Lemmy Kilmister: chi era il leader dei Motörhead? Dic29

Lemmy Kilmister: chi era il leader dei Motörhead?...

Lemmy Kilmister, fondatore e leader della band Motörhead, è morto all’età di 70 anni il 28 dicembre 2015, dopo una malattia molto aggressiva, scoperta solo due giorni prima: la sua scomparsa, dolorosa ed improvvisa, ha colpito fan e colleghi, uniti nel ricordo di una vera e propria leggenda del rock. Lemmy Kilmister, nato Ian Fraser Kilmister il 24 dicembre del 1945 a Stoke-on-Trent (Staffordshire), inizia la sua carriera nel mondo della musica a partire dagli anni ’60: in quel particolare momento storico, fonda le sue prime band e segue alcuni grandi dell’epoca, come Jimi Hendrix e i The Nice, per cui lavora da roadie. Nel ’71 viene scelto dagli Hawkwind, famoso gruppo space rock inglese, e comincia a farsi notare per il suo particolare stile al basso, che suona non con singole note, ma, piuttosto, con accordi: nel ’75, però, viene arrestato per possesso di anfetamine e licenziato immediatamente dalla band. Dopo questo episodio piuttosto spiacevole, Lemmy recluta due musicisti, Larry Wallis e Lucas Fox, e fonda i Motörhead: i due compagni vengono presto sostituiti da “Fast” Eddie Clarke e da Phil “Philty Animal” Taylor, che danno vita alla formazione originale della band e si impegnano in un rock molto particolare, dal sound riconoscibile e caratterizzato dai primi elementi di quello che sarebbe diventato il Thrash Metal (gruppi come Metallica, Slayer o Sepoltura hanno più volte affermato di essere grandi fan dei Motörhead). Il successo arriva fra l’80 e l’81, soprattutto grazie ad Ace of Spades (album e canzone omonima sono, ancora oggi, fra i più apprezzati prodotti del gruppo) e all’album live No Sleep ‘til Hammersmith: la notorietà cresce costantemente, fino a far diventare i Motörhead una delle band heavy metal più influenti ed importanti sulla scena mondiale. La formazione cambia nel tempo,...

Parti fondamentali della mountain bike Dic28

Parti fondamentali della mountain bike...

Nella mountain bike ci sono accessori per mtb che sono fondamentali per l’ utilizzo di questo mezzo di trasporto: infatti, senza questi non sarebbe possibile uscire in bicicletta per una bella pedalata. Come sono fatte le ruote e pneumatici della mountain bike Le ruote Le ruote della mountain bike non si differenziano molto da quelle di una bicicletta tradizionale, quello che cambia è il fatto che hanno una maggiore stabilità e la possibilità d’inserire dei copertoni con una sezione maggiorata. Le ruote sono costituite dai perni dei mozzi, che permettono ad una mountain bike di avere un diametro che varia dai 9 a i 20 mm. La misura della ruota è data dai pollici, che indicano quello che è il diametro della ruota completa di copertone: quella più diffusa è quella che misura 26 pollici, con un cerchio da 559 mm. Negli ultimi anni, la ruota da 26 pollici ha rappresentato la misura massima anche se ormai si è sviluppata quella da 29 pollici, che presenta un cerchio più grande che può arrivare fino a 630 mm. I vari standard di ruota hanno delle caratteristiche diverse in base a vari parametri come: agilità, robustezza, peso aderenza al terreno e rotolamento sul terreno. La ruota più grande è adatta alle passeggiate in città che non richiedono un grande sforzo, poiché – pesando di più al centro – questa è meno robusta sul lato ed ha un maggior effetto di giroscopio. I pneumatici Il pneumatico della mountain bike si differenzia totalmente da quello della bici da strada, il quale presenta un battistrada liscio, a differenza della mountain bike con copertoni tacchettati. La maggior parte degli pneumatiio hanno una sezione compresa  tra 1,8 e 2,5 pollici, che può arrivare nel caso delle fat bike, le bici per la neve, a...

IL MEGLIO DEL 2015!

Il 2016 è, ormai, alle porte e, come ogni dicembre che si rispetti, anche quest’anno sono iniziate le prime classifiche, necessarie a stabilire il meglio del 2015 ormai agli sgoccioli! Le opinioni sono molte e già tantissimi siti e giornali si sono espressi a questo riguardo: film, libri, canzoni, app, copertine… ognuno ha i suoi preferiti! Ma quali sono stati i prodotti più apprezzati dell’anno che sta per finire? Vediamone qualcuno! FILM I film più apprezzati del 2015 sono tanti e diversi fra loro! Si va dall’adrenalinico Mad Max: Fury Road al tenero film d’animazione per famiglie Inside Out (fra i più apprezzati anche da Michelle Obama), passando per rivelazioni come Carol, The Martian e La Grande Scommessa. Fra gli altri titoli scelti ci sono Il Caso Spotlight, l’italiano Mia Madre, il dolcissimo Big Hero 6, Room, Joy e il sorprendente The Revenant, previsto in uscita nelle sale USA da Natale, ma già inserito nella lista dei film candidati ai Golden Globe 2016! CANZONI Uno dei punti di riferimento quando si parla di musica è sicuramente Rolling Stone: la rivista ha recentemente pubblicato la lista delle 50 migliori canzoni del 2015, includendo artisti come Drake, Adele e Kendrick Lamar. In particolare, le prime 5 posizioni sono occupate da Can’t Feel My Face di The Weeknd (presente diverse volte nella classifica), Trap Queen di Fetty Wap, Hotline Bling di Drake (protagonista di tantissime parodie sui principali social), Pedestrian at Best di Courtney Barnett e I Know  There’s Gonna Be (Good Times) di Jamie XX, Young Thug e Popcaan. All’interno della classifica si possono trovare anche Madonna (Ghosttown), Florence + The Machine (Ship to Wreck), Beck (Dreams), Rihanna, Paul McCartney e Kanye West (ForuFiveSeconds) e i Blur (Ong Ong). LIBRI Anche fra i libri più apprezzati...

Icbpi declassa Fineco da neutral a sell Dic15

Icbpi declassa Fineco da neutral a sell...

Si prospettano tempi duri per Fineco per quanto riguarda il discorso delle attività bancarie. Tale osservazione proviene da Icbpi, il quale si aspetta un considerevole aumento delle pressioni sui margini finanziari giustificate, eventualmente, da uno scenario dei tassi Euribor capaci di registrare valori minimi e, quindi, facilmente aggredibili. Secondo il sito finanziario Azioniborsa.net, le recenti misure espansive della BCE interessano, tra le altre cose, proprio gli indici di Fineco, visti e considerati i legami con i suoi asset operativi pari al 75% del totale. Ciò non ha fatto altro che convincere Icbpi a passare da una valutazione neutral ad una tipo sell. Il quadro di riferimento giudicato da Icbpi riguarda molteplici aspetti della business activity di Fineco, e fra questi va sottolineato anche quello legato al mondo del trading online, un ambito tanto vasto quanto complicato la cui concorrenza commerciale ha minato, progressivamente, l’efficacia delle strategie pianificate nel recente passato. Per quanto Fineco si dimostri, da tempo, notevolmente accorta a ciò che la circonda, gli ultimi stravolgimenti incentrati sui tassi Euribor e sulle manovre della Bce l’hanno colta leggermente alla sprovvista, spingendola a correre ai ripari al fine di non penalizzare il proprio modus operandi economico e finanziario. Quindi, nonostante Icbpi continui ad apprezzare il modello Fineco, la crescita della base dei clienti e le promesse di pay-out, il broker ritiene che i multipli di azione siano fuori mercato e poco congeniali alle reali esigenze finanziarie dei trader. Ad ogni modo, il titolo Fineco registra, in quel di Piazza Affari, un momentaneo +0,20% a 7,405 euro. Va detto, anche, che l’intero comparto sta soffrendo in questi giorni per via della forte volatilità dei mercati in attesa della decisione della Fed che arriverà in settimana. Parliamo, ovviamente, della decisione sui tassi di interesse Usa che...

CALAIS: IL NUOVO MURALES DI BANKSY CONTRO IL PREGIUDIZIO E LA PAURA...

Negli scorsi giorni, alcune immagini del nuovo murales di Banksy hanno iniziato a circolare in tutto il mondo: l’ultima opera del misterioso artista ritrae uno Steve Jobs in fuga, vestito con i suoi abiti più iconici – maglietta nera con dolcevita, jeans e scarpe da ginnastica – e ritratto mentre porta via con sé un sacco ed uno dei primi Macintosh. Il murales è apparso, insieme ad una serie di altri graffiti, all’interno del campo rifugiati “Jungle” di Calais, in Francia e racconta una storia precisa: il padre di Steve Jobs era, infatti, il siriano Abdul Fattah Jandali, giunto a New York solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’immagine vuole, quindi, sottolineare come il pregiudizio e la paura possano davvero chiudere le porte al cambiamento, togliendo speranze e possibilità a uomini e donne in cerca di una nuova vita: l’artista avrebbe, proprio per questo motivo, rilasciato una dichiarazione apparsa attraverso il Guardian, in cui spiega «Spesso siamo portati a credere che gli immigrati prosciughino le risorse di un certo paese, ma Steve Jobs era figlio di un immigrato siriano. Apple è la società più redditizia al mondo, paga oltre 7 miliardi di dollari all’anno in tasse ed esiste solo perché gli Stati Uniti hanno accettato di accogliere un giovane uomo da Homs» Il messaggio che il nuovo murale di Banksy cerca di diffondere è ancora più forte, se si considera la scelta di realizzarlo in Francia, a pochissimi giorni dai terribili attentati di Parigi: l’impegno dell’artista si è concretizzato anche con l’invio di parti della suo parco a tema Dismaland nel paese per la costruzione di nuovi...

Dati turismo degli stranieri: si spera di replicare la crescita del 2014...

Si avvicina sempre più la fine di questo 2015 ed è quasi il momento dei bilanci per il mondo del turismo. I dati ufficiali circa l’ultimo anno arriveranno dal’ Osservatorio Nazionale sul Turismo solo ad inizio 2016, di solito intorno a febbraio, ma già i primi numeri ufficiali sono incoraggianti per il settore. Una grossa mano ai fini del turismo degli stranieri quest’anno è stata dato dal tempo, con il bel tempo che è stato una costante di tutta l’estate facendo si che si riempissero gli hotel nelle zone di mare ma anche gli alberghi a Roma, Firenze, Venezia e tutte le altre città d’arte. In più l’Expo a Milano e l’inizio del Giubileo della Misericordia nella capitale dovrebbero aver dato ulteriore slancio agli arrivi. La speranza è quella di replicare la sensibile crescita di arrivi da fuori nazione registrata nel 2014, anche se c’è la consapevolezza che tanto in più può esser fatto soprattutto al sud. I dati della crescita del  2014 I numeri degli stranieri arrivati in Italia nel 2014 sono stati più che buoni. Fonti Istat parlano di 51.661.578 arrivi di turisti stranieri nel nostro paese nel 2014 e di 186.871.740 presenze. Un aumento questo rispetto il 2013 del 2,8% per gli arrivi, che ne erano stati 50.263.236, e del 1,1% per le presenze che erano state 186.871.740. La prima stima per il 2015 parla di 30.952.367 arrivi tra gennaio e luglio e di 109.258.327 presenze, dati molto incaraggianti che dovrebbero segnare un’ulteriore crescita. Numeri importanti questi che hanno portato secondo l’UNWTO l’Italia nel 2014 ad essere la quinta meta al mondo per gli arrivi internazionali, dietro Francia, Usa, Spagna e Cina. A trainare l’arrivo dei turisti da altre nazioni nel nostro paese sono sempre le città d’arte che assorbono il...

8 dicembre: la data che lega John Lennon e Jim Morrison...

John Lennon e Jim Morrison, veri e propri miti e geni della musica (e non solo), sono uniti da una data: l’8 dicembre. Jim Morrison nasce, infatti, l’8 dicembre del 1943, mentre John Lennon viene tragicamente ucciso la sera dell’8 dicembre 1980: nel 2015 si ricordano, quindi, il 72esimo anniversario della nascita del misterioso cantante dei Doors ed il 35esimo anno senza il cantautore inglese ex Beatle. Queste due figure, così importanti sotto tanti punti di vista, hanno avuto un impatto ed una capacità di influenzare la società e la cultura diverso da molti contemporanei: sono ricordati per la forte indipendenza, per le idee e gli ideali, per la ricerca della tranquillità, per la necessità di esprimere se stessi sempre e comunque. John Lennon e Jim Morrison condividono, poi, una lunga lista di curiosità, continuamente in crescita: vediamone qualcuna!     JOHN LENNON –          Il primo strumento che imparò a suonare fu un benjo regalatogli dalla madre Julia –          Paul  McCartney entrò nei Quarry Men, la band del sedicenne Lennon, il giorno dopo averli visti esibirsi con “Be Bop a Lula” –          Alla famosa e amata zia Mimi i compagni di band di John proprio non piacevano: tentò più volte di convincerlo a lasciar perdere e, alla fine, gli regalò un ferro di cavallo contro la sfortuna –          Il suo film preferito era “The Way We Were”. Amava molto anche l’omonima canzone cantata per il film da Barbra Streisand –          Era solito fumare due pacchetti di Gaulois al giorno –          Aveva 3 gatti: Sasha, Micha e Charo –          Adorava in modo particolare Groucho Marx –          Era un appassionato di numerologia e riteneva che il 9 avesse avuto un influsso particolare sulla sua vita –          Indossò  per la prima volta i suoi iconici occhiali tondi,...

Le novità scientifiche nel campo dell’odontoiatria Dic01

Le novità scientifiche nel campo dell’odontoiatria...

La tecnologia sta rivoluzionando il mondo che conosciamo in tutto per tutto. Oramai grazie all’avvento di internet, degli smartphone e del computer possiamo fare cose che fino a poco tempo fa erano decisamente inimmaginabili. Questo sta lentamente rivoluzionando anche il campo medico, che grazie alla scoperta di nuove tecnologie è in grado di operare con più rapidità e più efficacia. L’odontoiatria, ad esempio, sta assistendo ad un grande momento di “rivoluzione” grazie, appunto, alle nuove tecnologie. Nel paziente la famosa “paura del dentista” rimane, ma grazie a queste nuove tecniche sembra che sia tutto più semplice e, a quanto pare, meno doloroso. In questo articolo cercheremo di informarvi sulle nuove tecniche a disposizione di alcuni dentisti e studi medici, analizzandone, caso per caso, l’efficacia. Non si tratta di innovazioni adottati da tutti gli studi, ma, attualmente solo da alcuni tra i più moderni (per maggiori informazioni http://dentistabari.org/) Una grandissima innovazione è costituita dal fatto che si è finalmente in grado di pianificare la terapia dentale in modo completamente digitale. Le lesioni cariose vengono individuate attraverso apparecchi di transalluminazione o grazie a degli strumenti in grado di realizzare radiografie in 3D.  Questo permette al vostro dentista di avere davanti ai propri occhi un quadro completo e tridimensionale della vostra bocca grazie al quale potrà decidere come agire sulle patologie presenti. Un’altra grandissima innovazione riguarda i movimenti mandibolari: è possibile, infatti, riuscire a farne una valutazione grazie all’ausilio di una strumentazione che funziona ad ultrasuoni e individuare, così, eventuali disfunzioni dell’articolazione. Questi strumenti hanno un alto grado di efficacia e un margine di errore molto basso. In questo le nuove tecnologie si rivelano efficaci in modo sconvolgente e riescono ad effettuare la diagnosi in modo così preciso ed accurato da sfiorare picchi di fantascienza. È addirittura...

Perché ascoltare Adele fa piangere?...

Adele  è la giovane cantautrice britannica che negli ultimi anni ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo, grazie alla sua voce potente e ai suoi testi intimi ed emozionanti: pur avendo solo 27 anni, a partire dal suo primo disco 19 ed arrivando alla sua ultimissima creatura, cioè 25, questa magnifica artista ha ottenuto riconoscimenti importantissimi e ha visto crescere costantemente il numero dei suoi fan. Ma c’è qualcos’altro. Sì, perché ascoltare Adele fa piangere: molte delle sue canzoni, ma in particolar modo la bellissima Someone Like You, generano sempre un misto di emozioni in chi le ascolta, portando addirittura alle lacrime. Donne, uomini, più giovani, meno giovani… nessuno sfugge alle struggenti note di Adele! C’è chi si è chiesto come mai. Il Wall Street Journal ha raccolto e riassunto una serie di ricerche che sostengono che non è solo la tematica di una brano a portare al pianto. E non basta nemmeno “semplicemente” la voce. Esiste, infatti, un piccolo espediente tecnico chiamato “appoggiatura”, grazie al quale è possibile trasmettere una certa tensione, che si riflette nello stato dell’ascoltatore. Ciò si verifica quando una nota viene anteposta alla nota successiva togliendole forza e creando, quindi, una leggera dissonanza: più appoggiature consecutive generano un sistema di tensione e rilascio che, alla lunga, provoca la reazione emotiva. Molti brani di Adele – anche recenti – a quanto pare, giocano molto su questo meccanismo, unendo alcuni elementi che sono diventati il punto di forza della cantante: un inizio sommesso, un aumento improvviso di forza, un ingresso brusco di una nuova voce ed un’espansione delle frequenze. In Someone Like You, Adele canta parole particolarmente intense e, arrivata al ritornello, salta un’ottava: questo cambiamento repentino, unito agli accorgimenti tecnici e al tema universale di un amore finito,...

Tante idee per festeggiare le tue ricorrenze...

Quando desideriamo festeggiare un evento importante, la cosa che per prima ci viene in mente è sicuramente il luogo in cui si terrà la festa e come riuscire ad organizzarla nel migliore dei modi. Logicamente, il luogo scelto deve essere adatto alla tipologia di evento che abbiamo in mente di festeggiare. Sceglieremo quindi una location adatta ad ospitare il numero degli invitati previsti e tutti i servizi che vogliamo inclusi per rendere indimenticabile la ricorrenza. A chi rivolgersi?   Un aspetto da non sottovalutare è a chi rivolgersi, esistono moltissime aziende che si occupano proprio di pianificare l’organizzazione di ogni genere di festa, specialmente nelle grandi città come Roma, e offrono ai propri clienti location e servizi, molte volte a prezzi vantaggiosi. Sapranno consigliarci e proporci varie alternative tra cui scegliere in base alle nostre esigenze e al budget che decideremo di investire per l’evento. Che tipi di location esistono?   Le location disponibili anche per festeggiare in modo diverso dal solito sono molteplici. Per darvi un’idea: esistono ville, ville con piscina che possono essere affittate per giornate intere, sale per feste di varie misure in base al numero degli invitati, club esclusivi oppure addirittura si può optare per delle feste in bus Roma. Le feste in bus sono molto in voga recentemente: possono includere un numero limitato di invitati ma sicuramente permettono di organizzare una festa molto particolare, all’interno del bus è presente una mini discoteca che comprende anche dj con la relativa console. Insomma, esistono moltissime tipologie di luoghi adatti a festeggiare il proprio evento. Logicamente se si ha intenzione di festeggiare con poche intime persone, è consigliabile un luogo più tranquillo e raccolto, come potrebbe essere un ristorante, un pub, un winebar o addirittura un’enoteca. Tutto dipende dal tipo di evento...

FANTASIA HA COMPIUTO 75 ANNI!...

Fantasia è il terzo classico Disney, distribuito nelle sale statunitensi dopo Biancaneve (1937) e Pinocchio (1940) a partire dal 13 novembre 1940: è un film d’animazione musicale diverso da qualsiasi altro lungometraggio precedente e successivo (ad esclusione, ovviamente, del sequel Fantasia 2000), nato direttamente da un’idea di Walt Disney per “salvare” il personaggio di Topolino, la cui popolarità era in caduta. Il film è suddiviso in otto segmenti ispirati a nove pezzi di musica classica e mescola disegni e live action in un susseguirsi di immagini incredibili, astrazioni e suggestioni coloratissime: ogni episodio è introdotto dal critico e compositore Deems Taylor, mentre ad eseguire i brani è per sette volte su otto l’Orchestra Sinfonica di Filadelfia. Fantasia comprende, quindi: – Toccata e Fuga in Re Minore (Bach): si inizia con una ripresa dal vivo dei musicisti, illuminati d’oro e blu, a cui si sovrappongono disegni astratti; – Lo Schiaccianoci (Cajkovskij): ogni stagione viene rappresentata con l’aiuto delle danze di fate, funghi, fiori e foglie. Fra esse, la Danza Cinese, la Danza Araba e la Danza della Fata Confetto; – L’Apprendista Stregone (P. Dukas): il protagonista è Topolino, impegnato a riprodurre, perdendone goffamente il controllo, i trucchi del suo maestro; – La Sagra della Primavera (Stravinskij): le origini della Terra, dai primi momenti fino all’estinzione dei dinosauri; – Intervallo: l’orchestra se ne va per lasciare il posto ad una divertente sessione jazz; – Sinfonia n. 6 Pastorale (Beethoven): vengono rappresentati il mondo dell’Antica Grecia e la mitologia; – Danza delle Ore (A. Ponchielli): un balletto comico che vede la partecipazione di struzzi, ippopotami, elefanti ed alligatori; – Una Notte sul Monte Calvo (M. P. Musorgkij) e l’Ave Maria (Schubert): Chernobog (Satana) richiama le anima malvagie e le travolge in una danza che dura fino all’arrivo...

MOVEMBER: COME I BAFFI POSSONO SALVARE VITE!...

Novembre, diventato nel tempo il mese della salute maschile (così come Ottobre vede numerosissime iniziative dedicate alla salute femminile), prevede sempre più numerosi eventi  utili ad accrescere la consapevolezza dei rischi legati ad alcune patologie e a sottolineare la necessità di una accurata prevenzione. Fra le tante organizzazioni impegnate in questa lotta, la Movember Foundation è, forse, una delle più note. Nata nel 2003 in Australia da un gruppo di amici impressionati dal successo ottenuto da alcune campagne giocose dedicate al cancro al seno, la fondazione è diventata vero e proprio ente nel 2004, prendendo il nome dall’unione di Mo (slang australiano per “baffi”) e November. Cosa propongono i Mo Bros? Semplice: di “cambiare la faccia” della salute maschile! E per farlo, quale metodo migliore che cambiare letteralmente il proprio volto, facendo crescere un bel paio di baffi per tutto il mese di novembre? Il “gioco” (che poi tanto gioco non è) è davvero facile: innanzitutto, si clicca su www.movember.com e ci si iscrive. Una volta diventato “fratello baffuto”, ogni utente parte con la sfida, radendosi il 1 novembre e lasciando crescere i baffi fino al 30. Le regole? – Si parte assolutamente senza barba/baffi/basette e simili; – Non si fa crescere la barba e non si uniscono i baffi alle basette; – Ci si comporta da veri gentlemen, informando più persone possibili dell’iniziativa, anche attraverso i social. In questo modo, attirando l’attenzione di parenti e amici sui propri baffi, si può dare qualche importante delucidazione su malattie come il cancro alla prostata piuttosto che la depressione, promuovendo non solo la beneficenza, ma anche, e soprattutto, la prevenzione. Pare, infatti, che gli uomini tendano ad andare dal medico meno delle donne e che tendano ad indagare anche molto meno la storia clinica della propria...

Formare un’azienda: business plan, forma giuridica e altri punti chiave Nov06

Formare un’azienda: business plan, forma giuridica e altri punti chiave...

Sono numerose le aziende che nascono con obiettivi particolari e con il desiderio di ottenere successo; tutto ciò deve essere pianificato in maniera precisa, quasi alla lettera, per avere numeri chiave idonei al tipo di attività ed evitare errori nelle pianificazioni economiche. Ma cosa serve ad un’azienda per partire senza avere nessun rischio imprenditoriale? Vediamo alcuni dei punti fondamentali che non andrebbero trascurati. Business Plan. Tutti gli imprenditori conoscono questo documento ma non tutti lo pianificano per diversi motivi; è un documento molto importante che racchiude la business idea e pianifica e gestisce aziendalmente la comunicazione esterna, soprattutto quella verso fornitori. Il proprio progetto imprenditoriale è racchiuso con numeri, parole chiave e conti economici in questo importante documento che va redatto con persone qualificate e che sono esperti nel settore. Quando una nuova azienda nasce deve essere supportata da una pre-analisi di fattibilità che restituisca dei dati di natura economico-aziendale, dove poi su questi viene tracciata la linea guida che serve per costituire l’azienda. Lo step di analizzare i concorrenti rientra in questa fase in maniera tale da permettere di interfacciarsi al giusto mercato e anche pianificare un’eventuale espansione estera, qualora sia prevista. Il business Plan è utile anche per valutare i punti di forza e di debolezza del progetto che si sta per pianificare, ma non va valutato come strumento assoluto ma bensì dinamico perché deve permettere eventuali cambiamenti che avvengono sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Questo documento va tenuto sotto controllo, usato correttamente e visto e rivisto dall’imprenditore nel caso in cui siano previsti aggiornamenti soprattutto su dati statistici o stimati. I punti principali che un business plan deve contenere sono i seguenti: -Descrizione del progetto di investimento e la tipologia di impresa che si vuole creare; -Presentazione del tema management e...

BOHEMIAN RHAPSODY HA COMPIUTO I SUOI PRIMI 40 ANNI! Nov03

BOHEMIAN RHAPSODY HA COMPIUTO I SUOI PRIMI 40 ANNI!...

Il 31 ottobre del 1975 usciva uno dei singoli più rappresentativi delle band britannica capitanata da Freddie Mercury, i Queen: Bohemian Rhapsody. Nata dopo 6 settimane di duro lavoro e sovra registrazioni (si parla di addirittura 180 parti vocali), questa incredibile rapsodia era originale, divertente, affascinante, composta da un continuo susseguirsi di parti indipendenti e priva di un vero e proprio ritornello: a concatenarsi ballata, assolo di chitarra, opera, hard rock ed un’ultima ballata, caratterizzate da citazioni, vocalizzi, cori e assoli di incredibile impatto. In totale, questo vero e proprio capolavoro durava 6 minuti: un’infinità per i tempi ed i supporti dell’epoca, tanto da impedire (almeno in un primo momento) alla band di pubblicarla come singolo. Mercury decise, quindi, di farla girare in radio e generare consensi: il successo fu tale e tanto rapido da costringere i discografici a pubblicare il pezzo, unito a “I’m in love with my car” sul lato B. Tre settimane dopo venne, poi, pubblicato l’album di riferimento, cioè il magnifico “A night at the Opera”. Bohemian Rhapsody restò al primo posto in Gran Bretagna per ben 9 settimane, attestandosi ancora oggi come il terzo singolo più venduto di sempre nel Regno Unito: un rientro in classifica, questa volta per 5 settimane, si ebbe ancora nel 1991, alla prematura morte di Mercury. Ad accompagnare la canzone fu anche un eccezionale video promozionale, uno dei primi di quegli anni (anche se Beatles e ABBA avevano già fatto largo uso di questo supporto), ricordato ancora per le immagini iconiche e gli effetti speciali: a quanto pare, nessuno di questi “trucchi” visivi venne realizzato in post produzione, ma si trovò il modo di realizzarli tutti in fase di registrazione. Conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, venne inserita da Rolling Stone nella lista...

Grande successo per la Maker Faire 2015...

Anche quest’anno si è tenuta presso la Città Universitaria de La Sapienza di Roma l’annuale Maker Faire, punto di incontro del ‘fare’ che ha richiamato i creativi di tutto il mondo nella capitale, con 600 stand e ben 700 invenzioni proposte. La Maker Faire sta riscuotendo sempre più successo a livello nazionale ed internazionale e l’edizione 2015 ha abbracciato diversi settori, dall’abbigliamento all’informatica, dal food alle tecnologie audiovisive per citare solo alcuni fra i maggiori campi di interesse. La Maker Faire ha saputo diventare in questi anni il punto di riferimento per chi cerca innovazione, ma non solo, perché gli spazi espositivi hanno saputo accogliere visitatori di tutte le età e di tutti i gusti, dai professori universitari alle famiglie con bambini. La fiera ha raccolto tanti esempi di innovazione, spirito di iniziativa e creatività, accomunando prototipi, idee e anche tanti progetti realizzati, i quali hanno dimostrano come comune denominatore il ‘fare’ e le sue applicazioni pratiche. Le invenzioni hanno interessato ogni campo, dai software per rendere disponibili i libri e i manufatti antichi in versione virtuale fino ai sistemi di illuminazione più scenografici e ad impatto ambientale positivo. Decine sono state le storie di successo e la parte forse più interessante della Maker Faire si è notata nella vicinanza di colossi come Google, Intel o Eni a realtà artigiane locali che hanno avuto la forza e il coraggio di presentare i loro progetti al grande pubblico. Il tutto si è svolto in un’ambientazione vitaminica, ricca di stimoli e di eventi, come le conferenze e i tanti workshop che hanno segnato le giornate della kermesse. Molto di ciò che è stato presentato alla Maker Faire romana è stato reso possibile grazie alle nuove tecnologie, informatiche ma anche materiche, in quanto la fiera si è...

I FILM DA VEDERE AD HALLOWEEN: GLI HORROR Ott26

I FILM DA VEDERE AD HALLOWEEN: GLI HORROR...

Dopo le commedie e le pellicole inquietanti, ma tutto sommato non troppo spaventose, di cui abbiamo parlato negli scorsi giorni, è giunta finalmente l’ora di elencare i film da vedere ad Halloween per eccellenza: gli horror! I teen horror che abbiamo incluso nel post precedente hanno sicuramente scene da brividi, ma niente batte i grandi classici: nella lista troverete, infatti, vere e proprie pietre miliari del genere, più qualche titolo diventato cult negli ultimi anni. Vediamoli insieme! 1 – SUSPIRIA: la pellicola di Dario Argento, uscita nel 1977, è ispirata al romanzo di Thomas Quincey “Suspiria De Profundis” ed è nota per le atmosfere cariche di tensione e per il peculiare utilizzo degli effetti sonori. Piuttosto che mostrare il cattivo di turno in tutta la sua orripilante violenza, Argento sceglie di concentrare l’attenzione dello spettatore –e quindi generare una sensazione di vero terrore – sul suo respiro, sul suo rantolo. Originale ancora oggi, resta uno dei migliori film da vedere ad Halloween. 2 – LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI: cioè, il primo capitolo di una lunga serie di pellicole che Romero ha dedicato agli zombi. Film del 1968, noto per la violenza un po’ splatter e per le iconiche battute, La notte dei morti viventi viene considerato un vero e proprio cult da non perdere. Solo per appassionati del tema! 3 – ROSEMARY’S BABY: un’altra pellicola del 1968, questa volta diretta da Roman Polanski, tratta dal romanzo omonimo di Ira Levin. Tematica principale di questo cult-horror è il patto con il Diavolo che si realizza in un crescendo di ansia e terrore, fino ad arrivare ad una vera e propria incredulità. Magnifica l’interpretazione di Mia Farrow, circondata da attori come John Cassavetes, Ruth Gordon e Sidney Blackmer. 4 – PSYCO: a metà fra un...

I FILM DA VEDERE AD HALLOWEEN: TEEN HORROR, THRILLER E DRAMMATICI! Ott22

I FILM DA VEDERE AD HALLOWEEN: TEEN HORROR, THRILLER E DRAMMATICI!...

Ieri è stata la volta delle commedie, oggi i film da vedere ad Halloween includeranno solo teen horror, thriller e pellicole drammatiche: per alcuni titoli la categorizzazione è stata davvero complessa, ma in questo elenco di consigli troverete per lo più storie un po’ inquietanti adatte ad un pubblico di ragazzi e adulti per una serata da brivido! Il terzo e ultimo post sarà dedicato agli horror classici, perfetti per smettere di dormire per qualche giorno… Ma cominciamo subito! 1 – IL MISTERO DI SLEEPY HOLLOW: la pellicola di Tim Burton, uscita nelle sale nel 1999, unisce elementi tipici del genere fantastico, horror ed avventura, ispirandosi al racconto “La leggenda della valle addormentata” di Washington Irving. Gli effetti speciali sono davvero credibili e spaventosi, ma le atmosfere del film includono anche diversi spunti comici. Da vedere! 2 – HALLOWEEN – LA NOTTE DELLE STREGHE: il primissimo capitolo di questa fortunata serie di horror-thriller è stato diretto da John Carpenter ed è uscito nelle sale nel 1978. Protagonista una giovanissima Jamie Lee Curtis, impegnata a scappare dal terribile Mike Myers! 3 – NIGHTMARE – DAL PROFONDO DELLA NOTTE: il debutto cinematografico di Johnny Depp è rappresentato da questo horror di Wes Craven (1984), primo capitolo di una lunga e fortunatissima serie. Il cattivo di turno è il famosissimo Freddy Krueger, killer armato di lame affilatissime che infesta i sogni dei giovani protagonisti. 4 – SCREAM: un’altra serie nata dal genio di Wes Craven, Scream ha visto il succedersi di una serie di giovani attori di grande talento (da Drew Barrymore ad Emma Roberts) ed un numero impressionante di citazioni e parodie (Scary Movie?). Naturalmente, il primo film non si scorda mai, quindi il capitolo 1 è consigliatissimo: cosa fareste se un killer vi chiamasse al...

I FILM DA VEDERE AD HALLOWEEN: LE COMMEDIE! Ott21

I FILM DA VEDERE AD HALLOWEEN: LE COMMEDIE!...

Si sa, la notte di Halloween è perfetta non solo per andare in giro travestiti come personaggi di cartoni, serie tv  o libri, ma anche per organizzare una festa da brividi a casa propria, a base di dolcetti a forma di zucca e pipistrelli, cappellini viola, neri ed arancioni, scheletri, scheletrini ed un bel film! Ok, forse è meglio limitarsi a una bella insalatiera piena di pop corn e alla pellicola giusta… Naturalmente, i film perfetti per questa occasione sono numerosissimi e includono storie divertenti e surreali, racconti dark un po’ inquietanti e veri e propri horror spaventosi, di quelli che tolgono il sonno per settimane. Ecco, quindi, una breve lista di film da vedere ad Halloween: partiamo dalle commedie! 1 – HOCUS POCUS: commedia fantastica del 1993, vede come protagoniste le mitiche Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy, tre streghe in cerca di bambini! 2 – LE STREGHE DI EASTWICK: commedia dark dal cast stellare del 1987, sempre dedicato alle streghe e al loro rapporto con il Diavolo! Nella pellicola, Cher, Michelle Pfeiffer, Susan Sarandon e Jack Nicholson! 3 – NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS: film d’animazione realizzato in stop motion del 1993, adatto a grandi e piccini. Cosa farebbero gli abitanti della città di Halloween se scoprissero dell’esistenza della città del Natale? 4 – BEETLEJUICE – SPIRITELLO PORCELLO: divertentissima commedia fantastica diretta da Tim Burton nel 1988. Inserita fra le 100 migliori commedie americane di tutti i tempi dall’AFI, ha fra i protagonisti Winona Ryder, Michael Keaton, Geena Davis ed Alec Baldwin! 5 – SOSPESI NEL TEMPO: commedia horror diretta da Peter Jackson nel 1996, vede un divertente Michael J. Fox  cercare di controllare i suoi poteri psichici, aiutato da alcuni fantasmi! 6 – GHOSTBUSTERS 1 e 2: anche se, forse, il...

Macchine Telecomandate: una passione senza tempo...

Ci sono degli hobby che da bambini ci vengono trasmessi da parenti, amici e poi cambiano. Con il tempo, in maniera quasi impercettibile. Regalo dopo regalo, quello che in passato era solamente un passatempo per trascorrere le giornate in allegria comincia a diventare più importante, e sebbene l’età scolastica resti solo un ricordo, quell’hobby si è evoluto, crescendo con noi, sviluppandosi in maniera sempre più approfondita. E’ il caso delle auto radiocomandate elettriche, ad esempio. Quanti di voi in passato stavano ore e ore seduti con il radiocomando tra le mani, entusiasti al sentire il sottile ronzio della propria macchina telecomandata, mentre sotto il proprio sguardo vigile e concentrato evitava ostacoli, si tuffava nei terreni più impervi e macinava chilometri dopo chilometri? Ancora oggi ritrovate la stessa emozione, lo stesso coinvolgimento di quel periodo, e anche i vostri modelli, ovviamente, hanno subito una metamorfosi non indifferente. Un piccolo rifugio per i piccoli momenti di pausa durante la vita di tutti i giorni, o anche solo una distrazione passeggera con cui far avvicinare i più piccoli della famiglia alla vostra stessa passione! Ormai con le nuove macchine radiocomandate elettriche, il piacere è diventano ancora più grande. Esistono modelli dotate di una resistenza fuori dal comune, con caratteristiche speciali, per fronteggiare qualsiasi tipo di terreno e passare dall’asfalto al suolo più fangoso senza battere ciglio. Senza contare il loro incredibile sviluppo sul piano dell’energia: niente più ore e ore a fissare l’indicatore di carica, o vivere nel “terrore” di vedere il proprio bolide fermarsi all’improvviso, con le batterie scariche! Oggi invece la loro autonomia è nettamente più duratura, e con modelli di fascia media si possono trascorrere lunghi pomeriggi senza doversi preoccupare di nulla, godendosi una calda giornata di sole accompagnando la propria macchina a spasso...

LE ORIGINI DI HALLOWEEN: STORIE E SIMBOLI...

Le origini di Halloween, festa anglosassone con radici celtiche, vengono fatte risalire a diversi riti, i cui elementi principali si sarebbero uniti nel tempo, a caratterizzare per come la conosciamo oggi la notte fra il 31 ottobre ed il 1 novembre. Ad essere indicate come possibili “fonti di ispirazione” ci sono, per esempio, le feste romane dedicate a Pomona (dea dei frutti celebrata in autunno) e ai cari defunti: i Romani si dedicavano in modo particolare al culto dei morti, ricordando gli avi durante i giorni della Parentalia (fra il 13 ed il 21 febbraio) o placando gli spiriti della notte in occasione della Lemuria (9, 11 e 13 maggio). Ma la festività da cui, più che da qualsiasi altro rito, sembra essere derivato Halloween è il Samhain, anche detto “Capodanno Celtico”: questa festa pagana si svolgeva proprio fra il 31 ottobre ed il 1 novembre e celebrava l’ultimo raccolto prima dell’inverno (in origine, il termine “Samuin” significherebbe “fine dell’estate”). A livello spirituale, però, questi due giorni servivano per contemplare anche la morte e ricordare chi non c’era più: secondo le leggende, nella notte che divideva questi due giorni, i morti potevano tornare ai luoghi che avevano amato, unendo simbolicamente il passato ed il futuro di ogni famiglia e ogni tribù. Proprio questo aspetto avrebbe, poi, influenzato anche la scelta del 1 novembre per la festività di Ognissanti, istituita ufficialmente sotto Papa Gregorio IV nell’840. Con  l’avvento del protestantesimo, la tradizione di Ognissanti venne interrotta, mentre le celebrazioni del 31 ottobre, pagane, sopravvissero arrivando anche nel Nuovo Mondo: il famoso termine Halloween sarebbe entrato in uso più tardi (attestato dal 1556), prendendo forma dallo scozzese “All – Hallows – Eve”, cioè Vigilia di Ognissanti. Per quanto riguarda le origini dei simboli di questa particolarissima...