Hum: il ronzio che fa impazzire il 2% della popolazione...

Vi sarà forse capitato in passato di sentire la parola Hum, magari senza indagare ulteriormente il suo significato. Forse, vi sarà capitato di vedere anche dei video o ascoltare dei clip audio dedicati proprio a questo fenomeno, senza però farvi ulteriori domande. Eppure, questa strana “manifestazione” turba le notti di un gruppo piuttosto ampio di persone: si parla di una percentuale che oscilla fra il 2 e il 4% della popolazione mondiale. Cos’è, però, l’Hum? Si tratta di un ronzio basso e continuo, di una sorta di vibrazione, di un suono martellante che potrebbe essere paragonato a quello di una macchina accesa, che non va mai via: è percepibile in particolare dentro casa, più forte e persistente nelle ore notturne, preferibilmente in zone lontane dai grandi centri, come aree rurali e suburbane. La sua prima comparsa, o almeno i primi report della sua esistenza, risalgono ad almeno 40 anni fa, con denunce effettuate – in particolare – in Gran Bretagna, dove il fenomeno è massiccio ancora oggi, Stati Uniti e Australia: famosi sono gli episodi di Bristol negli anni ’70, New Mexico nei primi anni ’90 e Windsor, Ontario, a partire dal 2011. In tutti e tre i casi, parte della popolazione ha denunciato la presenza di una vibrazione sorda insopportabile, tanto persistente da dare vita a ricerche sul campo, poi terminate con un nulla di fatto. Perché ancora oggi non è sicura l’origine di questo ronzio: se è vero che la maggior parte delle “registrazioni” avviene di notte, in campagna, è anche vero che in molti continuano a percepire questo suono anche di giorno, anche in città, anche fuori casa. Sembra quasi che l’Hum colpisca persone diverse in modo diverso, rendendo ancora più difficile creare una precisa casistica. Ad oggi, le possibili cause...

Come creare uno stand d’appeal: 3 consigli pratici...

Scopri come creare uno stand d’appeal con i nostri consigli super pratici. Piccole dritte per una partecipazione di successo! Hai deciso di partecipare ad una manifestazione ma non sai come allestire il tuo stand fieristico? Partiamo dal presupposto che un ottimo stand deve essere d’appeal, attrattivo, sofisticato e perché no, anche divertente. Ma per farlo, spesso non bastano semplicemente le proprie conoscenze. Serve anche competenza. Per questa ragione, ti consiglio sempre di affidarti a delle agenzie serie che si occupano di allestimenti fieristici a Milano, Bologna e tantissime altre città del nostro Paese. Se invece, hai deciso di fare da solo, ecco 3 piccoli consigli per uno stand di grande impatto. 1. Usa tutti i sensi Chi l’ha detto che uno stand debba essere accattivante solo da un punto di vista visivo? Prova ad usare tutti i tuoi sensi, dall’olfatto all’udito. Senza dubbio è un ottimo modo per coinvolgere più passanti e per stimolarli a fermarsi e a chiederti informazioni. Vuoi un esempio? Se vendi prodotti tipici, offri a chiunque passa vicino al tuo stand un tuo prodotto. Fallo assaggiare e chiedigli cosa ne pensa. Può essere un ottimo modo per far sentire importante il cliente e per stuzzicarlo anche al palato, oltre che alla vista. 2. Distribuisci i tuoi gadget Un po’ come Pollicino che buttava a terra le briciole di pane per provare a ritornare a casa, lo stesso devi fare con i tuoi clienti. Regala un tuo gadget a chiunque si avvicini al tuo stand, o a chi chiede informazioni. Chiaramente non parliamo solo di materiale pubblicitario come volantini o brochure, ma anche piccoli oggettini aziendali come portachiavi, bracciali o shopper personalizzate con il tuo marchio da usare quando i clienti fanno la spesa. Insomma, serviti di questi gadget il più...

Le migliori scuole da frequentare per diventare traduttore professionale...

Il traduttore professionale è una figura molto ricercata e gettonata, alla luce di un contesto socio-lavorativo estremamente globalizzato. Le aziende, le società e le imprese hanno un respiro sempre più internazionale, quindi devono dotarsi di interpreti e traduttori per poter allacciare rapporti con altre realtà estere ed avviare nuove collaborazioni di lavoro. Se vuoi intraprendere questa professione in questo articolo ti indicherò le migliore scuole da frequentare per diventare traduttore professionale. Iniziamo con l’European School of Translation, una scuola che assicura un’offerta formativa molto variegata. Tra i vari corsi ti segnalo quello di traduzione audiovisiva e web, dove si analizzano le nuove professionalità sorte nell’ambito dello speakeraggio, della sottotitolazione e del voice over. Altro istituto molto prestigioso è lo IATI (International Association Traduttori e Interpreti), gestito da un’associazione di mediatori linguistici e di traduttori consulenti professionali, che organizzano diversi master e corsi per migliorare ed approfondire le proprie conoscenze linguistiche. I master sono estremamente specifici: c’è quello in traduzione terminologista, quello in traduzione di testi religiosi, quello di specializzazione in traduzione medica, ecc. Oltre a questi bisogna anche ricordare il corso di abilitazione alla professione, il corso base di traduzione e il master di specializzazione in traduzione tecnica e tecnologica. Un ventaglio molto ampio di offerte che permette di specializzarsi nel settore preferito. La Scuola di Specializzazione in Traduzione Editoriale è un altro istituto molto prestigioso che permette di diventare traduttore professionale. I corsi di formazione professionale vengono organizzati dalla Città Metropolitana di Torino col finanziamento del Fondo Sociale Europeo. I corsi vengono tenuti da specialisti della traduzione, che offrono la loro competenza agli iscritti per soddisfare la richiesta sempre più alta di traduttori proveniente dalle case editrici. La frequenza è gratuita ma obbligatoria, e per poter partecipare all’esame finale bisogna seguire almeno i 2/3 delle ore totali a disposizione dei corsi. Molto valida anche l’offerta della Ssit, la Scuola Superiore per Interpreti e...

L’abbigliamento antinfortunistico può essere casual?...

Chi l’ha detto che l’abbigliamento antinfortunistico non possa essere casual? L’attenzione al design e allo stile è preziosa anche quando si parla di abbigliamento tecnico, dal momento che chi indossa vestiti atti a garantire una protezione completa sarà più lieto di farlo se quei vestiti sono anche piacevoli, belli da vedere e confortevoli. L’eleganza, dunque, può andare di pari passo con la protezione: basti pensare a tutti i lavoratori che, per le proprie mansioni, si devono muovere in continuazione tra gli uffici e i magazzini. In situazioni del genere non ci si può affidare a capi poco curati dal punto di vista estetico (anche perché negli uffici ci si potrebbe imbattere in clienti, fornitori o altri soggetti esterni di fronte ai quali è d’obbligo fare bella figura). La soluzione può essere rappresentata da completi studiati ad hoc: magari una t-shirt job o, nella stagione fredda, un pile realizzato come una maglia di lana, morbido e con cappuccio, da abbinare a pantaloni da lavoro, ovviamente multitasche, pensati per assicurare il massimo del comfort. Il pile potrebbe essere dotato, a sua volta, di più tasche con zip, non solo all’esterno ma anche all’interno. La scelta del pile non è casuale, dal momento che questo materiale – oltre a risultare morbido e quindi molto gradevole al tatto – ha il pregio di durare a lungo nel tempo ed è in grado di sopportare un gran numero di lavaggi senza che si formino le tipiche palline composte da fibra di tessuto. Per le giornate più calde, poi, non c’è niente di più indicato di una maglietta a maniche corte neutra, con tessuto in cotone morbido, pensata e messa a punto per offrire la migliore vestibilità possibile, con colletto in costina e struttura tubolare. L’ideale sarebbe optare per una...

Lavorare in Inghilterra: le professioni più richieste...

Il mondo del lavoro sta rapidamente cambiando, grazie soprattutto all’avvento della tecnologia che ha generato una richiesta crescente di determinate figure. Tale rimescolamento delle figure lavorative si è verificato non solo in Italia, ma anche in Inghilterra, un paese molto gettonato per i nostri “cervelli in fuga”. Se stai pensando di trasferirti, o semplicemente di affrontare una nuova avventura per arricchire le tue conoscenze, in questo articolo ti mostrerò le figure professionali più richieste in Inghilterra. La pubblicità ed il marketing sono settori in continua evoluzione, grazie alle nuove dinamiche offerte dalla tecnologia. Molte aziende, alla luce di una trasformazione sempre più complessa e specializzata del settore dei media, sono alla ricerca di bravi pubblicitari. Nello specifico si ricercano specialisti esperti nella carta stampata, nella televisione e soprattutto nei contenuti multimediali e online. Il marketing è un settore che prima interessava solo il privato, ma oggi riguarda anche gli istituti e le aziende pubbliche. Per questo motivo le nuove dinamiche in rete hanno fatto crescere la domanda di esperti di marketing, con l’obiettivo di migliorare la visibilità online di aziende e società e di conquistare nuovi clienti. In questo ambito è in forte crescita anche la domanda di sviluppatori di software, che hanno il compito di progettare e sviluppare un nuovo sistema operativo o un software di computer. Cambiamo settore ed arriviamo al fitness, dove è letteralmente esplosa la richiesta di istruttori e di personal trainer. Il fitness è un settore in costante crescita, grazie anche alla nascita di discipline sempre più variegate e settoriali specifiche per determinate esigenze. Dalla yoga allo zumba, dal pilates agli allenamenti di gruppo, ormai il fitness offre una varietà di discipline così ampia da richiedere necessariamente figure specializzate e preparate. Ogni disciplina è finalizzata ad un obiettivo (perdita di peso, tonificazione della massa muscolare, riabilitazione, miglioramento del coordinamento, ecc.), quindi le opportunità...

Studenti fuori sede: 5 consigli utili per risparmiare...

Ci sono passati in molti e non è propriamente un’operazione da poco: quando si è studenti fuori sede è proprio vero che si comprende il vero valore dei soldi. È per questo che nella vita di ogni universitario che si rispetti arriva il momento di prendere una decisione fondamentale, più che mai necessaria alla propria sopravvivenza: risparmiare. Quella che vi presentiamo è quindi una miniguida con 5 consigli indispensabili per poter tener da parte un po’ di soldini nel conto di fine mese. Tenere un registro delle uscite. Sembrerà banale ma la prima operazione da fare per non spendere troppi soldi consiste nel contarli. Aggiornare un accurato registro di ingressi e uscite monetarie consentirà infatti di stabilire le priorità mensili, intaccabili, e di non eccedere con tutte le altre spese secondarie e accessorie. Sembra un’operazione complessa, da veri economisti ed è probabile che alla fine i risparmi non siano sembrati incredibili ma alla fine, si sa, anche Zio Paperone cominciò mettendo da parte 1 cent. L’università è un’utile amica. Se è vero che dall’università derivano le preoccupazioni maggiori legate a esami, appelli, ricevimenti, progetti e quintali di manuali da studiare a memoria va anche detto, però, che in un’ottica monetaria può essere un’utile alleata. Per far sì che ciò avvenga, tuttavia, è bene cercare di essere costantemente aggiornati su quelle che sono le riduzioni sulle rette, le scadenze delle borse di studio, le possibili borse di collaborazioni proprie di ogni dipartimento nonché tutte quelle altre operazioni che avvicinano il mondo accademico al portafogli dello studente. E poi, dato certamente non da meno, l’università è la vera fucina della vita di uno studente fuori sede; da qui cominceranno amicizie, amori e conoscenze che permetteranno, con lo scambio di libri, materiali didattici, ritrovi a casa di...

Come scegliere un pavimento in legno...

Se si è in procinto di scegliere un pavimento in legno, può essere utile conoscere le differenza tra i parquet prefiniti, i laminati e il legno massello. Insieme all’azienda Gioma srl che si occupa della vendita di pavimenti in legno a Udine e provincia cercheremo di orientarci nel mondo del parquet. Un parquet in legno massello, in particolare, è realizzato a listone o a listello, a seconda delle misure: ovviamente, al variare delle dimensioni cambia il metodo di posa, il quale va a influire sul risultato finale. Basato su puro legno nobile, questo tipo di parquet ha un costo abbastanza elevato, che – tuttavia – viene compensato da una durata molto lunga, pressoché eterna: l’importante è sottoporre il legno ai trattamenti del caso. A seconda delle essenze che vengono adoperate, lo spessore cambia, e così la robustezza: in linea di massima si va dai 10 millimetri ai 23 millimetri. Per quanto concerne la scelta delle essenze, chi è in cerca di un legno resistente e duro può concentrare l’attenzione sulle soluzioni esotiche: dal parquet teak al parquet iroko, passando per il parquet dussiè, c’è l’imbarazzo della scelta. Un classico è, invece, il parquet rovere, che può essere declinato anche nella versione del parquet rovere sbiancato, raccomandato soprattutto quando si deve integrare in un arredamento shabby chic. Il pregio principale del rovere è che con il trascorrere del tempo non solo non perde bellezza, ma addirittura acquisisce fascino. Non bisogna mai dimenticare che i colori del parquet sono quelli naturali del legno di provenienza: tra le essenze più comuni ci sono il frassino e il faggio, piuttosto tenere. Il parquet in laminato, a sua volta, negli ultimi anni ha conosciuto una notevole evoluzione tecnologica, che gli ha consentito di eliminare tutti i difetti che lo avevano caratterizzato per lungo tempo. Sia...

Allergie autunnali e primaverili: come combatterle con i rimedi naturali...

Le allergie non hanno più una stagione predefinita, per colpa del cambiamento climatico e dello smog, accompagnato da agenti chimici disciolti nell’aria. Anche chi non ne ha mai sofferto, ora si ritrova a dover combattere con questo fastidio che provoca tosse e starnuti, occhi rossi e gola che pizzica. Per chi non vuole ricorrere sempre ai medicinali, ci sono dei rimedi naturali ed omeopatici che potrebbero fare al caso vostro. La circolazione dei pollini non è più legata solamente alla primavera, ma a causa del riscaldamento globale certe piante hanno perso il senso del tempo e non svolgono più il loro ciclo di vita e fioritura in maniera adeguata. Non solo: piogge e vento portano pollini e sostanze anche lontane e lo sviluppo di alcune muffe vanno ad accumularsi a ciò che di fastidioso gira nell’aria. Prevenire e combattere le allergie con alcuni rimedi naturali risulta essere possibile, grazie a degli studi effettuati e a delle nuove composizioni omeopatiche, testate direttamente sui soggetti sofferenti della patologia, durante tutto l’anno. Come curare l’allergia Per prevenire l’insorgenza dell’allergia, gli specialisti consigliano l’assunzione di Polline planetaria 30 CH che aiuta a fare da scudo a quelle che sono le sostanze che provocano l’allergia sia durante la primavera, che durante l’autunno. Se i sintomi sono presenti e fastidiosi, gli stessi specialisti consigliano di alleviarli con i medicinali omeopaici che sono composti da Nux vomica 9 CH e Histaminum 9 CH: 5 granuli per ognuno di essi ogni due ore, soprattutto durante l’attacco allergico più forte, per poi andare a diminuire man mano che la stessa patologia diminuisce. I granuli con Allium sono invece specifici per chi ha una rinite acuta. Anche questi sono da assumere in gruppo di 5 ogni due ore, per poi diminuire man mano nel...

Le principali novità nel campo automobilistico presentate al CES di Las Vegas...

Il CES di Las Vegas, ribattezzato da molti la “fiera dei sogni”, rappresenta una vetrina dalla grande visibilità per i grandi brand tecnologici ed elettronici, che possono mostrare i loro nuovi prototipi, che saranno lanciati sul mercato del futuro. Da diverso tempo ormai ha fatto prepotentemente irruzione alla manifestazione tecnologica in Nevada il settore automobilistico, che anche quest’anno non ha deluso le aspettative presentando prodotti e servizi estremamente all’avanguardia e futuristici. L’azienda Autronica, officina specializzata in auto elettriche a Udine, ci spiega come oltre ai nuovi modelli di auto, svelati proprio nella “città delle luci” dalle case automobilistiche, i protagonisti in assoluto del settore sono stati i nuovi modelli di guida autonoma e l’intelligenza artificiale. Partendo dai modelli uno dei più interessanti è stato e-Palette di Toyota, un minivan elettrico dotato di guida autonoma pensato per il business. Il veicolo, oltre ad essere usato per il servizio di car sharing o di consegne a domicilio, è anche dotato di un display esterno dove mostrare informazioni utili sul percorso o inserire messaggi pubblicitari. Queste innovative caratteristiche hanno attirato l’attenzione di Uber ed Amazon, diventati partner di Toyota in questo progetto. Anche Kia punta forte su veicoli “eco-friendly”, infatti ha presentato 16 auto rispettose dell’ambiente: 5 ibride, 5 ibride plug-in, 5 elettriche a batterie ed una alimentata da celle a combustibile. Passando ai servizi per la guida sicura uno dei più interessanti è la tecnologia Brain-to-Vehicle (B2V) di Nissan. Si tratta di un sistema dotato quasi di intelligenza propria, poiché è in grado di interpretare i messaggi inviati dal cervello umano e di fornire un’assistenza all’automobilista, favorendo una guida più piacevole e confortevole. In questo settore da segnalare il sistema Departed Drive Rescue & Exit Maneuversviluppato da Mobis, la divisione dedicata alla sicurezza della Hyundai. Una particolare camera ad infrarossi monitora le condizioni di salute del guidatore, analizzando il movimento del viso e delle palpebre. Se il sistema ritiene che ci sono le condizioni per un malessere...

Alla scoperta della canapa...

Sono davvero tanti i pregi della canapa, un materiale che negli ultimi tempi sta venendo riscoperto in modo sempre più apprezzabile: il merito è della sua grande resistenza, ma anche della sua capacità di fornire una protezione ottimale rispetto all’azione dei raggi UV. E non è finita qui, perché la canapa è in grado anche di assorbire l’umidità ed è antiparassitaria, il che vuol dire che non richiede il ricorso a pesticidi o ad altre sostanze potenzialmente tossiche. Coltivabile nel nostro Paese, questo materiale naturale ha alle spalle una storia molto lunga: oggi esso è impiegato anche per la realizzazione di abbigliamento biologico. La canapa non è soggetta a terme o a funghi, ma nemmeno a muffe ed acari: i tessuti realizzati con questo materiale si caratterizzano per una notevole capacità di dispersione, il che implica che restano caldi in inverno e freschi in estate. Assorbendo gli odori in misura limitata, gli indumenti in canapa possono essere usati anche quando si fa sport o si pratica un’attività fisica, in quanto sono perfettamente compatibili con il sudore e lasciano traspirare la pelle. Per di più, essi si contraddistinguono per una micropotenza elettrica in virtù della quale viene stimolata la circolazione del sangue. Dal punto di vista pratico, la vestibilità della canapa è superiore rispetto, per esempio, a quella di un materiale come il lino, come dimostrano le sue pieghe più dolci. Certo è che il vero punto di forza che definisce la sua coltivazione va individuato nell’ecosostenibilità della cultura: non solo l’ambiente non risulta danneggiato, ma addirittura viene aiutato. Le radici molto lunghe che si formano, infatti, vanno a scavare nel terreno in profondità, così da garantire una maggiore ossigenazione e da incrementare la sua fertilità. Non c’è bisogno, pertanto, di utilizzare concimi, mentre gli oli essenziali hanno proprietà tali da tenere alla larga i...

Il velcro adesivo e i suoi usi!...

Il velcro adesivo è un alleato prezioso per tantissime delle nostre attività quotidiane: utilizzato su diversi tessuti, ma anche su superfici di vario tipo (dalle pareti ai metalli, passando per il legno, il cartone e il vinile), diventa un valido supporto, adattabile a ogni situazione! Per scoprire le sue origini bisogna andare indietro nel tempo: nel 1941, l’ingegnere svizzero Georges de Mestral stava passeggiando per i boschi quando notò qualcosa di molto particolare. Sui suoi vestiti – in particolare sulle calze di lana – rimanevano, infatti, impigliati dei frutti secchi, chiamati acheni spinosi o Bardana: analizzandoli al microscopio, l’ingegnere scoprì che le estremità delle loro spine erano uncinate e proprio questa caratteristica permetteva loro di “aggrapparsi” ad altre superfici. Deciso a imitare quel sistema così intelligente, Georges de Mestral utilizzò il nylon, riproducendo gli uncini su una fettuccia e le fibre di lana su un’altra: le due aderirono perfettamente, con un risultato finale estremamente resistente! Il nuovo prodotto, chiamato velcro (dal francese: velours, cioè velluto, e crochet, cioè uncino) si diffuse rapidamente, presto declinato in diverse versioni adattabili a tutti i vari impieghi! Ma come può essere usato il velcro adesivo? Vediamo qualche esempio! 1 – Sui vestiti: il velcro può salvare un outfit! Applicata al posto di una cerniera zip (che può rompersi facilmente), una fascetta adesiva è affidabile e quasi invisibile: basta posizionarla sul lato interno del tessuto. Attaccarla agli abiti è molto semplice, perché se in alcuni casi è necessario dare due punti con ago e filo, molte varietà di velcro si incollano perfettamente con una semplice passata di ferro da stiro! Naturalmente, il velcro non è l’ideale solo per i vestiti, ma per tutti i tessuti con cui lavoriamo ogni giorno: dai cuscini delle sedie agli asciugamani, passando per strofinacci,...

Il surrealismo in fotografia...

Tra i mezzi di rappresentazione visiva più conosciuti, caratterizzato per rappresentare la realtà così come la vedono i nostri occhi, c’è indubbiamente la fotografia. Quando invece parliamo di fotografia surrealista questo momento da catturare o un realismo oggettivo non esistono più, esiste solo una realtà soggettiva. La fotografia surrealistica è una tendenza artistica nel campo della fotografia il cui obiettivo è esprimere, per mezzo delle immagini, l’essenza e le inquietudini dell’essere umano attraverso tecniche e tematiche legate al mondo dell’inconscio, dell’onirico e dell’irrazionale. Questa tendenza nacque dal movimento d’avanguardia conosciuto come “surrealismo”, apportando un notevole rinnovamento nell’arte pittorica e visiva. Guidati da Breton, i surrealisti svolsero un lavoro importante separando gli approcci estetici tradizionali, acquisendo nuove e grandi possibilità di creazione e sperimentazione grazie alla capacità degli artisti di sfruttare il momento in cui un’immagine viene catturata e la capacità dell’essere umano di percepirla come reale nonostante sia finzione. Il surrealismo, come lo definisce André Breton, è come un automatismo psichico con cui ci si propone di sperimentare il funzionamento del pensiero in assenza di ogni controllo da parte della ragione, senza alcuna preoccupazione estetica e morale. In queste condizioni il fenomeno surrealista si alimentò di diverse aree artistiche e culturali, assorbendo dalla fotografia tradizionale il modo di operare e procedere per immagini attraverso l’articolazione inconscia della realtà. Per fare questo sfrutto due diverse procedure: le fotografie manipolate, quello solitamente definito surrealismo tecnico, e quelle non manipolate, fatto di immagini come strumento documentale con “l’oggetto trovato” dall’artista. Bisogna ricordare che la manipolazione delle immagini è pienamente accettata in quanto infrange le regole della realtà e libera la creatività e l’inventiva, anche producendo strane forme che aiutano l’inconscio ad emergere attraverso i sensi. Man Ray, nato nel 1890 negli Stati Uniti, è una delle figure...

Alla scoperta dei tessuti in bamboo...

I tessuti in bamboo rappresentano una novità molto interessante nel panorama dei capi di abbigliamento realizzati con fibre naturali, non solo per i benefici che apportano alla nostra pelle, ma anche perché la coltivazione della fibra di bamboo si dimostra positiva per la salute dell’ambiente. Sul piano pratico, questi tessuti risultano essere molto più resistenti rispetto al cotone, e hanno il pregio di favorire il mantenimento della temperatura del corpo al livello desiderato. Non possono essere sottovalutate, inoltre, le loro proprietà anti-microbiche. Insomma, nel contesto dell’abbigliamento biologico e non solo, la fibra di bamboo sembra destinata ad acquisire un’importanza sempre maggiore, complice la tendenza della moda e dell’industria tessile degli ultimi tempi di promuovere l’offerta e la domanda di fibre naturali. Si tratta, per essere più precisi, di fibre che vengono prodotte senza l’impiego di sostanze inquinanti che potrebbero risultare nocive nel momento in cui entrano in contatto con la pelle. Tra i tanti tessuti di origine vegetale, la fibra di bamboo può essere considerata una pratica alternativa non solo al cotone, ma anche alla canapa. I tessuti che ne derivano sono molto traspiranti e caratterizzati da una notevole leggerezza, capaci di assorbire il sudore e l’umidità del corpo. La temperatura media garantita da questo materiale è di un paio di gradi al di sotto della norma: insomma, non si corre il rischio di sentire freddo in inverno né di essere troppo accaldati in estate. I vestiti in bamboo proteggono chi li indossa dai raggi ultravioletti, ma non mancano le proposte per i costumi da bagno e per la biancheria intima in generale, proprio per la già menzionata capacità di assorbire l’umidità. In commercio non è difficile trovare tessuti in bamboo per la casa, oltre a guanciali, cuscini e materassi in fibra di bamboo, che hanno il pregio di potersi adattare senza difficoltà...

Le Olimpiadi uniscono le due Coree: sfileranno insieme nella cerimonia d’apertura...

Un’apertura che potrebbe diventare storica e certamente segnerà un precedente. Corea del Nord e Corea del Sud insieme, unite nel segno dello sport. Come analizzato da L’Huffington Post, è questo uno degli accordi (annunciato con una nota congiunta) raggiunti tra le delegazioni dei due stati nell’incontro a Panmunjom, villaggio sul confine tra i due paesi, dove nel 1953 venne firmato il cessate il fuoco della guerra (1950-1953). L’accordo è stato raggiunto in vista delle Olimpiadi invernali, che quest’anno saranno di scena nella contea di Pyeongchang, Corea del Sud, e inizieranno con la cerimonia d’apertura il 9 febbraio prossimo. Dunque, le rappresentative delle due Coree sfileranno insieme durante la cerimonia, sotto la bandiera della Corea unita. Il primo grande passo è avvenuto la scorsa settimana, quando la Corea del Nord ha accettato di mandare una delegazione di sportivi, alti responsabili e artisti ai giochi olimpici. Oltre a ciò, da Pyongyang hanno annunciato che partirà anche una gruppo di 230 tifosi, con tanto di cheerleader, che raggiungerà la sede dei giochi via terra, attraversando il confine di Panmunjom. Sarà presente anche una squadra femminile di hockey univoca, che rappresenterà le due Coree. “Le relazioni intercoreane sono tese da circa dieci anni. Speriamo che le relazioni possano essere riallacciate” ha commentato Jon Jong-Su, capo della delegazione nordcoreana che ha preso parte agli incontri di Panmunjom. Nonostante recentemente le relazioni si sono inasprite, specialmente  causa del programma nucluare della Corea del Nord, è in parte riuscita la volontà di Seoul di rendere le Olimpiadi di Pyeongchang i “Giochi della pace”, con un’apertura tra i due paesi che potrebbe, nel prossimo futuro, diventare un elemento importante per gli incontri fra le due fazioni. Questo risultato è stato accolto con piacere e grande sostegno a livello globale. Gli incontri di...

Passione running: dove andare a correre in Toscana...

Correre ormai è uno sport olimpico, sempre più praticato e più apprezzato. La corsa, infatti, è uno sport completo che dà benefici sia a livello fisico che psicologico. Perché è importante correre L’importanza della corsa per la salute dell’organismo è stata documentata negli anni da diverse ricerche scientifiche. I benefici che la corsa comporta sono diversi e riguardano diversi ambiti della salute. Per cominciare, correre, migliore la gittata cardiaca, regola la pressione arteriosa, migliora il circolo periferico e aiuta a prevenire la comparsa di malattie cardiovascolari a lungo andare. A livello psicologico, invece, correre aiuta a tenere alto l’umore grazie al grande numero di endorfine che vengono rilasciate durante l’attività. Equipaggiamento per la corsa Per praticare adeguatamente uno sport come la corsa è necessario equipaggiarsi a modo. La cosa più importante sono le scarpe, devono essere scarpe da corsa areate ed ammortizzanti. Anche i calzini devono essere calzini da corsa, sottili, corti e rinforzati nella zona del tallone e delle dita. E’ preferibile utilizzare i calzini dopo averli lavati più volte per renderli meno rigidi. Infine, l’abbigliamento, che varia in base alle stagioni. Per esempio, nelle mezze stagioni è preferibile utilizzare un abbigliamento tecnico in microfibra mentre d’estate basta una canottiera e dei pantaloncini. Stile di vita Quando si decide di praticare la corsa bisogna adeguare il proprio stile di vita. Innanzitutto è importante seguire un’alimentazione equilibrata e sana che non comprenda cibi grassi. E’ importante anche avere un ciclo di sonno regolare e smettere di fumare. Infine, ma non meno importante, prima di cominciare a correre è consigliabile eseguire un check-up dal proprio medico. Bisogna cominciare a correre per una ventina di minuti al giorno per poi aumentare quando il fisico lo permetterà. Prima di iniziare a correre ricordarsi sempre di riscaldarsi per...