Un nuovo sistema per “beffare” gli autovelox ideato da Ford. Non si tratta, naturalmente, di metodi illegali o pericolosi per l’incolumità degli automobilisti, ma di una nuova funzione davvero intelligente. Che gli autovelox siano diventati un vero e proprio incubo, soprattutto per gli automobilisti italiani, lo sappiamo benissimo, soprattutto a Milano dove il Comune ha installato sette nuove telecamere in altrettante strade, ma anche in altre città come Napoli o Roma città dove il fenomeno degli automobilisti indisciplinati non conosce sosta. L’idea di Ford è quella di controllare la segnaletica stradale facendo in modo che l’autovettura vada ad una velocità entro i limiti stabiliti in una determinata zona. Il sistema si chiama Intelligent Speed Limiter. Il funzionamento è dato da una telecamera installata sul parabrezza che controlla i cartelli stradali. Il funzionamento del dispositivo è davvero semplice: l’auto subisce un rallentamento automatico quando è al di sopra dei limiti stabiliti; se poi ci si sposta in una zona dove il limite indicato dai cartelli è superiore, ecco che la nostra autovettura consente accelerazioni, sempre a patto di non superare il nuovo limite. Non si tratta di frenate repentine e magari pericolose, l’azione di questo dispositivo interagisce con gli acceleratori permettendo decelerazioni “morbide”. Il sistema funziona a velocità che vanno da i 30 ai 200 km/h e può gestire la velocità consentita anche in zone nelle quali non esistono cartelli. Il dispositivo è già disponibile sulle nuove autovetture; una delle prime ad utilizzarlo in casa è la nuova S-MAX. Il fenomeno delle multe salatissime non è solo italiano. In tutto il continente europeo si vive una stretta per quanto riguarda i limiti di velocità non rispettati. Notevole scalpore ha destato la notizia della multa di 54mila euro al milionario finlandese Reima Kuisla motivata da un...
La strada nei sogni
Può capitare nella vita di attraversare momenti di difficoltà, e come ogni cosa che ci accade nel reale tutto viene elaborato e trasformato in immagini oniriche, non sempre, anzi quasi mai, di facile interpretazione, se non per gli addetti ai lavori. Per esempio sognare di camminare e di percorrere una strada, in ogni sua variante, fa sempre riferimento alla nostra vita e alle decisioni che ci si parano innanzi. Sognare una strada lunga, di cui non vediamo la fine, denota una situazione di vita impegnativa. Arrivare ad un incrocio, e decidere quale strada prendere, vuol dire che siamo convinti delle nostre azioni. Una strada senza uscita, un vicolo cieco, rappresenta un blocco, una nostra paura, e che la decisione presa o da prendere è sbagliata. Camminare e avere difficoltà a procedere per via di alte mura, vicoli e strade che si restringono impedendoci il passaggio, indica non solo che si sta attraversando una serie di difficoltà nella vita, ma che si teme di non essere capaci di affrontarle nel modo migliore, e quindi credere poco in se stessi. Più ostacoli si trovano durante il percorso e più difficile sarà portare a termine le nostre scelte, infatti una strada dissestata, rotta, o ancora tortuosa simboleggiano tutti gli ostacoli e le difficoltà che potremmo incontrare durante il percorso della nostra vita. A volte invece le immagini dei sogni rappresentano il contrario di quello che sembra, così una strada in discesa, ripida può significare sia un percorso facile da intraprendere sia al contrario la perdita di controllo, similmente una strada in salita denota si una difficoltà ad arrivare in cima e quindi a raggiungere degli obiettivi, ma allo stesso tempo è un’immagine positiva in quanto sta a significare che abbiamo un progetto e siamo pronti per portarlo...
COBAIN: MONTAGE OF HECK NELLE SALE IL 28/29 APRILE!...
Il 5 aprile 1994 moriva Kurt Cobain: il frontman dei Nirvana venne ritrovato l’8 aprile nella sua casa di Seattle da un elettricista appena arrivato per completare dei lavori. Il cantante, riverso a terra, sembrava immerso in un sonno profondo… il testimone ebbe questa impressione fino a quando non vide il fucile poco distante: Kurt Cobain si era sparato tre giorni prima, lasciando vicino a sé una lettera per i familiari ed una scatola di sigari con alcuni strumenti per l’assunzione di eroina. Da allora, il mito di questo musicista, voce e simbolo per una intera generazione (e per tanti che lo hanno conosciuto solo negli anni successivi), non si è mai spento, ma è stato costantemente ribadito e rafforzato da cover, dediche, testi, canzoni e, infine, documentari: “Cobain: Montage of Heck” è il primo film realizzato sulla vita di Cobain con la partecipazione di tutta la famiglia e di coloro che più gli sono stati vicini nel corso della sua esistenza. Prodotto dalla HBO (con Frances Bean Cobain e Courtney Love) e diretto da Brett Morgen, il documentario raccoglie un’incredibile serie di fotografie, registrazioni audio, video, disegni assolutamente inediti, accompagnati dalle interviste a parenti, amici, compagni di band: Novoselic, bassista dei Nirvana, è presente all’interno della pellicola, mentre Dave Grohl (batterista del gruppo e poi frontman dei Foo Fighters) non compare. Il regista ha spiegato che le sue dichiarazioni sono state registrate troppo tardi per poter essere inserite nella prima versione del documentario, ma che non è escluso che vengano montate in edizioni e revisioni successive. “Cobain: Montage of Heck” è stato presentato ufficialmente il 24 gennaio scorso all’ultimo Sundance Film Festival, riscuotendo da subito grandi apprezzamenti sia per la sua “umanità” che per l’introduzione di parti di animazione (a cura di Hisko...
Giornata Mondiale per l’Autismo 2015: dove è arrivata la ricerca?...
La Giornata Mondiale per l’Autismo 2015 è dedicata, come ogni 2 aprile, ad approfondimenti e informazione riguardo ad una malattia ancora in parte sconosciuta, spesso evitata, nascosta nella convinzione, durata anni, che solo pochissimi bambini ne fossero affetti: in realtà, nell’ultimo periodo, si è passati dalla certezza che solo 3 casi ogni 10mila fossero compatibili con questo disturbo, alla consapevolezza che 1 bambino su 68 è autistico. Numeri e proporzioni ben diverse da quanto ci si potesse immaginare. E questo nuovo punto di vista, più realistico e disincantato, si è fortunatamente affermato insieme a nuove conoscenze anche dal punto di vista medico e scientifico. Per esempio, i ricercatori del progetto europeo “Eu-Aims” hanno messo a punto una nuova tecnica genomica, chiamata “Array-Cgh”, grazie alla quale, per 1 caso su 3, è stato possibile individuare la causa certa o altamente probabile dell’insorgere del disturbo: non vaccini o inquinamento, quindi, ma, piuttosto, un’origine genetica, che per questi casi potrà essere affrontata con terapie personalizzate. Un team di studiosi e medici del San Raffaele di Milano ha, poi, individuato una speciale proteina, nominata RAB39B, a causa della quale la comunicazione fra cellule nervose non avverrebbe in modo regolare, ma subirebbe interruzioni capaci di causare disabilità intellettiva ed autismo (anche se sarebbe meglio dire “autismi”). Negli Stati Uniti, invece, l’Università di San Diego (California) avrebbe rivelato che esiste un intero profilo genetico che consentirebbe di individuare bimbi affetti da autismo con un semplice esame del sangue: il test si concentrerebbe sui globuli bianchi e permetterebbe di intervenire rapidamente e nel modo migliore su tutti i casi sospetti. La Giornata Mondiale per l’Autismo 2015 vuole sensibilizzare, informare e far conoscere, diminuendo le distanze e portando un po’ di aiuto a tutte le famiglie coinvolte: a sottolineare ulteriormente la nuova...
LA GUERRA AL SISTEMA FREEMIUM: LA FINE DELLO STREAMING MUSICALE GRATIS?...
Le grandi Major dell’industria musicale hanno parlato chiaro: lo streaming gratuito (o il così detto sistema Freemium) danneggia il settore. Lucian Grainge, AD della Universal Music, ha, infatti, dichiarato recentemente che la possibilità di ascoltare file audio a costo zero, con l’aiuto solo di sponsor e pubblicità, alla lunga sarebbe destinata a diventare insostenibile, mentre Doug Morris, CEO della Sony Music, ha rincarato la dose, affermando di ritenere la disponibilità gratuita di canzoni e album il “declino” dell’industria musicale. Meno disfattista Steve Cooper, CEO della Warner Music, che ha, invece, confermato il suo apprezzamento per lo streaming stile Spotify, richiedendo, però, una maggiore differenziazione fra chi accede al servizio gratuitamente e chi, invece, apre un account premium a pagamento. Ed è proprio qui il problema: secondo gli addetti ai lavori, programmi e piattaforme come Spotify non metterebbero sufficiente distanza fra utenti, permettendo praticamente a tutti di accedere alle stesse modalità di fruizione musicale. L’offerta andrebbe modificata e limitata, per invogliare sempre più persone a passare ad un abbonamento premium. Ad essere d’accordo con le Major sono anche diversi artisti, fra cui Thom Yorke (Radiohead), Taylor Swift, Bjork e Bob Dylan, coinvolti nella presa di posizione di tanti musicisti e cantanti, che vorrebbero poter scegliere a chi rilasciare le proprie opere, controllandone la diffusione. Il modello Freemium è, quindi, sotto attacco e, a quanto pare, lo scontro non è solo verbale: il Financial Times ha, infatti, rivelato che la Universal Music avrebbe già fatto pressioni per arginare il sistema, introducendo nuovamente alcune limitazioni, come un numero massimo di ore in cui è possibile ascoltare musica gratis. Anche alcuni concorrenti ci hanno messo lo zampino: la Apple ha preparato una nuova piattaforma, in cui l’account gratuito non è previsto, come non sono previsti sconti o promozioni....
FACEBOOK: COSA FANNO GLI UTENTI?...
Facebook domina ormai praticamente incontrastato nel sistema social: tanti concorrenti (o quasi) hanno provato e stanno ancora provando a togliere alla creatura di Mark Zuckerberg questo primato, finendo, però, eternamente secondi. Le idee messe in campo dal team Fb sono convincenti e coinvolgenti e spingono sempre più persone ad interagire: nuove impostazioni, porte aperte ad inserzionisti ed esperti di marketing, controlli della privacy e maggiore libertà per quanto riguarda ciò che si può postare ogni giorno hanno davvero segnato un successo stabile e, a quanto sembra, duraturo. Il Global Web Index ha recentemente portato avanti degli studi per il Social Media Engagement Report, rivelando quali sono le azioni compiute più spesso dagli utenti di tre diversi social: Facebook, Twitter e Google+. I risultati parlano chiaro: nell’ultimo mese, quasi il 70% degli utenti attivi su Fb ha cliccato su “Mi piace”, incoronandola come azione social più diffusa in assoluto. I due concorrenti non possono vantare le stesse percentuali, dal momento che il “+1” su G+ ha raggiunto solo il 33%, mentre il click su “Preferito” di Twitter è arrivato a quota 31%! Ma le differenze non si fermano qui! Gli utenti “zuckerberghiani” sono piuttosto presenti sul web, raggiungendo il 55% per quanto riguarda i commenti a foto o video di amici e la pubblicazione di post sulle loro bacheche, il 53% per la lettura di un articolo ed il 52% per i commenti agli status altrui… Google + ha segnato un 45% per la lettura degli articoli, ma anche un consistente 36% di utenti loggati “passivamente”, cioè senza manifestare alcun tipo di partecipazione. E Twitter? I cinguettii non battono Facebook: il 42% degli utenti ha cercato una nuova storia, mentre solo il 36% ha dato un’occhiata ai trend topics! La battaglia fra social continuerà sempre...
TETRACROMATISMO: UN MILIONE DI COLORI...
Che cos’è il tetracromatismo? Una capacità innata, già conosciuta nel mondo animale, eppure ancora inspiegabile, che permette a chi ne è affetto di riconoscere un milione di colori diversi, cioè ben 100 volte più della visione “standard”. Questa particolare condizione, determinata probabilmente dalla presenza di 4 coni fotorecettori sulla retina (e non i 3 presenti nella maggioranza dei casi e capaci di “vedere” il rosso, il blu ed il verde), coinvolgerebbe in particolare le donne e circa il 12% della popolazione femminile totale: moltissime sarebbero, però, semplicemente portatrici sane del gene, incapaci di vedere più colori, ma destinate a trasmettere questa capacità ai propri figli. Non è ancora chiaro il numero esatto di tetracromatici presenti al mondo: la difficoltà sta nel fatto che ognuno ritiene di vedere in modo assolutamente “normale”, ostacolando inconsapevolmente la diagnosi ed arrivando a rendersi conto di questa particolare capacità solo dopo molti anni. In effetti, a quanto pare, il tetracromatismo si svilupperebbe in età precoce (già intorno ai 2 anni), diventando sempre più importante nel corso degli anni, dopo svariate esposizioni a tonalità e variazioni, capaci di amplificare questo diverso funzionamento dei recettori della luce. Ma come vede un tetracromatico? Concetta Antico, artista dotata di questa capacità, ha affermato di vedere tantissime sfumature, assolutamente invisibili per le altre persone: per esempio, il bianco non è mai solo bianco, ma è una somma incredibile di tanti colori. Di solito, il tetracromatismo non le provoca alcun fastidio, anche se le centinaia di scatole negli scaffali dei supermercati o le tonalità esagerate di certi tipi di film (es. horror) possono “soffocarla,” spingendola a chiudere per qualche minuto gli occhi. In generale, questa incredibile dote, ancora così poco conosciuta, non sembra peggiorare la qualità della vita di chi ne è portatore, regalando piuttosto...
COLLISIONI FESTIVAL 2015: SALE L’ATTESA!...
Il Collisioni Festival 2015 di Barolo si sta avvicinando: ogni giorno vengono pubblicate news e sorprese, che lasciano presagire un’edizione ricca di contenuti importanti e tanto divertimento. Questa manifestazione, il più grande festival di letteratura e musica del Piemonte, nasce nel 2009, con l’intento di coniugare note, pensieri ed impegno sociale, e si è sviluppata di anno in anno, fino ad arrivare a dimensioni davvero notevoli, tali da “occupare” letteralmente per tre giorni di concerti e incontri la meravigliosa cittadina delle Langhe. Ad incontrarsi sui palchi e negli spazi resi disponibili anche grazie all’impegno della Regione e degli Assessorati di Cultura e Turismo sono musicisti, scrittori, giornalisti, premi Nobel e attori spinti al contatto ed al confronto diretto con un pubblico sempre più attivo: negli anni scorsi, si sono succeduti nomi come Salman Rushdie, Don DeLillo, Ian McEwan, Josè Saramago, David Grossman, Bob Dylan, Patti Smith, Lucio Dalla, Zucchero, Roberto Saviano… Durante l’edizione del 2014, ricordata anche per i non pochi problemi di viabilità dovuti ad eccezionali temporali notturni, Collisioni Festival ha visto la partecipazione di Caparezza, Deep Purple, Eugenio in Via Di Gioia, Piero Pelù, Vasco Brondi, Mario Biondi, Elisa, Salmo, De Gregori, Fedez, Dario Fo, Neil Young & Crazy Horse… insomma, personalità italiane e straniere capaci di soddisfare gusti e richieste di un pubblico molto vasto! E il Collisioni Festival 2015? Fra le anticipazioni trapelate e confermate in questi mesi, spuntano nomi davvero eccezionali: il 18 luglio si alterneranno sul palco The Passenger e Paolo Nutini, il 19 sarà la volta di Fedez e J-Ax, il 20 Barolo incontrerà Mark Knopfler ed il 21 luglio sarà accesa dalle note di Sting. Considerate le premesse, le attese per i prossimi eventi in calendario sono davvero altissime! Ma il Collisioni Festival non è solo...
Smartphone Android, la carica dei brand emergenti...
C’era una volta il duopolio tra Apple e Samsung, ma ora la casa coreana deve fare i conti con la concorrenza interna nel mondo Android: sempre più utenti scelgono i brand emergenti. Fino a pochi anni fa si guardava con malcelato sospetto alle nuove marche che cercavano un posto al sole nel mercato degli smartphone Android, soprattutto quando si leggeva tra le caratteristiche “made in China”. Una sorta di retaggio (anti)culturale, dovuto in parte all’idea che le produzioni cinesi siano sostanzialmente copia – e di cattiva qualità – di idee altrui. Al contrario però di quanto avviene in altri settori, nell’informatica e nell’elettronica il Dragone è riuscito a lanciare l’assalto anche al solidissimo predominio di Samsung, il gigante sudcoreano che non a caso ha chiuso il 2014 con il 27% in meno di profitti operativi rispetto al 2013, e con l’eloquente -64% per la divisione mobile. In Cina, in particolare,la Samsung si è già dovuta inchinare alla nuova potenza Xiaomi con i suoi smartphone di fascia media e bassa. Anche in Italia arrivano gli echi di questa battaglia che si svolge dall’altra parte del mondo, e che ci interessa soprattutto perché porta con sé innovazioni di prodotto e convenienza per l’acquisto dei nostri smartphone. La concorrenza è infatti un motore incredibile, e basta leggere le caratteristiche dei modelli di punta di brand emergenti come Huawei, Prestigio o GoClever per rendersi conto della sferzata che hanno dato al mercato. I modelli più potenti puntano su processori a quattro od otto core, con prestazioni velocissime (più di 1.6 GHz), almeno 2 gigabyte di memoria Ram e accessori di qualità (dalla fotocamera alla batteria ad alta resistenza allo schermo con risoluzione elevata), con un prezzo che non supera i 300 euro (e si pone praticamente alla metà...
LA MISOFONIA: DI COSA SI TRATTA?...
La misofonia è un disturbo del sistema nervoso centrale che si può descrivere come un’intolleranza a certi specifici suoni, derivante da disordini neurologici connessi a delle esperienze negative: questo termine così particolare, coniato da Pawel e Margaret Jastreboff, indica, quindi, una sensibilità selettiva al suono, che deve essere distinta da altri due fenomeni, l’iperacusia e la fonofobia. La prima indica un disturbo del sistema uditivo specifico di alcune frequenze o di tutti i suoni, mentre la seconda si riferisce ad una paura ossessiva verso il rumore, che si traduce in attacchi di panico, tachicardia, mal di testa, disorientamento…. La misofonia si presenta, invece, intorno ai 13/14 anni, come molti altri disordini psichiatrici, e si manifesta con fastidio, disgusto, rabbia nei confronti di suoni ritenuti ordinari: persone che masticano, respirano, si tagliano le unghie, si lavano i denti, russano, tossiscono, annusano, parlano, sbadigliano, fischiano, pronunciano certe consonanti, emettono suoni ripetitivi…. tutti questi comportamenti possono generare uno stato ansioso che, nella sua trasformazione, può arrivare anche ad evitare certe interazioni, con una riduzione della capacità di socializzare. In alcuni soggetti, la misofonia viene amplificata da stimoli visivi, come movimenti del corpo, dei piedi o delle dita, e può portare ad imitare involontariamente le azioni compiute da altri: questa spinta alla compulsione servirebbe a gestire l’ansia e a superare l’angoscia. Anche per questa patologia esistono vari livelli, dal tenue al grave, studiati nel corso degli anni, ma, almeno per ora, contrastati solo dalle ricerche dell’AMC, l’Academic Medical Center di Amsterdam, unico centro europeo che si dedica a chi soffre di questo disturbo, offrendo anche una terapia. Questa cura consisterebbe in una vera e propria riprogrammazione del cervello, necessaria per scollegare i suoni da emozioni e reazioni negative: le persone colpite da misofonia sono molte più di quante...
ACADEMY AWARDS 2015: FRA VINCITORI E MOMENTI MEMORABILI...
Ecco la lista di tutti i vincitori degli Academy Awards 2015! Miglior film • Birdman, regia di Alejandro González Iñárritu • American Sniper, regia di Clint Eastwood • Boyhood, regia di Richard Linklater • Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel), regia di Wes Anderson • The Imitation Game, regia di Morten Tyldum • Selma – La strada per la libertà (Selma), regia di Ava DuVernay • La teoria del tutto (The Theory of Everything), regia di James Marsh • Whiplash, regia di Damien Chazelle Miglior regia • Alejandro González Iñárritu – Birdman • Wes Anderson – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel) • Richard Linklater – Boyhood • Bennett Miller – Foxcatcher • Morten Tyldum – The Imitation Game Miglior attore protagonista • Eddie Redmayne – La teoria del tutto (The Theory of Everything) • Steve Carell – Foxcatcher • Bradley Cooper – American Sniper • Benedict Cumberbatch – The Imitation Game • Michael Keaton – Birdman Miglior attrice protagonista • Julianne Moore – Still Alice • Marion Cotillard – Due giorni, una notte (Deux jours, une nuit) • Felicity Jones – La teoria del tutto (The Theory of Everything) • Rosamund Pike – L’amore bugiardo – Gone Girl (Gone Girl) • Reese Witherspoon – Wild Miglior attore non protagonista • J. K. Simmons – Whiplash • Robert Duvall – The Judge • Ethan Hawke – Boyhood • Edward Norton – Birdman • Mark Ruffalo – Foxcatcher Migliore attrice non protagonista • Patricia Arquette – Boyhood • Laura Dern – Wild • Keira Knightley – The Imitation Game • Emma Stone – Birdman • Meryl Streep – Into the Woods Migliore sceneggiatura originale • Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo – Birdman • Richard Linklater – Boyhood • ...
ACADEMY AWARDS 2015: FRA VINCITORI E MOMENTI MEMORABILI...
Gli Academy Awards 2015, 87esima edizione di una delle cerimonie dedicate al cinema più attese dell’anno, hanno sancito ieri il trionfo di due film, che hanno ricevuto 4 statuette ciascuno: Birdman e Grand Budapest Hotel. Il primo ha prevalso nelle categorie più “pesanti”, portandosi a casa i riconoscimenti per il film, il regista, la sceneggiatura originale e la fotografia, lasciando alla pellicola di Wes Anderson quattro premi “tecnici”, cioè miglior scenografia, colonna sonora, trucco e acconciatura e i costumi dell’italiana Milena Canonero, al suo quarto Oscar (i precedenti furono Barry Lyndon, Momenti di Gloria e Marie Antoinette). Meno fortunato, invece, Boyhood che, pur partendo fra i favoriti, ha ottenuto solo il premio per la migliore attrice non protagonista, andato ad una agguerritissima Patricia Arquette, che sul palco, dopo i classici ringraziamenti, ha voluto dire la sua sulla parità di diritti fra uomini e donne e la conseguente necessità di adeguare e livellare i salari, dando la stessa importanza a tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro sesso. La richiesta ha scatenato un vero e proprio boato in sala, a cui ha partecipato anche Meryl Streep, con un divertentissimo “You go girl!” Ma la cerimonia è stata caratterizzata da altri momenti memorabili, fra cui il bellissimo opening act del presentatore Neil Patrick Harris, che ha voluto celebrare il cinema ed alcuni dei titoli più importanti del panorama internazionale, ma anche il commovente discorso fatto da Graham Moore, vincitore del premio per la Migliore Sceneggiatura non originale per The Imitation Game: l’autore, omosessuale, ha voluto raccontare del suo tentativo di suicidio, fatto quando a 16 anni si sentiva diverso, fuori posto. Il suo Oscar è stato dedicato a coloro che si sentono in questo modo, perché un giorno tutte le difficoltà potranno essere superate: il suo “stay...
Sconti per le vacanze a Rimini e in Romagna con il circuito Sei di Rimini se…...
Seidiriminise.it è un progetto nato dalla fortuna che il gruppo su Facebook Sei di Rimini se… ha avuto, riscuotendo molto successo. Con la sua nascita in poco tempo erano stati raggiunti 8000 membri, la stampa di Rimini volle informarsi sulla costituzione di questo progetto nate nel 2014. Le persone che vivono Rimini hanno contribuito a incrementare il suo successo, con la voglia di rilanciare l’attività turistica locale e fare conoscere i valori di questa terra. La Riviera Romagnola è sempre stata promotrice di idee innovative e ha sempre aperto la strada a nuove concezioni. Soprattutto in ambito turistico conosciamo tutti bene la fama della Romagna! Dopo il grande successo riscontrato nel gruppo abbiamo capito che la voglia e la necessità erano quelle di fornire informazioni ai residenti, che potessero amare ancora di più le proprie radici e che potessero trovare un servizio ad ogni necessità. Allo stesso tempo, proprio gli abitanti di Rimini, hanno iniziato a raccontare il bello di questa “grande” città. Una città, ma anche una regione che ha fatto la storia del turismo ma non solo, un luogo sempre in grado di offrire nuovi spunti, con i suoi divertimenti, con la sua storia antica, i monumenti, i musei e gli interessi vari. Oggi il portale di Seidiriminise.it permette di conoscere gli eventi locali, i servizi utili, attraverso questo mezzo si possono rintracciare le attività commerciali di Rimini, gli hotel, i ristoranti, è possibile, inoltre, conoscere e prenotare un ombrellone nella spiaggia (o bagno) preferita. È stata avviata un’iniziativa interessante sia per i residenti che per i turisti, ovvero, la possibilità di utilizzare la Fidelity Card di Sei di Rimini se… che permette di ottenere sconti nelle attività turistiche, e non, convenzionate. Il turismo a Rimini vive di innovazione. Siamo alla continua ricerca di stimoli e...
WIKIQUOTE: 20.000 CITAZIONI PER VERI APPASSIONATI...
Wikiquote è il fratello minore di Wikipedia: un’enorme raccolta di citazioni provenienti da opere letterarie, pubblicità, film, canzoni, interviste, ma anche dalla saggezza popolare (proverbi e modi di dire), piuttosto che da interventi storici e discorsi memorabili (le pagine dedicate a specifiche personalità non si contano), organizzate grazie al software MediaWiki, lo stesso della grande enciclopedia online. Il progetto, nato grazie all’impegno della Wikimedia Foundation e, più in particolare, dall’idea di Daniel Alston e l’intervento dello sviluppatore Brian Vibber, nasce nella sua versione inglese il 27 giugno del 2003, arrivando in Italia circa un anno dopo, il 17 luglio: il successo è tale da farlo diventare il secondo wiki più conosciuto e cliccato di sempre e la partecipazione degli utenti italiani è talmente alta da far diventare la versione tricolore la terza per numero di citazioni! La piattaforma ha, infatti, raggiunto le 15mila voci in meno di 10 anni (2012), raggiungendo in questi giorni oltre 20mila pagine, create e curate da visitatori anonimi o registrati: alcuni argomenti sono stati premiati negli anni per completezza ed accuratezza, ricevendo una medaglia e finendo nella “Vetrina” del sito (che per ora conta 63 pagine speciali). Ma Wikiquote riserva tantissime sorprese: un esempio è il link “una voce a caso”, che dal menù principale permette di finire in una delle voci dell’enciclopedia… un rimedio perfetto per chi vuole passare un po’ di tempo rilassandosi e leggendo qualcosa di interessante! Un’altra caratteristica è la “Citazione del Giorno”, sempre pubblicata in home, spesso connessa ai fatti della giornata o, in generale, a ciò che propone la cronaca quotidiana: tutte le frasi scelte per questo importante riconoscimento sono raccolte in un apposito archivio e possono essere consultate in qualsiasi istante. Oltre ad essere un divertente ed utile insieme di citazioni (spesso...
LA BULL BAR PER FORD ECOSPORT: CARATTERISTICHE ED UTILIZZO...
LA BULL BAR PER FORD ECOSPORT: DI COSA SI TRATTA? La bull bar per Ford Ecosport è un particolare tipo di accessorio per auto, caratterizzato da un tubo in acciaio inox, piegato in una forma trapezoidale: questo tipo di protezione viene di solito montato nella parte anteriore del veicolo, sopra il paraurti, a coprire non solo la zona inferiore della carrozzeria, ma anche la griglia frontale. Le sue dimensioni possono variare sia in larghezza – il diametro può oscillare fra i 50 e gli oltre 70 mm – che in altezza: le bull bar più alte arrivano, infatti, a coprire quasi tutto il muso della vettura. LA FORD ECOSPORT: IL DESIGN ESTERNO La Ford Ecosport è un SUV perfetto sia per il contesto urbano, che per i percorsi extra urbani: compatto e dinamico, è caratterizzato da linee sportive e moderne, che gli regalano aggressività e personalità. L’assetto rialzato ed i grandi cerchi in lega (16” o 17”) sono fra i primi particolari a catturare l’attenzione, insieme al copriruota di scorta posteriore: questi dettagli cambiano completamente l’aspetto della vettura, conferendole stabilità ed aumentandone l’affidabilità. Anche il frontale non passa inosservato: la griglia è ampia, caratterizzata da un design essenziale, ma deciso e i fari a LED con indicatori di direzione soddisfano contemporaneamente esigenze legate alla sicurezza e all’estetica, conferendo a quest’auto un look davvero innovativo. La bull bar per Ford Ecosport, omologata o meno secondo le normative della Comunità Europea, viene posizionata proprio davanti alla griglia, sfiorando gli indicatori laterali, senza coprire marchio e fari: i sistemi di aggancio della barra vengono nascosti dal paraurti, diventando praticamente invisibili. LA BULL BAR PER FORD ECOSPORT: PERCHÈ UTILIZZARLA? L’utilizzo di una protezione frontale ha, di solito, un duplice scopo: inserire, infatti, la bull bar per Ford Ecosport...
ACADEMY AWARDS 2015: QUALI SARANNO I LOOK DELLE STAR?...
DIANE KRUGER Eterea, distante ed elegantissima: ecco i tre aggettivi che meglio descrivono il look sfoggiato da Diane Kruger ai Golden Globes. Il make up luminoso, la pettinatura ad onde praticamente perfetta e l’abito argento firmato Emilia Wickstead hanno trasformato la protagonista di The Bridge in una vera e propria apparizione! GREER GRAMMER Più divertente e sbarazzina, con una punta di romanticismo, era, invece, Greer Grammer, protagonista di Diario di una Nerd Superstar: per i Golden Globes ha, infatti, scelto il meraviglioso abito color carne di Lorena Sarbu, impreziosito da ricami floreali in oro e da un’acconciatura ed un make up leggeri, perfetti per la giovane età dell’attrice. JULIA ROBERTS Tuta Gyvenchy nera elegantissima, scollatura vertiginosa e sguardo magnetico: Julia Roberts si è presentata così ai recenti SAG Awards, stupendo davvero tutti, non solo per il suo look, ma anche per la sua bellezza, che sembra aumentare di anno in anno! KEIRA KNIGHTLEY La quasi mamma Keira Knightley ha indossato ai SAG Awards un abito Erdem morbido e divertente, perfetto per nascondere il suo pancione: sfidando ogni convenzione, ha scelto il viola, completando il look con uno smokey eye elegante ed una acconciatura un po’ spettinata. Bellissima! Cosa ci dovremo aspettare dagli Academy Awards 2015? Ci sarà nuovamente il trionfo del rosso e del bianco, oppure le star opteranno per altri colori? E gli uomini… riusciranno a farsi...
ACADEMY AWARDS 2015: QUALI SARANNO I LOOK DELLE STAR?...
Gli Academy Awards 2015 si avvicinano e sale l’attesa: chi si aggiudicherà l’ambita statuetta? Quale stile sceglieranno i presentatori? Ci saranno ancora selfie di gruppo? Ma, soprattutto: come si vestiranno le star? In questo primo mese del nuovo anno, fra Golden Globes e SAG Awards (cioè gli Screen Actors Guild Awards), si sono succeduti sul red carpet alcuni look davvero interessanti: non sono mancati scivoloni e abbinamenti improponibili, ma alcune attrici hanno davvero saputo dettare legge, brillando fra le colleghe. Vediamone alcune! EMMA STONE Emma Stone è giovane, brava, bella, simpatica: non le manca davvero niente, compreso lo stile! Ai Golden Globes si è fatta notare per il suo jumpsuit di Lanvin, una tuta caratterizzata da pantaloni a sigaretta, top con paillettes in argento e mega fiocco a effetto strascico. Il trucco era luminoso, la pettinatura originale e sbarazzina… insomma, praticamente perfetta! Ai SAG Awards, la Stone ha cambiato leggermente stile, scegliendo un look più aggressivo: una giacca Dior usata come una sorta di mini abito, che si trasforma in un lunghissimo velo quasi trasparente a creare un abbinamento audace ed elegante. Anche il trucco è più marcato (il rossetto rosa è stato sostituito da un più evidente rossetto rosso), mentre la pettinatura raccolta risulta più classica e severa. ANNA FARIS Anna Faris è la star di Mom, commedia sorprendente e “scorretta”, oltre che la protagonista (prima bruna, poi bionda) della storica serie degli Scary Movie, film un po’ cafoni, che mischiano generi e parodie, strizzando l’occhio ad un pubblico molto giovane. Ai Golden Globes si è presentata con un meraviglioso abito color nude firmato Reem Acra: dettagli e rifiniture in argento, trucco fresco e luminoso e divertente frangetta l’hanno resa praticamente irresistibile! TAYLOR SCHILLING La Schilling, protagonista di Orange is the New Black,...
GOLDEN GLOBE 2015: ECCO I VINCITORI!...
L’11 gennaio, si sono svolti al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills i Golden Globe 2015, presentati per la terza volta dall’accoppiata vincente formata dalle esplosive Tina Fey ed Amy Poehler. La manifestazione, considerata l’anticamera degli Academy Awards, nasce dalla collaborazione fra la Dick Clark Productions e la Hollywood Foreign Press, cioè l’insieme dei corrispondenti esteri che rappresentano in diversi media il cinema statunitense. Quest’anno, ad ottenere un grande successo è stato l’incredibile Boyhood di Richard Linklater: la pellicola, realizzata in circa 12 anni, dal 2002 al 2013, ripercorre le vicende legate alla crescita di Mason (Ellar Coltrane) e al rapporto con e fra i genitori divorziati (Ethan Hawke e Patricia Arquette). Il film ha letteralmente seguito i suoi personaggi un anno dopo l’altro, accompagnando il protagonista nel delicato passaggio dai 6 ai 18 anni e rappresentando per il regista un esperimento unico, cinema portato all’estremo. Oltre ad ottenere il migliore rating possibile su Rotten Tomatoes ed un Orso d’Argento per il Miglior Regista, la pellicola ha vinto ben tre Golden Globes, posizionandosi in pole position anche per i prossimi Oscar. Ottimi risultati anche per “La teoria del tutto”, primo film cinematografico dedicato alla vita del fisico, astrofisico e cosmologo Stephen Hawking,”Birdman”, pellicola che racconta i tentativi di un attore, famoso per aver interpretato un supereroe, di mettere in scena uno spettacolo a Broadway fra ego, carriera e famiglia, e “Still Alice”, film dedicato alla delicatissima tematica dell’Alzheimer. Un premio speciale è stato assegnato anche a George Clooney che, dopo aver ottenuto il “Cecil B. DeMille” per i suoi impegni umanitari, ha ricordato nel suo discorso gli attori scomparsi Robin Williams e Lauren Bacall e i recenti fatti di cronaca legati agli attentati di Parigi, chiudendo il suo intervento con “Je suis Charlie”. Come...
MODE E TENDENZE 2014: DAGLI HIPSTER AI NEW NORMAL...
In questi ultimi mesi del 2014, si è parlato molto di un cambiamento (radicale?) che riguarda mode e tendenze, di un passaggio che porterà, fra la fine di quest’anno ed il 2015, dagli hipster ai new normal. La parola Hipster ha origini e significati incerti: questo termine nascerebbe, infatti, negli anni ’40 per rappresentare quel gruppo di afroamericani appassionati di bebop e hot jazz che desiderano distinguersi dai fan del swing in tutti i modi, compreso vestirsi in maniera eccentrica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la cultura hipster si ampliò, diventando oggetto di interesse per diversi scrittori, fra cui Kerouac, Norman Mailer e Frank Tirro, per cui l’hipster è “l’uomo sotterraneo”, l’esistenzialista americano. Negli stessi anni, questo termine viene, però, utilizzato anche per prendere un po’ in giro quei bianchi che si vestono come i jazzisti di colore, cercando di imitarne i comportamenti. Negli anni ’90, l’hipster è, di solito, un giovane (o una giovane) fra i 20 ed i 30 anni, che tenta di vivere in modo indipendente, rigettando i dettami del consumismo e facendo precise scelte anche dal punto di vista della moda. Nel 2010, questo termine torna alla ribalta, segnando l’inizio di una tendenza che ha come elementi principali un abbigliamento attillato e minimal (tornano skinny jeans e pantaloni con il risvolto), accessori vintage (orologi, occhiali, borse che arrivano direttamente dagli anni ’70/’80 oppure riproposti in tempi recenti da marchi e case di moda, ma creati ispirandosi ai modelli precedenti), baffi e barbe per i ragazzi e una sconfinata passione per la tecnologia (in particolare per i prodotti Apple). Lo stile dell’hipster moderno è un mix di colori, trame, disegni già visti e indossati, ma arricchiti da un tocco contemporaneo. Il 2015 segnerà la fine di questo modello? Ultimamente, diversi marchi...
I 30 film più belli del 2014 secondo Panorama...
Dopo aver parlato delle 50 migliori canzoni del 2014 secondo la rivista NME, continuiamo il viaggio ideale attraverso questo ormai quasi terminato 2014 prendendo in considerazione i 30 film più belli del 2014 secondo Panorama!La lista comprende “blockbusters” e pellicole più piccole, senza dimenticare alcun genere: dalla commedia, al dramma, passando per la fantascienza e le storie “fumettose” dedicate ai teenagers (ma non solo!). Vediamo la classifica di Panorama, dalla posizione 30 alla 1! – Tracks – Attraverso il deserto di John Curran- Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires di Gustavo Taretto – Quel che sapeva Maisie di Scott McGhee e David Siegel – I segreti di Osage County di John Wells – Saving Mr.Banks di John Lee Hancock – Alla ricerca di Vivian Maier di John Maloof e Charlie Siskel – Joe di David Gordon Green – Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée – Guardiani della Galassia di James Gunn – Lo sciacallo – Nightcrawler di Dan Gilroy – Edge of Tomorrow – Senza domani di Doug Liman – The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese – The Look of Silence di Joshua Oppenheimer – Le Meraviglie di Alice Rohrwacher – In grazia di Dio di Edoardo Winspeare – Il regno d’inverno – Winter sleep di Nuri Bilge Ceylan – Alabama Monroe – Una storia d’amore di Felix Van Groeningen – 12 anni schiavo di Steve McQueen – A proposito di Davis di Ethan e Joel Coen – Interstellar di Christopher Nolan – Nymphomaniac vol. 1 e vol. 2 di Lars Von Trier – Grand Budapest Hotel di Wes Anderson – Frank di Lenny Abrahamson – Il Giovane Favoloso di Mario Martone – Il capitale umano di Paolo Virzì – American Hustle – L’apparenza inganna di David O. Russell – Lei di...