche violente. – La Casa: il film horror di Sam Raimi del 1981 venne immediatamente accusato di violenza inutile e gratuita (compresa una scena di stupro ai danni di una delle protagoniste). Come è facile immaginare, l’argomento – possessioni demoniache – non ha facilitato il compito di chi aveva realizzato la pellicola: nonostante questo, il film ha ottenuto un ottimo successo, dando vita ad una trilogia e a diverse citazioni parodistiche. – La Passione di Cristo: il film di Mel Gibson del 2004 scatenò controversie legate a praticamente ogni elemento, dalle lingue scelte (aramaico e latino con sottotitoli durante tutto il corso del film) ai toni ritenuti antisemiti, fino alla violenza realistica e davvero dolorosa da guardare. In particolare, la rappresentazione della flagellazione di Cristo, con sangue e dettagli estremamente accurati, provocò vere e proprie rivolte, oltre che malori al cinema. – Psyco: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non...

I film di Natale degli ultimi anni da vedere assolutamente! Dic13

I film di Natale degli ultimi anni da vedere assolutamente!...

Dopo i film vintage e le pellicole anni ’80 e ’90, è finalmente giunto il momento dei film di Natale degli ultimi anni da vedere assolutamente! Prenderemo in considerazione gli ultimi 16 anni, con titoli decisamente dedicati al tema “festività” ed altri che, invece, conservano solo la giusta atmosfera. 1 – Il Grinch (2000): il film, diretto da Ron Howard, vede un’incredibile prova di Jim Carrey, impegnato in una credibilissima versione del Grinch, cioè del simpaticissimo – ma cattivissimo, almeno con le sue battute al vetriolo – “mostro” verde che odia il Natale e i vicini abitanti di Chinonsò. Naturalmente, come tutte le fiabe di Natale, anche questa storia ha un lieto fine, che dimostrerà il vero significato di questa festa così importante e, soprattutto, dell’amore. 2 – Polar Express (2004): diretto da Robert Zemeckis e tratto dall’omonimo libro illustrato di Chris Van Allsburg, il film è stato girato con la tecnica del “motion capture”, cioè dell’animazione digitalizzata in 3D realizzata partendo dalle interpretazioni di attori reali, fra cui Tom Hanks. La pellicola è dedicata ad un viaggio alla ricerca di Babbo Natale, che porterà grandi e piccoli in luoghi da sogno! 3 – A Christmas Carol (2009): un altro film di Zemeckis realizzato con la “performance capture”, anche questa versione del Canto di Natale di Dickens conserva le emozioni e le atmosfere dell’originale, in un lungo esame della natura umana. Il Natale, come sempre, avrà il potere di rendere il protagonista migliore. 4 – Elf (2003): la commedia di Jon Favreau che ha per protagonista Will Ferrell è forse una delle migliori commedie natalizie di sempre, colma di momenti imbarazzanti e teneri, sempre affrontati con tanta ironia. Cosa fareste se foste cresciuti nel Villaggio di Babbo Natale e doveste affrontare per la prima...

I film di natale anni ’80 e ’90! Dic06

I film di natale anni ’80 e ’90!...

Dopo aver parlato dei film di Natale vintage da non perdere assolutamente, è giunto finalmente il momento per i film di Natale anni ’80 e ’90, cioè in pratica quelle pellicole che è facile vedere in tv ogni anno, fin dal mese di novembre: come per l’articolo precedente, anche in questo caso verranno inclusi lungometraggi dichiaratamente natalizi ed altri che non parlano di festività, ma che, per atmosfera e tematiche, in qualche modo si adattano al periodo. 1 – Il Canto di Natale di Topolino (1983): diretto da Burny Mattinson, la pellicola Disney si basa sul romanzo “Canto di Natale”, che Dickens pubblicò nel 1843. Come per l’originale, anche questo film di animazione ripercorre in circa mezz’ora le avventure di Scrooge/Paperone, visitato dall’amico defunto Marley/Pippo e da tre spiriti per recuperare la propria umanità e comprendere il significato del Natale. Partecipano praticamente tutti i più importanti personaggi Disney, compresi Topolino, Minnie, Paperino, Paperina, Qui, Quo e Qua, Cip e Ciop, Lady Cocca, Nonna Papera e i coniglietti: il risultato è una fiaba tenera e divertente, che fa davvero ripensare alle radici profonde di questa festività. 2 – Una Poltrona per Due (1984): il film di John Landis è diventato un cult nel tempo, in modo quasi inaspettato. Oggi, se per caso alla Vigilia di Natale il film non viene trasmesso, il pubblico puntualmente si lamenta: ormai è una vera e propria tradizione! Inizialmente pensato per la coppia comica Gene Wilder – Richard Pryor, venne poi passato al duo Eddie Murphy – Dan Aykroyd, che riuscì a dare vita ad una commedia divertente e irriverente, che sfrutta il Natale come ambientazione perfetta per una storia di sconfitta e vittoria! 3 – I Gremlins (1984): diretto da Joe Dante e scritto da Chris Columbus, il film...

I film di Natale vintage da rivedere assolutamente! Nov29

I film di Natale vintage da rivedere assolutamente!...

Dopo aver parlato delle tradizioni natalizie più famose, per rafforzare ancor di più la sensazione che le feste siano alle porte, ecco la lista dei film di Natale vintage da rivedere assolutamente! Si tratta di pellicole degli anni ’40, ’50, ’60 e ’70, così belle da diventare cult: abbiamo riunito sia film che parlano esplicitamente di questa festività, sia film che in apparenza non c’entrano nulla, ma che conservano la magia tipica di questo periodo dell’anno. Ecco chi abbiamo scelto! – Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971): questa meravigliosa pellicola, diretta da Mel Stuart e basata sul romanzo di Roald Dahl, vede una delle più iconiche interpretazioni di Gene Wilder, vero e proprio genio della comicità e non solo. La storia è semplice, il lieto fine assicurato: dopo tante scene un po’ improbabili e coloratissime, Charlie Bucket, bimbo povero di denaro ma ricco di buoni sentimenti, riesce a sfruttare l’occasione della vita, riscattando i tanti anni di difficoltà passati da lui, dalla madre e dai simpaticissimi nonni. A dimostrazione che l’essere sinceri e semplici ripaga sempre! – Il miracolo della 34ª strada (1947): la pellicola diretta da George Seaton – ripresa per un dolcissimo remake nel 1994 – ha ottenuto ben tre statuette agli Oscar del ’48, compreso un riconoscimento per Edmund Gwenn, che nel film interpreta Kris Kringle. La storia inizia con un Babbo Natale ubriaco ed una sostituzione a sorpresa, corredata da false accuse e spionaggio aziendale… insomma, anche questa pellicola è ricca di buoni propositi e sentimenti e non tradisce chi vuole un lieto fine! – Pomi d’ottone e manici di scopa (1971): il film, un misto di animazione e live action davvero impressionante, è diretto da Robert Stevenson e vede la partecipazione di Angela Lansbury (proprio la signora...

Da Bruce Lee all’Oscar: Jackie Chan...

Jackie Chan, nome d’arte di Chan Kong-Sang, è il famosissimo attore, regista, cantante, produttore, artista marziale, comico, sceneggiatore, imprenditore, stuntman e doppiatore cinese che è stato in grado, in oltre 200 film, di reinventare completamente un genere, unendo non solo uno stile di combattimento divertente ed originale, ma anche la mimica tipica del cinema muto americano. I film di Jackie Chan, dal primo all’ultimo, presentano una “violenza pulita” perché mai eccessiva, mai disturbante, ma sempre caratterizzata da un pizzico di ironia e di auto ironia: le coreografie degli scontri sono curate nel minimo dettaglio, come veri e propri balletti, sono veloci e sempre armoniose. Jackie Chan non uccide i suoi nemici con rabbia, ma li fa cadere a terra come sacchi di patate, magari facendo una faccia buffa: perfino le scene più incredibili suscitano emozioni positive. Ma da dove ha iniziato Jackie Chan? Chén Long, questo il nome con cui è conosciuto in Cina, frequenta l’Opera di Pechino dall’età di 7 anni all’età di 17, allenandosi molto duramente (i maestri non si prendono la responsabilità dell’eventuale morte dell’allievo) nelle arti marziali, nel ballo e nel canto, diventando una delle “Sette piccole fortune”, cioè dei migliori studenti. Sembra che la strada lo porti verso una carriera da stuntman o da attore classico, ma Chan ha in mente qualcos’altro. Fin dagli anni ’70, comincia a lavorare ai film d’azione dei fratelli Shaw, prima come controfigura, poi come attore: ben presto, decide di passare dietro alla macchina da presa. Il suo primo vero successo, nel 1978, è Snake in the Eagle’s Shadow, seguito poi dal cult Drunken Master: da regista, il primo titolo 100% made in Jackie Chan è Police Story. Diventa famosissimo in Cina, iniziando a creare pellicole con uno stile completamente nuovo, commedie d’azione programmate...

CinemaSins: nessun film è senza peccato Nov10

CinemaSins: nessun film è senza peccato...

Nato nel 2014 per opera di due appassionati di cinema, Jeremy Scott e Chris Atkinson, il canale Youtube CinemaSins contiene tutto ciò che un amante di film potrebbe volere: critiche intelligenti e divertenti, che non risparmiano nemmeno i grandi capolavori! La maggioranza dei video editati dai due si intitola, infatti, “Everything wrong with…” : si tratta di montaggi di pochi minuti (da 4 a 20, più o meno), durante i quali il narratore – generalmente Scott – conta tutti i peccati, cioè tutti i difetti dei film presi in considerazione. Si va dalla scrittura banale e le scene ripetitive (i due sono particolarmente critici nei confronti del genere horror, che ha fatto di alcuni cliché la sua spina dorsale), alla cattiva recitazione e alla regia disattenta, passando per buchi nella trama, errori logici, scene fisicamente impossibili, effetti visivi mal realizzati e deus ex machina capaci di sconvolgere la storia in modo più o meno credibile: il tutto è realizzato con tantissima ironia, senza dimenticare anche qualche appunto completamente fuori contesto (la critica “in questa scena, la protagonista non è la mia fidanzata” comprare piuttosto spesso!). I peccati vengono segnalati in un counter che, per alcune pellicole prese particolarmente di mira (Scott e Atkinson sembrano non apprezzare i lavori di Bay e di Snyder, per esempio), arriva a segnalare numeri anche altissimi! Contemporaneamente, però, i due sottolineano anche i meriti della pellicola, spesso portando indietro il counter: per “The Hateful Eight” di Tarantino, per esempio, la sola colonna sonora di Morricone ha portato ad uno sconto di ben 5 peccati. Scene originali, buona recitazione, scelte registiche emozionanti, colonne sonore particolarmente curate fanno riguadagnare un po’ di terreno ai film, ma, come sottolineano dagli stessi creatori di CinemaSins, nessun film è senza peccato! Ecco perché nel...

Come celebrare Halloween? Tornando al classico!...

Halloween si sta avvicinando a grandi passi: c’è chi si prepara scegliendo un costume, chi si informa sui dolci tipici o le ricette a tema e chi, invece, sta organizzando un party, cercando di trovare il perfetto film horror. Che ne dite di tornare al classico? Diverse pellicole degli anni ’30, ’40 e ’50 sono ricordate ancora oggi come vere e proprie icone, capaci di creare un nuovo linguaggio, una mitologia, consacrando per sempre i personaggi principali ed alcuni degli interpreti. Qualche esempio? Dracula (1931): il film di Tod Browning e Karl Freund, adattamento di un’opera teatrale del ’27 a sua volta basata sul romanzo del 1897 di Bram Stoker, è ricordato come uno dei migliori lungometraggi dedicati al tema “vampiri” e come rampa di lancio di due dei suoi protagonisti, Bela Lugosi e Edward Van Sloan. Una curiosità: la pellicola viene spesso citata non solo per l’incredibile abilità di Lugosi, affascinante e spaventoso, ma anche per la totale assenza della colonna sonora che, in origine, era limitata solo ai titoli di testa (venne scelto Il Lago dei Cigni) Frankenstein (1931): un altro film basato su un’opera teatrale a sua volta nata dal riadattamento dell’omonimo romanzo di Mary Shelley, la pellicola di James Whale viene citata come pietra miliare del genere. Alcuni elementi – lo scienziato pazzo, l’aiutante gobbo, il fulmine come mezzo per riportare in vita i cadaveri ed il make up del mito Jack Pierce utilizzato per il Mostro (zip e chiodi compresi) – sono entrati per sempre nella tradizione del cinema dell’orrore, citati e rivisti in centinaia di pellicole. Il film ottenne all’epoca un successo inaspettato, portando fama immediata anche all’interprete Boris Karloff. La mummia (1932): la pellicola di Karl Freund si basava sulla recente riapertura della tomba di Tutankhamon (1922)...

Bela Lugosi: il divo del cinema horror che non è mai morto...

La storia di Bela Lugosi, una delle vere star del cinema horror, è interessante quanto oscura, segnata da guerre, dipendenze e scelte sbagliate. Bela Ferenc Dezso Blasko nasce a Lugoj nel 1882 e dalla sua città natale decide di prendere il nome d’arte: Bela Lugosi è ancora un giovane attore quando viene arruolato come tenente di fanteria per combattere durante la Prima Guerra Mondiale. Al suo ritorno, si impegna per creare un sindacato e diventa membro attivo della sinistra del suo paese, ma nel 1919 scappa prima in Germania e poi negli Stati Uniti, dove può cominciare la sua lunghissima carriera cinematografica. Fin da subito viene, infatti, notato per l’eleganza, per lo sguardo ipnotico, per i modi garbati e per quell’accento europeo così strano: le sue caratteristiche e la bravura gli permettono di arrivare a Broadway, dove interpreta per la prima volta il personaggio di Dracula. Nel 1931, la Universal Pictures decide di scritturarlo e di affidargli la parte del Conte vampiro per il lungometraggio Dracula del regista Tod Browning: la pellicola ha un successo inaspettato e Lugosi diventa una star dal giorno alla notte. Il suo personaggio è aristocratico, garbato, misurato e gentile, ma, allo stesso tempo, è anche misterioso, spaventoso, oscuro: un mix che colpisce più di qualsiasi altra cosa, consacrandolo come vero mito del cinema horror. Lo stesso anno, a Lugosi viene proposto di interpretare il Mostro di Frankenstein nel film di James Whale, ma divergenze sul trucco portarono l’attore a ritirarsi dal progetto, lasciando la storica parte al rivale Boris Karloff: l’attore ungherese tornerà, poi, sui suoi passi negli anni successivi, interpretando Ygor ne “Il figlio di Frankenstein” (1939) e “Il terrore di Frankenstein” (1942) e riuscendo finalmente a diventare la Creatura nella pellicola “Frankenstein contro l’uomo lupo” (1943). Durante...