L’Inauguration Day è, alla fine, arrivato: Barack Obama ha ufficialmente terminato il suo incarico e Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. Il quarantacinquesimo, per l’esattezza. Eletto nell’incredulità generale di sostenitori e oppositori, “The Donald” ha provocato le reazioni più diverse: dalla gioia incontrollabile di chi lo ha votato, alla disperazione – se non la paura – di chi, invece, avrebbe preferito un esito diverso. Una delle più concrete manifestazioni di protesta si è tenuta ieri, il 19 gennaio 2017, proprio alla vigilia dell’insediamento del tycoon alla Casa Bianca: migliaia di persone si sono raccolte davanti al Trump International Hotel di New York, compresi diversi attori e personalità della musica, della politica, della spiritualità. Fra loro, Alec Baldwin, apprezzatissimo per la sua imitazione dell’imprenditore e politico, Julianne Moore, Mark Ruffalo, Robert De Niro, Michael Moore, Cher, Bill De Blasio e Marisa Tomei: tutti i partecipanti hanno manifestato per ricordare la necessità di proteggere (“We Stand United”) assistenza sanitaria, giustizia penale, diritti degli immigrati e azioni che possano scongiurare le conseguenze negative di un cambiamento climatico. Nuove proteste sono attese anche nei prossimi giorni: ne è un esempio la Marcia delle Donne del 21 gennaio! Oggi, a pochissime ore dalla cerimonia di inaugurazione, su tutti i social si può assistere ad una incredibile divisione fra chi salta di gioia e chi, invece, cade nella disperazione: il tag #InaugurationDay su Twitter è stato presto seguito dal meno allegro “mourning in America”, cioè un vero e proprio giorno di lutto. Ad essere particolarmente interessante è il coinvolgimento di utenti non americani, che partecipano alla discussione con passione e convinzione: artisti come Lily Allen e persone comuni da ogni paese del mondo hanno pubblicato post, foto, articoli (come questo!) appoggiando l’una o l’altra parte. L’elezione...
#Knowyourlemons: a sostegno della prevenzione...
Parlare di tumore può far paura. Questa malattia colpisce grandi e piccini, uomini e donne, con conseguenze anche drammatiche: comprendere perché si preferisca evitare l’argomento è davvero molto facile. Però, parlare di tumore può salvare la vita. Come? Sostenendo l’importanza della prevenzione. Questo è l’obiettivo della bellissima campagna #Knowyourlemons, promossa dalla Worldwide Breast Cancer, organizzazione per la lotta contro il tumore al seno fondata da Corrine Ellsworth Beaumont e Katherine Crawford-Gray. Le infografiche legate a questa campagna sono davvero molto semplici: utilizzando la similitudine fra limoni e seno, vengono mostrati i 12 segni che possono far insospettire ogni donna. Questi comprendono la comparsa di fluidi, rossori, bruciori, cambiamenti nella forma, vene improvvisamente in evidenza, masse sottopelle e gonfiori visibili in superficie. Nessun segnale, se intercettato, deve far immediatamente pensare al peggio, ma conoscere il proprio corpo e rendersi conto di un cambiamento può fare la differenza: a quel punto, basterà rivolgersi al medico, trovando conforto per un falso allarme oppure iniziando l’iter di controllo. Le infografiche spiegano anche questo, identificando tutti i passaggi che vanno dall’autoesame del proprio corpo fino alle mammografie e alle eventuali biopsie. La convinzione del team di #Knowyourlemons è che, se conosci tutti i possibili campanelli di allarme, sai a chi rivolgerti e sei già preparata alla strada che potresti dover percorrere, anche solo per scoprire che non si trattava di nulla di preoccupante, avrai maggiore consapevolezza e potrai gestire ogni situazione con determinazione e senza paura. La prevenzione è vita: una massa può comparire ed essere identificata molto prima che diventi visibile a occhio nudo. Mammografie periodiche possono tranquillizzarci e darci, di volta in volta, l’idea precisa di come il nostro corpo sta cambiando. #Knowyourlemons cerca di far passare con semplicità un messaggio importantissimo: conoscere il proprio corpo ed...
WhatsApp: le ultime novità...
L’applicazione di messaggistica di WhatsApp è utilizzata ogni giorno da più di un miliardo di persone. Ma questo programmino ormai di proprietà di Facebook è leader del suo settore non solamente per la facilità e l’utilità della stessa, bensì perché è sempre al passo con i tempi e si aggiorna spesso, introducendo spesso nuove funzionalità per non far scappare gli utenti altrove. D’altronde si sa, chi si ferma è perduto. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le ultime novità che WhatsApp ha introdotto o introdurrà a breve nelle nuove versioni dell’applicazione disponibili per il download e l’installazione sui vari store ufficiali di Apple, Google (per Android) e Windows Phone. Le Videochiamate Le videochiamate sono una delle funzionalità più richieste dagli utenti di WhatsApp durante questi anni in cui l’applicazione si è affermata a livello mondiale. Sono conversazioni video criptate, così come già lo sono le altre funzioni di chiamate e messaggi di testo via WhatsApp. Sembra che la possibilità di attivare questa nuova funzione sarà disponibile nei prossimi mesi per gli utenti che utilizzeranno i migliori smartphone e le migliori reti Internet, proprio per riuscire a sfruttare correttamente questa tecnologia di videochiamate che per un funzionamento a prestazione standard richiede caratteristiche piuttosto elevate. Le immagini GIF L’opportunità di inviare immagini gif è una nuova funzione introdotta dall’app che è stata decisamente ben accettata dagli utenti WhatsApp. Infatti, ormai queste immagini animate hanno preso vita nelle conversazioni tra le persone, soprattutto nei gruppi dove adesso, invece di condividere direttamente un video, lo si converte in gif prima di inviarlo. Infatti, la cosa bella è che WhatsApp permette di inviare un normale filmato video in formato gif, convertendolo dall’originale, purché se ne selezioni al massimo una durata di sei secondi. Davvero una piacevole aggiunta per le conversazioni dell’applicazione. Citazioni nei...
Razzie Awards 2017: la lista dei peggiori film dello scorso anno!...
I Razzie Awards nascono nel 1981 per volontà di John J. B. Wilson, pubblicitario statunitense: chiamati in realtà, Golden Raspberry Awards, cioè Lamponi Dorati, vengono chiamati Razzie per la somiglianza col verbo inglese “to razz”, cioè “prendere in giro”. Le statuette, lamponi appoggiati a nastri Super8 del valore complessivo di 4.97 dollari, vengono assegnati a Los Angeles, il giorno prima dei più famosi ed attesi fratelli maggiori Academy Awards, ai film peggiori dell’anno passato: si premiano, se così si può dire, tantissime categorie, includendo non solo i film, la regia e la sceneggiatura, ma anche le singole interpretazioni degli attori coinvolti. Piccola differenza dagli Oscar: la stessa persona può essere nominata per più titoli! Nella storia dei Razzie Awards, alcuni nomi hanno davvero ottenuto un incredibile successo: Sandra Bullock, per esempio, è l’unica ad aver ricevuto nello stesso anno sia Razzie che Oscar (2010), Sylvester Stallone ha ottenuto ben 10 premi (su ben 31 nomination), compreso il titolo di “Peggior attore del XX secolo” – statuetta che, al femminile, è andata a Madonna – mentre Adam Sandler, nello stesso anno, ha ottenuto i premi come Peggior Attore e Peggior Attrice, per il film Jack e Jill (ad oggi l’unico film ad aver vinto in tutte le categorie). Le nomination ai Razzie Awards 2017 sono, come sempre, divertenti e spietate: il più nominato è Batman V Superman, ma non mancano candidature per Suicide Squad, Collateral Beauty (il cui cast è stato quasi interamente preso in considerazione), Indipendence Day e Zoolander 2. Ecco tutte le candidature: PEGGIOR PREQUEL, REMAKE O SEQUEL Alice Through the Looking Glass Batman v Superman: Dawn of Justice Blair Witch The Divergent Series: Allegiant Fifty Shades of Black (rip-off of Fifty Shades of Grey) Independence Day: Resurgence The Legend of Tarzan London Has...
#ObamaFarewell: i migliori momenti dell’ormai ex Potus...
In queste ore, si stanno susseguendo tweet e post con l’hashtag #ObamaFarewell dedicati all’ultimo discorso di Barack Obama da Presidente degli Stati Uniti: il termine del mandato è segnato per il prossimo 20 gennaio 2017 e Obama ha deciso di tenere un’ultima toccante assemblea coi suoi sostenitori a Chicago, la sua città natale, proprio lì dove la sua Presidenza era iniziata con un bellissimo discorso di vittoria nel 2008. Il discorso di ieri (10 gennaio) ha generato più di un momento di commozione sia per gli spettatori che per l’oratore e ha incluso accenni alla Costituzione, alla Democrazia, ai Padri Costituenti, alla Libertà, alla Ricerca della Felicità, alla “Perfect Union”, andando a toccare tutti i temi cari al pubblico americano: non sono mancate citazioni a suoi comizi precedenti (ad esempio, “You might have said our sights were set a little too high“, preso proprio dal suo primo incontro del 2008), celebrazioni dei successi raggiunti e l’iconico “YES WE CAN”, che ha chiuso con forza e speranza il discorso. Tantissimi ringraziamenti alla famiglia, a Biden, ai collaboratori, ai volontari, alla gente comune: tutti coinvolti nel raggiungere un sogno in parte compiuto… ma l’impegno degli Obama non finisce qui. I due saranno, infatti, sempre al fianco dei cittadini e continueranno a lottare anche se lontani dalla scena politica. Obama conclude il suo secondo mandato a 55 anni, con un tasso di popolarità molto alto: riuscire a raggiungere lo stesso seguito sarà molto complicato. Rivediamo i momenti iconici di questa Presidenza, celebrando un uomo politico che ha certamente diviso l’opinione pubblica, ma che ha indubbiamente saputo comunicare se stesso e i suoi valori. – Il primo ballo con Michelle: dopo la vittoria del 2008, Barack e Michelle Obama hanno incantato il mondo con un primo romantico ballo...
Film controversi: le pellicole che hanno creato scandalo...
La storia del cinema è costellata da esempi di film controversi, in grado di creare scandali e generare reazioni contrastanti: non solo pellicole dichiaratamente politiche o legate ad avvenimenti storici, ma anche – e soprattutto – commedie e horror, considerati irriverenti, violenti o addirittura sacrileghi. Quali sono le pellicole che hanno incontrato maggiori problemi in fase di pubblicazione e distribuzione? – L’ultima tentazione di Cristo: il film del 1988 di Martin Scorsese vede come protagonista un incredibile Willem Dafoe, chiamato ad interpretare un Gesù imperfetto, pieno di dubbi, colto ad immaginare la propria vita “normale”, senza il peso del legame con Dio e del suo ruolo fra gli uomini. Come è facile immaginare, la pellicola, che già in fase di realizzazione aveva creato più di un problema, venne vietata in diversi stati, fra cui Filippine e Cile. In altri paesi, Francia compresa, suscitò reazioni anche violente. – La Casa: il film horror di Sam Raimi del 1981 venne immediatamente accusato di violenza inutile e gratuita (compresa una scena di stupro ai danni di una delle protagoniste). Come è facile immaginare, l’argomento – possessioni demoniache – non ha facilitato il compito di chi aveva realizzato la pellicola: nonostante questo, il film ha ottenuto un ottimo successo, dando vita ad una trilogia e a diverse citazioni parodistiche. – La Passione di Cristo: il film di Mel Gibson del 2004 scatenò controversie legate a praticamente ogni elemento, dalle lingue scelte (aramaico e latino con sottotitoli durante tutto il corso del film) ai toni ritenuti antisemiti, fino alla violenza realistica e davvero dolorosa da guardare. In particolare, la rappresentazione della flagellazione di Cristo, con sangue e dettagli estremamente accurati, provocò vere e proprie rivolte, oltre che malori al cinema. – Psyco: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non...
2016 – 2017: ricordando David Bowie e i suoi look iconici...
Ad un giorno dal suo settantesimo compleanno e a poco meno di 24 ore dal primo anniversario della sua inaspettata e dolorosa scomparsa, sembra quasi che David Bowie non se ne sia mai andato: gli articoli che parlano di lui si moltiplicano costantemente, così come i post e le immagini condivise dai suoi fan sul web. In molti ne sentono la mancanza e ne ricondividono i principali successi, tirando le somme di questi primi 12 mesi senza il Duca Bianco: considerato l’andamento del 2016, dai più ritenuto estremamente sfortunato (anche per il numero eccezionalmente alto di grandi star scomparse più o meno prematuramente), ad alcuni pare evidente che fosse proprio Bowie a tenere le fila dell’universo oppure, ancor più incredibilmente, che sia semplicemente andato via, costruendo una realtà parallela da popolare con le tante celebrità scomparse nel corso dell’anno passato. Qualsiasi sia la vostra opinione, dalla più realista alla più ottimista, è innegabile che David Bowie abbia significato tantissimo a livello musicale, cinematografico, culturale, sociale e che la sua mancanza stia iniziando a farsi sentire pesantemente. Anche nel campo della moda. A un anno dalla scomparsa, vogliamo ricordarlo così, con un breve elenco di alcune delle sue apparizioni e scelte stilistiche più iconiche! – La tuta realizzata da Kansai Yamamoto per l’Aladdin Sane Tour nel 1973: in piena era Ziggy Stardust, Bowie sorprende con questo outfit senza paragoni, vestendo in modo incredibile ed indimenticabile uno dei suoi personaggi più conosciuti ed apprezzati. Famosissimo anche il make up, imitato e riproposto ininterrottamente fin dalla sua prima apparizione sulla scena. – Diamond Dog: a metà degli anni ’70, iniziano i primi cambiamenti, che avvicinano Bowie alla sua trasformazione successiva, fatta da look decisamente meno colorati ed aggressivi. – Il Duca Bianco: pochi anni dopo il tramonto...
I film di Natale degli ultimi anni da vedere assolutamente!...
Dopo i film vintage e le pellicole anni ’80 e ’90, è finalmente giunto il momento dei film di Natale degli ultimi anni da vedere assolutamente! Prenderemo in considerazione gli ultimi 16 anni, con titoli decisamente dedicati al tema “festività” ed altri che, invece, conservano solo la giusta atmosfera. 1 – Il Grinch (2000): il film, diretto da Ron Howard, vede un’incredibile prova di Jim Carrey, impegnato in una credibilissima versione del Grinch, cioè del simpaticissimo – ma cattivissimo, almeno con le sue battute al vetriolo – “mostro” verde che odia il Natale e i vicini abitanti di Chinonsò. Naturalmente, come tutte le fiabe di Natale, anche questa storia ha un lieto fine, che dimostrerà il vero significato di questa festa così importante e, soprattutto, dell’amore. 2 – Polar Express (2004): diretto da Robert Zemeckis e tratto dall’omonimo libro illustrato di Chris Van Allsburg, il film è stato girato con la tecnica del “motion capture”, cioè dell’animazione digitalizzata in 3D realizzata partendo dalle interpretazioni di attori reali, fra cui Tom Hanks. La pellicola è dedicata ad un viaggio alla ricerca di Babbo Natale, che porterà grandi e piccoli in luoghi da sogno! 3 – A Christmas Carol (2009): un altro film di Zemeckis realizzato con la “performance capture”, anche questa versione del Canto di Natale di Dickens conserva le emozioni e le atmosfere dell’originale, in un lungo esame della natura umana. Il Natale, come sempre, avrà il potere di rendere il protagonista migliore. 4 – Elf (2003): la commedia di Jon Favreau che ha per protagonista Will Ferrell è forse una delle migliori commedie natalizie di sempre, colma di momenti imbarazzanti e teneri, sempre affrontati con tanta ironia. Cosa fareste se foste cresciuti nel Villaggio di Babbo Natale e doveste affrontare per la prima...
INFORMATICA, I COMPUTER PIU’ FAMOSI DELLA STORIA...
Al giorno d’oggi li usiamo spesso durante la giornata, a casa e in altri luoghi, per questioni di lavoro o semplice divertimento o di studio, i computer ormai hanno cambiato le nostre abitudini. E questa “rivoluzione” si è affermata in maniera lenta ma costante negli ultimi decenni del XX° secolo ed è iniziata con modelli tra i più diversi e dalle forme più svariate, alcune più avveniristiche ed altre più grossolane. E se adesso i loro creatori sono spesso esperti del settore, con tanto di laurea e master informatica o ingegneria, ai primordi gli inventori erano solo giovani appassionati di elettronica e circuiti, con tanta curiosità e voglia di scoprire nuove cose. Andiamo a conoscere quali sono stati i computer più significativi ed importanti durante la rivoluzione informatica di quegli anni. Tra i primi personal computer ad avere un considerevole successo fu il Tandy TRS-80 della società americana “Radio Shack”. Immesso sul mercato nel 1977, riesce a conquistare migliaia di utenti grazie alla sua semplicità di uso, anche di quelli alle primi armi nel settore. Nonostante un costo non proprio economico, circa 600 dollari, le unità vendute arrivano ad oltre 200.000. Molto più economico fu invece il Timex Sinclair 1000, che, lanciato nel 1981, poteva essere acquistato ad un prezzo di 99,95 dollari. Questo era un piccolissimo computer dalle limitate capacità, che poteva tuttavia far girare programmi in linguaggio Basic. Ne furono venduti 600.000 pezzi nei soli Stati Uniti. Sempre nel 1981, esce un altro computer destinato a fare la storia dell’informatica e la fortuna di alcuni giovani (tra questi un certo Steve Jobs): l’Apple II. Questa creazione, grazie ad una versatilità mai vista, una struttura interna all’avanguardia e notevole facilità di uso, riesce a vendere milioni di unità in tutto il mondo, nonostante...
Matrimonio: regali di nozze originali...
Quando si riceve la partecipazione ad un matrimonio la prima cosa a cui pensare è senza ombra di dubbio il regali di nozze per gli sposi. La scelta del regalo non è affatto semplice, soprattutto se la cerimonia e il ricevimento si terranno in un locale molto alla moda, come Vigna dei Cardinali Roma. In alcuni casi, grazie alla lista di nozze, sono gli sposi a decidere cosa preferirebbero ricevere, aiutando in questo caso gli ospiti a scegliere tra una serie di oggetti, che hanno vari prezzi. Nel caso in cui però è lasciata libera scelta agli invitati è importante cercare di capire cosa potrebbe essere utile alla nuova coppia. Idee utili Com’è stato già detto in precedenza la scelta del regalo non è affatto semplice, soprattutto se non si conoscono i gusti e le possibili necessità degli sposi. Prima di scegliere il regalo ideale è bene tenere in considerazione due fattori, il primo è il legame affettivo che vi lega alla coppia, il secondo è relativo al genere di festa che gli sposi hanno organizzato. Di seguito sono illustrate alcuni regali di nozze originali. Week end in un centro benessere, ideale per fare recuperare le forze ai giovani sposi dopo le fatiche dell’organizzazione del matrimonio. I centri benessere sono il luogo ideale per curare la salute del corpo e della mente, scaricare lo stress, farsi coccolare dalle mani di esperti massaggiatori e immergersi in piscine idromassaggio, dimenticando per un pò di tempo tutto e tutti. La classica busta con all’interno i soldi è un regalo sempre ben accetto dagli sposi, che possono utilizzare il denaro per comprare tutto quello di cui hanno bisogno. Scegliere l’importo da regalare però non è semplice, generalmente si dovrebbe mettere una cifra non inferiore al costo del ricevimento,...
I film di natale anni ’80 e ’90!...
Dopo aver parlato dei film di Natale vintage da non perdere assolutamente, è giunto finalmente il momento per i film di Natale anni ’80 e ’90, cioè in pratica quelle pellicole che è facile vedere in tv ogni anno, fin dal mese di novembre: come per l’articolo precedente, anche in questo caso verranno inclusi lungometraggi dichiaratamente natalizi ed altri che non parlano di festività, ma che, per atmosfera e tematiche, in qualche modo si adattano al periodo. 1 – Il Canto di Natale di Topolino (1983): diretto da Burny Mattinson, la pellicola Disney si basa sul romanzo “Canto di Natale”, che Dickens pubblicò nel 1843. Come per l’originale, anche questo film di animazione ripercorre in circa mezz’ora le avventure di Scrooge/Paperone, visitato dall’amico defunto Marley/Pippo e da tre spiriti per recuperare la propria umanità e comprendere il significato del Natale. Partecipano praticamente tutti i più importanti personaggi Disney, compresi Topolino, Minnie, Paperino, Paperina, Qui, Quo e Qua, Cip e Ciop, Lady Cocca, Nonna Papera e i coniglietti: il risultato è una fiaba tenera e divertente, che fa davvero ripensare alle radici profonde di questa festività. 2 – Una Poltrona per Due (1984): il film di John Landis è diventato un cult nel tempo, in modo quasi inaspettato. Oggi, se per caso alla Vigilia di Natale il film non viene trasmesso, il pubblico puntualmente si lamenta: ormai è una vera e propria tradizione! Inizialmente pensato per la coppia comica Gene Wilder – Richard Pryor, venne poi passato al duo Eddie Murphy – Dan Aykroyd, che riuscì a dare vita ad una commedia divertente e irriverente, che sfrutta il Natale come ambientazione perfetta per una storia di sconfitta e vittoria! 3 – I Gremlins (1984): diretto da Joe Dante e scritto da Chris Columbus, il film...
I film di Natale vintage da rivedere assolutamente!...
Dopo aver parlato delle tradizioni natalizie più famose, per rafforzare ancor di più la sensazione che le feste siano alle porte, ecco la lista dei film di Natale vintage da rivedere assolutamente! Si tratta di pellicole degli anni ’40, ’50, ’60 e ’70, così belle da diventare cult: abbiamo riunito sia film che parlano esplicitamente di questa festività, sia film che in apparenza non c’entrano nulla, ma che conservano la magia tipica di questo periodo dell’anno. Ecco chi abbiamo scelto! – Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971): questa meravigliosa pellicola, diretta da Mel Stuart e basata sul romanzo di Roald Dahl, vede una delle più iconiche interpretazioni di Gene Wilder, vero e proprio genio della comicità e non solo. La storia è semplice, il lieto fine assicurato: dopo tante scene un po’ improbabili e coloratissime, Charlie Bucket, bimbo povero di denaro ma ricco di buoni sentimenti, riesce a sfruttare l’occasione della vita, riscattando i tanti anni di difficoltà passati da lui, dalla madre e dai simpaticissimi nonni. A dimostrazione che l’essere sinceri e semplici ripaga sempre! – Il miracolo della 34ª strada (1947): la pellicola diretta da George Seaton – ripresa per un dolcissimo remake nel 1994 – ha ottenuto ben tre statuette agli Oscar del ’48, compreso un riconoscimento per Edmund Gwenn, che nel film interpreta Kris Kringle. La storia inizia con un Babbo Natale ubriaco ed una sostituzione a sorpresa, corredata da false accuse e spionaggio aziendale… insomma, anche questa pellicola è ricca di buoni propositi e sentimenti e non tradisce chi vuole un lieto fine! – Pomi d’ottone e manici di scopa (1971): il film, un misto di animazione e live action davvero impressionante, è diretto da Robert Stevenson e vede la partecipazione di Angela Lansbury (proprio la signora...
Lo stile inizia dai capelli...
I capelli sono molti importanti per una donna. Potrete avere vestiti all’ultimo grido, abbinati perfettamente, accessori fantastici, delle Jimmy Choo ai piedi, ma se i vostri capelli saranno un disastro, è questa l’impressione che darete. Che abbiate i capelli corti o lunghi, ricchi, mossi o lisci, c’è sempre qualche nuova tendenza da scoprire. Vediamo le nuove tendenze per l’inverno 2016 Anche per i capelli, il tocco vintage spopola. Quest’anno il revival più apprezzato è sicuramente quello degli anni ’80: torna infatti la frangia. Sia sui capelli lunghi, dove una frangia vaporosa diventa un must per dare volume e movimento, che per i capelli rissi, con piccoli ricciolini che cadono sulla fronte. Che sopratutto sul capello corto, sempre più alla moda tra le vip come segno di bellezza. Il colore Un’altra tendenza che si afferma, oltre alle forme, è quella del colore. Il rosso, anche questa volta, sarà al centro delle attenzioni di hair stylist e clienti. Il rosso viene spesso abbinato ad una personalità eccentrica e particolare e per questo viene sempre molto richiesto. La vera moda però non ha mezze misure, dunque non parliamo di sfumature rosse o giochi di luce, tanto utilizzati ultimamente, ma un colore netto, uniforme ed acceso. Oltre al rosso sempre più prende campo il rosa, un rosa sfumato che parte dal castano, un rosa metallizzato, un rosa solo per le punte e per i giochi di colore. Un colore che, dopo una prima occhiata, smette di essere alieno e si armonizza con i visi più dolci e pieni. Le acconciatura Il mondo dei tutorial regala sempre oltre soddisfazioni, quelli in termini di estetica poi sono da sempre i migliori. Sono davvero tantissimi i canali youtube, twitter e ele pagine FB in grado di dare utilissimo consigli per realizzare...
Tradizioni natalizie: il presepe e l’albero...
Manca davvero poco all’arrivo del Natale: un mese quasi esatto ad una delle nottate più magiche dell’anno e poco più di due settimane all’attesissimo 8 dicembre, giornata designata (anche se non per tutti: a Bari è il 6, a Milano è il 7) alla preparazione di Presepe e Albero! Queste tradizioni natalizie sono estremamente diffuse, non solo in Italia, e contribuiscono a rendere questo periodo affascinante e divertente, romantico per i grandi, semplicemente favoloso per i più piccoli. Ma da dove traggono la loro origine? Il Presepe affonda le sue radici nella storia, acquisendo alcuni elementi direttamente dagli usi e costumi romani: le antiche popolazioni che vivevano nel nostro paese, infatti, facevano affidamento sui Larii, cioè gli antenati defunti che si diceva vegliassero sulla salute e la fortuna della propria famiglia. Ogni persona veniva, dopo la morte, ritratta in piccole statuette, posizionate vicino al fuoco in precisi periodi dell’anno, durante cerimonie e celebrazioni. Il Presepe per come lo conosciamo noi, cioè come rappresentazione della Natività, prende piede in Italia, durante il Medioevo, come trasformazione tridimensionale di un diffuso soggetto pittorico: la raffigurazione più antica della Nascita di Gesù si trova nelle Catacombe di Priscilla, sulla Via Salaria a Roma. A realizzare una delle prime rappresentazioni con statue, simile alla tradizione contemporanea, fu San Francesco, nel 1223: dopo aver chiesto e ottenuto il permesso del Papa, costruì il primo Presepe a Greccio, ispirandosi direttamente alla città di Betlemme, da poco visitata. Da quel momento, l’usanza ha cominciato a diffondersi con successo, arrivando a tutti i paesi cattolici. Il Presepe è caratterizzato da molti elementi fissi e simbolici: la grotta (o anche la capanna), la mangiatoia, il bue, l’asinello, i Re Magi, gli Angeli, i pastori, le pecore, Giuseppe e Maria. La statuetta del Bambin Gesù...
Tricopigmentazione effetto rasato: un’alternativa al trapianto di capelli....
La Tricopigmentazione effetto rasato rappresenta l’alternativa non chirurgica al trapianto di capelli. Si tratta di un procedimento estetico volto a ricostruire l’effetto dei capelli rasati su aree del cuoio capelluto ormai diradate. Consiste nell’introduzione di pigmenti specifici nel derma tramite l’ausilio di macchinari dotati di aghi appositamente studiati. Il principio guida è simile a quello del tatuaggio, tuttavia le due tecniche differiscono per strumentazione e protocollo. In particolare, nella tricopigmentazione il tecnico specializzato lavora nel derma superficiale, mentre il tatuatore nel derma profondo. L’ago ha caratteristiche tali da permettere un inserimento costante e misurato di colore. Lo stesso pigmento da tricopigmentazione ha peculiarità che lo differenziano da quello da tatuaggio: il pigmento da tricopigmentazione è bio-riassorbibile e temporaneo. Il periodo di assorbimento varia a seconda di alcune caratteristiche individuali: la velocità del sistema immunitario nell’assorbire le particelle di pigmento, caratteristiche della pelle quali produzione eccessiva di sebo, abitudini del cliente, sono da annoverare tra gli elementi che portano a una variazione della durata del trattamento. In linea generale, l’assorbimento ottico avviene entro 18-24 mesi dall’esecuzione della seduta. Una volta scomparso il pigmento, il cliente potrà quindi decidere di interrompere il trattamento o di modificarne alcuni aspetti, quali ad esempio la forma o l’altezza della linea frontale. Come già indicato, la tecnica può essere utilizzata come alternativa al trapianto di capelli qualora quest’ultimo non sia possibile a causa di un’area donante insufficiente. Nei casi di alopecia androgenetica (calvizie) o dopo la rimozione di una protesi (parrucchino), tramite l’esecuzione di un trattamento con effetto rasato, il tecnico potrà ricostruire la zona calva ricreando un effetto di un capello molto corto: non vi sono limiti alla quantità dei puntini che il tecnico può eseguire. La tricopigmentazione è una tecnica innovativa ed è importantissimo affidarsi ad un professionista...
Turismo alternativo: 5 castelli infestati da visitare!...
Per tantissimi, viaggiare significa scoprire località nuove, divertirsi, immergersi in realtà ed atmosfere completamente diverse da quelle a cui sono normalmente abituati, magari sperimentando nuovi usi e costumi. Molti viaggiatori, però, scelgono le proprie destinazioni anche in base a miti e leggende, cercando luoghi misteriosi da visitare: edifici abbandonati, campi di battaglia, palazzi storici molto antichi e… castelli infestati da fantasmi! Che ci si creda oppure no, è innegabile che queste strutture siano in grado di esercitare un fortissimo fascino ed emanino un certo potere attrattivo: a volte, ci si appassiona e si decide di organizzare una gita in luoghi ritenuti spaventosi anche solo per poter smentire voci e leggende urbane! Eppure, esistono castelli che, visitati per anni e periodicamente presi di mira da esperti del paranormale e da scettici, non hanno mai perso il loro “potere”, divenendo veri e propri punti di riferimento per amanti del genere. Vediamo, quindi, 5 castelli infestati da visitare assolutamente! 5 – Il Castello di Montebello: partiamo da un edificio situato in Italia, precisamente a Montebello di Torriana, in provincia di Rimini. Il castello, antichissimo, ingloba al suo interno una torre di origine romana (III secolo) e sarebbe stato costruito durante l’Alto Medioevo: i primi documenti relativi a suoi passaggi di proprietà risalirebbero già al 1186. La costruzione, già di per sé interessante per l’importantissimo valore storico, è, però, famoso soprattutto per essere la sede della leggenda relativa ai fantasmi forse più conosciuta in Italia: la storia di Azzurrina. Secondo i racconti, la figlia di un certo Uguccione (o forse Ugolino), feudatario del castello intorno alla seconda metà del ‘300, sarebbe scomparsa dal palazzo il 21 giugno del 1375, senza mai più tornare. Le leggende cominciarono a circolare già all’epoca, arrivando fino ai giorni nostri: secondo alcuni, Guendalina,...
Referendum Costituzionale: Cosa Prevede...
Tra pochi giorni tutti gli italiani con diritto di voto dovranno esercitare il loro potere di cittadini dato l’avvicinarsi imminente del referendum costituzionale. Il 4 dicembre le urne attendono l’opinione degli italiani in merito alla riforma costituzionale proposta dal Governo Renzi e approvata dal Parlamento. Per l’entrata in vigore delle modifiche è necessaria però l’approvazione da parte del popolo, per questo motivo chiamato ad esprimersi con il voto. Quello del prossimo 4 dicembre si tratta di un referendum confermativo. Ciò significa che non ci sarà un quorum da raggiungere, ma qualunque sia il numero di cittadini che si recherà alle urne verrà approvata o non approvata la modifica alla legge costituzionale. Essendo un referendum di questo tipo e non un referendum abrogativo la legge prevede che la modifica sia approvata o meno nella sua interezza. Non è possibile esprimersi per le varie modifiche, ma solamente accettare tutte le opzioni o rifiutarle tutte. Per il referendum 4 dicembre cosa si vota? La modifica del testo costituzionale coinvolge 36 articoli di 139. Il primo obiettivo della riforma costituzionale è quello di modificare il bicameralismo paritario attualmente in funzione che prevede l’approvazione di Camera e Senato di ogni legge, il che comporta una navetta continua tra i due organi e di conseguenza tempi più lunghi. Accettando la nuova riforma ad occuparsi della legislazione sarebbe unicamente la Camera, che potrebbe comunque ricevere consigli e consulenze da parte del Senato, se pur non in modo vincolante. Il numero dei Senatori verrebbe ridotto e con essi anche relativamente i costi della politica. Da 315 componenti il Senato diverrebbe di 100 tra consiglieri regionali e sindaci che percepirebbero unicamente lo stipendio derivante dalla loro carica, acquisendo però immunità e rimborsi spese. La modifica della legge costituzionale prevede anche uno snellimento nel...
Da Bruce Lee all’Oscar: Jackie Chan...
Jackie Chan, nome d’arte di Chan Kong-Sang, è il famosissimo attore, regista, cantante, produttore, artista marziale, comico, sceneggiatore, imprenditore, stuntman e doppiatore cinese che è stato in grado, in oltre 200 film, di reinventare completamente un genere, unendo non solo uno stile di combattimento divertente ed originale, ma anche la mimica tipica del cinema muto americano. I film di Jackie Chan, dal primo all’ultimo, presentano una “violenza pulita” perché mai eccessiva, mai disturbante, ma sempre caratterizzata da un pizzico di ironia e di auto ironia: le coreografie degli scontri sono curate nel minimo dettaglio, come veri e propri balletti, sono veloci e sempre armoniose. Jackie Chan non uccide i suoi nemici con rabbia, ma li fa cadere a terra come sacchi di patate, magari facendo una faccia buffa: perfino le scene più incredibili suscitano emozioni positive. Ma da dove ha iniziato Jackie Chan? Chén Long, questo il nome con cui è conosciuto in Cina, frequenta l’Opera di Pechino dall’età di 7 anni all’età di 17, allenandosi molto duramente (i maestri non si prendono la responsabilità dell’eventuale morte dell’allievo) nelle arti marziali, nel ballo e nel canto, diventando una delle “Sette piccole fortune”, cioè dei migliori studenti. Sembra che la strada lo porti verso una carriera da stuntman o da attore classico, ma Chan ha in mente qualcos’altro. Fin dagli anni ’70, comincia a lavorare ai film d’azione dei fratelli Shaw, prima come controfigura, poi come attore: ben presto, decide di passare dietro alla macchina da presa. Il suo primo vero successo, nel 1978, è Snake in the Eagle’s Shadow, seguito poi dal cult Drunken Master: da regista, il primo titolo 100% made in Jackie Chan è Police Story. Diventa famosissimo in Cina, iniziando a creare pellicole con uno stile completamente nuovo, commedie d’azione programmate...
CinemaSins: nessun film è senza peccato...
Nato nel 2014 per opera di due appassionati di cinema, Jeremy Scott e Chris Atkinson, il canale Youtube CinemaSins contiene tutto ciò che un amante di film potrebbe volere: critiche intelligenti e divertenti, che non risparmiano nemmeno i grandi capolavori! La maggioranza dei video editati dai due si intitola, infatti, “Everything wrong with…” : si tratta di montaggi di pochi minuti (da 4 a 20, più o meno), durante i quali il narratore – generalmente Scott – conta tutti i peccati, cioè tutti i difetti dei film presi in considerazione. Si va dalla scrittura banale e le scene ripetitive (i due sono particolarmente critici nei confronti del genere horror, che ha fatto di alcuni cliché la sua spina dorsale), alla cattiva recitazione e alla regia disattenta, passando per buchi nella trama, errori logici, scene fisicamente impossibili, effetti visivi mal realizzati e deus ex machina capaci di sconvolgere la storia in modo più o meno credibile: il tutto è realizzato con tantissima ironia, senza dimenticare anche qualche appunto completamente fuori contesto (la critica “in questa scena, la protagonista non è la mia fidanzata” comprare piuttosto spesso!). I peccati vengono segnalati in un counter che, per alcune pellicole prese particolarmente di mira (Scott e Atkinson sembrano non apprezzare i lavori di Bay e di Snyder, per esempio), arriva a segnalare numeri anche altissimi! Contemporaneamente, però, i due sottolineano anche i meriti della pellicola, spesso portando indietro il counter: per “The Hateful Eight” di Tarantino, per esempio, la sola colonna sonora di Morricone ha portato ad uno sconto di ben 5 peccati. Scene originali, buona recitazione, scelte registiche emozionanti, colonne sonore particolarmente curate fanno riguadagnare un po’ di terreno ai film, ma, come sottolineano dagli stessi creatori di CinemaSins, nessun film è senza peccato! Ecco perché nel...
La Squadriglia 19: la storia del volo sparito nel nulla...
Quella della Squadriglia 19 (o Flight 19) è una storia piuttosto misteriosa, entrata di diritto nell’immaginario degli amanti delle leggende urbane e, in particolare, di coloro che sono assolutamente convinti dell’esistenza di una qualche forza maligna all’interno del Triangolo delle Bermuda. Questo spicchio di Oceano Atlantico racchiuso fra il lato sud dell’arcipelago delle Bermuda, il punto più occidentale di Porto Rico e la punta sud della Florida, ha visto negli anni alcuni incidenti strani e vere e proprie sparizioni: oltre alla Squadriglia 19, questo tratto di mare avrebbe inghiottito almeno altri tre aerei e ben sei navi, alcune delle quali con più di 300 passeggeri! Ma cosa è successo alla squadra? Il pomeriggio del 5 dicembre 1945, precisamente dalle ore 14:10, cinque Grumman TBF Avenger partirono dalla loro base per una esercitazione di volo e bombardamento, chiamata “Problema di navigazione n.1”: il volo avrebbe dovuto permettere ai 14 allievi aviatori di provare la “Navigazione Stimata”, cioè la navigazione che permette di comprendere dove ci si trova di preciso utilizzando come punti di riferimento velocità, direzione e senso. Per sua natura, questo tipo di tecnica è sempre affetta da errori di valutazione, ma i 14, tutti con circa 300 ore di volo alle spalle, potevano fare affidamento sul leader Charles Carroll Taylor, pilota e veterano con 2500 ore di volo ed esperienze pregresse sulla zona. Taylor avrebbe dovuto limitarsi ad osservare, intervenendo solo in caso di errore. La rotta era già stata stabilita, tutti gli aerei avevano il pieno, il tempo era favorevole, il mare agitato: il piano prevedeva di percorrere 90 km ad est, procedere con il bombardamento, poi continuare ad est per altri 108 Km, girare e seguire la rotta di 346° per 117 Km e poi seguire la rotta di 241° per...