Drone economico o professionale? Troviamo il giusto compromesso...

Dopo un paio di anni dall’uscita sul mercato dei primi Droni commerciali, ci si è posti frequentemente il problema su cosa acquistare, e cioè ci si chiedeva, se conveniva acquistare un Drone economico ma che presentasse magari, discrete qualità e ottime caratteristiche o puntare direttamente verso un Drone professionale. Bisogna dire, che la differenza tra  Droni economici e Droni professionale è abbastanza marcata, soprattutto per quanto riguarda la fotocamera che monta, la sua autonomia di volo e il suo raggio d’azione. Sul mercato, infatti, possiamo trovare ottimi Droni che possono essere inseriti contemporaneamente, sia nella categoria di Droni economici, che in quella di Droni professionali, diremo, un giusto compromesso tra prezzo e qualità. Tra tutte le varietà esistenti, le marche che spiccano sicuramente tra tutte sono: la marca Parrot e la DJI che con alcuni dei loro modelli di fascia media, propongono un livello medio – alto di qualità, con prezzi che rientrano facilmente sotto i 1.000 euro. Per esempio il Drone Parrot AR 2.0 si propone come prodotto che punta ad una fascia di mercato intermedia, adatta sia a chi è alle prime armi grazie alla modalità di pilotaggio Absolute Control, ma anche a coloro che hanno già una minima esperienza nel mondo dei droni. Nello specifico il Drone Parrot AR 2.0, è uno di quei Droni adatti sia per un utilizzo al chiuso  che per un’utilizzo all’aperto. Grazie alla sua fotocamera HD e al suo sistema di stabilizzazione, è un Drone economico ma che garantisce un’alta qualità delle immagini prodotte. Per farlo volare basta installare un’applicazione gratuita sul proprio Smartphone o sul Tablet dal nome AR.FreeFlight2.0. Mentre la DJI con il suo Phantom 2 Vision offre un Drone economico dal punto di vista del prezzo, ma un pò più professionale dal punto...

Lo spot di IBM con Bob Dylan!...

Recentemente è stato pubblicato su Youtube il nuovo spot di IBM con Bob Dylan, che vede forse il più famoso ed apprezzato cantautore statunitense dialogare con IBM Watson, l’intelligenza artificiale del marchio in grado di rispondere a domande poste in un linguaggio naturale, sostenendo una vera e propria conversazione. Descrivendo la sua rapidità di calcolo, Watson dice a Dylan di aver letto tutti i testi delle sue canzoni e di aver riassunto le tematiche principali affrontate dall’artista in tutta la sua carriera a due ambiti: il tempo passa e l’amore sparisce. Il povero Watson, però, non ha mai conosciuto l’amore e viene invitato da Dylan a scrivere con lui una canzone al riguardo: a questo punto il computer si mette a canticchiare. Il musicista non è nuovo alla pubblicità (negli anni ha partecipato alle campagne di Apple, Victoria’s Secret, Pepsi e Chrysler), ma questo spot, particolarmente divertente, dimostra apertamente quanto la figura di Dylan sia importante nella cultura americana: chi meglio di lui, esperto di parole, autore di alcuni dei testi più emozionanti del secondo Novecento, può dialogare con un sistema che fa del linguaggio il suo cardine? Ecco la traduzione del nuovo spot di IBM con Bob Dylan: Watson: “Bob Dylan, per migliorare la mia capacità di linguaggio ho letto i testi di tutte le tue canzoni” Dylan: “Hai letto tutti i miei testi?” W: “Posso leggere 800 milioni di pagine al secondo” D: “Sei veloce!” W: “La mia analisi mostra che i tuoi temi principali riguardano il tempo che passa e l’amore che se ne va” D: “Beh, direi che è giusto” W: “Non ho mai conosciuto l’amore” D: “Forse dovremmo scrivere una canzone insieme” W: “Io so cantare” D: “Sai cantare??” W: “Doo bee doo, doo bee doo…”    ...

Nuovi aggiornamenti di Facebook: video come immagini profilo e pagine personali dinamiche!...

Alcuni nuovi aggiornamenti di Facebook stanno arrivando! Ad anni dall’introduzione – per alcuni traumatica – del diario personale, il Social per eccellenza si prepara a nuove modifiche ai profili personali, dopo svariati cambiamenti minori apportati alla sezione Notizie: alcuni utenti statunitensi e inglesi possono, infatti, già utilizzare mini video da 7 secondi al posto dell’immagine profilo. Una presentazione dinamica, quindi, che nei prossimi mesi dovrebbe essere diffusa fra tutti gli utenti, insieme alla possibilità di pubblicare una immagine profilo “a tempo” (dopo la scadenza verrà ristabilita la foto precedente), utile per comunicare rapidamente un messaggio importante. Ma non finisce qui: gli aggiornamenti di Facebook riguarderebbero anche la gestione degli spazi della propria pagina nella visualizzazione mobile. In poche parole, dopo aver spostato l’immagine profilo al centro dello schermo ed averla ingrandita, ogni utente potrà scrivere una breve biografia pubblica da 101 caratteri (emoji compresi), mettere in anteprima le ultime foto condivise e trovare i suoi post sempre in ordine cronologico, ma riorganizzati in modo da mettere in primo piano i contenuti che hanno ottenuto più commenti o mi piace. Modi semplici e divertenti per “movimentare” ogni profilo, rendendolo più interessante e anche facilmente navigabile da cellulare. Contrariamente ai cambiamenti del passato, però, almeno in questo caso i vertici di Facebook hanno deciso di agire gradualmente, introducendo una modifica alla volta: in questo modo si tenteranno di scongiurare traumi e reazioni troppo negative fra gli...

22 OTTOBRE 2015: NETFLIX IN ITALIA!...

A partire dal prossimo 22 ottobre 2015, Netflix in Italia diventerà realtà! Il colosso statunitense dello streaming online on demand (e di un servizio di noleggio di dvd e videogiochi sempre via internet) includerà anche il nostro paese fra gli oltre 50 stati che attualmente comprendono oltre 65 milioni di abbonamenti: milioni di persone in tutto il mondo che si collegano ogni giorno per guardare serie tv, film, documentari e programmi. Una vera e propria rivoluzione che ha consentito anche ai più piccoli produttori di farsi notare, dando spazio a professionisti scelti per il loro talento più che per il loro nome: Netflix stessa si è impegnata nel finanziamento di progetti promettenti, da cui sono nati veri e propri casi come House of Cards, Orange is the New Black ed il recentissimo Narcos. In italia, dopo il primo mese gratuito, Netflix prevederà tre abbonamenti: il primo a 7.99 euro mensili, il secondo, standard, a 8.99 euro al mese includerà la visione in contemporanea da due schermi e la qualità delle immagini in HD, mentre il terzo, a 11.99 euro, consentirà di usufruire del servizio da quattro schermi, godendo di video in UltraHD. Saranno, poi, probabilmente presentati pacchetti specifici per clienti Vodafone e Tim. Ma quali saranno le caratteristiche di Netflix in Italia? Il catalogo non sarà da subito proposto al 100%, ma includerà principalmente le produzioni originali (anche se rimangono dubbi sulle nuove stagioni di Orange e House of Cards, i cui diritti sono stati acquistati da Sky e Mediaset): la piattaforma cambierà mese per mese, con l’entrata e l’uscita costante di titoli. Il successo del lancio sarà probabilmente alla base delle nuove proposte e delle integrazioni anche nel nostro paese. Ogni sorpresa sarà svelata durante l’evento che segnerà l’inizio dell’avventura di Netflix nel...

ACQUA SU MARTE: MISTERO RISOLTO SUL PIANETA ROSSO!...

È notizia delle ultime ore: l’acqua su Marte esiste. In realtà, sul Pianeta Rosso erano stati già scoperti dei ghiacciai, quindi acqua allo stato solido, ma ora le osservazioni riguarderebbero dell’acqua salata allo stato liquido, la cui presenza, sebbene già sospettata, viene ora confermata da alcune prove inequivocabili. Quali? Gli studiosi, primo fra tutti il 25enne Luju Ojha, si sono avvalsi dello spettrometro della sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), mandata in orbita 10 anni fa: l’analisi avrebbe rivelato la presenza di minerali idratati all’interno di canali scuri presenti stagionalmente sulla superficie. Questi canali “fantasma” – presenti in estate, ma non in inverno – sarebbero composti da cristalli contenenti sali d’acqua. Ma da dove arriverebbe l’acqua liquida e salata che, una volta giunta in superficie, evapora in pochi minuti? Le ipotesi sono tre: da sali perclorati in condizioni di elevata umidità, da strati di ghiaccio che diventano liquidi al contatto con i sali oppure da falde sotterranee ed invisibili. La questione “acqua su Marte” era già stata indagata a fondo negli anni passati, anche grazie a Spirit, Opportuniy ed al robot Curiosity: quest’ultimo aveva, nel 2012, trovato quello che doveva essere stato un vecchio corso d’acqua e, nel 2013, tracce di un antico lago, risalente a oltre 3 miliardi di anni fa. Questi elementi sosterrebbero la teoria secondo la quale Marte sarebbe stato simile alla Terra, un pianeta dotato di oceani e atmosfera, almeno fino alla catastrofe naturale che lo fece diventare così come lo vediamo oggi. Quali sono le principali conseguenze di questa conferma? Ora la vita su Marte, già considerata possibile, diventa un po’ più probabile! E per celebrare l’evento, anche Google ha pubblicato un divertente e tenerissimo Doodle a...

The Rocky Horror Picture Show: i primi 40 anni di un vero e proprio cult!...

Il Rocky Horror Picture Show ha compiuto 40 anni: uscito al cinema per la prima volta il 26 settembre del 1975, il film di culto di Jim Sharman non ha mai perso smalto, raccogliendo nuovi fan ed appassionati ogni anno! Musical, commedia e horror, la pellicola raccoglie elementi entrati ormai definitivamente nell’immaginario del pubblico di tutto il mondo, ispirando altre pellicole e spettacoli teatrali, finendo in citazioni e richiami di diverso genere: non solo Glee, ma anche l’italianissima sigla di Mai Dire Gol, eseguita da Elio e le Storie Tese! Ma cosa ha reso il Rocky Horror Picture Show tanto importante? Vediamo qualche curiosità! 1 – DERIVA DA UNO SPETTACOLO TEATRALE: anzi, NASCE come spettacolo teatrale dalla genialità di Richard O’Brien, all’epoca attore disoccupato. Venuto in contatto con Jim Sharman durante una rappresentazione di Jesus Christ Superstar, gli affidò la regia delle prime serate al Royal Court Theatre di Londra e poi anche del film: moltissimi degli attori presenti nella pellicola, sono gli interpreti originali della versione teatrale. 2 – IL FILM FU UN FLOP: almeno inizialmente. La fama arrivò solo dopo le proiezioni ai midnight cinema. Il successo fu così grande da spingere la 20th Century Fox a non toglierlo mai dal “cartellone”: in Italia, per esempio, il film viene proiettato tutti i giorni dal Cinema Mexico di Milano. 3 – IL CASTELLO DI FRANK-N-FURTER ESISTE DAVVERO: e si trova a Windsor, in Inghilterra. Chiamata “Oakley Court”, all’epoca la proprietà era praticamente in stato di abbandono. I servizi igienizi funzionavano a stento, c’erano continue perdite e mancava il riscaldamento: dopo le scene girate in piscina, Susan Sarandon si ammalò di polmonite proprio per questo motivo. 4 – MICK JAGGER E STEVE MARTIN SI PRESENTARONO ALLE AUDIZIONI: uno voleva interpretare Frank-N-Furter, l’altro Brad Majors....

Leggende dalle Barbados: la cripta dei Chase...

Nel cimitero della Chiesa Parrocchiale di Cristo ad Oistin, alle Barbados, c’è una cappella molto particolare, chiusa da un pesante portone in marmo e in parte sommersa dal terreno, in corrispondenza della cripta. L’edificio, costruito durante la prima metà del ‘700, aveva già ospitato il riposo di Elizabeth Elliot, poi spostata (anche se non ci sono documenti che si riferiscono a questo passaggio), e di Thomasina Goddard, della famiglia Walronds, quando venne acquistata all’inizio dell’800 da Thomas Chase, facoltoso colonnello, noto per la sua severità. Il colonnello la scelse come luogo di sepoltura di famiglia, senza spostare il feretro della Goddard: nel 1808, la cripta venne aperta per accogliere Mary Ann Chase, morta in tenera età. Poco dopo, nel 1812, la cappella venne di nuovo utilizzata, questa volta per Dorcas Chase, figlia maggiore del colonnello, lasciatasi morire, si diceva, di inedia a causa dei difficili rapporti con il padre. La cripta dei Chase si riaprì quasi esattamente un mese dopo, questa volta per ospitare proprio il pesante feretro in metallo del colonnello, forse morto suicida: al momento di collocare i resti all’interno della cappella, però, gli uomini si trovarono di fronte ad uno spettacolo incredibile. Le bare delle due Chase erano spostate, capovolte, appoggiate contro le pareti: dalla cripta non mancava nulla, ma gli spostamenti erano inspiegabili. Forse un atto di vandalismo, forse un tentativo di furto andato male: il feretro del colonnello venne posizionato e le bare delle due figlie rimesse al loro posto. Si prese solo la decisione di chiudere meglio il portone, sigillandolo il più possibile. Il terribile spettacolo, però, continuò: ad eccezione delle spoglie della Goddard, che rimanevano sempre al loro posto, tutte le altre bare continuavano a spostarsi in modo impossibile, addirittura scheggiandosi e rovinandosi negli urti con le...

Harriet Tubman: chi è la donna citata da Viola Davis agli Emmy 2015...

Premiata agli Emmy 2015 come migliore attrice protagonista in una serie drama per “How to get away with murder” (in Italia “Le regole del delitto perfetto”), Viola Davis, prima afroamericana a ricevere questo riconoscimento, ha accettato la statuetta con un discorso di ringraziamento emozionante e storico, rivolto a tante sue colleghe, capaci negli anni di creare nuove opportunità per le attrici di colore. Durante la premiazione, la Davis ha citato Harriet Tubman, dicendo: “Nella mia mente vedo una linea e al di là di questa linea vedo campi verdi, bei fiori e bellissime donne bianche che tendono le loro braccia verso l’altra parte della linea, verso di me. Ma io non riesco ad arrivarci e non so come farlo. Non riesco a superare quella linea”. Questo diceva Harriet Tubman nel 1800. Ora lasciate che vi dica questo: la sola cosa che separa le donne di colore da tutte le altre è l’opportunità. Ma chi è Harriet Tubman? Harriet Tubman, pseudonimo di Araminta “Minty” Rose, è stata un’attivista di colore, impegnata nella seconda metà dell’800 nell’abolizione della schiavitù e nell’introduzione del suffragio universale e ricordata come la “Mosè della gente nera”. Nata in schiavitù nel 1822, Harriet visse un’infanzia difficile, fatta di violenze e soprusi: picchiata e frustata dai suoi padroni, venne anche violentemente colpita alla testa da un oggetto metallico. La ferita le provocò conseguenze per tutta la vita, fra cui, per esempio, capogiri e insonnia, ma anche visioni e sogni lucidi. Nel 1849 scappò verso Filadelfia, ma tornò subito indietro per salvare parenti e amici: si occupò in totale di circa 13 missioni, facendo affidamento sulla Underground Railroad, una rete di attivisti impegnati nell’abolizione della schiavitù. Nel giro di pochissimi anni, Harriet riuscì a far fuggire verso il Canada moltissimi schiavi, aiutandoli anche...

Lo Stanley Hotel: una meta per appassionati di misteri!...

Lo Stanley Hotel è uno degli alberghi più famosi degli Stati Uniti: situato in Colorado, sarebbe stato scelto da Stephen King come ispirazione per il famoso Overlook Hotel, l’edificio in cui Jack Torrance e famiglia  vanno ad abitare per l’inverno nel famosissimo Shining (il romanzo uscì nel ’77, il film nell’80). A quanto pare, lo scrittore statunitense avrebbe soggiornato nella camera 217 dell’hotel prima di dedicarsi al romanzo e lo avrebbe scelto come ambientazione ideale, pur cambiandone il nome: lo Stanley Hotel non è presente nemmeno nella pellicola, per cui vennero utilizzate principalmente ricostruzioni all’interno di studios appositi e riprese aree di un altro impianto, il Timberline Lodge. Eppure, strane voci circolano attorno a questo edificio e sembrano giustificare l’interesse di Stephen King: nel 1911, la stanza 217 sarebbe, per esempio, stata teatro di un’esplosione che avrebbe quasi ucciso l’allora capo-governante Elizabeth Wilson. La Wilson rimase ferita e decise di non entrare più in quella camera: però, dalla sua morte, avvenuta nel 1950, una presenza sembra prendersi particolare cura della 217, lasciando dolci, vestiti piegati o fiori. Le altre stanze non sono da meno: luci che si accendono e si spengono, oggetti che si spostano, corse e risate di bambini nei corridoi… i fantasmi dei coniugi Stanley passerebbero molto tempo fra Music Room, uffici e sala del biliardo, mentre il secondo piano sarebbe “abitato” da una bambina che vaga in cerca della tata. Le camere infestate sono tre: la già citata 217, la 407 (dove sarebbe possibile sentire l’odore del tabacco della pipa del defunto Conte di Dunraven, precedente proprietario del terreno) e la 418, occupata da spiriti di bambini. Naturalmente, lo Stanley Hotel ha cavalcato l’onda del successo, soprattutto da quando, nel 1997, è stato scelto per ospitare le riprese della serie “Stephen...

La Luna di Sangue: cosa succederà il 28 settembre 2015?...

Quello della Luna di Sangue è un fenomeno molto particolare, ma non troppo raro: in questa occasione, il nostro pianeta si trova ad orbitare fra il Sole e il suo satellite, producendo un cono d’ombra (eclissi lunare). L’atmosfera della Terra, lavorando come un prisma, lascia passare alcuni raggi di luce solare che, grazie alla particolare rifrazione, tingono completamente di rosso la Luna, facendole guadagnare l’inquietante nome di “Blood Moon”. Il nostro satellite non sarà, quindi, invisibile, ma, piuttosto, ancora più suggestivo ed affascinante! Quella del 28 settembre prossimo sarà l’ultima di una serie di quattro eclissi (Tetrade) verificatesi fra il 2014 ed il 2015: le precedenti risalgono al 15 aprile 2014, all’8 ottobre 2014 e al 4 aprile 2015. La nuova Luna di Sangue sarà, però, la più spettacolare, considerato che, in quello stesso periodo, il nostr satellite si troverà in Perigeo, cioè al punto di minima distanza dalla Terra (367mila Km circa): oltre ad essere rossa, sarà, quindi, anche molto più grande! Quale sarà, quindi, l’andamento del fenomeno nella notte fra il 27 ed il 28 settembre? La Luna entrerà in penombra alle 02:11 del mattino e nell’ombra alle 03:07: l’eclissi totale durerà dalle 04:11 alle 05:23, raggiungendo il suo massimo alle 04:47. L’uscita dall’ombra avverrà alle 06:27 e la conclusione definitiva sarà alle 07:22. La Luna di Sangue sarà visibile dall’Europa, dall’America (escluso l’Alaska), dall’Africa e da parte dell’Asia! Possibile che un evento del genere non sia collegata a qualche strana storia, magari a qualche maledizione? Ovviamente no. Da un meteorite in arrivo sulla Terra, alla fine del mondo prevista fra il 22 ed il 28 settembre, le minacce all’esistenza degli esseri umani sono davvero numerose: la NASA, nel frattempo, smentisce qualsiasi notizia relativa all’arrivo di un oggetto non meglio identificato sul...

Ritorna il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini...

Come ogni anno ritorna uno degli appuntamenti più amati dagli sportivi, il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. E, sempre come ogni anno, i motociclisti si sfideranno sul circuito di Misano Adriatico, intitolato a Marco Simoncelli. Archiviato il GP inglese, dopo una settimana di stop, le due ruote torneranno in pista a Misano. Honda, Yamaha, Ducati si sfideranno per uno dei titoli più ambiti. L’anno scorso il Gran Premio di Misano fu vinto da Valentino Rossi, davanti a Lorenzo e Pedrosa. Questa si preannuncia come un’edizione da record, e infatti tra le novità di quest’anno, c’è proprio l’installazione di una nuova tribuna per accogliere tutti gli appassionati che arriveranno in Riviera, nel week end dell’11-13 settembre. Sale così a quattro, il numero delle nuove tribune allestite per questa edizione, dopo Brutapela 2, Brutapela Gold e Carro 1. Se non volete perdervi nemmeno un minuto della MotoGp prenotate un hotel a Misano Adriatico, magari approfittando della numerose offerte in circolazione. Eventi. Ma non finisce qui. Infatti, come da consuetudine, non mancheranno gli eventi collaterali. Dal 4 al 13 settembre potrete partecipare a diversi appuntamenti dedicati alla passione per le moto, a partire dalle mostre dedicate alla motoGp all’interno del foyer del teatro Galli. Una galleria per rivivere due decenni di storia dei motori. Rimini Racing Shot – International Photo Award MotoGP. Quest’anno infatti è stato anche organizzato un contest fotografico internazionale, organizzato dal Comune di Rimini in collaborazione con Milagro, Nikon Italia e il patrocinio di Dorna. Gli scatti sono stati realizzati da circa sessanta fotografi, accreditati alla sala stampa della MotoGp, saranno visibili nela Sala Ressi del Teatro Galli a Rimini. A scegliere la foto più bella, gli utenti Facebook. Aqua Battle. E infine l’esibizione sfida in acquascooter, tra i...

Come scegliere il passeggino più adatto a voi...

Quando si aspetta un bambino, le cose a cui pensare sono tantissime. Una delle più importanti è la scelta del passeggino, per portare a spasso il proprio bimbo. Di solito è una delle spese più consistenti, è quindi molto importante scegliere quello giusto e più adatto alle nostre esigenze. Ma soprattutto a quelle del bambino. Le marche sono tante e tutte valide: Peg-Perego, Chicco, Inglesina, Cam, Prenatal, Foppapedretti e tante altre. Adatte alle tasche di chiunque, con più o meno optional. Per prima cosa però è bene individuare la tipologia, che si tratti di passeggino, carrozzine o sistemi modulari (trio). Trio o carrozzina e passeggino? La carrozzina è il sogno di tutte le mamme romantiche. Bella da vedere, spaziosa, e vintage come vuole adesso la moda. La carrozzina permetterà al vostro bambino di godere di uno spazio maggiore, molto più rispetto alla navicella del trio. Quest’ultima infatti difficilmente viene utilizzata dopo i quattro mesi del bambino. Se il vostro bimbo cresce in fretta, potreste smettere di usarla anche prima, attorno al terzo mese. Comunque avrete sempre a disposizione l’ovetto, un altro elemento del trio, molto utile soprattutto per gli spostamenti in macchina. Il passeggino invece verrà utilizzato solo più avanti, quando il bambino inizierà a stare seduto da solo. Perché acquistare un Trio. E’ meno ingombrante. Una volta chiuso, non occuperà molto spazio, ad esempio nel portabagagli, quindi sarà l’ideale anche se avete intenzione di muovervi molto in auto. Al contrario, è sconsigliato il passeggino a tre ruote, perché molto voluminoso. Il Trio inoltre è anche particolarmente facile da manovrare, grazie all’impugnatura, al bilanciamento del telaio e della ruote. I prezzi. Di Trio ce ne sono davvero da tutti i prezzi. Particolarmente vantaggioso potrebbe essere rivolgersi ad un sito che si occupa della vendita...

Vacanze in Piemonte: scegli un agriturismo in provincia di Torino!...

Il Piemonte è una delle regioni italiane che meglio riassume la varietà e la bellezza del nostro paese: Alpi e Appennini, colline e montagne, foreste e boschi, ampie zone pianeggianti e coltivazioni dai colori e dagli odori affascinanti e unici… scoprire questo territorio significa immergersi nella natura, senza mai allontanarsi troppo dalle tradizioni e dalla storia racchiuse dai maggiori centri abitati. In particolare, la provincia di Torino rappresenta una destinazione ideale per visitatori di ogni tipo, dagli abitanti delle vicine grandi città ai turisti stranieri in viaggio attraverso l’Italia: monumenti, palazzi, piazze, musei, ma anche riserve e parchi, percorsi immersi nel verde e zone perfette per tutti gli appassionati di trekking (e, perché no, anche di divertenti pic nic sul prato)! Fra questi, per esempio, il Parco Naturale della Collina di Superga, il Parco Naturale di Monte San Giorgio, di Stupinigi o del Monte Tre Denti e le Riserve Naturali della Madonna della Neve sul Monte Lera, del Bosco del Vaj o del Sacro Monte di Belmonte. Particolarmente interessanti e “golose” sono, poi, anche le numerose possibilità di scoprire i prodotti tipici e le ricette regionali, realizzate e proposte da tanti ristoranti e da aziende agricole a conduzione familiare. Scegliere un agriturismo in provincia di Torino permette di fare tutte queste cose, e molto di più: le strutture del territorio piemontese sono, infatti, l’ideale punto di partenza e ritorno per gite ed escursioni, luoghi dove assaporare la cucina della zona e, magari, soggiornare nel più totale relax! Gli impianti, immersi nel verde, offrono la possibilità di vivere al massimo le atmosfere magiche del territorio, rilassandosi con soluzioni da resort, pranzando e cenando con prodotti a Km 0 ed acquistando alcuni fra i più tipici simboli piemontesi, fra cui il vino, le marmellate o i...

Il pvc per le coperture e le strutture sportive...

In un mercato variegato e molto ampio come quello delle coperture, spiccano sicuramente le strutture in PVC. Il PVC, acronimo di policloruro di vinile, è una materia plastica costituita dal 57% di cloro (sale da cucina) e dal 43% di idrogeno e carbonio. Negli ultimi sette anni è diventato una delle materie più usate al mondo, superando le 30 milioni di tonnellate. Le caratteristiche uniche del PVC fanno si che determinati additivi e stabilizzanti conferiscano a questa materia una determinata caratteristica e forma, per essere utilizzata in contesti diversi. Come è stato già detto, questa particolare materia plastica può essere lavorata per essere adattata in scopi diversi. È utilizzata in tantissimi settori come quello farmaceutico, alimentare, tessile, edile fino a quello della cartotetnica, della moda e del design. Per quanto riguarda le coperture, questa materia plastica, robusta e resistente, viene usata per proteggere un luogo dalla pioggia e dai raggi solari, e inoltre, è considerato uno dei materiali più resistenti agli agenti atmosferici grazie alle sue caratteristiche, che la rendono impermeabile. Per questo motivo il PVC può essere utilizzato per realizzare vari prodotti come: tende da campeggio, tende da sole, teli antivento, teli antigrandine, ombrelloni da giardino ecc, e per proteggere vari luoghi come: le terrazze, i giardini e le tettoie. L’utilizzo dei materiali in PVC però non si ferma ad un uso privato, molte aziende e industrie decidono di acquistare i teloni e le coperture in PVC, sostituendo quelli vecchi che non garantivano una resistenza adeguata agli agenti atmosferici. Negli ultimi anni, quindi abbiamo assistito ad un aumento sostanziale di vendite di questo innovativo materiale e in un immediato futuro, si assisterà ad un ulteriore ampliamento del mercato di questa particolare materia, che grazie ai costi accessibili a tutti, offre un ottimo risultato...

Creme e prodotti per Acne: cosa scegliere?...

Quando parliamo di prodotti e creme per l’acne, parliamo di un universo vastissimo, nel quale è estremamente difficile, in assenza di una guida, districarsi. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere insieme una dieta che vi aiuti a scegliere i vostri prodotti per combattere l’acne, prodotti che sono in grado di andare a combattere davvero questo fenomeno, senza andare a peggiorare il quadro clinico generale della nostra pelle. Oggi vi presentiamo una breve guida su come scegliere i nostri prodotti per l’acne. Il primo prodotto? Un sapone Il primo prodotto che dobbiamo scegliere per la nostra guerra all’acne è un buon sapone. Non dobbiamo scegliere prodotti che vadano a seccare la cute, dato che non è così che si vanno a combattere i brufoli e la pelle grassa, ma piuttosto un sapone in grado di andare a rimuovere in profondità il sebo in eccesso. Il sebo è infatti uno dei maggiori responsabili per quanto riguarda l’acne: in esso albergano batteri che, dando il via ad infezioni e infiammazioni, sono poi i maggiori responsabili dei brufoli e dei comedoni. L’esfoliazione aiuta L’esfoliazione può sicuramente aiutare per quanto riguarda la lotta ai brufoli. Bisogna però scegliere le creme e le lozioni giuste, come quelle a base di acido glicolico, che ci garantiscono ottimi risultati dato che non solo vanno a rimuovere le cellule morte (anche queste responsabili dello sviluppo dell’acne), ma anche di andare a regolare l’azione di produzione del sebo, andando a rendere la pelle meno lucida e soprattutto andando a rimuovere quello che è il terreno di coltura dell’acne. Idratare Idratare è l’ultimo passaggio per andare ad eliminare efficacemente i brufoli. Una pelle ben idratata è infatti meno soggetta alle infiammazioni e una pelle meno soggetta alle infiammazioni è una pelle che sicuramente sarà...

Chirurgia plastica: quali sono le città più care?...

La chirurgia plastica è una disciplina ritenuta, a torto o a ragione, piuttosto cara. Certo, non è soltanto colpa dei cachet stratosferici dei migliori chirurghi d’Italia, ma anche dei costi fissi (anche questi abnormi) collegati agli interventi. Questo però non vuol dire che non si può cercare di risparmiare qualcosa, pur rimanendo nell’alveo dei professionisti e delle procedure di qualità indubbia. Come fare? Eliminando quelle che sono le città più care d’Italia quando si ha a che fare con la chirurgia estetica e ricostruttiva. Milano Lo scettro di città più cara per gli interventi di chirurgia estetica in Italia se lo aggiudica, a mani basse, Milano. Si tratta di una città che forse raccoglie i migliori professionisti d’Italia, ma dove costo degli affitti degli studi e competizione hanno portato i prezzi a salire considerevolmente. Si tratta di una realtà con la quale fare i conti se il nostro obiettivo è quello di portare a casa un intervento comunque di qualità senza andare a svenarsi a livello di costi. Milano avrà sicuramente i suoi pregi ed il vanto di annoverare tra le sue professionisti della chirurgia plastica come il Professor Camillo D’Antonio, ma quello dell’economicità non è sicuramente uno di questi. Torino Torino, quando si parla di chirurgia estetica, è una città decisamente particolare. In media sono pochi i professionisti che operano in questa città, e fanno pagare a carissimo prezzo la comodità di essere a pochi chilometri da casa. La città sabauda è di poco meno cara, mediamente, della carissima Milano, soffrendo sicuramente anche la vicinanza di questa. Chi vuole risparmiare qualcosa, dovrà comunque orientarsi verso altri lidi. Verona e Padova Al terzo posto inseriamo Verona e Padova, due città del Nord Est dove i costi per gli interventi di chirurgia estetica sono senza...

JOAN CORNELLÀ: UMORISMO NERO, SURREALE E GROTTESCO!...

Joan Cornellà, nome d’arte di Renato Valdivieso, è un fumettista spagnolo originario di Barcellona, vera e propria star del web grazie alle sue vignette ciniche, grottesche e surreali, sempre attraversate da una profonda vena di ironia amara. I disegni firmati da Cornellà sono semplici, quasi elementari: il tratto è privo di troppi abbellimenti ed i protagonisti sono uomini e donne qualunque, uguali fra loro. Le parole sono quasi del tutto assenti e l’umorismo viene trasmesso a chi guarda, non senza una buona dose di violenza disturbante, attraverso espressioni del viso statiche ed irreali e situazioni assurde e paradossali. Non è raro, infatti, dover riguardare le sue vignette più volte, per cercare di capirne a pieno il significato: i fumetti di Joan Cornellà divertono, sorprendono, invitano alla discussione ed alla riflessione e, semplicemente, lasciano interdetti, a tratti quasi infastiditi da immagini così dirette. Spesso ci si trova di fronte a personaggi impossibili, mashup di esseri umani, animali e oggetti, azioni improbabili che si svolgono in una quotidianità ancora meno probabile: eppure, proprio l’uso dell’assurdo rende questi fumetti così interessanti, sottolineando come, in fondo, il gusto dell’orrido risieda un po’ in tutti. Joan Cornellà, laureato alle Belle Arti, ha collaborato con numerose riviste e diversi giornali (La Cultura del Duodeno, Ara, El Periódico, Quimera, Amaniáco.TMEO e El Jueves), pubblicando anche alcune opere: Abulio nel 2010, Fracasa Mejor nel 2012, Mox Nox nel 2013 (tanto apprezzato da meritare una seconda ristampa sempre nel 2013 e da essere pubblicato anche negli Stati Uniti) e Zonzo nel 2015. I disegni di Cornellà sono pubblicati, però, anche su Facebook e sul profilo Tumblr personale dell’artista. Per quanto riguarda l’Italia, le opere del fumettista spagnolo sono state apprezzate e pubblicate dalla casa editrice torinese Eris Edizioni, che si è dedicata in...

LUGLIO 2015: IL RITORNO DELLA LUNA BLU...

“Blue Moon” non è solo il titolo di una bellissima canzone, ma anche il nome di un interessante fenomeno astronomico: la Luna Blu è, infatti, legata alle diverse fasi del nostro satellite, ai movimenti della Terra e, più specificatamente, al comparire di ben quattro lune piene in una stagione. Normalmente, il nostro calendario, diviso in 12 mesi, prevede anche 12 lune piene: i cicli solari, su cui si basa la nostra organizzazione di giorni e settimane, non coincidono, però, perfettamente con i movimenti della Luna, creando una sorta di “sfalsamento”. Questa leggera incongruenza fra calendario e anno astronomico fa sì che, ogni 3 anni circa, si verifichi la “strana magia” grazie alla quale possiamo osservare due lune piene in un solo mese! Tradizionalmente, la Luna Blu era la quarta, quindi l’ultima, del periodo: le si attribuivano caratteristiche eccezionali e la si guardava come un punto di riferimento da cui trarre ispirazione per la propria vita. Con l’andare del tempo, però, questa definizione si è persa ed è mutata: oggi, ad essere Blu è la terza luna del periodo,  cioè quella che cade a pochissima distanza dalla precedente, sempre nello stesso mese. Questo fenomeno, seppur meraviglio e curioso, non ha in realtà alcuna rilevanza astronomica: il fatto che compaiano più lune piene in un determinato lasso di tempo non ha conseguenze reali sul nostro pianeta, né modifica maree o influisce sugli esseri viventi che popolano la Terra. Resta, però, la magia di uno spettacolo incredibile a cui, almeno ogni tanto, possiamo assistere una volta in più! Nasi all’insù a luglio per la prossima Luna...

Un efficace monitoraggio aziendale con i software integrati di gestione...

Una delle principali difficoltà delle aziende con una struttura medio o grande è quella di riuscir a gestire ogni tipologia di processo aziendale (fasi di acquisto, vendita, fatturazione, magazzino) in maniera semplice, rapida ed esauriente. A volte le imprese, per garantirsi una buona gestione del proprio rendimento aziendale, decidono di cedere in outsourcing il controllo dei processi interni, affidando a terzi il monitoraggio di ogni operazione e procedura. Molte volte il controllo viene realizzato per singole unità, ovvero ogni comparto viene sottoposto ad una gestione singola e tutti i responsabili di ciascuna unità, poi, devono convergere le informazioni della BU analizzata ad un sistema centrale di monitoraggio. E’ dal sistema centrale di monitoraggio che raccoglie le informazioni di ogni unità che la direzione aziendale recepisce qual è lo stato di fatto dell’azienda, dove possono esserci delle problematiche, dove c’è necessità di investire, dove bisogna ancora migliorare o dove i risultati di gestione sono risultati più soddisfacenti. Tutte queste informazioni sono fondamentali per garantire la crescita e lo sviluppo dell’azienda ed, infatti, buona parte dei costi dell’impresa riguarda proprio la tematica del controllo di gestione (interna o esterna che sia). Ma quali sono i rischi di un approccio alla gestione in outsourcing? Innanzitutto la difficoltà ad ottenere una visione realmente globale dei singoli processi, oltre, che ovviamente l’impossibilità di realizzare un controllo maggiormente diretto su tutte le BU aziendali. Per soddisfare le esigenze dell’imprenditore che vuole garantirsi una gestione più efficace ed integrata di tutte le fasi di produzione, distribuzione e vendita, alcune realtà commerciali utilizzano dei software di gestione interna per le aziende in grado di semplificare il monitoraggio di processi di elevata complessità. I software gestionali consentono all’azienda una visione complessiva di tutti dati relativi a clienti, fornitori, agenti, trasportatori, all’interno di un...

TEORIE DEL COMPLOTTO: RETTILIANI, SCIE CHIMICHE ED ALTRE STRANEZZE...

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di teorie del complotto. Accordi fra super potenze, morti sospette, battaglie, guerre e crisi pilotate ed abilmente messe in scena, avvistamenti di Elvis… insomma, ogni paese, ogni settore commerciale, ogni area politica ha la sua! Ma quali sono le più conosciute e condivise? Quali di queste “stranezze” raccolgono il maggior numero di sostenitori? Scopriamone qualcuna! 1 – UNDERGROUND REICH: secondo alcuni appassionati di storia e politica, i gerarchi nazisti, almeno i principali, non sarebbero morti tutti negli anni ’40, ma si sarebbero riorganizzati tenendosi nell’ombra e realizzando un Reich sotterraneo, capace di coinvolgere anche diversi marchi e tante famiglie in vista. Lo scopo? Controllare la società, naturalmente. 2 – SBARCO SULLA LUNA: niente viaggio, niente sbarco, niente astronauti che saltellano sulla superficie lunare. Quello del 1969 è un film girato con chiare intenzioni propagandistiche: sottolineare e celebrare la superiorità degli USA sull’URSS. Chi è il regista dell’allunaggio? Stanley Kubrick! 3 – I KENNEDY: JFK venne ucciso il 22 novembre del 1963. Ma da chi? Ben il 61% degli americani non crede che Lee Oswald abbia agito da solo: ad aiutarlo, alternativamente, la mafia, il governo, la CIA, Castro o i gruppi razzisti. E suo figlio? John F. Kennedy Jr. si inabissò in mare con il suo aeroplano il 16 luglio del 1999: nell’incidente morirono anche la moglie e la cognata. Alcuni, però, non pensano sia stato un incidente, ma, piuttosto, un attentato, portato a termine con lo scopo di eliminare uno dei possibili candidati alla Casa Bianca nel turno che vide Al Gore e Bush Jr. a confronto. 4 – CATACLISMI VARI: Giappone, Haiti e Pakistan: i terremoti, le inondazioni e le calamità meteorologiche che hanno colpito questi paesi deriverebbero dall’utilizzo da parte degli americani...