La Piccola Bastarda: che fine ha fatto la Porsche di James Dean?...

James Dean, morto a soli 24 anni nel 1955, è ancora oggi un’icona: di stile, sicuramente (anche grazie a lui, jeans e maglietta bianca spopolano indisturbati da oltre mezzo secolo), ma anche di “attitudine”. Con la sua faccia bellissima e squadrata, il suo sguardo a tratti trasognato, il suo indiscusso talento, le sue foto private che rivelano un animo profondo, le intense passioni per tutto ciò che è arte e la sua affascinantissima vena ribelle, è ancora oggi – per tanti – un modello da imitare, raggiungere, superare. Parte del suo essere ribelle si esprimeva anche con le auto: le sue preferite, le Porsche, lo accompagnarono per tantissimi anni e una di loro, la Piccola Bastarda, ne segnò anche la fine. Ma chi era la Piccola Bastarda? Era una meravigliosa Porsche 550 Spyder color argento, lunga, lunghissima, senza tettuccio: praticamente un missile, sia per linee che per velocità (220 Km/h con un passaggio da 0 a 100 in 10 secondi. Nel 1955…). Dean l’acquistò nel ’55, abbandonando la precedente 356 bianca: nemmeno il tempo di staccare l’assegno che l’auto finì a George Barris, famoso per aver progettato e prodotto alcune delle auto cinematografiche più famose di sempre (la macchina dei Flinstones, la Batmobile, il Generale Lee…). Barris gliela modificò, la rese ancora più aggressiva, perfetta per quelle gare su strada che la Warner Bros. aveva espressamente vietato a Dean, almeno durante le riprese. Dopo le modifiche, Barris gliela riconsegnò, manifestando un brutto presentimento: la Piccola Bastarda, soprannome scelto direttamente dall’attore, l’avrebbe fatto finire male. Il 30 settembre del ’55, la profezia si avverò. Mentre si trovava in auto, sulla sua Little Bastard, in compagnia di un amico, un’auto proveniente dalla direzione opposta non rispettò una precedenza, prendendoli in pieno: sulla Statale 46, in direzione...

The Black List: spazio agli scrittori...

The Black List è un progetto dal nome oscuro e un po’ inquietante, ma dai risultati incredibili: nasce nel 2005 per opera di Franklin Leonard, un executive della grande industria cinematografica hollywoodiana che decide di iniziare una ricerca fra gli addetti ai lavori, chiedendo ai suoi colleghi di votare tutte quelle sceneggiature che non ce l’avevano fatta a diventare film veri e propri. Pellicole di ogni genere, lasciate a metà per mancanza di un produttore o per l’assenza di un regista… script belli, bellissimi, ma purtroppo abbandonati: l’idea era quella di rimettere sotto i riflettori l’importanza di una buona storia, dando slancio al settore degli scrittori. Nel 2005 a votare erano meno di 100, oggi sono quasi 500: executive di piccoli studi e professionisti delle major che leggono le sceneggiature (di solito, del genere di loro competenza) e danno un voto che va da 1 a 10. The Black List raccoglie i risultati, li somma e restituisce una sorta di scaletta annuale, che indica i preferiti: delle oltre 1000 pellicole recensite e votate negli ultimi 12 anni, quasi un terzo è stato poi effettivamente prodotto. Oltre 300 pellicole in totale, capaci di raccogliere oltre 25 miliardi di dollari nel mondo e più di 260 nomination all’Oscar: ne hanno vinti 48, compresi Miglior Film e Miglior Sceneggiatura. I casi più eclatanti comprendono Il Discorso del Re, Argo, Il Caso Spotlight e The Imitation Game (il più votato di sempre), ma ogni anno questa particolare ricerca mette in luce titoli davvero incredibili. Qualche esempio? Nel 2005, in lista finirono Blood Diamond, Juno, Little Miss Sunshine, The Prestige, Nebraska e Zodiac (oltre ai vari X-Men e Fast and Furious); nel 2006, Quel treno per Yuma, In Bruges, Changeling, Frost/Nixon, Scott Pilgrim Vs. The World, Sette Anime; nel...

Anna Anderson: la donna che voleva essere la Granduchessa Anastasia...

La fine dei Romanov è stata raccontata, con diverse versioni, fin dal 1918: le testimonianze dei soldati coinvolti dicono che, nella notte fra il 16 e il 17 luglio di quell’anno, ben sette membri della famiglia imperiale – e almeno quattro persone di servizio – vennero assassinati a colpi di pistola, baionetta e calcio di fucile; la propaganda alimentò, invece, per anni la storia secondo la quale l’unico ad essere stato assassinato sarebbe stato lo Zar Nicola II, mentre moglie e figli sarebbero stati risparmiati. Il ritrovamento di alcuni corpi fra gli inizi degli anni ’90 e il 2007, ha confermato alla fine la storia dei militari: lo Zar Nicola II, la Zarina Aleksandra e i figli Aleksej, Ol’ga, Marija, Tat’jana e Anastasija sono stati uccisi, con determinazione e ferocia (l’episodio dei gioielli cuciti nei vestiti che deviano le pallottole e costringono gli assassini ad usare armi bianche è, ormai, notissimo). Sette dei venti membri della casata imperiale a venire eliminati nel giro di due anni: complessivamente, 1/3 dei membri adulti della dinastia. Due anni dopo, però, succede qualcosa: a Berlino, una donna polacca viene ritrovata in un fiume dopo un tentativo di suicidio. Confusa, non parla, non rivela il suo nome e viene internata in un ospedale psichiatrico, dove rimane lungo tempo in totale silenzio. Un giorno, su un giornale, vede una foto della famiglia imperiale e, cogliendo tutti alla sprovvista, afferma di essere la granduchessa Anastasia: la voce si diffonde alla velocità della luce… in fondo, tantissimi credevano che i figli dello Zar fossero ancora vivi! La dichiarazione arriva anche alle orecchie della Baronessa Buxhoevden, che – incuriosita – decide di andare a trovare la giovane: senza esitazione, la dama nega che la donna sia Tatiana. Ma la ragazza, troppo bassa, non...

Curiosità da viaggio e consigli per turisti!...

Si sa, viaggiare regala esperienze uniche: che si tratti di pochi giorni con uno zaino in spalla o di settimane spese fra le tappe di un percorso organizzato al secondo, scoprire posti nuovi e nuove culture ci trasforma totalmente. La figuraccia, però, è dietro l’angolo! Quante volte siete finiti in una città sconosciuta e vi è stato consigliato di evitare determinati comportamenti? Ecco, quindi, alcune curiosità da viaggio, utili per i turisti incalliti! “Piacere, mi chiamo…” Come ci si saluta negli altri paesi? La classica stretta di mano va bene proprio ovunque? A quanto pare no! –       In Nuova Zelanda, il saluto tradizionale Maori prevede di avvicinare il viso e far toccare il proprio naso e la fronte e il naso e la fronte del destinatario. Un gesto di rispetto, con il quale si condivide il “respiro vitale”, cioè l’anima. –       In Giappone, vige il famosissimo “rei”, cioè l’inchino. Non tutti sanno, però, che esistono tre tipi di inchino: l’eshaku, di 15°, è il più informale; il keirei, di 30°, è riservato a chi ci precede nella gerarchia (come il datore di lavoro); il saikeirei, di 45°, è riservato a personalità molto particolari (come l’imperatore) o ad una richiesta di scuse. –       Nelle Filippine c’è il Mano Po, diretto alle persone più anziane: dopo aver chiesto il permesso, di avvicina la fronte al dorso della mano del destinatario. –       In India si può venire accolti dal Namastè, accompagnato dalle mani congiunte e un leggero inchino. Significa: “Lo spirito che è in me riconosce lo spirito che è in te”. –       In Thailandia c’è il “Wai”, un saluto fatto a mani congiunte all’altezza del petto, del mento o della fronte. –       In Tibet si mostra brevemente la lingua per dimostrare di non essere l’incarnazione di...

Febbre da remake: film che si potrebbero evitare...

Da diversi anni a questa parte, al cinema è dilagata la febbre da remake: non una novità, se si considera che molti campioni d’incassi (Scarface, per dirne uno) derivano da opere precedenti, ma è innegabile che la cosa stia oggi sfuggendo un po’ di mano. Ok, qualche remake ha avuto successo – il genere horror, per esempio, ne ha ampiamente giovato – ma questo non significa dover dirottare tutte le produzioni verso questo ambito rischiosissimo: avete presente il remake di Psyco, no? Sembra quasi che remake (e reboot, e sequel, e prequel) siano diventati una mania: Ghostbusters al femminile – carino, ma evitabilissimo – l’ennesimo Assassinio sull’Orient Express (anche se il cast è da urlo e le prime foto ufficiali fanno ben sperare), Ocean’s Eleven, sempre al femminile, un nuovo Blade Runner, l’infinita saga di Star Wars, con svariati spin off in lavorazione… Ovvio, meglio non fare di tutta l’erba un fascio: alcuni progetti sembrano notevoli. Il trailer del nuovo IT, per esempio, è arrivato a bomba meno di un mese fa e ha convinto anche i più scettici. Però, c’è un però: possibile che non si trovino spazio e fondi per screenplay completamente originali? Possibile che ciclicamente si debba ritornare ai titoli di maggiore successo per giocare sul sicuro? Possibile che non esistano più pellicole intoccabili, da lasciare da sole nella loro perfezione? Possibile che un buon film (così come una buona serie tv) sia al 95% destinato a diventare il primo capitolo di una storia infinita, fatta di 2, 3, 4, reboot, spin off e prequel? Ecco, se questa lotta alla febbre da remake vi sembra esagerata, di seguito troverete un lunghissima lista di film attualmente presi in considerazione per un make over: forse, alla fine, sarete d’accordo anche voi! – Ace...

Ad ognuno il suo! Capelli diversi meritano stili diversi!...

Chi è riccia vuole lisci morbidi e setosi, chi è liscia vuole riccioli leonini e definiti…ma le donne riusciranno mai ad essere soddisfatte del loro aspetto? Per quanto siano belle, femminili e curate le donne riescono sempre a trovare il neo, anche dove non c’è! Quando si parla di capelli poi, la questione si fa ancora più difficoltosa. Taglio, colore, messa in piega, acconciatura infinite combinazioni per creare stili sempre diversi e nuovi. La moda 2017 detta tendenze per tutti i gusti, da tagli strutturati e ben progettati a chignon sdrammatizzati con ciocche libere che incorniciano il volto, da lisci perfetti e lucidissimi all’effetto bagnato come appena uscite dall’acqua. Al via quindi con la ricerca del proprio look in perfetto stile passerella per qualsiasi tipo di chioma! Uno dei must più importanti per questa primavera/estate 2017 è sicuramente il taglio corto, di ispirazione maschile ma dal risultato iper femminile. Tagli audaci e ben strutturati, si va dall’intramontabile bob a corti decisamente rock con sfilature secche, scalature e ciuffi asimmetrici abbinati a rasature grintose e ardite. D’obbligo quindi cercare acconciature capelli corti che valorizzino qualsiasi volto. Alle coraggiose che osano e che vogliono tentare la via sempre più chic del corto non resterà che studiare i propri lineamenti e costruire un taglio che ne esalti la bellezza donando un’aria fresca e stilosa. Non disperino comunque tutte coloro che non osano tagliare la propria chioma! In versione wet, con riga laterale e onde morbide o lisci dal finish lucido ed impeccabile, anche i capelli lunghi potranno essere esaltati con pochi semplici accorgimenti per una testa perfettamente alla moda e in linea con le nuove tendenze! Al via quindi con capelli perfettamente lisci e splendenti, chiome voluminose o onde sensuali! Affidarsi ad una piastra per capelli di...

Marilyn Monroe: diva senza tempo...

Vorrei essere felice. Ma chi lo è? (Marilyn Monroe)  Di Marilyn Monroe si è detto tutto e il contrario di tutto. Nata l’1 giugno del 1926 (fra meno di un mese ricorrerà il suo 91° compleanno), Norma Jean Mortenson – o Baker, secondo il certificato di battesimo – ebbe un’infanzia difficile, costellata dall’assenza di una figura paterna, l’allontanamento dalla madre e l’affido a più di dieci diverse famiglie: si sposa la prima volta ancora giovanissima e cerca da subito di sfondare, prima come modella e poi come attrice. La fama arriva alla fine degli anni ’40, portandole un difficile carico di tristezza e incertezza: Norma Jean e Marilyn diventano due persone diverse, accomunate solo da una grande fragilità. La morte, forse un suicidio, arriva il 5 agosto del 1962 e la consegna alla storia: ancora oggi, a decenni dalla scomparsa, la Monroe è considerata un’icona senza paragoni. Ma siete sicuri di sapere tutto su di lei? Ecco alcune curiosità che la riguardano: forse, dopo la lettura, comincerete a vedere questa meravigliosa attrice sotto una luce diversa! – Radio Plane: questo è il nome della fabbrica in cui Norma Jean e il primo marito lavorano durante la seconda guerra mondiale. La futura stella di Hollywood piega i paracadute e dipinge le fusoliere: un giorno, però, arriva in azienda il fotografo David Conover, che, notata la sua incredibile bellezza, le chiede di scattare una foto e si fa dare anche la licenza per utilizzare l’immagine. La foto fa il giro degli Stati Uniti e Norma Jean viene eletta Miss Lanciafiamme: la strada del cinema si aprì inaspettatamente. – Marilyn Monroe: non è chiaro da dove sia saltato fuori il suo nome d’arte. C’è chi dice abbia preso spunto dal nome proprio della moglie di Arthur Miller,...

Moda Adidas: quali modelli sono intramontabili?...

Moda, croce e delizia di grandi e piccini! Siamo sempre più sottoposti ad immagini e figure di copertina che a volte non rispecchiano la realtà delle cose, ma quanto ci piace alla fine la moda? Siamo irresistibilmente attratti dalle immagini patinate delle riviste, dalle star del cinema e dalle collezioni che gli stilisti reinventano ogni anno e che, dopo le passerelle, raggiungono anche i negozi più comuni. Che si tratti di neonati, adolescenti o adulti ormai quasi tutti siamo influenzati dalle mode del momento. Fantasie particolari, giochi di volumi su gonne, pantaloni e capi spalla, abbinamenti vistosi e dall’estro stravagante sono tutti dettagli che, sulle passerelle a volte ci sembrano anche eccessivi ma che, riproposti in maniera più semplice nei negozi alla portata di tutti danno un tocco stiloso e particolare ad ogni outfit. Ma si può fare lo stesso discorso per le scarpe? Anche quella delle calzature, soprattutto quando si parla di haute couture, è una moda decisamente vistosa e fantasiosa che spesso però non ha la stessa risonanza nei megastore e nei negozi più abbordabili. Soprattutto quando si parla di scarpe da ginnastica, la moda è spesso più accessibile alle tasche di molte persone.La scarpa da ginnastica, ormai sdoganata come accessorio moda abbinata anche a mise eleganti, professionali o formali, è un dettaglio molto amato da qualsiasi età e da qualsiasi sesso. Declinate in collezioni prettamente maschili o femminili, sono moltissime le proposte unisex dei grandi marchi che riescono ad accontentare un numero sempre più grande di consumatori. Basti pensare alle ormai intramontabili Adidas Superstar Vintage! Nate negli anni ’70 come scarpe da basket e consacrate negli anni ’80 dai rapper statunitensi, godono oggi di fama mondiale e di un successo strepitoso grazie alla loro forma, alla loro versatilità e l’inconfondibile punta...

10 divi della vecchia Hollywood: carisma, fascino e talento da vendere!...

Quando si pensa alla vecchia Hollywood, vengono subito in mente alcuni nomi iconici, attori e attrici che hanno fatto la storia non solo per il loro talento, ma anche per l’incredibile fascino ed un innegabile carisma. Oggi partiamo dagli attori più cool che siano mai esistiti: ecco 10 divi della vecchia Hollywood! – Humphrey Bogart (1899 – 1957): uno dei volti più riconoscibili di sempre, talmente unico nel suo genere da diventare metro di paragone per chiunque abbia tentato la strada della recitazione dopo di lui. Parlando di Bogart, Hemingway disse: “Il volto d’uomo più interessante che abbia mai conosciuto”. E, in effetti, così veniva percepito anche dal pubblico: affascinante, misterioso, carismatico, sempre impegnato in ruoli da uomo imperfetto, fragile, eppure mosso da valori solidi, come la lealtà e la generosità. Una parte del suo successo arrivò, forse, anche dal suo matrimonio – glamour e invidiatissimo – con la divina Lauren Bacall. – Frank Sinatra (1915 – 1998): The Voice in Italia, Swoonatra nel resto del mondo (“swoon”, cioè “svenire”… proprio l’effetto che il cantante faceva sulle sue fan!). Bellissimo, carismatico, talentuoso, affascinante, divertente e anche, a tratti, scandaloso: Sinatra incise in vita circa 2200 canzoni, per un totale di oltre 60 album. Praticamente nessun’altro ha raggiunto questi numeri, lasciando “Old Blue Eyes” da solo, sulla vetta, ammirato da tutti gli altri (Michael Jackson compreso). Non solo un cantante, però: partecipò anche a 53 film, imponendosi per i suoi tanti talenti! – Dean Martin (1917 – 1995): si fece conoscere in coppia con Jerry Lewis, recitando il ruolo di quello calmo, cool, affascinante, tranquillo, misurato ed elegante. Fortunato con le donne, ma mai esagerato o antipatico. Ebbe tantissimo successo anche da solo, non solo come cantante, ma anche come attore: Elvis (ELVIS!!) lo definì...

Le pagine più strane di Wikipedia!...

Wikipedia è in continua crescita: i contenuti si moltiplicano, le pagine aumentano e letteralmente chiunque può pubblicare o modificare approfondimenti di vario genere. Alcune pagine sono un esempio di collaborazione positiva e competenza, altre, invece, si distinguono per altri motivi: ecco le pagine più strane dell’enciclopedia online più famosa al mondo! – Joyce Vincent: nella versione inglese di Wikipedia, un’intera pagina è dedicata allo strano caso di questa giovane ragazza inglese, ritrovata morta – seduta di fronte al televisore acceso – ben tre anni dopo il decesso. Prima della morte, Joyce si era progressivamente allontanata da amici e parenti, lasciando anche il lavoro: forse per questo, nessuno ha pensato che fosse successo qualcosa di così terribile… inquietante! – Hinterkaifeck: una piccola fattoria poco distante da Monaco di Baviera, teatro di un crimine orribile. La sera del 31 marzo 1922, i sei abitanti – il proprietario Andreas Gruber, la moglie Cazilia, la figlia Viktoria Gabriel, i nipoti Cazilia e Josef e la cameriera di famiglia Maria – vennero uccisi a colpi di piccone: il caso è ancora oggi irrisolto. Pochi giorni prima del terribile assassinio, Gruber aveva trovato impronte strane nella neve e aveva sentito dei passi in soffitta: inspiegabilmente, le chiavi dello scrittoio erano sparite e la porta della fattoria era stata forzata. L’indagine non arrivò mai ad un colpevole, ma accertò che – dopo l’omicidio – il killer aveva trascorso almeno due giorni nella fattoria, prendendosi anche cura del bestiame… – Sindrome di Cotard: in cosa consiste? In un delirio di negazione cronico a causa del quale ci si convince di essere morti, di aver perso tutti gli organi oppure tutto il sangue. Viene anche chiamata “Sindrome del cadavere che cammina”. – Caso Taman Shud: nel 1948, sulle spiagge australiane nei pressi di...

Le Cinque Terre, Patrimonio dell’umanità dell’Unesco...

La penisola italiana è ricca di gioielli paesaggistici che ogni anno attirano milioni di turisti da tutto il mondo ma anche dalle altre regioni d’Italia. Per quello che riguarda un particolare ramo del turismo, quello balneare ma anche quello dei piccoli borghi e della natura incontaminate, c’è un posto che nel corso degli anni si è conquistato il titolo di Patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1997: le Cinque Terre. Situate in Liguria, nella provincia di La Spezia, le Cinque Terre devono il proprio nome ai 5 piccoli borghi che costituiscono questo tratto di mare e di entroterra ligure. I famosissimi piccoli comuni sono: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Alcune di queste cittadine, come Vernazza e Manarola, sono state costruite a su una scogliera a picco sul mare che ti lascia senza fiato. Manarola è forse il più famoso dei cinque, quello delle foto nelle cartoline tanto per capirci, per via dei suoi colori eccezionali. I palazzi che compongono questi piccolo borgo sono tutti di colori diversi; il contrasto tra il blu del mare, il verde del paesaggio circostante e i vari colori dei palazzi creano un mix di colori meraviglioso. I borghi, però, non sono le uniche attrazioni delle Cinque Terre. Il mare è sicuramente l’attrazione maggiore di questa meraviglia della Liguria. Ad esclusione delle spiagge di Monterosso e Corniglia, dove possiamo trovare una sabbia molto chiara, i fondali costieri sono di tipo roccioso e questo permette ai turisti di poter godere di acque cristalline e poter ammirare i fondali ricchi di Posidonia oceanica, l’habitat ideale per numerosissime specie ittiche. Questo bellissimo mare e la ricca fauna ogni anno attirano moltissimi turisti che dedicano le proprie vacanze a svolgere attività subacquee e di snorkeling. Negli ultimi anni si sta sviluppando anche il turismo...

Nerdwriter1: un canale Youtube per appassionati di cultura...

Nerdwriter1 è un canale Youtube davvero sorprendente: gestito da Evan Puschar, che ha studiato “film production” all’Università di Boston, si arricchisce ogni mercoledì di un nuovo video, realizzato con cura e cognizione di causa. Ogni video – dai 5 ai 10 minuti circa – tratta di una particolare tematica: si va dalla politica alla filosofia, passando per la morale e la società, la psicologia, l’economia e la scienza. Ogni argomento viene presentato con chiarezza, spiegando un punto di vista mai aggressivo e sempre aperto ad altre interpretazioni. Particolarmente interessanti sono i video che Puschar dedica a film e canzoni, sviscerandone significato e stile, punti di forza e punti deboli: ecco perché un determinato artista fa le cose in un certo modo, perché un genere cinematografico si presta a determinate sperimentazioni, perché un attore è bravo in quello che fa… A questo proposito, all’interno del canale Nerdwriter1 è stata iniziata anche una serie specifica, chiamata “Understanding Art”: i video di questo gruppo raccontano con semplicità la bellezza e l’unicità di film, poesie, quadri e ogni forma d’espressione artistica. Un esempio dei video che potete trovare su Nerdwriter1? Jack Nicholson: l’arte della rabbia; Arrival: una risposta ai film brutti; L’epidemia dei film passabili; Akira: come animare la luce; Westworld: cosa rende Anthony Hopkins fantastico; Inside Out: la teoria delle emozioni prende vita; In the Mood for Love: le inquadrature nelle inquadrature… Ogni tema viene sviluppato con delicatezza ed accostato in modo interessante a spunti scientifici, filosofici o sociali. Cliccate subito su Nerdwriter1 e scoprite un canale Youtube...

Cosa si può fare a 18 anni...

Per molti ragazzi è la fatidica soglia che permette di fare tante cose ed ottenere, almeno apparentemente, una certa autonomia dai propri genitori. La maggiore età, quindi, è spesso vista come una sorta di traguardo e, al tempo stesso, trampolino di lancio per la vita adulta, dove si lascia per sempre (o quasi, per alcuni) l’adolescenza e si affronta la vera vita, con tutti i suoi risvolti positivi e negativi. Messe alle spalle le tante feste dei 18 anni di amici e compagni di scuola, si cominciano a frequentare più assiduamente altri locali, come nella Capitale può essere il Papillon Club, per continuare a divertirsi, organizzare feste e fare sempre nuove conoscenze. Per diversi ragazzi e ragazze quindi si comincia forse a farsi considerare uomini e donne, con maggiori diritti e opportunità, rispetto a prima. Ma cosa possono fare appunto i nuovi maggiorenni, quali possibilità acquisiscono o possono far valere rispetto agli anni precedenti? Vediamo ciò che colui o colei che ha compiuto 18 anni può fare, almeno in Italia. Diritto di voto Un diritto importante che si acquisisce con la maggiore età, ma che spesso e per diversi motivi non sempre viene esercitato è quello di votare. Infatti, il raggiungimento dei 18 anni permette di poter votare per il Parlamento ed in particolare per la Camera dei Deputati. Per poterlo fare per il Senato, l’altro ramo del Parlamento, si dovranno invece attendere i 25 anni. Altrettanto importante è l’altro traguardo ambito dai neo maggiorenni: la patente. Infatti, raggiunta questa età, si potranno iniziare lezioni sia di teoria che soprattutto di pratica, a bordo di un’automobile della scuola-guida. Questo significa per tanti giovani, una volta conseguita, la possibilità finalmente di poter uscire la sera o il fine settimana in piena libertà, senza dover prendere...

Salvador Dalí: “Il surrealismo sono io”...

Salvador Dalí non ha mai messo d’accordo tutti: nella sua vita – complici le scelte al limite, la stravaganza, le opinioni estreme – ha spesso collezionato critiche e aspre opposizioni, imparando da subito a gestire un’incredibile fama. Di lui si è detto tutto e il contrario di tutto: appoggiava Franco, non condannava il fascismo, ma non era antisemita; amava la madre e mal sopportava il padre; era pazzo, a tratti delirante, ma era anche un genio; amava se stesso, ma accettava senza opposizioni l’autorevolezza della moglie. George Orwell ebbe occasioni di commentare con durezza le scelte dell’artista spagnolo, dicendo: “Bisognerebbe essere capaci di tenere presente che Dalí è contemporaneamente un grande artista ed un disgustoso essere umano. Una cosa non esclude l’altra né, in alcun modo, la influenza.” Probabilmente, non sapremo mai chi fosse il vero Salvador Dalí: alcune curiosità, però, ci aiuteranno a comprenderne gli aspetti superficiali. – Dalí nasce a Figueres, in Catalogna, l’11 maggio del 1904 e sempre qui muore 84 anni dopo, il 23 gennaio del 1989: dopo una vita trascorsa a viaggiare per la Spagna, la Francia, l’Inghilterra e gli Stati Uniti, l’artista ha scelto di ritornare nella sua città natale, dove è stato anche sepolto. – Come Vincent Van Gogh, anche Salvador Dalí porta il nome del fratello maggiore, morto prematuramente nel 1903: col tempo, anche a causa dei genitori, l’artista si convinse di esserne la reincarnazione. Disse: “Era la prima versione di me”. – Ossessionato dal cibo, a sei anni voleva diventare un cuoco. Optò, poi, per la pittura, ma non abbandonò mai questa passione, pubblicando anche un libro di ricette (in 400 copie) nel 1973. – Frequentò una scuola d’arte, ma non si diplomò mai: arrivato agli esami finali, si rifiutò di farsi giudicare da docenti...

Come stampare una rivista...

Immagini, testi, didascalie, inserti, speciali e interviste: la realizzazione e la stampa di una rivista su carta è uno dei lavori più elaborati e complessi per l’industria creativa e tipografica. Leggibilità, maneggevolezza, layout accattivante: creare una rivista che funzioni davvero, che spinga il lettore a sfogliare dalla prima all’ultima pagina è un lavoro per veri professionisti della comunicazione. Non basta produrre dei buoni contenuti accompagnati da belle foto, bisogna saper trovare il giusto equilibrio, un mix che funzioni, sia dal punto di vista editoriale, sia dal punto di vista materiale (cioè del supporto cartaceo vero e proprio). Elaborare una rivista e impaginare i vari articoli/sezioni richiede molto tempo, perciò è necessario non tralasciare l’ultimo passaggio, quello della stampa, per non gettare al vento il tempo e la fatica. Scegliere una tipografia specializzata nella stampa di riviste, in grado di dare i giusti suggerimenti, è sicuramente la scelta migliore per ottenere un risultato sorprendente e d’effetto. Vediamo allora alcuni utilissimi consigli per stampare con successo una rivista su carta. Una delle prime scelte riguarda il formato della rivista, il più diffuso è il formato A3 aperto, ma nulla vieta di optare per un formato pocket o extra-large. La carta delle pagine interne va scelta con cura, è su di essa che stamperemo testi e immagini, e che verrà sottoposta al continuo sfogliare. Un primo aspetto da prendere in considerazione è la grammatura, ovvero il peso della carta, ideale per le riviste è dai 120 gr/m2 ai 150 gr/m2. Non scegliere carte di minore o maggiore spessore perché nel primo caso si otterrebbe un risultato fragile, delicato e incapace di risaltare adeguatamente i contenuti della rivista. Nel secondo caso invece si avrebbe una pesantezza inusuale per una rivista. Per quanto riguarda il tipo di carta, le...

Vincent Van Gogh: fra arte, amore e follia...

LA VITA Vincent Van Gogh nasce a Zundert, in Olanda, nel 1853. La sua è un’infanzia difficile: il clima familiare è teso, il padre gli impone regole severe, la sua inclinazione al disegno – manifestatasi da subito – viene costantemente contrastata. In più, Vincent porta con sé un peso difficile da sopportare a quell’età: si chiama, infatti, come il fratello maggiore, nato morto poco tempo prima. Al cimitero, c’è una lapide con il suo nome. Gli anni dell’adolescenza e, poi, della prima maturità trascorrono con tranquillità: il giovane Vincent prova prima a diventare un mercante d’arte – viaggiando in giro per l’Europa – e poi tenta la strada dell’insegnamento. Ispirato, forse, dalla figura del padre, cerca anche di diventare pastore e viene inviato come missionario in Belgio. Nel frattempo, la sua inclinazione artistica non sparisce, ma – anzi – continua a svilupparsi: a 27 anni compiuti, Vincent Van Gogh decide di diventare un pittore. In poco più di 10 anni, l’artista recupera tutto il tempo perduto: al momento della morte, infatti, ha completato 900 dipinti (con una media di 2 tele a settimana), 1100 disegni e ha lasciato innumerevoli schizzi e appunti, anche di ispirazione giapponese. Se si esclude, però, una tela venduta per 400 franchi nel 1889 (il 14 febbraio di quell’anno, Anna Boch acquista, infatti, “La Vigne Rouge”), Vincent non ottiene mai il meritato successo, e deve fare quasi costantemente affidamento sull’amore e l’aiuto economico del fratello minore Thèo. Gli ultimi tre anni della sua vita, dal 1888 al 1890, sono i più tormentati e, forse, i più significativi anche dal punto di vista artistico. A partire dal dicembre del 1888, infatti, Vincent mostra chiaramente segni di squilibrio: è a questo periodo, infatti, che risale la famosissima auto-amputazione di parte dell’orecchio sinistro,...

Cartoni Disney: 10 curiosità!...

I cartoni Disney hanno accompagnato grandi e piccini per tantissimi anni, raccontando storie piene d’amore e divertimento, di insegnamenti e di leggerezza: dai nani di Biancaneve alle sorelle di Frozen, passando per gli alieni di Lilo & Stitch e i mostri di Monsters & Co., ogni personaggio ha potuto esprimere valori positivi, rappresentando in modo diverso le sfaccettature della realtà. Molti di questi cartoni, però, nascondono anche divertenti curiosità, sconosciute ai più: vediamone 10! 1 – I cartoni Disney hanno, spesso, raccontato la vita di grandi e piccini costretti ad accettare difficili condizioni famigliari: alcuni personaggi non hanno i genitori, altri li perdono nel corso della storia. Ci sono, però, ben sei pellicole i cui protagonisti hanno entrambi i genitori: Mulan, Brave, Lilli e il Vagabondo, Peter Pan, La carica dei 101 e La Bella Addormentata nel Bosco! 2 – Il volto di Aladdin, inizialmente ispirato a Michael J. Fox, ha finito per assomigliare a Tom Cruise 3 – Il vero nome della piccola Boo di Monsters & Co. è Mary 4 – Il primissimo uso di animatronics da parte della Disney si ebbe nella produzione di Mary Poppins: si tratta del pettirosso che cinguetta e canta insieme alla protagonista! 5 – Il nome scelto da Mulan per la sua controparte maschile, Fa Ping, viene da un doppio senso cinese: significherebbe, infatti, “occhi dolci”. 6 – Wall – E prende il suo nome da Walt Disney, il cui secondo nome era Elias 7 – Pocahontas avrebbe dovuto contare, fra i personaggi, anche un tacchino parlante, di nome Red Feather: quando il doppiatore scelto per dargli la voce, John Candy, morì all’improvviso, la produzione decise di cancellare il personaggio 8 – Il Libro della Giungla è stato l’ultimo film supervisionato personalmente da Walt Disney prima...

Un weekend a Firenze!...

Qualche tempo fa mi è stato chiesto quale fosse, secondo me, il luogo ideale in Italia per trascorrere un romantico week end a Firenze. Ci ho pensato su solo un attimo, poi ho risposto senza esitazione: Firenze! I motivi sono più di uno. Il capoluogo toscano è uno dei posti più ricchi di arte e storia del nostro Paese, e ci sono scorci caratteristici che sembrano fatti apposta per essere ammirati insieme alla persona amata. Naturalmente, oltre ad essere meta preferita degli innamorati in cerca di intimità e angoli suggestivi, Firenze è una città molto amata dagli appassionati di arte. Se scegliete questa città per trascorrere un fine settimana ecco una breve guida da seguire. Le piazze, salotti della città Partendo da Piazza della Repubblica, che si trova alla fine delle centralissime Via del Sole e Via degli Strozzi, si arriva a piedi fino agli splendidi “salotti fiorentini”: Piazza della Signoria e Piazza del Duomo. Si tratta di piazze bellissime, in cui poter sostare per mangiare un gelato o gustare un caffè presso uno dei tanti bar della zona. Le principali strade fiorentine Chi ha visitato Firenze sa benissimo che la maggior parte delle strade del centro storico è sempre piena di gente, soprattutto turisti e artisti di strada, pronti ad allietare con i loro spettacoli le ore centrali della giornata. Percorrendo la centralissima Via degli Strozzi si arriva facilmente a Palazzo Strozzi, un gioiello dell’architettura fiorentina che ora è adibita a teatro e sede di mostre d’arte. Via dei Tornabuoni è invece la strada in cui sorgono i migliori negozi del capoluogo toscano: qui si può fare shopping o semplicemente fermarsi ad ammirare i capi di alta moda presenti nelle scintillanti vetrine. Ponte Vecchio per tutti gli innamorati Se siete in dolce compagnia...

Misteri dal mondo: La Pascualita messicana...

Al numero 801 della Calle Guadalupe Victoria di Chihuahua, Messico, è situato uno dei negozi più interessanti e misteriosi dell’intera nazione: “La Popular – La Casa de Pascualita”. Cosa lo rende così particolare? Un manichino, esposto in vetrina per la prima volta il 25 marzo 1930. Non è, però, un manichino uguale a tutti gli altri: un corpo di legno o plastica dai tratti vagamente umanizzati. Si tratta, invece, di una bellissima ragazza, realizzata talmente tanto nel dettaglio da sembrare vera. Anzi, i locali dicono proprio che sia una ragazza vera, un corpo mummificato, esposto agli occhi dei passanti mentre indossa con grazia un vestito da sposa: si tratta della Pascualita. Le dicerie sono iniziate subito dopo l’arrivo del manichino in negozio, quasi 90 anni fa: occhi di vetro molto dolci, una parrucca di capelli veri, mani solcate da vene e rughe, una pelle dalla tonalità stranissima e, addirittura, unghie spezzate iper realistiche. In molti hanno pensato che si trattasse della figlia della proprietaria, Pascuala Esparza: leggenda vuole, infatti, che la giovanissima ragazza – di cui si è perso il nome – sia stata uccisa da una vedova nera nel giorno del matrimonio. Per tenerla vicino e permetterle di essere la sposa che non aveva potuto diventare in vita, la madre l’avrebbe fatta imbalsamare perfettamente, l’avrebbe vestita e l’avrebbe portata con sé al negozio di famiglia. Certo, la proprietaria tentò immediatamente di fermare le speculazioni, ma ormai il danno era fatto: nel corso degli anni, alcuni hanno visto la Pascualita seguirli con lo sguardo, altri hanno notato strani movimenti, persino le commesse hanno alimentato il fuoco del gossip, sostenendo che la ragazza avrebbe vene in evidenza anche sulle gambe, tanto realistiche da sembrare vere. Ad oggi, la verità resta un enigma: il nuovo proprietario,...

Cominciare con un buongiorno...

Quale modo migliore esiste per iniziare la giornata se non con un ottimo buongiorno? Le persone sempre più spesso decidono di iniziare la loro giornata dando il buongiorno con delle immagini da pubblicare sui Social Network. Infatti, quando si decide di iniziare la giornata con un buon giorno, diventa tutto molto più semplice, perché comunque, si entra nello spirito giusto per dare un senso al proprio inizio di giornata. Dare il buongiorno, infatti, libera tutti quelli che sono i pensieri negativi e soprattutto, mette in contatto la nostra vita con quella dei nostri cari. Oggi giorno, esistono numerosi modi per fare gli auguri ai nostri amici. Non è per forza necessario fare una telefonata, ma magari, si può anche procedere semplicemente inviando un semplice messaggio, oppure una immagine su WhatsApp, ma altri preferiscono dare il proprio saluto al mondo intero attraverso la pubblicazione sui social network come Facebook, oppure Twitter, oppure Instagram. Basta pensare a come vi sentite quando ricevete il buongiorno da qualcun altro: non è forse vero che se si riceve un messaggio da qualcuno a cui volete bene, ciò vi fa sentire importanti e soprattutto vi riempie di gioia, per il pensiero che l’altra persona ha avuto nei vostri confronti? Non è forse vero, che ricevere un messaggio da qualcuno, è anche un modo di sentirsi dire dall’altro che il proprio pensiero è rivolto su di voi? Riuscire ad esprimere le proprie emozioni attraverso anche il solo un augurio di buongiorno è un passo molto importante perché, comunque, sarà un modo per dimostrare che avete di fronte quanto sia importante per voi. Secondo la filosofia Zen, infatti, riuscire a liberare le proprie emozioni è molto importante per stare bene non solo con gli altri, ma anche con se stessi. Il primo...