Mitologia giapponese: Yokai e Yurei...

La mitologia giapponese raccoglie numerosissime credenze e miti, oltre ad un numero impressionante di “personaggi”, di creature: il solo pantheon shintoista, per esempio, include oltre 8mila Kami, cioè divinità (anche se la traduzione letterale di questo termine sarebbe più vicina a “oggetto di venerazione”. Il termine “dio”, infatti, può creare più di un equivoco). Fra gli spiriti inclusi all’interno di questo complesso sistema, a destare particolare interesse sono Yokai e Yurei. YOKAI La parola Yokai deriverebbe dall’unione di Yo, cioè maleficio, e Kai, cioè manifestazione inquietante: la traduzione più appropriata sarebbe quindi a metà fra “spirito” e “demone”. Queste creature non sono tutte uguali, ma si caratterizzano in modo decisamente differente: secondo la tradizione, alcune preferiscono stare lontane dagli uomini, mentre altre – attirate dal calore – rimangono a loro molto vicine. Molte di loro sono dotate di poteri soprannaturali e, generalmente, sono ritenute pericolose, spinte da motivazioni oscure. Fra gli Yokai più conosciuti: – gli Oni, simili a orchi, sono giganti mostruosi e malvagi – le Kitsune sono ingannatrici – la Yuki-onna è la Signora della Neve – Kappa, Tengu e Nure-onna sono, invece, in parte animali. Ad accomunarle, il legame con il fuoco e con l’estate, periodo dell’anno in cui il mondo degli spiriti si trova più vicino a quelli dei vivi. Gli Yokai si possono dividere in tre “famiglie” principali (a cui si aggiungono anche Yokai di altra natura): animali, umanoidi e oggetti. In Giappone si ritiene che alcuni animali posseggano dei poteri e che, arrivati ad una certa età, possano semplicemente trasformarsi: – i Bakeneko, per esempio, sono gatti molto anziani oppure molto grandi che manifestano il potere di cambiare forma. Possono creare sfere di fuoco e possono assumere sembianze umane: sono conosciuti perché tendono a rubare dalle case l’olio...

La figura del pagliaccio: origine e caratteristiche...

Quella del pagliaccio (o clown) è una figura particolare, divisa fra divertimento e malinconia: ricordata come anima centrale, fondante, della tradizione circense internazionale, si è trasformata negli anni, assumendo di volta in volta significati e caratteristiche diverse. Il primo clown, Burt, venne introdotto nel 1780 fra gli artisti del Circo Astley: divertiva il pubblico prendendo un po’ in giro i cavallerizzi fra un numero e l’altro. Pochi anni dopo, anche grazie all’impegno di professionisti come Joseph Grimaldi, la figura del pagliaccio assunse una nuova rilevanza, trasformandosi quasi in un personaggio teatrale e assumendo il dono della parola. Nel corso dell’800 cominciarono a diffondersi clown giocolieri, clown acrobati, clown cantanti: nella seconda metà del secolo, si definirono anche le tre principali categorie nelle quali, ancora oggi, è possibile suddividere i pagliacci sparsi per il mondo. Sono il Bianco, l’Augusto e il Tramp. Il primo, nato formalmente nel 1864, è severo, autoritario, preciso, a tratti crudele nei confronti degli altri clown, si veste tradizionalmente di bianco e porta un cappello a punta; il secondo è il classico pasticcione un po’ stralunato, che si veste con abiti larghissimi e porta scarpe fuori misura; il terzo è il vagabondo dall’aria un po’ sognante, alla Charlot. In pochi anni, cominciarono a convivere pagliacci divertenti e malinconici, dispotici e incapaci, sognanti e un po’ folli: si delineò quella dualità rappresentata anche all’interno dell’opera I Pagliacci, dove felicità e tristezza sono facce della stessa medaglia e dove la risata spesso nasconde il pianto. Ottimo esempio di queste numerose anime è sicuramente la Famiglia Fratellini: quattro fratelli, quattro clown con caratteristiche assolutamente diverse. Louis era il pagliaccio equilibrista, Paul il classico Augusto, Francois il clown malinconico e Albert il pagliaccio un po’ folle e sopra le righe: i quattro si esibivano divisi...

Perché aumentano le vendite delle ville a Udine? Mar28

Perché aumentano le vendite delle ville a Udine?...

Udine è una città particolarmente eclettica e multiculturale, come dimostra il suo passato, e la sua ricchezza culturale è una risorsa che attrae sempre più persone che decidono di trasferirsi a Udine e nel suo territorio dal resto del Friuli Venezia Giulia o da altre regioni. La vivace vita culturale e artistica si dipana lungo tutto l’arco dell’anno, senza pause, tra rassegne, kermesse, festival e tante iniziative che contribuiscono a rendere una delle città dalla miglior qualità di vita secondo le classifiche stilate ogni anno da Il Sole 24 Ore e Legambiente. Infatti, oltre i servizi per il cittadino e le grandi aree di verde pubblico, la vita socioculturale di Udine è una grande attrattiva per chiunque sia alla ricerca di una nuova casa in città. Orientarsi in una città dal panorama immobiliare ricco e complesso come quello di Udine può essere difficile, ma grazie alla rete del gruppo immobiliare Quore ciascun cliente può trovare una soluzione abitativa all’altezza dei suoi desideri, delle sue necessità e delle sua aspettative come appartamenti o ville in vendita a Udine. Il gruppo Quore riunisce ben nove agenzie immobiliari associate alla FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) accuratamente selezionate per la loro esperienza più che ventennale e la loro elevata professionalità. Quore è l’agenzia immobiliare leader sul territorio friulano, che con la sua rete che copre l’intero territorio riesce a venire incontro al cliente offrendo un ventaglio di possibilità molto ricco e diversificato, con proposte studiate in base alle necessità specifiche del cliente, caso per caso. La profonda conoscenza del territorio è il punto di forza del gruppo Quore, al quale sempre più persone si rivolgono con fiducia per trovare o vendere casa in questa zona. Scegliere un’agenzia immobiliare associata al gruppo è sempre una garanzia: l’alta professionalità degli operatori...

Arredare casa con originalità scegliendo materiale da recupero...

L’originalità è una caratteristica importante per rendere unica la propria casa. Attraverso la scelta di oggetti di arredamento possiamo personalizzare la casa in cui abitiamo, creando soluzioni innovative e anche piacevolmente insolite. Avete mai pensato, ad esempio, alla possibilità di ridare vita a materiali che non servono più e che potreste salvare dalla discarica? Elementi di arredo e decorazioni originali e creative possono nascere dalla fantasia e prendere spunto da materiali di riciclo facilmente reperibili. Ecco qualche esempio. Vecchi pneumatici Se trovate per caso qualche vecchio pneumatico ormai inutilizzabile come tale, potete approfittarne per realizzare sedute, tavoli, o anche pouf per arricchire il soggiorno. I vecchi pneumatici si prestano benissimo anche per arredare gli esterni, ad esempio un giardino o un’ampia terrazza. I pallet Altro materiale da recupero che può servire per ricavare elementi di arredo sono i comunissimi pallet. Con questi si possono realizzare scaffali, divani, testiere per il letto, tavolini da giardino. Non è difficile levigarli e poi colorarli con la tinta che preferite, da abbinare naturalmente alla stanza. Su alcuni siti web ci sono tutorial che spiegano come procedere passo per passo e ottenere un ottimo risultato finale. Cassette di legno da imballaggio In un qualsiasi punto vendita di frutta e verdura potrete accorgervi di quante cassette da imballaggio vengono utilizzate e poi buttate via. In realtà, se avete dimestichezza con il fai da te, potete utilizzarle per ricavare elementi di arredo per la casa o il giardino: con un po’ di pazienza ed abilità è possibile realizzare librerie, scaffali, mensole per il bagno. Lattine e bottiglie Avreste mai pensato che le bottiglie di vetro e le lattine di plastica possono essere riciclate per diventare lampade originali oppure complementi di illuminazione in generale (ad esempio faretti ed applique)? Un semplicissimo barattolo...

Guardare la tv con i bambini: cosa è meglio fare?...

E’ vero dall’arrivo dei piccoli inizialmente le ore passate su Netflix e sulle serie in generale diminuiscono drasticamente, finché però i piccoli non iniziano a capire le trame ed i concetti espressi dai film di animazione. Scegliere il film o la serie giusta E’ ovvio, dovremo rinunciare a guardare The Walking Dead o serie ricche di eventi spiacevoli come omicidi, suicidi e sparatorie, ma magari ne potremmo guardare qualcuna adatta alla famiglia. Per le serie più ricche di questi eventi c’è pur sempre la seconda serata. Non rischiate di far vedere scene non appropriate a vostro figlio/a. Consigli di una blogger Ma come è possibile far rimanere il bambino e coinvolgerlo nel film di animazione sin da piccolo? La blogger Mamma la Dritta ci ha dato delle indicazioni per godersi una serata in famiglia sia con il partner che il proprio figlio/a in tranquillità e nell’intrattenimento: “All’inizio è difficile riappropriarsi della propria tv e coinvolgere il proprio figlio nella visione di programmi diversi da cartoni animati. E’ bene coinvolgerlo in film di animazione che siano un mix tra film e cartone animato. Ma il consiglio che do a tutte è quello di dotarvi di una bella poltroncina chicco. A me ha cambiato la vita. Gabriele è contentissimo di stare con i suoi genitori a vedere Inside out. Inoltre molte volte preso dalla stanchezza dell’asilo la apre e ci si addormenta. Poi spiegate parte del film e scegliete soprattutto film con un bel significato, ricordandovi che sono sempre bambini!” Occasione utile per rivedere vecchi film Eh giù, magari può essere una bellissima occasione per rivedere film che vi hanno coinvolto da piccoli, come Mary Poppins, Mamma ho perso l’aereo o i Goonies. Ogni tanto tornare piccoli serve anche a noi. Perché alla fine poi basta...

5 copertine che hanno fatto la storia Mar17

5 copertine che hanno fatto la storia...

Le copertine delle riviste non sono sempre semplici “cover”, fotografie colorate pensate esclusivamente per attirare i lettori: a volte, sono capaci di riassumere un momento storico, una trasformazione, un elemento capace di cambiare la società per sempre. Sono un esempio le tante immagini dall’incredibile potenza pubblicate dopo l’11 settembre 2001, i ritratti di politici (George W. Bush e Bill Clinton, per esempio, sono stati protagonisti di alcune delle immagini più suggestive), le foto prive di filtri inviate dai giornalisti di guerra: oggi vediamo 5 copertine che hanno fatto la storia! 1 – Esquire, aprile del 1968: a finire in copertina è Muhammad Ali, vestito con la sua classica divisa da pugile, ma trafitto da frecce. Poco prima, quello che è senza dubbio uno degli atleti più rappresentativi di sempre aveva espresso il suo parere sulla guerra nel Vietnam, rifiutandosi – per motivi religiosi – di arruolarsi nell’esercito: gli era stato tolto il titolo, era stato allontanato dal ring. Esquire aveva, quindi, deciso di dedicargli una serie di copertine “a favore”, dipingendolo come San Sebastiano, protettore degli atleti. Una scelta coraggiosa, sicuramente forte per l’epoca, che ancora oggi fa parlare di sè: un misto di sacro e profano che ben rappresentava quegli anni così difficili. 2 – Life, edizione speciale del 1969: “To the Moon and Back” è il nome del reportage speciale che la rivista Life ha dedicato nel ’69 all’impresa dell’Apollo 11. In copertina, il casco di Buzz Aldrin, fotografato da Armstrong, ci mostra luci e ombre della missione: nella rivista, foto a colori, approfondimenti e curiosità riguardanti uno dei momenti più importanti nella storia dell’evoluzione umana. 3 – Rolling Stones, 22 gennaio 1981: poche ore prima dell’assassinio di John Lennon, Annie Leibovitz aveva scattato una bellissima fotografia, che ritraeva un abbraccio pieno...

Darwin Awards: un premio all’idiozia...

“Il mondo è pieno di ladri di ossigeno” (motto del sito)   I Darwin Awards sono premi davvero particolari, così particolari che nessuno potrebbe mai sperare di vincerne uno. Perché? Perché questo riconoscimento viene annualmente assegnato a chi è riuscito, con le sue azioni, a migliorare il “pool genetico” umano, rimuovendosi da esso in modo eccezionalmente idiota: i premi vanno, insomma, a chi è morto o a chi ha perso la capacità riproduttiva a causa di decisioni davvero discutibili. Più l’azione è sciocca, assolutamente evitabile e dall’esito facilmente prevedibile, più è facile vincere: i Darwin Awards – creati negli anni ’90 da Wendy Northcutt, che ancora oggi ne cura l’evoluzione, gestendo i casi segnalati dagli utenti – vengono assegnati tramite il sito internet ufficiale ed inviati via mail. Ma finire in lista è molto meno facile di quanto ci si potrebbe aspettare: i doppioni non valgono, così come le morti in effetti stupide, ma tutto sommato comuni (avete presente il classico fumatore che si addormenta con la sigaretta accesa, dando fuoco a tutta la casa?), oppure i casi non accertati (in passato, sono stati scoperti diversi falsi, oltre che vere e proprie leggende urbane). I requisiti sono cinque: – Impossibilità di riprodursi (per decesso o sopravvenuta incapacità di procreare) – Incredibile assenza di capacità di giudizio: l’azione compiuta deve essere davvero, totalmente, fantasticamente idiota – Essere causa della propria eventuale morte (rimanere uccisi per sfortuna, seppur in un incidente stupido, non vale, così come non vale uccidere qualcun altro a causa di una decisione discutibile) – Maturità e capacità di intendere e volere (i partecipanti hanno tutti più di 16 anni  e non soffrono di alcuna patologia che possa alterare la percezione del pericolo) – Verificabilità dell’evento grazie ad articoli di giornale o testimoni...

8 marzo 2017: 5 libri da regalare e regalarsi per la festa della donna...

La Festa della Donna è alle porte e, come ogni anno, si preparano discorsi e celebrazioni. Stavolta, però, non voglio tornare alle origini di questa giornata: voglio, piuttosto dare qualche consiglio letterario! Ecco, infatti, 5 libri da regalare – oppure da regalarsi, perché no? – per capire l’impronta lasciata nella storia da tantissime donne: pittrici, scrittrici, scienziate, politiche, sportive… vere e proprie pioniere, capaci, a volte anche inconsapevolmente, di ispirare tantissime ragazze in tutto il mondo con il loro esempio! – Le tue antenate. Donne pioniere nella società e nella scienza dall’antichità ai giorni nostri: questo testo, scritto da Rita Levi Montalcini, raccoglie alcune delle più affascinanti ed esemplari biografie di donne che hanno saputo farsi largo, combattendo con fierezza e rivoluzionando il mondo che le circondava. Da Marie Curie a Margherita Hack, ogni storia permette di tuffarsi in una realtà differente, comprendendone le problematiche ed apprezzando i mezzi utilizzati dalle protagoniste per essere definitivamente riconosciute! – Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative: la raccolta, a cura di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, include esempi femminili forse non famosissimi, ma comunque importantissimi. Fra le figure incluse nel libro si possono trovare, per esempio, Antonia Masanello, Angela Davis, Miriam Makeba, Onorina Brambilla e Nellie Bly: anche in questo caso, poche storie bastano a capire la forza delle donne! – Nel mio elenco voglio includere anche due testi in lingua inglese: il primo è Girls Think of Everything: Stories of Ingenious Inventions by Women, scritto da Catherine Thimmesh ed illustrato da Melissa Sweet, mentre il secondo è  Women in Science: 50 Fearless Pioneers Who Changed the World, di Rachel Ignotofsky. Entrambi sono dedicati al ruolo importantissimo giocato dal genere femminile in campo tecnico e scientifico: si va dalle invenzioni in apparenza più semplici...

La Tavola Ouija: di cosa si tratta?...

La Tavola Ouija è uno strumento molto particolare: si tratta di una superficie piana, di solito in legno o plastica, caratterizzata dalla stampa (o l’incisione) di tutte le lettere dell’alfabeto, delle cifre numeriche da 0 a 9, di un si, un no ed una forma di saluto, di solito l’inglese “goodbye” (addio o arrivederci). Ideata a metà del XIX secolo (con precedenti illustri non meglio specificati né provati) e lanciata con successo sul mercato dalla metà del secolo successivo, la tavola viene utilizzata per le comunicazioni medianiche con gli spiriti: viene, cioè, utilizzata nel corso delle sedute spiritiche. Tavola Ouija: come si utilizza e da quando? I partecipanti si uniscono ad un medium, un tramite, appoggiando leggermente le dita ad un indicatore, di solito un triangolo di legno. A turno, vengono fatte delle domande a cui si possa rispondere con un si o un no, oppure formulando frasi più complesse: gli spiriti (o fantasmi, o presenze, o angeli o comunque li chiami chi decide di tentare il contatto) rispondono spostando l’indicatore verso le parole o le lettere giuste e componendo piano piano una o più parole. La seduta si conclude solo con un commiato. Gli inventori ufficiali di questo strumento sono Elijah J. Bond e Charles Kennard, che lo brevettarono nel 1890. Undici anni dopo, William Fuld ne rilevò i diritti e lo rimise in vendita con il nome “Ouija” (un’unione di francese e tedesco senza un’origine chiara): nel 1991, il trademark è passato all’azienda Hasbro. Una spiegazione razionale Chi non crede all’effettiva possibilità di connettersi con gli spiriti ritiene che ci sia una spiegazione molto semplice per il movimento – all’apparenza volontario – dell’indicatore sulla tavola: l’effetto ideomotorio. In poche parole, l’inconscio di chi appoggia le dita sul triangolo di legno genera un...

Il taping elastico nello sport: applicazioni e funzioni Feb27

Il taping elastico nello sport: applicazioni e funzioni...

Il taping elastico è una metodica molto efficace e, per questo, estremamente utilizzata dagli sportivi. Tale metodo prevede l’applicazione di un cerotto elastico di cotone che svolge un’efficace azione sia ortopedica che neurologica. In particolare, il cerotto è privo di lattice, è anallergico e, soprattutto, non contiene alcun medicinale. Ideato dal chiropratico giapponese Dr. Kenzo Kase, il taping elastico può essere definito come una tecnica di assistenza esterna del corpo che determina un processo di autoguarigione naturale del tessuto traumatizzato. Il taping elastico è molto utilizzato dagli sportivi e dagli atleti professionisti grazie alla sua efficacia nel processo di guarigione di traumi e lesioni. LE APPLICAZIONI DEL TAPING ELASTICO NELLO SPORT L’applicazione del cerotto elastico in ambito sportivo prevede due tipi di applicazione: quella compressiva che permette al taping di sostenere il muscolo per alleviare eventuali contrazioni e quella decompressiva che consente al cerotto elastico di migliorare la circolazione sanguigna e il drenaggio linfatico riducendo il calore e le sostanze chimiche naturalmente presenti nei tessuti. LE FUNZIONI DEL TAPING ELASTICO NELLO SPORT Se applicato in maniera corretta da personale specializzato, il taping risulta un trattamento molto efficace ed in grado di alleviare numerosi disturbi. Il cerotto – anche detto tape – viene utilizzato soprattutto nel mondo sportivo per alleviare i dolori derivanti da tensioni muscolari oppure da contratture. Ma il taping elastico nello sport è molto utile anche per alleviare ematomi sottocutanei oppure piccoli edemi. Applicato su determinate zone del corpo, il cerotto elastico viene usato dagli sportivi anche per impedire ai muscoli di compiere sforzi eccessivi oppure di contrarsi: dunque è molto utile anche per correggere la funzionalità dei muscoli. Il taping nello sport è particolarmente indicato per aiutare e stimolare la circolazione del sangue in un determinata zona oppure a ridurre l’afflusso di...

Confessioni di centralinista erotica...

Abbiamo chiesto ad una operatrice di un telefono erotico di raccontarci la sua professione. Ma cosa spinge una donna a fare questo lavoro? E’ una della tante domande che le abbiamo posto. Perché è vero che spesso il sesso è una scorciatoia per uscire dalla crisi e trovare un’occupazione. Ma è anche vero che esistono professionisti, aldilà della moralità di qualcuno, che ama queste strambe professioni. Si guadagna bene e in fondo oggi, c’è molto di peggio nel mercato del lavoro. Ma ecco la nostra intervista ad una operatrice del sesso telefonico… Sono un’esperta del sesso telefonico S. ci racconta la sua vita da impiegata di giorno e operatrice di una linea hot di notte. “Sono un professionista del settore, senza dubbio sono quella con la maggiore esperienza tra le mie colleghe. Uomini da tutta Italia, chiamano ogni giorno per trascorrere dei “minuti bollenti” al telefono con noi”. Chi è S. e perché hai scelto questo mestiere? “Fin dall’infanzia, ero una ragazzina molto estroversa a cui piaceva stare al centro dell’attenzione. Questa mia predisposizione, mi ha fatto rispondere ad un annuncio di ricerca di personale per un call center di una linea erotica”. “Sin da subito mi sono trovata bene e ho deciso di intraprendere questa strada”. Lo fai solo per l’aspetto economico? “Posso dire che l’aspetto economico non è essenziale”. “Facendo questo lavoro non si guadagnano cifre enormi come può pensare la gente, ma anzi per farlo al meglio bisogna avere una grande fantasia per poter soddisfare le richieste dei clienti e avere molta pazienza”. La richiesta più strana che hai ricevuto? Non potevano non fargli la domanda sulla richiesta più strana che un cliente le ha fatto: “Ricevo ogni giorno molte richieste strane, forse quella più particolare è quella di un cliente...

La sicurezza nelle case prefabbricate Feb24

La sicurezza nelle case prefabbricate...

Le case in cemento armato sono le più sicure, resistono ai terremoti, agli incendi e alla forza del vento? Nulla di più falso: spesso, sono proprio le case tradizionali a crollare in caso di terremoto, sono proprio gli edifici in cemento armato a sbriciolarsi in caso di incendio. A dispetto di quello che si potrebbe credere, le case prefabbricate in legno garantiscono alti standard di sicurezza agli abitanti ed una più incisiva protezione i caso di terremoto e di incendio. Sicurezza nelle case prefabbricate: gli eventi sismici Una casa prefabbricata in legno è la soluzione ideale per tutti coloro che vogliono abitare in un edificio sicuro ed affidabile, anche in caso di terremoto. Questo perché il legno è un materiale dotato di grande elasticità, una caratteristica che consente al legno di tollerare con facilità le deformazioni in caso di terremoto. Ricordiamo, inoltre, che le forze che vengono generate da un terremoto sono direttamente proporzionali alla massa dell’edificio. Ebbene, in una casa in legno la massa è di circa ¼ in meno rispetto alle tradizionali costruzioni in calcestruzzo. Ciò vuol dire che, in caso di terremoto, le case in legno subiscono un impatto distruttivo molto più ridotto. Le case in legno prefabbricate sono costruite con il sistema X-Lam, il “legno ingegnerizzato” più avanzato ed innovativo. Grazie agli strati incrociati di cui è composto, questo particolare legno è in grado di assorbire e di trasmettere alle fondamenta le sollecitazioni e le forze che si sprigionano in caso di terremoto. Sicurezza nelle case prefabbricate: gli incendi Erroneamente si è portati a pensare che le case prefabbricate costruite in legno siano molto pericolose in caso di incendio. Al contrario, questi edifici sono estremamente sicuri. Il telaio portante delle case prefabbricate è posizionato all’interno di altri materiali le cui...

Tendenze moda primavera-estate 2017: abbigliamento e accessori, colori e modelli Feb21

Tendenze moda primavera-estate 2017: abbigliamento e accessori, colori e modelli...

Seguire la moda e le tendenze del momento è molto importante per moltissime persone, donne ma anche uomini. Sapere quale stile è di tendenza, scegliere i colori giusti, gli accessori più cool non sempre risulta facile per questo motivo, chi ama vestire alla moda, apprezza anche seguire con costanza le nuove collezioni proposte dai vari stilisti nel corso delle sfilate. Manca ormai sempre meno tempo all’arrivo della primavera e successivamente dell’estate, le grigie giornate invernali stanno per lasciare spazio alle bellissime giornate di sole e sta dunque arrivando il tempo di mettere da parte giubbotti, cappotti e maglioni dai colori scuri per lasciare spazio alla leggerezza dell’abbigliamento estivo, caratterizzato soprattutto dai colori. Stando a quanto emerso dalle recenti sfilate di moda che hanno avuto luogo in diverse parti del mondo come Londra, Parigi, New York ma anche Milano, sembra proprio che nella prossima stagione primavera-estate 2017 torneranno molto di moda i pantaloni a vita alta che, grazie anche all’utilizzo di bellissime cinture colorate, andranno  a segnare il punto vita. Sarà molto di tendenza anche l’abito a righe, abiti in maglina con righe multicolor, che renderanno il vostro look davvero sorprendente. Coloro che invece amano indossare il tailleur dovranno dimenticare il classico completo maschile formato da giacca e pantalone, in quanto le nuove tendenze prevedono tailleur dalle forme particolari e soprattutto una versione a quadri che sicuramente non passerà inosservata. Tra i colori di tendenza nella nuova stagione primavera-estate 2017 vi troviamo invece il bianco candido in differenti tonalità, come ad esempio il color panna e il color ghiaccio ma molto di tendenza in questa nuova stagione sarà anche il giallo, molto presente oltre che nell’abbigliamento anche nell’abbinamento con gli accessori ed in particolare, stando a quanto emerso da alcune indiscrezioni, tale colore è particolarmente...

La meravigliosa città di Dubai: viaggio tra arte, tradizione e modernità...

La città di Dubai rappresenta sicuramente lo sfarzo più puro avvenuto solamente negli ultimi decenni, una città che fa storcere il naso a molti ma che affascina molti altri. C’è chi la odia e chi invece ne rimane incantato, sicuramente Dubai è realmente una meta che interessa molti viaggiatori. Solo fino a 30 anni fa Dubai era caratterizzata solo dal paesaggio desertico mentre oggi ospita i migliori grattacieli e hotel di lusso, vere opere d’ingegneria architettonica. Divenuta negli ultimi anni importantissimo polo finanziario asiatico, la città di Dubai non è solamente questo, infatti è diventata meta prediletta di molti turisti che vogliono fuggire dal freddo gelido invernale per ripararsi in una decisamente mite e con paesaggi mozzafiato. Per tutti i turisti è sicuramente piacevole scoprire la Dubai nella sua evoluzione, dalle piccole case che abitano i centri più antichi fino agli hotel di extralusso presenti nel territorio. Tradizione e modernità che si incrociano in un unico contesto plasmandosi con grande armonia, come il grattacielo più alto del mondo attorno al quale si uniscono il resto degli edifici come l’imponente Dubai Mall e il fantastico Dubai Fountain. La parte più antica della città permette di conoscere le sue radici storiche, raccolte nel quartiere iraniano di Bastakiya e sul lungofiume del distretto di Shindagha, ma anche visitando il museo di Dubai e il souk dei tessuti.  Dubai è anche la città dello shopping, diversi sono i negozi e le migliori boutique con grandi marchi che espongono i capi più glamour della stagione, ma anche i centri commerciali più grandi e rinomati nel mondo. Dubai è anche il paradiso ideale per chi vuole praticare sport acquatici, il suo specchio d’acqua è stato arricchito dai migliori architetti con 120 chilometri di isolotti costruiti artificialmente e ancora in via...

San Valentino 2017: le coppie da film che ci hanno fatto sognare...

Il 14 febbraio è una data controversa: c’è chi è innamorato e lo grida al mondo, chi è innamorato e lo dimostra tutti i giorni, chi è innamorato e si scorda di San Valentino, chi è single e insegue, chi è single e ha gli occhi a cuoricino, chi è single e a metà febbraio inizia a disprezzare tutto il mondo. Insomma, ogni reazione è valida! Qualsiasi sia il vostro atteggiamento nel giorno dell’ammmmmmore, è innegabile che il cinema abbia saputo utilizzare questo particolare aspetto dell’esistenza umana, regalandoci coppie iconiche, che hanno segnato generazioni, dando spesso vita ad aspettative tristemente disattese (oppure no?). Vediamo le 10 coppie da film che ci hanno fatto battere il cuore:   1 – Rossella O’Hara e Retth Butler, cioè Vivien Leigh e Clarke Gable in Via col Vento: LA coppia per eccellenza, sia per la storia d’amore travagliata, che per il fascino e la bellezza di entrambi i protagonisti. Lei un po’ altezzosa e vanitosa, lui duro e magnetico: una coppia quasi senza paragoni, che ancora oggi viene citata e ricitata. “So solo che ti amo.” “Questa è la tua disgrazia.” 2 – Ilsa Lund Laszlo e Rick Blaine, cioè Ingrid Bergman e Humphrey Bogart in Casablanca: un altro capolavoro, un’altra coppia storica. Lui cinico, quasi indifferente, lei bellissima, tormentata, spaventata: si lasceranno alla fine (SPOILERRRRRR!), ma ricordando l’amore che li ha fatti ritrovare. “Avremo sempre Parigi.” 3 – Rose DeWitt Bukater Dawson Calvert (sigh!) e Jack Dawson, cioè Kate Winslet e Leonardo DiCaprio in Titanic: quante lacrime, quanta tristezza, quanta emozione…. Ma se le si fosse spostata un pochino su quella zattera a quest’ora lui sarebbe vivo! Lei ricca, ricchissima, bella e ribelle, sull’orlo della disperazione, lui povero, poverissimo, ma pieno di speranze e promesse: si innamorano, ma...

Le inquadrature perfette che hanno fatto la storia del cinema...

Le 5 inquadrature perfette. Ok, le 10 inquadrature perfette. Forse è meglio sceglierne direttamente 25…. alla fine ho perso il conto e ne ho messe a decine! Scegliere le inquadrature perfette, quelle che hanno condizionato la storia del cinema, cambiando per sempre il modo di pensare alle regia, non è affatto facile: ogni regista ha saputo dare spazio ai suoi racconti in modo unico, costruendo nuovi mondi, sorprendendo con colori e luci, ma anche ombre e oscurità. Alcuni dei film che ho incluso nella galleria andrebbero praticamente copiati e incollati al 100%: Il Petroliere, The Revenant, Vertigo, Le Iene, Il buono il brutto e il cattivo… come si fa a scegliere una sola inquadratura? Io, comunque, ci ho provato, arrivando fino all’ultimissimo Arrival, un film forse un po’ difficile, un po’ lento, complesso, ma – trovo – bellissimo. Forse il più bello degli ultimi anni. Quali sono le vostre inquadrature perfette? Suggeritele nei commenti!   Inquadrature perfette: Nosferatu Inquadrature perfette: Preferisco l’ascensore Inquadrature perfette: La passione di Giovanna D’Arco Inquadrature perfette: Un Chien Andalou Inquadrature perfette: Il mago di Oz Inquadrature perfette: Tempi Moderni Inquadrature perfette: Quarto Potere Inquadrature perfette: Casablanca Inquadrature perfette: Roma Città Aperta Inquadrature perfette: Viale del Tramonto Inquadrature perfette: Un tram che si chiama desiderio Inquadrature perfette: Cantando sotto la pioggia Inquadrature perfette: La finestra sul cortile Inquadrature perfette: Quando la moglie è in vacanza Inquadrature perfette: Sentieri Selvaggi Inquadrature perfette: Vertigo Inquadrature perfette: Intrigo Internazionale Inquadrature perfette: Psyco Inquadrature perfette: Lawrence d’Arabia Inquadrature perfette: 8 1/2 Inquadrature perfette: Il buono il brutto e il cattivo Inquadrature perfette: Il Laureato Inquadrature perfette: 2001: Odissea nello Spazio Inquadrature perfette: L’esorcista Inquadrature perfette: Rocky Inquadrature perfette: Incontri ravvicinati del terzo tipo Inquadrature perfette: Apocalypse Now Inquadrature perfette: Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora Inquadrature perfette: I predatore dell’arca perduta...

Oltre La La Land: i migliori musical! Gen30

Oltre La La Land: i migliori musical!...

Nelle ultime settimane, complici anche le tantissime nomination a praticamente ogni premio esistente, La La Land ha riportato alla ribalta un genere dato periodicamente per morto, che – però – non ha mai davvero perso colpi, trasformandosi ed adattandosi a periodi e mode: il musical. Che siano commedie musicali, adattamenti, trame basate su grandi successi, opere originali o drammi più “adulti”, questi film raccolgono sempre un mix di opinioni contrastanti, generando interessanti discussioni, mai scontate: lo stesso La La Land, dopo un inizio incredibile, sta attraversando una sorta di “calo di fama”, con le prime critiche all’indirizzo di storia, attori e scelte musicali. Bene o male, tutti i musical hanno attraversato la stessa instabilità: alcuni si sono difesi meglio di altri, entrando nella storia. Ma quali sono i migliori musical? Ecco una lista – non in ordine di preferenza – che raccoglie alcuni fra i migliori esempi del genere: come al solito, se manca qualcuno, segnalatecelo nei commenti! – Spettacolo di varietà (The Band Wagon – 1953): la scena più famosa, per altro ripresa da Emma Stone e Ryan Gosling, vede come protagonisti Fred Astaire e Cyd Charisse, impegnati in una meravigliosa ed elegantissima danza a due, che raggiunge incredibili note di romanticismo. Fred Astaire è una sicurezza, ancora oggi praticamente inimitabile. – Cantando sotto la pioggia (Singin’ in the Rain – 1953): non solo Gene Kelly. Anche Donald O’Connor e Debbie Reynolds hanno contribuito a rendere questa pellicola una pietra miliare del genere: Moses Supposes, Good Morning, Make ‘em laugh, You were meant for me e la stessa Singing in the rain sono entrate nell’immaginario collettivo grazie all’enorme talento dei protagonisti e anche grazie a qualche citazione inaspettata. Vi ricordate cosa canticchia Alex durante una delle sue aggressioni in Arancia Meccanica? – Hair...

Il sito delle mamme: graziemamma.it...

Mamme a confronto Un sito dedicato alle mamme Le mamme sono solite scambiarsi pareri tra loro, raccontarsi a vicenda le proprie esperienze, dare e ricevere consigli. Il sito www.graziemamma.it è una piattaforma dedicata interamente al mondo delle mamme, con moltissimi articoli specifici sui problemi quotidiani di tutte quelle donne alle prese con la crescita dei figli. I temi trattati vanno dalla gravidanza all’educazione, dalla conoscenza dei problemi del bambino ai rapporti familiari. Il sito si propone come un aggregatore che consenta alle mamme di trovare delle risposte alle loro problematiche, confrontarsi o semplicemente trovare conforto nel mezzo delle difficoltà. Il sito Interfaccia, rubriche e struttura Una volta entrati nella home di graziemamma.it l’interfaccia ci propone subito una carrellata di articoli con titolo e nome della rubrica in cui è stato scritto. Scrollando col mouse invece si scende alla sezione dedicata alle rubriche che sono: consigli mamme, gravidanza, il tuo bambino, famiglia ed educazione, salute e benessere, donna e mamma. Un’altra scrollata ci porta agli ultimi articoli pubblicati e infine alla sezione inerente la descrizione del sito, della sua redazione e dei contatti. Dunque la grafica è molto intuitiva, si può navigare per categorie e trovare gli articoli potenzialmente utili semplicemente scegliendo la tematica di nostro interesse. Contenuti Argomenti trattati e chiarezza comunicativa Operando un focus sulle rubriche di graziemamma.it possiamo farci un’idea migliore sui contenuti nello specifico. Andando su “Consigli Mamme” troviamo argomenti eterogenei che vanno dalla psicopedagogia alla materia economico-fiscale, passando per consigli sull’arredamento. La rubrica “Gravidanza” è invece dedicata ai nove fatidici mesi e a tutto ciò che compartano in termini di salute psico-fisica. “Il tuo bambino” invece affronta i problemi che attanagliano le madri strettamente connessi al fanciullo, come ad esempio quanto mangia il piccolo, i pianti, le colichette, lo svezzamento...

Al Capone: 25 gennaio 1947 – 25 gennaio 2017...

A 70 anni esatti dalla morte, Al Capone rimane il gangster più famoso di sempre: ripercorriamo la sua vita e scopriamo perché! Alphonse Gabriel “Al” Capone nasce nel 1899, nono figlio di una coppia di immigrati italiani trasferitisi nell’800 a Brooklyn per cercare fortuna: cresciuto fra il degrado e la povertà dei dimenticati, si fece ben presto notare da gang e criminali, arrivando a costruire un vero e proprio impero già negli anni ’20. Ancora giovanissimo, insieme ai fratelli maggiori che lo avrebbero poi accompagnato per tutta la vita, entrò in contatto con diversi gruppi, facendosi accettare in tantissime gang: i South Brooklyn Rippers, i Forty Thieves Junior, i Five Point Junior, i Five Point Gang. Proprio quest’ultima gli diede occasione di conoscere Johnny Torrio, Frankie Yale e Lucky Luciano. Grazie a Luciano, Al Capone divenne – nel 1917 – barista e buttafuori del locale Harvard Inn a Coney Island: è qui che il gangster guadagnò il soprannome di “Scarface”, a causa di una cicatrice sulla guancia sinistra, ricordo di uno scontro con Frank Galluccio, che lo aveva colpito con un rasoio per difendere l’onore della sorella. Fra il 1919 e il 1920, la vita di Al Capone cambiò notevolmente: dopo un breve soggiorno a Baltimora e la morte del padre Gabriele, venne, infatti, spedito a Chicago per collaborare con Torrio. Qui, iniziò ad occuparsi della gestione del Four Deuces (bisca, bordello e speakeasy, cioè rifornitore di alcol illegale), ma anche di politica. L’elezione del democratico Dever aveva, infatti, costretto il “Sindacato” (o Chicago Outfit) a spostare tutte le attività a Cicero, Illinois: per non ripetere l’errore, in occasione delle nuove elezioni, Capone e colleghi si impegnarono in violenze e minacce, contrastando più o meno apertamente il candidato democratico. In questi anni, il gangster...

Product Placement: cos’è la pubblicità indiretta?...

L’ultimo video di J-Ax e Fedez, “Piccole Cose”, ha scatenato nei giorni scorsi qualche polemica legata all’utilizzo di un product placement eccessivo, talmente evidente da rischiare un effetto negativo. Ma cos’è il product placement? Questa pratica, detta anche “pubblicità indiretta”, prevede l’utilizzo di spazi tradizionalmente non pubblicitari (di solito, programmi tv, video e film) per l’inserimento mirato – e non necessariamente segnalato – di marchi e prodotti. Diventa “pubblicità occulta”, con una connotazione decisamente negativa, quando la promozione avviene in modo meno palese e nascosto, rischiando di attirare critiche sull’azienda coinvolta. Il product placement può essere visuale, con inserimento diretto di icone, marchi e prodotti, verbale, con il richiamo da parte dei protagonisti all’interno di una conversazione, integrata, quando il prodotto è così importante da diventare parte della trama (Il Diavolo Veste Prada o Gran Torino sono ottimi esempi). Ciò che è importante ricordare è che questa pratica dovrebbe rimanere quasi invisibile, farsi notare, ma senza disturbare: un prodotto che irrompe sulla scena e cattura l’attenzione dello spettatore sta distraendo il pubblico, con il rischio molto alto di essere percepito in modo negativo, ottenendo il risultato contrario! Pensate alla vostra esperienza: quante volte, durante la visione di un film, vi è capitato di dire “certo che quest’azienda deve aver pagato un sacco di soldi per finire così tante volte in scena!”. Ecco, significa che qualcosa è andato storto. Gli esempi in negativo sono davvero tantissimi: dalla Audi che ha colonizzato film d’azione come gli Avengers (dove sembra non esistano altre case automobilistiche), alla Heineken che ha sconvolto i fan di 007 quando, negli ultimi film di James Bond, ha sostituito a sorpresa l’iconico Martini, passando per la Jeep, che ha praticamente inserito un suo spot in Batman vs. Superman, e gli auricolari Beats, continuamente...