Auto usate, quando la scelta e l’acquisto diventano un ottimo affare...

Cosa cerchiamo quando decidiamo di acquistare un’auto usata? Affidabilità, sicurezza, e sotto sotto, un buon affare. Se le nostre esigenze sono chiare, e conosciamo anche il budget che possiamo utilizzare, si può passare all’azione. Ovvero decidere se acquistare l’auto presso un rivenditore o un privato. Occhi aperti e nessuna fretta. Valutiamo bene  l’auto che magari ci ha subito stregato, cerchiamo di conoscere il suo passato, controlliamo lo stato degli pneumatici, gli ammortizzatori, chiediamo se il veicolo è rimasto coinvolto in qualche incidente. Ma soprattutto, facciamo massima attenzione ai chilometri percorsi che, nella maggior parte dei casi, diventano il perno della trattiva, e non solo. Ebbene sì, questo è un tasto dolente in quanto, ogni giorno, la cronaca ci racconta di spiacevoli sorprese che potremmo avere qualche mese dopo il nostro acquisto. Ed è proprio recente l’ennesima storia che racconta di una truffa, di auto usate con i km truccati. A praticarla, un’autofficina che manometteva i contachilometri. In che modo? Attraverso software piratati di case automobilistiche internazionali e strumentazioni varie. Concediamoci dunque il giusto tempo per scoprire eventuali raggiri, misuriamo tutti gli aspetti prima di prendere la decisione definitiva e fare l’acquisto tanto desiderato che ci assicurerà i vantaggi immaginati. Ancora dubbi? Il marchio Volkswagen rappresenta una buona soluzione. Da sempre icona di affidabilità e sicurezza nel settore automobilistico, ha prodotto negl anni svariati modelli adatti a qualsiasi tipo di esigenza personale o lavorativa. Acquistare un’auto usata Volkswagen è dunque un ottimo affare per chi vuole risparmiare senza rinunciare a elevati standard di qualità. Volkswagen t5 usato, soffermiamoci proprio su questo modello disponibile in varie versioni. A proporre questa vettura usata è tra gli altri l’autosalone multimarche Autohaus Moser, fondato nel 1955, che punta sin dal primo giorno della sua attività alla piena soddisfazione del...

Le 5 serie tv da non perdere su Netflix (+ 1 novità attesissima)!...

Netflix Italia propone ormai da qualche anno un catalogo leggermente ridotto rispetto al fratello maggiore statunitense: questo non significa che manchi la qualità! Prodotti originali o provenienti da altre piattaforme, cartoni animati, commedie, drama e storie fantascientifiche degne del miglior cinema anni ’80… insomma, i titoli distribuiti di alto valore sono davvero tanti, adatti a ogni gusto! Ma quali sono le serie tv da non perdere su Netflix? Vediamone 5! 1 – Better Call Saul: spin-off di quel capolavoro che è stato Breaking Bad (a sua volta interamente caricato all’interno del catalogo Netflix), BCS ha saputo smarcarsi piuttosto in fretta da pericolosi paragoni, facendo perno su una scrittura di altissimo livello e su personaggi credibili e carismatici. La storia è un prequel dedicato a Saul Goodman, avvocato di Walter White, e alla sua vita prima di incrociare sul suo percorso i protagonisti di Breaking Bad: arrivata alla sua terza stagione, e già confermata per una quarta, Better Call Saul è stata acclamata da pubblico e critica. Merita un tentativo! 2 – Narcos: serie originale Netflix, concentra le sue due prime stagioni sul personaggio di Pablo Escobar, descrivendone ascesa e declino, per poi spostarsi sul Cartello di Cali e sulle trasformazioni attraversate dalla Colombia negli anni ’90. Arrivata alla sua terza stagione, è sopravvissuta ad alcuni cambi imponenti dal punto di vista della narrazione e del cast, mantenendo livelli altissimi. Girata un po’ in inglese e un po’ in spagnolo, mescolando realtà e finzione, richiede un minimo di pazienza, soprattutto all’inizio, per poi lasciare spazio a ritmi serrati e sorprese continue. 3 – Stranger Things: un’altra produzione Netflix, ma dai toni decisamente più leggeri e divertenti! Vero e proprio cult degli ultimi due anni, questa serie sci-fi riprende temi tipici del cinema anni ’80 e...

Le serie tv e il loro successo...

Le serie tv hanno un fascino particolare e sono sempre più in voga a dispetto del cinema che oggi sembra quasi abbandonato a se stesso. Si assiste sempre più ad una diffusione di questo format anche online e serie come Breaking Bad possono si possono vedere comodamente online su siti come www.justicetv.it. Ma quali sono i fattori che determinano il successo delle serie tv e del fenomeno dello streaming? Sicuramente il tempo è un fattore chiave del successo delle serie. Il tempo infatti aiuta gli spettatori ad affezionarsi al personaggio e ad entrare nella storia. Vediamo i personaggi invecchiare nel tempo e li seguiamo come se fossero davvero persone conosciute. Serie italiane e non hanno sfruttato questo filone e si sono imposti per decenni sugli schermi delle tv, basti pensare al successo delle soap opera che hanno utilizzato il fattore tempo proprio per non abbandonare mai il telespettatore. Grazie alla rete possiamo anche decidere in autonomia come e quando fruire di quella serie tv, decidendo autonomamente di andare alla ricerca di una specifica puntata o di una stagione intera. Anche le durata della visione è determinabile caso per caso. Si può decidere di rivedere un’intera serie perché ci è piaciuta particolarmente o solo perché non l’avevamo vista in precedenza. Insomma la serie tv e il formato digitale sembrano andare di pari passo e darsi man forte l’un con l’altro. Anche le uscite online delle nuove puntate sono programmate e non è possibile spesso rintracciarle su internet e questo fa sì che lo spettatore resti in attesa delle evoluzioni, fino alla puntata successiva. Inizialmente la serie tv non poteva annoverare grandi nomi ma oggi, anche i migliori registi, gli sceneggiatori e le star sembrano aver subito il fascino delle serie tv e prestano la loro...

Alitosi, combatterla con rimedi naturali...

Un problema che colpisce diverse persone e che può essere davvero fastidioso, sia per chi ne soffre che per chi sta loro accanto, è l’alitosi. Questa può avere diverse origini, da quelle più banali fino a quelle più serie, e in tali casi costringe un soggetto a sottoporsi ad una visita presso un qualche studio dentistico Roma est o di qualsiasi altra zona o località per cercare di porvi rimedio. In casi rari, invece, può essere indizio di un malessere che colpisce altre parti del corpo. Per alitosi s’intende il cattivo odore emesso dalla bocca al momento della respirazione e che può causare disagio ed imbarazzo nei contatti sociali di coloro che ne soffrono. Le cause possono andare dalla semplice errata igiene orale fino alla presenza di denti cariati o piorrea o, ancora, da problemi digestivi fino a disfunzioni renali o diabete, più raramente. Una soluzione temporanea, nell’attesa di individuare quella definitiva, è fornita da diversi rimedi naturali, che possono combattere l’alito cattivo. Alitosi e collutori naturali Tra i rimedi più antichi vi è quello di preparare dei collutori che possano non solo eliminare il cattivo odore, ma anche rinfrescare e pulire il cavo orale. Per realizzarli si utilizzano generalmente diversi oli essenziali. Il bergamotto riesce ad unire un’azione disinfettante ad una piacevole sensazione rinfrescante per la bocca. Basta mettere cinque gocce di bergamotto in una tazza d’acqua tiepida ed effettuare degli sciacqui, almeno due volte al giorno. Pure la salvia, presente in numerose paste dentifrice, può fornire un ottimo rimedio per diverse problematiche, tra cui anche l’alitosi. Si possono far cadere cinque gocce di olio essenziale di questa pianta in un bicchiere d’acqua e fare degli sciacqui con tale preparato, da ripetere anche più volte al giorno. Medesimi effetti si riesce ad ottenere...

Rifiuti particolari, ecco dove buttarli...

La raccolta differenziata è ormai una realtà e un’abitudine consolidata nel nostro Paese, dalle grandi metropoli fino ai piccoli borghi, anche grazie al supporto di aziende municipalizzate o società private impegnate nella raccolta e gestione rifiuti Roma o di qualsiasi altra località, come ad esempio può essere Nova Ecologica nella Capitale. Una sinergia tra Comuni, aziende e cittadini che quindi sta facendo superare l’annoso problema italiano dei rifiuti e del loro smaltimento. Durante la raccolta differenziata, è capitato a tutti, nonostante guide o brochures specifiche, di avere dei dubbi riguardo al contenitore dove vanno buttate alcune tipologie di rifiuti. Magari di quelli che non si producono spesso o particolari, anche per il materiale di cui sono fatti. Cerchiamo di individuare questo genere di particolarità che possono far sorgere dubbi, indicando la loro eventuale collocazione, evitando così errori nella loro raccolta. Dai peli di animali ai blister Per coloro che posseggono degli amici a quattro zampe i peli possono essere davvero un problema, anche per quanto riguarda il loro smaltimento. Tuttavia, questi, così come i capelli che troviamo sul cuscino o nel lavandino, vanno buttati generalmente nel contenitore dell’umido, in quanto biodegradabili. Comunque, vi sono anche dei Comuni che indicano di metterli in quello dell’indifferenziata. Perciò, si consiglia di verificare le istruzioni di ciascuna amministrazione locale. Le persone, poi, tendono spesso ad utilizzare confezioni che racchiudono pillole o medicinali, chiamati blister. Questi da un lato sono fatti in materiale plastico, dall’altro sono in alluminio. Di conseguenza, possono sorgere dubbi legittimi sulla loro destinazione finale, una volta vuoti. In effetti, essi vanno buttati nel contenitore della plastica. Se, però, i medicinali sono solo scaduti, ma ancora integri, vanno inseriti in appositi bidoni posti nei pressi delle farmacie. Dai contenitori di polistirolo a quelli di cartone per alimenti o...

Come avere un bagno bello e che eviti gli sprechi...

Il bagno è stato a lungo una delle stanze più trascurate di casa, ma ora i tempi sono decisamente cambiati. In molti sognano una piccola SPA casalinga, spesso però non è possibile realizzarla, per ragioni economiche e logistiche. I bagni, specie se si vive in appartamento hanno in molti casi dimensioni estremamente ridotte, ma questo non significa che non possano essere comune belli e curati. Ci sono molti elementi a cui prestare attenzione, ad esempio scegliendo tra le varie colonne doccia disponibili (vedi le colonne doccia Idroclic): stesso discorso per i sanitari ed eventuali complementi d’arredo. Spesso basta poco per cambiare il volto di un bagno, un tocco di colore o l’accessorio giusto fanno una grande differenza, rendendo subito l’ambiente maggiormente accogliente e alla moda. Se avete un bagno piccolo giocate con tinte chiare e specchi, il risultato sarà sorprendente. Se avete più spazio potete osare un po’ con marmi scuri, punti luce, piante e candele. Oltre agli aspetti prettamente estetici ci sono poi altre questioni molto importanti relative al nostro bagno. Parliamo ad esempio dei consumi dell’acqua e dell’energia necessaria per riscaldarla a dovere. I giusti rubinetti e miscelatori consentono, con un investimento iniziale minimo, di avere un bagno maggiormente confortevole, più moderno ed efficiente, anche sul fronte dei consumi. Un buon miscelatore permette di evitare ustioni o docce gelate e al contempo riduce i consumi in modo significativo. A fine anno, in bolletta la differenza si nota, e parecchio. Non si tratta solo di essere sensibili all’aspetto economico, ma anche alla tematica ambientale. Evitare sprechi non solo ci fa risparmiare denaro, ma riduce in modo rilevante il nostro impatto sull’ambiente. Se state ristrutturando il bagno di casa vostra tenetene debitamente conto nella scelta dei vari elementi. Non fermatevi solo al loro prezzo, ma considerate...

Imparare a conoscere la fotografia digitale...

Le macchine fotografiche di ultima generazione consentono di realizzare foto con una buona esposizione e messa a fuoco, sono dei veri e propri gioielli tecnologici, ma bisogna fare attenzione a non affidarsi troppo a simili tecnologie, per quanto entusiasmanti possano essere, se si desidera diventare bravi fotografi e godersi appieno quello che può diventare un passatempo di grande soddisfazione e appagamento. Con la fotografia digitale, si possono fare grandi quantità di foto, senza dover spendere cifre elevate, motivo per cui si può sperimentare molto più facilmente e arrivare a vedere quanti scatti creativi che si possono fare con le fotocamere digitali. Perché è importante consultare un corso di fotografia online Il corso di fotografia online del sito Web specializzato SolutionPhoto, consente di acquisire nozioni base di fotografia digitale in maniera totalmente gratuita. Con le nuove fotocamere digitali, si possono scattare foto molto creative e si può approcciare alla fotografia casuale. Scattando molte foto prima o poi salterà fuori qualche immagine interessante. Non c’è nulla di male in un simile approccio, ma per molti versi nega il bisogno o il desiderio di imparare. Bisogna rallentare e osservare con più attenzione le immagini che abbiamo realizzato. Perché uno scatto funziona, mentre un altro della stessa sequenza viene male? Perché l’immagine non è carica di movimento? Perché i colori luminosi sono meno intensi? Cosi facendo, si aumenterà la possibilità di avere buoni risultati e analizzando cosa c’è in certe immagini che le fa prevalere sulle altre, si possono mescolare un po’ le componenti visive per vedere cos’altro funziona. In questo modo la sperimentazione ha una sua ragion d’essere e un suo metodo. Catturare l’immagine digitale Il linguaggio della fotografia digitale, nel migliore dei casi, può causare perplessità, nel peggiore può sembrare impenetrabile. È indispensabile conoscere tutte le...

Scandali a Hollywood: da Paul Bern al caso Weinstein...

È notizia degli ultimi giorni: Harvey Weinstein, potentissimo produttore cinematografico, è stato accusato di molestie da numerose attrici statunitensi e non, che hanno raccontato – con tristezza, ma con determinazione – delle pesanti avances ricevute durante i provini, dei rapporti a cui sono state costrette, dei commenti da bullo, delle insistenze, delle minacce e della paura. Insomma, di come uno degli uomini più importanti di Hollywood fosse solito usare la sua posizione per ottenere tutto ciò che voleva. Il caso è scoppiato come una bomba, investendo volti noti e mettendo in luce quello che sembra un vero e proprio “sistema”: Weinstein non sarebbe l’unico. Il mondo del cinema e della televisione, però, non è nuovo a questo genere di confusione: gli scandali a Hollywood si ripetono con regolarità, coinvolgendo anche le personalità più amate dal pubblico. Vediamo alcuni dei casi più noti! – Shirley Temple, Marilyn Monroe, Julie Garland e Tippi Hedren sono solo alcune delle attrici che, già in tempi non sospetti, parlavano apertamente di attenzioni non richieste e carriere minacciate. L’ultima, in particolare, si allontanò dal mondo dello spettacolo dopo le insistenti avances di Alfred Hitchcock, che – all’ennesimo rifiuto – le assicurò che le avrebbe reso difficilissimo lavorare. Lei fece spallucce e se ne andò: la storia è raccontata dal film The Girl. – Paul Bern era un potente regista, sceneggiatore e produttore hollywoodiano negli anni ’20 – ’30. Si sposò nel 1932 con la bellissima Jean Harlow, ma si uccise con un colpo alla testa circa cinque mesi dopo: il motivo del suicidio non è mai stato spiegato, ma la Harlow trovò un biglietto che recitava “Cara, carissima, purtroppo questo è il solo modo per riparare lo spaventoso torto che ti ho fatto e cancellare la mia abietta umiliazione. Ti...

Jonestown e fanatismo: la fine del Tempio del Popolo...

“Jonestown” è il nome con cui veniva generalmente chiamato il Progetto Agricolo del Tempio del Popolo, una comunità fondata da Jim Jones nella Guyana nordoccidentale. Quello del Tempio del Popolo era un movimento di volontariato che univa elementi religiosi a elementi politici di stampo socialista: fondato ufficialmente nel 1955 in Indiana, si era trasferito prima in California (nel 1965) e poi, con il crescere degli adepti e delle accuse di promiscuità e attività politica segreta, in Sudamerica. In realtà, almeno nella sua premessa, l’idea di Jones era un’idea positiva e innovativa, decisamente “avanti” per l’epoca: si trattava di una comunità unita, dove non c’era razzismo e dove, forse per la prima volta in quegli anni così difficili e controversi, si tentava una seria integrazione razziale, promuovendo la tolleranza e la fratellanza. Lo stesso Jones aveva adottato con la moglie bimbi di diverse origini ed etnie, creando una famiglia allargata davvero esemplare. Con l’andare del tempo, però, il progetto si era evoluto seguendo una strada imprevista, includendo toni apocalittici, metodi di lavaggio del cervello e mobilitazione permanente: ben presto, gli abitanti di Jonestown iniziarono a vedere il resto del mondo come il nemico e iniziarono a considerare la propria comunità con una sorta di paradiso terrestre. I livelli di fanatismo crebbero esponenzialmente in tempi brevissimi e lo stesso Jim Jones cominciò a raccogliere attorno a sé la sua nuova società: allontanarsi era impossibile, andarsene significava disertare, quindi tradire. Le famiglie di alcuni adepti chiesero aiuto al Congresso degli Stati Uniti che, dopo ripetute segnalazioni, decise di intervenire con una inchiesta ufficiale: fra il 17 e il 18 novembre del 1978, il deputato Leo Ryan si recò a Jonestown con una troupe di giornalisti NBC e cominciò a fare domande ai membri della comunità. Se dopo...

Pennywise: la creatura più spaventosa di Stephen King!...

Pennywise, il clown danzante, è uno dei pagliacci più famosi della storia del cinema e della letteratura: prima fra le pagine del romanzo di Stephen King, poi nell’interpretazione di Tim Curry sul piccolo schermo, ha saputo rappresentare la paura più assoluta, il puro terrore. Lo sguardo a tratti vitreo, le espressioni sprezzanti, il tragico contrasto fra la crudezza delle immagini e l’allegria della musica da circo che l’accompagna in ogni istante… un solo personaggio è stato in grado di tormentare i sonni di grandi e piccoli per anni, diventando una vera e propria icona. Ma Pennywise non è IT: è solo una delle sue tante manifestazioni. Perché? Perché IT rappresenta tutte le paure: si trasforma, cambia essenza, modifica il suo aspetto e si adatta di continuo. Un vampiro, un licantropo, dei fantasmi, persino una mummia… Quale immagine può racchiudere tutte le precedenti, conservando lo stesso tipo di inquietante terrore? King scelse il clown. In effetti, i pagliacci sono, da sempre, piuttosto controversi: complice il trucco esagerato, le smorfie e i numeri che prevedono – spesso – cadute rovinose, litigate e finta violenza, i clown non sono mai fra i preferiti dei bambini. Se poi si torna con la memoria ai circhi più antichi e ai “freaks” (donna barbuta, donna cannone, gemelle siamesi ecc…), è ancora più facile capire perché un certo tipo di spettacolo metta irrimediabilmente a disagio il pubblico, anche oggi. Ne sa qualcosa Tim Curry: chiamato a interpretare Pennywise per la miniserie tv del 1990, l’attore si trovò improvvisamente sommerso dal trucco, costretto a rimanere in costume per ore e ore. Certo, la quantità di make up venne progressivamente ridotta (la sua incredibile espressività bastava a avanzava per ottenere l’effetto desiderato), ma difficilmente il resto del cast trascorreva del tempo con lui:...

Il caso O.J. Simpson Ago28

Il caso O.J. Simpson

Orenthal James “O.J.” Simpson è uno dei più grandi giocatori di football della storia americana: inizia la sua carriera nei campionati universitari ed è così bravo, così veloce, da venire promosso a professionista nella NFL nel ’69. Gioca per 11 stagioni con i Buffalo Bills e poi per due anni con i San Francisco 49ers: nel ’73, al picco della carriera, è il primo giocatore in assoluto a correre più di 2000 iarde in 14 partite della stagione. Abbandonato lo sport, decide – grazie alla fama conquistata con i successi sportivi e l’amore che il pubblico prova incondizionatamente nei suoi confronti – di tentare con la carriera d’attore: contrariamente a quanto si possa pensare, i suoi risultati sono piuttosto buoni e riesce persino a dar vita a qualche personaggio iconico, come lo sfortunatissimo Nordberg della serie “Una Pallottola Spuntata”. O.J. Simpson è famoso. O. J. Simpson è ricco ed ha moltissimo seguito. Ma O.J. Simpson ha anche più di un problema con la legge: oggi, per esempio, è chiuso in prigione, condannato nel 2008 a 33 anni di reclusione per rapina a mano armata e sequestro di persona. Il “caso O.J. Simpson” più famoso, però, è un altro e riguarda il duplice omicidio della seconda ex moglie del giocatore – Nicole Brown – e del cameriere venticinquenne Ronald Lyle Goldman. IL CASO O.J. SIMPSON O.J. e Nicole si erano sposati nel 1985 e insieme avevano avuto due figli: 7 anni di matrimonio scanditi, però, da violenze ripetute e accuse, fino al divorzio definitivo richiesto dalla Brown nel 1992. Lei si era trasferita in un condominio di Brentwood e lui aveva continuato con la sua carriera. Secondo la ricostruzione, la sera del 12 giugno del 1994, Nicole Brown era andata con la madre al vicino...

I parallelismi di Game of Thrones: i migliori rimandi nel corso delle stagioni...

Game of Thrones è, in questi giorni, alla ribalta: ha occupato praticamente tutti i social, le testate online, i siti, i canali televisivi… tutti ne parlano, tutti vogliono saperne di più, tutti hanno almeno una teoria. Persino chi non guarda la serie si sente coinvolto, in un gioco di meme e contro meme che dividono in due schieramenti chi è appassionato e chi non capisce cosa stia succedendo: è innegabile che questa serie abbia cambiato per sempre le carte in tavola, rivoluzionando la televisione. Una delle cose più apprezzate fin dall’inizio è stata sicuramente la capacità di creare legami, richiami, rimandi, ricollegando le stagioni fra loro, gli episodi, i personaggi, anche costruendo tantissimi momenti “lacrimuccia”. I parallelismi di Game of Thrones sono innumerevoli, ma ecco 10 fra i migliori! 1 – Mance Rayder e Jon Snow: due re, in due momenti diversi. Forti e rispettati, seguiti e aiutati, lasciati – però – soli ad affrontare altri personaggi dotati di potere: Mance Rayder affronta Jon quando è ancora alla Barriera, Jon incontra Daenerys per tentare di ottenere un’alleanza, necessaria per sconfiggere i White Walkers. I due hanno motivazioni diverse, ma sono accomunati dalla stessa caratteristica: l’orgoglio. Nessuno dei due vuole inginocchiarsi, nessuno dei due vuole tradire il proprio popolo, ma entrambi sono messi di fronte allo stesso dilemma: l’orgoglio vale la vita degli amici e delle persone che credono in loro? Il primo non ha ceduto, il secondo – forse – si. 2 – Ned Stark e Jon Snow contro Ditocorto: le mani al collo e una bella minaccia. Ditocorto sembra suscitare le stesse emozioni contrastanti negli uomini di casa Stark: Ned e Jon, in particolare, hanno utilizzato lo stesso identico metodo per cercare di mettere un freno al personaggio più viscido della serie tv!...

Eclissi solare: miti e leggende sul Sole Nero...

Una nuova meravigliosa eclissi solare ha attraversato i cieli americani nella giornata del 21 agosto 2017: nel giro di poche ore, tutti i principali social sono stati invasi da tantissime foto e video, oltre a meme e immagini simpatiche dedicate al passaggio della Luna davanti al Sole. Un passaggio che, come sempre, ha generato interessanti giochi di luce e ha proiettato strane ombre sulla Terra. Accolta con stupore e felicità, l’eclissi solare non ha sempre goduto di questo successo: per moltissimi anni, in tantissime culture, questo fenomeno così particolare ha scatenato ansia, paura e timore, alimentando la superstizione. Ancora oggi, diverse popolazioni guardano con sospetto a questa transizione, facendo affidamento su vecchie leggende e miti duri a morire. Vediamone qualcuno! Nella mitologià indù, l’eclissi solare sarebbe causata dal passaggio davanti al Sole della testa del demone Rahu, decapitato dalla divinità Vishnu. La stella verrebbe, quindi, momentaneamente inghiottita, per poi tornare a essere visibile dalla Terra, con grande sollievo degli uomini. Alcuni miti indiani, invece, sostengono che l’eclissi sarebbe dovuta alla presenza – nel cielo – di un drago: per aiutare il Sole e la Luna a combattere questo nemico, è necessario immergersi in un fiume fino alle ginocchia. E il cibo? Leggende indiane sostengono che le pietanze cucinate durante un’eclissi sarebbero velenose: per sicurezza, è meglio non mangiare nulla e gettare quanto è stato cucinato. Nella mitologia greca, l’eclissi solare è sempre interpretata come un segnale negativo. L’oscuramento del Sole era causato dall’ira delle divinità e preludeva a grandi disgrazie: lo stesso termine eclissi deriva dal greco “ekleipsis” che significa, appunto, “nascondersi”. In Africa, in particolare fra Benin e Togo, si ritiene che l’eclissi solare sarebbe causata da una lotta fra Sole e Luna. L’unico modo per fermare questo combattimento è intervenire dalla Terra...

La cucina dei tuoi sogni Lug19

La cucina dei tuoi sogni...

“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene”. Come dare torto a Banana Yoshimoto che nel suo romanzo cult “Kitchen” è riuscita in modo così sublime a trasmettere al lettore quanto una cucina possa essere il cuore di una casa. In cucina, infatti, quasi mai si cucina solo. È la stanza dove maggiormente una famiglia ha la possibilità di riunirsi. Mentre si mangia insieme, ci si confronta e si condivide. Per questo la cucina è da sempre considerata uno spazio vitale sacro e il concetto di casa ha iniziato a svilupparsi proprio intorno a quel focolare, ora sostituito dalle piastre ad induzione. La cucina è un luogo magico, dove si fanno magie con il cibo e dove accadono magie tra le persone. Proprio per questo motivo quando si acquista una cucina non si può sottovalutare o lasciare al caso nessun particolare. Lo stile che sceglieremo parlerà di noi, del nostro modo di essere, sarà il biglietto da visita per far sentire i nostri ospiti amati e accolti. Non si tratta solo di prendere le misure e scegliere un modello da un freddo catalogo. La cucina è come un vestito fatto su misura, di cui bisogna scegliere i tessuti e il “taglio” più consoni ai propri gusti e alle proprie esigenze. La cucina, però, a differenza di un vestito, è un investimento importante, perciò è indispensabile che sia di qualità per durare nel tempo e soprattutto continuare a soddisfare chi l’ha scelta. Il mercato dell’arredamento nel campo delle cucine è sicuramente vasto, ma ciò non è garanzia di qualità. “Febal casa” a Figline e Incisa Valdarno è un solido punto di...

Come arredare con gusto il proprio ufficio Lug13

Come arredare con gusto il proprio ufficio...

Molto tempo fa un qualsiasi ufficio doveva essere arredato in maniera da esprimere una certa autorità, per questo motivo generalmente venivano usati arredi molto classici. Non a caso si vedevano grandi poltrone, scrivanie e mobili di legno. Questo modo di arredare è andato perso durante il passare degli anni, lasciando posto ad uno stile più moderno, sobrio e anche semplice da poter realizzare. Nonostante ciò però per poter creare un ambiente di lavoro ottimale, rilassante e con tutti i confort, è necessario seguire una serie di dettami e considerare una moltitudine di fattori davvero molto importanti, in modo da ottenere un risultato ottimale. Brevemente verranno date tutte le informazioni necessarie sull’argomento in modo da scegliere il mobilio senza perdite di tempo. Colore delle pareti La prima cosa da considerare per quanto concerne l’arredamento di un ufficio è sicuramente l’atmosfera che si vuole creare. Naturalmente, se si tratta di un luogo dove si lavorerà spesso è necessario provvedere a creare un ambiente che sia il più rilassante possibile non troppo pesante. Per questo motivo si inizia a prendere in esame la colorazione delle pareti. Generalmente, per avere un aspetto moderno e allo stesso tempo leggero, si consigliano i colori chiari come quello crema, bianco, lilla, grigio, verde acqua e così via. Anche l’effetto pastello risulta essere davvero ottimale. La presenza dei quadri invece non è vietata però è anche vero che non devono distrarre le persone che lavoreranno all’interno dell’ufficio stesso. Scrivania, poltrona e librerie A questo punto si può tranquillamente passare alla valutazione di tutti gli arredi che dovranno essere inseriti all’interno dell’ufficio. In questo caso si parlerà di scrivanie, poltrone, librerie e ripiani che andranno utilizzati per ospitare libri e altri oggetti. Per quanto concerne la scrivania si può dire che essa deve...

10 curiosità sui film di Hollywood!...

Il mondo del cinema è ricco di grandi sorprese: attori che improvvisano, incidenti che diventano parte integrante del film, battute pronunciate a caso che poi diventano cult, pellicole a bassissimo costo che poi fanno il botto a livello commerciale e, al contrario, grandi produzioni che cadono nel nulla… nessuna produzione riesce a completare i lavori con il 100% di tranquillità! Ecco, quindi, 10 curiosità sui film di Hollywood! 1 – La maschera utilizzata nella saga horror di Halloween, quella – per capirci – indossata dall’assassino Michael Myers, non è una faccia bianca, ma una riproduzione del viso dell’attore William Shatner, cioè il Capitano Kirk di Star Trek! 2 – Le riprese del film Alien devono essere state davvero divertenti: basti pensare che, subito prima della famosa scena in cui l’alieno “uccide” il personaggio interpretato da John Hurt (quindi la primissima apparizione dell’antagonista principale della pellicola), nessuno aveva la più pallida idea di cosa stesse per accadere! Possiamo solo immaginare lo shock! 3 – Il ruolo di Jack Torrance, protagonista di Shining, doveva inizialmente andare a Robert De Niro. Il regista Stanley Kubrick, però, lo riteneva un po’ troppo psicopatico e troppo simile al suo personaggio di Taxi Driver, quindi spinse per passare la parte a Jack Nicholson. 4 – Il film horror “Scream” si sarebbe dovuto chiamare “Scary Movie”: anni dopo, il titolo andò alla serie di commedie demenziali che prendono di mira proprio i cliché del genere! 5 – In Jurassic Park, l’iconico verso del brontosauro venne creato mixando i versi di balene e asini! 6 – L’intero girato di 2011: Odissea nello Spazio è lungo 200 volte la durata complessiva del film uscito nelle sale. 7 – Dopo l’uscita di Top Gun, cult anni ’90 con un giovanissimo Tom Cruise, gli arruolamenti...

Esplorazione spaziale: verso l’ignoto...

Pianeti e stelle sono, da sempre, protagonisti di osservazioni, teorie, poesie, canzoni, opere d’arte: aztechi, cinesi, indiani, arabi, antichi greci… tutte le popolazioni, fin dagli arbori della civiltà, hanno passato notti col naso all’insù, cercando di capire la natura di ciò che ci circonda. L’astronomia moderna, però, non inizia fino all’invenzione del telescopio, nel ‘600: con quel “semplice” strumento, Galileo vede le macchie solari, le irregolarità della superficie lunare, i satelliti di Giove… intuisce che c’è molto più di quanto l’occhio, da solo, riesca a percepire. L’esplorazione spaziale si basa proprio su questa convinzione. I primi voli orbitali La conoscenza diretta dello spazio inizia nel ’57, con il lancio in orbita dello Sputnik 1 da parte dell’Unione Sovietica. Nello stesso anno, il programma spaziale russo prevede l’impiego di animali: cani (Laika rimane la più famosa), ma anche conigli, topi e mosche vengono lanciati e fatti rientrare, con la speranza di poter creare le condizioni ideali per l’invio di esseri umani. L’esplorazione umana inizia, in effetti, solo quattro anni dopo: – il 12 aprile del 1961, Jurj Gagarin è il primo cosmonauta ed entrare in orbita – il 16 giugno del 1963 lo segue la prima donna, Valentina Vladimirovna Tereskova – il 18 marzo del 1965, Aleksej Archipovic Leonov porta a termina la prima EVA, cioè la prima attività extraveicolare, uscendo dal suo Voschod 2. Sono gli Stati Uniti, però, a mettere a segno il colpo migliore: il 20 luglio del 1969, fra l’eccitazione e la tensione generale, Armstrong, Aldrin e Collins riescono nel primo allunaggio della storia umana, poggiando i piedi sulla superficie del nostro satellite. Dal ’69 al ’72, altri dieci astronauti seguirono le loro stesse orme! L’esplorazione spaziale del Sistema Solare La Luna non è l’unico oggetto d’interesse dei programmi spaziali internazionali:...

Il Demon Murder Trial: il processo ad Arne Johnson...

Il Demon Murder Trial è uno dei processi americani più famosi degli anni ’80, non tanto per la particolare efferatezza o per le generalità dei protagonisti, ma per l’originale linea di difesa scelta da uno degli avvocati nelle prime battute del processo: il reo confesso Arne Johnson, giovane ragazzo originario del Connecticut, aveva – sì – ucciso il suo padrone di casa, Alan Bono, ma lo aveva fatto perché posseduto da un demone. La storia Tutto inizia nel luglio del 1980: Arne sta aiutando la famiglia della sua fidanzata, Debbie, a traslocare. Tutti, anche David, il fratellino della ragazza, stanno dando una mano, pulendo le stanze e preparando gli spazi per l’arrivo di mobili e valigie. A un certo punto, però, David torna correndo dal piano di sopra, raccontando di aver visto un uomo anziano vestito di nero: l’uomo lo ha spintonato e gli ha detto di andare via, perché rimanere lì significa attirare sulla famiglia qualcosa di molto brutto. Nessuno sembra credergli. Forse il piccolo David sta patendo il trasferimento, forse è solo una fase della crescita… Arne e Debbie, però, sentono rumori strani provenire dal piano di sopra e, in effetti, non si sentono troppo tranquilli. Le cose peggiorano quando David torna a casa: il ragazzo si comporta in modo strano, digrigna i denti, si contorce, aggiunge dettagli alla sua storia, raccontando che l’uomo era un uomo, ma ogni tanto sembrava un animale, aveva le corna e parlava latino. La madre di David si spaventa, comincia a sentire strane vibrazioni anche a casa sua e contatta la vicina chiesa per un aiuto: l’esorcismo deciso dal prete, però, sembra peggiorare le cose. È a questo punto che i genitori di David decidono di chiamare Edward e Lorraine Warren, esperti di paranormale diventati famosissimi...

QUANDO L’AMIANTO NON SI PUO’ RIMUOVERE...

L’amianto è un minerale appartenente al gruppo dei silicati, costituito da fibre sottilissime, molto utilizzato fino agli anni ‘90 per la costruzione di tetti e tettoie, rivestimenti di tubature e moltissimi altri prodotti. Grazie al suo basso costo e alla sua versatilità, è stato impiegato un po’ ovunque finché studi sulla salute non hanno svelato la sua pericolosità. Le fibre sottili del minerale danneggiato, infatti, possono essere facilmente inalate per anni depositandosi negli alveoli polmonari e causando così tumori della pleura. Dal 1992 l’amianto, anche detto Eternit, dal nome dell’azienda che lo produceva, è stato completamente bandito. Molti edifici che hanno più di 25 anni possono presentare rivestimenti con questo materiale, pertanto è necessario rimuoverlo e smaltirlo nel rispetto delle normative vigenti. Le procedure consistono nel contattare una azienda specializzata in smaltimento e bonifica amianto che, previo sopralluogo, stabilirà gli interventi da fare e informerà l’asl competente. Una volta rimosso l’Eternit, la ditta lo consegnerà impacchettato e sigillato in modo che possa essere consegnato a una discarica certificata che lo seppellirà in seguito in luoghi autorizzati. I costi fissi di questo intervento riguardano le pratiche dell’asl e il trasporto dei rifiuti, ma gli importi totali sono dati dalla quantità e dalla difficoltà di svolgimento del lavoro. Nel caso in cui l’amianto non possa essere rimosso, come può avvenire per esempio per una colonna portante, si parla di bonifica. La bonifica amianto è una procedura che non rimuove il materiale ma lo riveste con appositi prodotti ricoprenti. Esistono due tecniche principali di bonifica: la prima è il confinamento, ovvero la delimitazione dell’area da trattare qualora si tratti di una zona frequentata (per esempio l’interno di un edificio) con una barriera a tenuta,  la seconda  è l’incapsulamento, ovvero il rivestimento della parte da bonificare. La bonifica...

Gambino Garden Center: un’oasi verde vicino a Torino! Giu13

Gambino Garden Center: un’oasi verde vicino a Torino!...

Gambino Garden Center è una vera e propria oasi verde, un fai da te dedicato a giardinaggio, animali, vita all’aperto, che consente di acquistare con semplicità e a prezzi davvero competitivi tutti gli accessori necessari per trasformare completamente la propria casa e il proprio stile di vita, con un occhio agli ambiti green e bio! Lo store, situato a San Francesco al Campo, in provincia di Torino, è ricco di prodotti: non solo piante e fiori, ma anche decorazioni, arredi e prodotti per i nostri amici animali! In particolare, il catalogo di articoli messi a disposizione da Gambino comprende: – piante e fiori: da esterno, da interno, recisi e in plastica, ma anche sementi e concimi; – zoo market: alimenti e accessori per gatti, cani, uccelli, roditori e pesci; – giardinaggio: attrezzi manuali e motorizzati, vasi in plastica e cotto, fioriere, strumenti per l’irrigazione, teli e coperture; – bio: alimentazione, cosmesi, erboristeria e ortofrutta; – decor: profumatori d’ambiente, vasi, coprivasi e decorazioni per la casa; – arredo giardino: piscine fuori terra e accessori, ombrelloni, set da giardino, tavoli e sedie; – bbq: cioè, griglie a carbone, a gas e a pellet, oltre ad accessori specifici e pietre ollari. Gambino Garden Center propone, quindi, prodotti della massima qualità, sempre accompagnati dalla massima professionalità e da consigli mirati: all’interno del fai da te si possono acquistare solo gli articoli migliori, su misura per tutte le esigenze di tempo, spazio e investimento! Che si tratti di un giardino da risistemare, piante e fiori da organizzare, animali da curare o aree interne/esterne da arredare in modo pratico, funzionale e alternativo, nello store saranno disponibili tutte le soluzioni più adatte a completare i lavori rapidamente e con il risultato finale più soddisfacente! Per maggiori informazioni e per consultare il...